Prologo
Primo anno ingresso scuola di magia e stregoneria di Hogwars
 
Un gruppo di giovani facce spaventate e confuse avanzavano dietro ad un’alta figura con un capello a punta e un mantello che per metà strascicava per terra.
La professoressa Minerva McGranitt si fermò alla fine di un alto scalone di marmo, si girò.
« Attendete qui un attimo prego »
La porta si aprì e si richiuse alle spalle dell’anziana donna, i ragazzi presero a guardarsi intorno, Harry Potter stava in terza fila, fissava il soffitto altissimo dell’edificio, al suo fianco con sguardo vuoto stava il ragazzo che gli aveva fatto compagnia durante il tragitto in treno, Ronald Weasley, capelli rossi, alto per la sua età, suo padre Arthur Weasley lavorava al ministero della magia nell’ufficio “ Uso improprio manufatti dei babbani ”.
Draco Malfoy si parò davanti ai due con un sorriso di scherno, i capelli biondi lisci e gli occhi chiarissimi.
Harry lo fissò, si scambiarono poche parole…
Malfoy gli porse la mano « Non vorrai fare amicizia con le persone sbagliate? » ma Harry non riuscì a rispondergli, la professoressa McGranitt aprì la porta e tutti i neoalunni si ritrovarono a camminare all’interno della Sala Grande, appositamente decorata per l’occasione, la cerimonia dello smistamento.
La professoressa illustrò il funzionamento del “cappello parlante” poi ad uno ad uno chiamò i ragazzi.
A Harry sudavano le mani, respirava velocemente, non si era mai sentito così emozionato in tutta la sua vita, Ron era stato smistato con i Grifondoro come tutta la sua famiglia e lui?
Guardò Draco Malfoy quel ragazzo gli piaceva, aveva subito messo in riga i compagni, anche lui avrebbe voluto avere la sua influenza, il suo sangue freddo, lo doveva ai suoi genitori, devo essere forte per loro.
« Draco Malfoy!» il ragazzo biondo salì con disinvoltura lentamente le scale che lo separavano dalla sedia, la strega non appoggiò nemmeno il cappello sulla testa del giovane che si pronunciò « Serpeverde! » un grido e applausi per risposta.
« Harry Potter »
Ecco ci siamo mantieni la calma, devi solo salire la scala e poi ti siedi sopra quella sedia, il resto lo deciderà il destino…
Harry salì gli scalini, notò che un vecchio mago al centro della tavola degli insegnanti lo stava guardando, si ricordò della figurina di “streghe e maghi famosi”  Silente…
Si sedette sopra la sedia e chiuse gli occhi, sentì il cappello parlante che si muoveva sopra di lui, aprì gli occhi.
« mh…difficