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Autore: hatake_san    16/06/2014    2 recensioni
Grimmjow cammina innervosito per Las Noches, in cerca di qualcuno con cui sfogare la sua rabbia, lo troverà e alla fine combatteranno, ma tutto questo porterà in lui un sentimento di rancore che lo spingerà a vendicarsi in un modo alquanto... insolito.
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ok, faccio schifo con le introduzioni, ma non posso farci niente, questa è una GrimmjowxUqluiorra.
Spero apprezzerete ^^
Genere: Azione, Erotico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Inoue Orihime, Jaggerjack Grimmjow, Schiffer Ulquiorra, Sosuke Aizen, Tousen Kaname
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Si sentivano i passi riecheggiare nel lungo corridoio bianco, spoglio, asettico.
Erano veloci, l' andatura di chi era alterato, diciamo anche arrabiato.
Voleva prendere a pugni qualunque cosa gli capitasse a tiro, solo per la soddisfazione di scaricare la sua rabbia su qualcosa o, ancora meglio, qualcuno.
Las Noches non era un ambiente molto accogliente, era piuttosto spartano, con gli arredamenti essenziali, totalmente bianco, o almeno così era per la maggior parte.
Tutta quella sterilità dava ai suoi abitanti una sensazione di noia, il più delle volte, ma dopo molto tempo passato a vivere lì, tutto questo diventa un' abitudine, tanto da rendere monotona anche la propria routine personale, a meno che non sei un' Espada.
Sveglia alle 7, essere pronti per le 7.30, alle 8 la solita riunione con gli altri Espada, Gin, Tousen e Aizen-sama, e poi a caccia nel deserto a mangiare hollow, oppure a fare una delle missioni assegnate dal capo.
Questa, a grandi linee, era la giornata tipo della Sexta Espada, che ora era arrivata al cancello di Las Noches.
Paradossalmente, all' interno era pieno giorno, e il cielo era come quello terrestre, mentre all' esterno era sempre buio, perennemente.
Tutto questo, in qualche modo, rifletteva lo stato d' animo e il modo di essere di chi abitava lì; c'era Aizen-sama, che era il calcolatore, il capo, una persona che riflette sulle proprie azioni prima di agire, era cauto, e non faceva mai niente se non ne ricavava qualcosa. Gin Ichimaru, astuto e freddo come un serpente, appariva sempre quando meno te lo aspettavi, e anche lui, come gli altri due shinigami dell' Hueco Mundo, era un traditore della Soul Society. Tousen, seguiva i suoi ideali di giustizia, ma questo lo aveva portato a diventare una persona che veniva manipolata come una pedina per raggiungere lo scopo di Aizen-sama. 
Poi c'erano gli Espada, erano 10 e rappresentavano solitudine, vecchiaia, sacrificio, nichilismo, disperazione, distruzione, intossicazione, pazzia, avidità e rabbia, che simboleggiavano il peccato dell' Espada che li rappresentava.

Grimmjow era la distruzione, e in quanto tale era molto irascibile, il suo istinto era quasi animalesco, i suoi tratti fisici somigliavano a quelli di un felino, come ad esempio i denti e gli occhi azzurri, era molto muscoloso e la sua maschera da arrancar gli ricopriva interamente la guancia destra. Era costituita da delle ossa a forma di denti e altre due parti che arrivavano fino allo zigomo nella parte superiore, e al mento in quella inferiore. 
La sua divisa era costituita da una giacca completamente bianca con l' interno nero e il risvolto sul collo dello stesso colore, era aperta davanti e corta dietro, lasciando scoperto il petto, l' addome e gli avambracci e mostrando gli addominali scolpiti e i pettorali.
La parte inferiore era costituita da dei lunghi pantaloni bianchi, larghi e con delle pieghe, che permettevano una buona mobilità durante il combattimento.
Erano stretti in vita da una grande fascia nera, lasciando scoperta una parte dei fianchi. All' altezza della vita spiccava il suo foro da Arrancar, e sulla schiena, nella parte inferiore a destra stava in bella mostra un grande 6 nero che indicava la sua posizione all' interno degli Espada.
Ora aveva bisogno di sfogarsi, di far uscire fuori quella rabbia che sentiva dentro di sè.

Poche ore prima, Gin era andato da lui dicendogli che era stato convocato da Aizen-sama nella sala del trono, e di solito, quando questo succedeva, non lasciava presagire nulla di buono.
Le porte si erano aperte, e lui era entrato in una grande sala bianca, con un grande trono dello stesso colore posizionato più in alto del pavimento e con un grande tavolo allungato con delle sedie tutt' intorno, dove si riunivano di solito la mattina.
Ai lati del trono c' erano Gin Ichimaru e Tousen Kaname, che con Aizen-sama erano i tre shinigami traditori.
L' uomo in alto parlò.
"Sexta, non sei stato all' altezza della tua ultima missione, per questo ti meriti una punizione."
Aizen non era il tipo che faceva molti giri di parole, era piuttosto uno che andava subito dritto al sodo, e non si faceva problemi a dire quello che pensava.
Detto questo, l' Espada sgranò appena gli occhi, senza mostrare troppo il suo lieve stupore, perchè sapeva fin troppo bene in cosa consistevano le punizioni di Aizen, doveva essere pronto a tutto, perche era un tipo molto imprevedibile.
"Ho fatto qualcosa che non è stato gradito?"
"Sì, ti sei fatto sconfiggere."
"Lo so bene, non c'è bisogno che lei me lo ricordi, stavo giusto andando ad allenarmi per strappare il collo a morsi a quello shinigami."
La sua espressione era alterata, le sopracciglia aggrottate, le mani strette a pugno e le sue vene si potevano scorgere sul collo.
La sconfitta gli bruciava, ma si rifiutava di ammetterlo. Prima di quel momento, nessuno era riuscito a sconfiggere la Sexta Espada, era riuscito addirittura a riconquistare la sua dignità uccidendo la nuova Sexta e riprendendo così il suo vecchio titolo.
"Non fare l' insolente, porta rispetto ai tuoi superiori."
Con uno sguardo fece capire a Gin quello che doveva fare, l' uomo annuì e con uno scatto si avvicinò a Grimmjow, stringendogli talmente forte il polso destro da farglielo scricchiolare.
"Che cazzo ridi?"
Sul volto dello shinigami c'era la sua solita espressione, con gli occhi chiusi e il sorriso che mostrava sempre, e questo fece pensare a Grimmjow che in qualche modo lo stesse prendendo in giro, motivo per cui provò a tirargli una gomitata, che ebbe come effetto solamente il fatto di non colpirlo e una stretta maggiore sul polso. 
"Lascialo."
A parlare era stato Aizen, che ora aveva un sorriso compiaciuto sulle labbra, era sicuro che avrebbe ottenuto quello che voleva.
"Sai, forse dovrei sostituirti con un altro Arrancar. È inaccettabile per un Espada perdere contro uno shinigami, motivo per cui, ora, Tousen ti prenderà qualcosa."
A quelle parole, lo shinigami estrasse la spada.
"Vai, taglia il braccio, dalla spalla."
"Sarà fatto."
Grimmjow fece istintivamente un passo indietro, ma fu inutile, perche in pochi secondi si ritrovò a stringere la sua spalla destra grondante sangue, e quando guardò in basso, vide il suo braccio inerme che sanguinava.
Aizen rise.
"Se non vuoi morire dissanguato vai nei sotterranei, da quella umana che ha portato qui Ulquiorra."
"Bastardo, questa me la paghi."
Si avviò barcollando verso l' uscita, diretto ai sotterranei. 
Devo fare il prima possibile, altrimenti qui ci lascio la pelle.

Dopo qualche minuto era arrivato a destinazione, e vide Ulquiorra davanti alla cella.
"Spostati, devo vedere l' umana."
La Quarta Espada gli guardò la spalla con aria di indifferenza e notando la scia di sangue che si era portato dietro decise che era il caso di lasciarlo entrare.
"Non ucciderla o Aizen-sama ti taglierà più di un braccio."
Aprì la porta e ed entrò, chiudendola non appena si trovò all' interno.
Poi, Grimmjow si rivolse alla ragazza.
"Curami."
Non era una richiesta, ma un ordine, stava diventando sempre più pallido, e si sentiva debole, ma notando che lei non aveva alcuna intenzione di avvicinarsi, ripeté quello che aveva appena detto.
"Ho detto, curami, umana. Sto per morire dissanguato, non lo vedi?"
Inoue aveva gli occhi sbarrati e si era portata una mano alla bocca per coprire il suo orrore a alla vista di quella spalla coperta di sangue.
Si avvicinò tremando titubante e avvicinò le mani alla zona lacerata.
Non era convinta che quella fosse la cosa giusta, ma data la situazione sembrava l' unica cosa che potesse fare.
"Souten Kisshun."
Dalla sue dita si creò una specie di rivestimento arancione che ricoprì la ferita di Grimmjow.
"Io rifiuto."
Si concentrò al massimo e lentamente il braccio dell' Espada si materializzò come se non fosse mai stato tagliato.
Grimmjow stava guardando il suo arto come se fosse qualcosa di incredibile, non riusciva a credere che una semplice umana, che sembrava debole come lei, avesse un potere tanto forte, e capì il motivo per cui Aizen la voleva lì nell' Hueco Mundo.
Dopo qualche minuto, la patina arancione sparì e Grimmjow cominciò a muovere titubante la mano.
La apriva e la richiudeva lentamente, come per assicurarsi che fosse reale, che poteva nuovamente usare il suo braccio destro.
Tirò qualche pugno a vuoto per provare l' efficacia della sua forza, e notò che si sentiva esattamente come prima che Tousen lo avesse tagliato con la Zanpakuto.
"È fantastico."
Un ghigno si dipinse sul suo volto, stava pensando a come fargliela ripagare per l' affronto subìto.
Se ne uscì, senza dire una parola di più ad Orihime, che rimase a fissare la sua schiena mentre se ne andava, pensando che almeno avrebbe potuto ringraziarla.

Lanciò un Cero e, soddisfatto del risultato, si avviò verso l' uscita, ripensando ai tre shinigami, ma questo ebbe solo l' effetto di farlo arrabbiare, e questo ci riporta alla situazione iniziale, con un Grimmjow arrabbiato di fronte ai cancelli di Las Noches.
Proprio quando stava per uscire, sentì una reiatsu avvicinarsi, e riconobbe subito che era quella di Ulquiorra.
Senza nemmeno voltarsi verso di lui, gli parlò.
"Vuoi un po' di pugni, Ulquiorra? Se vuoi venirmi a informare di qualche ordine di Aizen-sama e fare il suo bravo cagnolino che ubbidisce sempre, ti informo che non è questo il momento giusto."
La Quarta Espada sembrò ignorare le sue parole.
"Aizen-sama ha detto che devi batterti con me per allenarti, quindi seguimi."
La sua voce era calma, piatta e inespressiva come sempre, e i suoi occhi smeraldo non esprimevano nulla.
Grimmjow si voltò.
"Nani?!*"
Per tutta risposta Ulquiorra lo superò e uscì da Las Noches, andando nel deserto.
La Sexta Espada sospirò rassegnata, seguendo la Quarta, a questo punto, tanto valeva combattere con lui, piuttosto che da solo.


Fuori era buio, come sempre, e le nuvole coprivano il cielo, ma non sembravano intenzionate a far cadere la pioggia.
Ulquiorra si allontanò di qualche passo da Grimmjow e sfoderò la sua katana per poi partire all' attacco senza un minimo di preavviso.
La Sexta Espada la fermò prendendo la lama tra le mani proprio quando stava per sfiorargli la fronte.
"Cosa pensi di fare in questo modo, eh? Se continui a colpirmi come un dilettante non otterrai niente."
Lo respinse facendo un passo indietro ed estrasse la sua Pantera, guardandolo con aria di sfida mentre l' altro, manteneva la sua solita espressione impassibile.
"Facciamola finita presto, lo faccio solo perchè è un ordine di Aizen-sama."
"Tsk, il solito cagnolino, l' ho capito che fai tutto questo per entrare nelle grazie di Aizen-sama, anzi, lo hanno capito tutti gli Espada, Quarta."
Ulquiorra non rispose ma si limitò a sferrargli un pugno in viso e a colpirlo nuovamente con la spada, questa volta il suo fendente andò a segno e Grimmjow rimase ferito al fianco.
"Maledetto."
Caricò un Cero e dalle sue mani si cominciò a intravedere una luce rossa che stava diventando lentamente sempre più intensa e sferica, poi lo lanciò verso il suo avversario, che prontamente lo schivò, mandandolo a colpire delle roccie in lontananza.
Si sentì un grande boato e la sabbia del deserto si alzò creando un polverone che annebbiò la vista ai due.
Ma la Sexta Espada non era il tipo da abbassare la guardia per così poco, e proprio per questo ne approfittò per attaccare Ulquiorra.
Cominciò con un calcio sul polpaccio per poi colpirlo al petto con Pantera; gli lacerò parte della divisa, graffiando la sua pelle pallida e un rivolo di sangue cominciò a scorrergli sull' addome, ma ben presto la sua pelle si rigenerò, chiudendo la ferita.
"Maledetta rigenerazione, a quanto pare per ucciderti dovrò dilaniarti con le mie stesse unghie."
Quando la polvere sparì, Grimmjow ne approfittò per rilasciare la sua résurrection.
Portò indice e medio alla base della sua katana, facendole scorrere per tutta la sua lunghezza, fino alla punta, lasciando al suo passaggio una lieve scia blu.
"Kishire, Pantera!"
Si alzò un forte vento intorno a loro, i suoi capelli blu cielo crebbero a dismisura, allungandosi fin' oltre alle ginocchia, la sua maschera era sparita, lasciando il posto a un' altra sulla fronte, appena sotto l' attaccatura dei capelli. Le sue orecchie si allungarono, così come la linea blu che aveva sotto gli occhi, che si unì alle sue orecchie, ricoperte di pelo come quelle di un felino, verdi nella parte superiore e blu in quella inferiore. Dai suoi gomiti e sulla parte laterale esterna delle sue ginocchia spuntarono degli enormi artigli, le dita delle sue mani si allungarono, munendosi anch' esse di artigli lunghi, neri e affilati. I suoi canini si allungarono, diventando piu evidenti alla vista, molto simili a quelli di un predatore, erano fatti per mordere e lacerare la carne, e anche la sua uniforme cambiò. Non era più la solita giacca e i pantaloni larghi da Arrancar, ma era diventata una tuta bianca aderente, con delle linee nere poste sul corpo come a delinearne i muscoli. 
Sembrava un felino. 
E aveva anche la coda, lunga e bianca, con delle linee a intervalli regolari.
Questa era la sua résurrection, che gli permetteva di aumentare non solo la potenza dei suoi attacchi, ma anche velocità, agilità, efficacia e fluidità.
In poche parole, ora era ad un livello nettamente superiore al precedente stato umanoide.

Non perse tempo e lanciò uno dei suoi artigli verso il collo di Ulquiorra, colpendolo e scaraventandolo lontano dal campo di battaglia, ma non gli lasciò nemmeno il tempo di riprendersi, perchè con un Sonido si portò alle sue spalle, e con una ginocchiata sulla schiena lo spinse a terra.
La Quarta Espada era sanguinante e piena di graffi, che si rigenerarono in poco tempo grazie alla sua speciale abilità, che possedeva solo lui tra tutti gli Espada attuali.
Ma, anche se il suo corpo poteva curarsi da solo le ferite e bloccare così la fuoriuscita di sangue, la fatica cominciava invece a farsi sentire.
"Non credere di aver vinto, non hai ancora visto la mia di résurrection.
Tozase, Murciélago!"
Nel giro di pochi istanti, anche Ulquiorra aveva attuato la sua trasformazione.
La sua maschera da Arrancar, che prima copriva solo metà della sua testa ed aveva solo un corno, ora ha preso la forma di un elmo con due grandi corna nella parte superiore e due più piccole all' altezza della nuca.
I capelli neri come la pece si erano alungati, la pelle era diventata bianca come il latte, e le righe sul suo volto erano diventate molto più spesse, di un verde scuro ed intenso.
Anche la tunica si era allungata e lasciava scoperte entrambe le braccia.
Aveva preso le sembianze di un pipistrello, tanto che sulla sua schiena spuntavano due enormi ali nere molto simili a quelle dell' animale.
Emanava tristezza e desolazione da tutte le parti, il suo aspetto era talmente tetro che sembrava emanare un' aura propria tutt' intorno all' Espada.
"Wow, ora capisco perchè Aizen-sama vi permette di rilasciare la résurrection solo all' esterno della cupola."
"Non sono cose che ti riguardano, Sexta, e ora facciamola finita qui, con i nostri Cero. Questa cosa sta andando troppo per le lunghe, e Aizen-sama non tollererà il fatto che abbiamo impiegato tutto questo tempo solo per combattere."
"Ooh, ma come siamo rispettosi delle regole, un bravo cagnolino deve sempre ubbidire al padrone, già, altrimenti questo perde la fiducia nel suo animaletto da compagnia."
E rise, prendendolo in giro. Grimmjow proprio non sopportava questo comportamento di Ulquiorra, così sottomesso e rispettoso nei confronti di Aizen-sama, tanto da farlo sembrare completamente dipendente da lui.
"Hai ragione, Gran Rey Cero!"
"Cero Oscuras!"
Annunciarono i loro attacchi in sincronia, e in quel momento la loro reiatsu era talmente forte e concentrata che si poteva percepire nell' aria che vibrava anche a chilometri di distanza.
Sicuramente a Las Noches avevano capito cosa stava succedendo fuori.
Dalle dita di Ulquiorra cominciò a formarsi una sfera nera dai contorni verdi formata dalla sua energia spirituale.
Allo stesso tempo, nella mano destra di Grimmjow si stava formando un Cero più grande e potente rispetto a un Cero normale, in cui l' Espada aveva unito un po' del suo stesso sangue per potenziarlo. Questa era una tecnica resa proibita da Aizen-sama all' interno di Las Noches, proprio perche aveva una grande forza distruttiva che avrebbe disintegrato l' intero palazzo.
Entrambi lanciarono il loro Cero verso l' avversario, incontrandosi a metà, e concentrando tutte le proprie forze nel sovrastare l' attacco del nemico.
Dopo alcuni istanti, il Cero Oscuras di Ulquiorra prese il sopravvento sul Gran Rey Cero di Grimmjow, colpendolo in pieno e lasciandolo privo di sensi e pieno di ferite nel suolo arido dell' Hueco Mundo, sotto un cielo notturno privo di stelle.
Dopo che Ulquiorra ritornò di nuovo alla sua forma umanoide, si incamminò verso Las Noches, lasciando Grimmjow steso a terra.
"Non avresti mai potuto vincere contro di me, dopotutto ci separano due numeri, e quella che ho usato era solo la mia prima résurrection."
Ma ormai la Sexta Espada non poteva sentirlo.

-~-~-~-~-~-~

Dopo qualche ora si ritrovò nelle sue stanze, sotto la cupola di Las Noches.
"Che cazzo è successo?"
Era solo, disteso sul suo grande letto coperto dalle lenzuola bianche, così come il colore delle pareti della sua camera e della maggior parte dei mobili.
Non vedendo nessuno, decise di uscire per cercare chi lo avesse riportato indietro a Las Noches, ma anche nel corridoio non c'era anima viva.
Vagando in giro per l' enorme struttura, sentì delle voci provenire dall' ala est del palazzo. 

"Che vuoi?"
Nessuna risposta dall' altro interlocutore.
"Aizen-sama ha ordinato di fare delle ricerche sui nuovi tipi di Hollow che si aggirano nel deserto."
"Lo sai che abbiamo informazioni riguardanti ogni genere di hollow."
"Ne sono stati avvistati alcuni che non avevamo mai incontrato prima assieme a quella che sembrerebbe un' Arrancar."
"Non è possibile, gli unici Arrancar dell' Hueco Mundo vivono qui a Las Noches."
"Aizen-sama ha detto così, quindi obbedisci. E vedi di fare ricerche anche su questa specie di Arrancar che vive nel deserto."
Un ringhio basso e roco fuoriuscì dalla gola dell' uomo che aveva parlato per primo.
"Lo sai che non sopporto fare ricerche su cose di cui non so praticamente niente. Come faccio a raccogliere informazioni se non conosco praticamente nulla su questo argomento? È inammissibile."
"Muoviti."

Da queste parole Grimmjow capì che quelli che stavano parlando erano l' Octava Espada, Siazyel Aporro Grantz, e Ulquiorra.
Quando quest' ultimo si fu allontanato abbastanza dal laboratorio dello scenziato, lo raggiunse con un sonido sbattendolo al muro.
"Ehi tu, possibile che ti ritrovo ovunque vada?"
La Quarta non lo calcolò minimamente, ma si limitò a fissarlo dritto negli occhi con la sua espressione impassibile.
"Sto parlando con te, cagnolino."
"Grimmjow, dovresti andartene, quello che hai appena sentito non ti riguarda minimamente."
La sua voce era piatta, incolore, così come la sua pelle, pallida in modo innaturale.
Grimmjow si avvicinò al volto di Ulquiorra, guardandolo quasi con rabbia, perche se c'era una cosa che lo faceva veramente arrabbiare, era il fatto di non essere considerato.
Quella vicinanza non scompose per niente il moro, che continuò a guardarlo fisso negli occhi non facendo trasparire nemmeno la più piccola traccia di quelle che di solito si definiscono emozioni.
"La sai una cosa? Mi dai proprio sui nervi quando ti ostini a chiuderti in te stesso senza mostrare niente."
Poi, in quel momento passò per la testa di Grimmjow un' idea.
Ghignò.
"Vediamo un po' che succede se faccio così."
Le sue labbra incontrarono quelle di Ulquiorra, che sgranò leggermente gli occhi, e quando la Sexta Espada se ne accorse, sorrise soddisfatto e delineò con la sua lingua i contorni del labbro inferiore dell' altro, mordendolo all' inizio piano, poi sempre più forte fino a quando non sanguinò, e prima di staccarsi, gli leccò le goccie di sangue che stavano uscendo.
Ora il volto di Ulquiorra era leggermente arrossato per causa di quello che era appena successo.
Dopo qualche secondo, realizzò quello che aveva fatto, e lo spintonò via da lui bruscamente, allontanandosi con passi veloci e senza dire una parola.
Finalmente qualcuno era riuscito a scalfire quel guscio di impassibilità che da sempre avvolgeva Ulquiorra isolandolo dal resto del mondo.

Nei giorni a seguire, Grimmjow aveva tentato nuovamente a strappare a Ulquiorra qualche nuova espressione, che sia di rabbia, gelosia, felicità, imbarazzo, ma niente da fare, l' unica cosa che riusciva a vedere era l' indifferenza che provava verso tutti, così un giorno, decise che era arrivato il momento di cambiare le cose.
Ulquiorra era appena rientrato dalla sua caccia agli hollow, perchè loro, in quanto Arrancar, avevano bisogno di nutrirsi di hollow per sopravvivere.
Come al solito si stava ritirando nelle sue stanze quando, mentre si accingeva ad aprire la porta, sentì due mani forti che gli stringevano le spalle.
Si ritrovò in un istante nella sua stanza, estremamente ordinata e pulita come era lui, con Grimmjow che lo spingeva sempre più indietro fino a cadere di schiena sul letto.
"Che vuoi?"
"Niente di personale, credimi."
Si avvicinò al volto pallido dell' altro, fino a sentire il suo respiro sulle labbra, caldo e leggermente affannato.
D' altra parte, Ulquiorra non ci era per niente abituato, e doveva ammettere che non aveva molta esperienza su certe cose, di conseguenza non sapeva come gestire la situazione e guardò Grimmjow negli occhi come se non avesse idea di cosa stesse facendo.
Il blu era molto soddisfatto delle reazioni che stava ottenendo, e questo lo incitò a continuare.
Abbassò una mano sul collo dell' uomo sotto di sè, scoprendo che la sua pelle era stranamente calda al tatto, e lentamente gli sbottonò la parte superiore della sua divisa, togliendogliela con una calma che nemmeno lui sapeva di avere.
Quando poi Grimmjow cominciò a lasciare dei baci leggeri nel punto che prima aveva sfiorato con la mano, Ulquiorra sospirò debolmente.
Scese più giù, leccando, mordicchiando, succhiando e lasciando al suo passaggio dei succhiotti e una scia umida che arrivò fino al suo petto.
Poi risalì a baciare la bocca dell' altro, leccando il suo labbro superiore per chiedere di entrare, e quando Ulquiorra schiuse le sue labbra, Grimmjow non esitò a far entrare la sua lingua in quell' antro caldo e umido, fino a farla incontrare con la sua gemella, che dopo qualche istante si mosse come a ricambiare il bacio, ma in modo debole, quasi timido.
Nel frattempo, una mano di Grimmjow si insinuò tra i capelli corvini della Quarta Espada, tirandolo a sé, mentre l' altra scendeva sul petto fino a stringere tra le dita uno dei due bottoncini di carne e lo stuzzicava fino a farlo diventare turgido, poi fece lo stesso anche con l' altro.
Proprio in quel momento, Ulquiorra si lasciò sfuggire un lamento e Grimmjow si staccò da lui guardandolo intensamente.
Si abbassò riprendendo il percorso che aveva interrotto precedentemente fino ad arrivare all' ombelico, dove affondò la lingua per po' di volte, facendo uscire dalla gola di Ulquiorra dei gemiti di apprezzamento.
Arrivò fino all' elastico dei suoi pantaloni, stuzzicando i suoi fianchi con le mani, stringendoli possessivamente e alzando lo sguardo sul volto di Ulquiorra.
"Oh, ma come siamo sensibili quaggiù."
Il volto del moro era arrossato, i suoi occhi verdi erano socchiusi e facevano trasparire quanto Ulquiorra gradisse le attenzioni di Grimmjow sopra di lui.
Ma la Sexta Espada era perfida e anche sadica, motivo per cui aveva un piano in serbo per la Quarta con lo scopo di vendicarsi della sconfitta subìta, ma ancora non era arrivato il momento.
Prese nella sua mano quella di Ulquiorra, portandola sul suo cavallo dei pantaloni e portando allo stesso tempo la sua su quello dell' altro.
Sospirò quando la Quarta Espada cominciò a massaggiarlo e man mano che andava avanti i suoi sospiri divennero gemiti di piacere.
Era talmente perso nelle sensazioni che stava provando, che quasi si scordò del suo piano.
Con un movimento agile sfilò la parte inferiore della divisa a Ulquiorra, che ripetè il gesto su Grimmjow, e prese saldamente l' asta del moro nella sua mano, cominciando a muoverla, mentre con l' altra mano lo spingeva verso di sè, catturando le sue labbra con le proprie, soffocando i gemiti nella bocca dell' altro, e trasportando Ulquiorra in un bacio che non aveva niente di casto, ma umido e pieno di passione, con le rispettive lingue che si intrecciavano e si muovevano insieme.
I loro corpi erano talmente vicini che i petti si scontravano tra loro, così come gli addomi e le gambe dell' uno erano avvolte alla vita dell' altro.
"Mhn... ah"
"Nngh... G-Grimm... jow"
Nell' aria si potevano sentire le loro voci, quella di Grimmjow che emetteva gemiti rochi, bassi virili, e quella di Ulquiorra che cercava di trattenersi, ma con scarsi risultati.
Entrambi erano quasi arrivati all' apice, e quando Grimmjow avvertì che l' altro stava per venire, lasciò la presa dal suo sesso, lasciandolo insoddisfatto.
Borbottò qualcosa in disappunto che giunse confuso alle orecchie di Grimmjow, che nel frattempo era venuto macchiando i loro addomi e la mano di Ulquiorra.
Con il respiro affannato, si allontanò dalla Quarta Espada, rivestendosi mentre il moro lo guardava ancora confuso e insoddisfatto.
"Questa è la mia vendetta per la sconfitta dell' altra volta. Dimenticavo, dagli una sistemata, dovrebbe far male in quelle condizioni."
Disse alludendo all' altro.
Ghignò e se ne andò dalla stanza, lasciandoci all' interno un Ulquiorra nudo, seduto sul letto e con un' erezione ancora in vista da soddisfare.

Fuori dalla porta, Grimmjow rise soddisfatto.
"Alla fine, anche tu sei come noi. Tsk."










*nani?! -> cosa?!
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Angolo dell' autrice:
Ed eccoci qui, e con questa fic entro nel fandom di Bleach, anche se lo seguo da tantissimo, e mi sono decisa solo ora a scrivere qualcosa qui.
Ho scelto Grimmjow perche è il mio personaggio preferito nel manga, e anche se preferisco il pairing GrimmIchi, qui ho fatto una GrimmjowxUlquiorra soprattutto perchè non sapevo come collegare i due personaggi all' inizio xD
Lo so, il finale è un po' deludente, così come la fic, che ho scritto di getto perchè mi era venuta la cosiddetta "ispirazione" oltre che ad essere la prima yaoi che la mia mente depravata abbia partorito. 
Non mi sono spinta oltre, perche non saprei come gestire una lemon yaoi, per cui dovrò fare qualche "esperimento" eheheh
Detto questo, accetto qualunque consiglio/critica ^^

P.s. ringrazio chi è arrivato a leggere fin qui, e sì, lo so che dovevo scrivere il capitolo dell' altra storia, ma non ho resistito.
Alla prossima :)

ecco le Résurrection di Grimmjow e Ulquiorra descritte nella fic


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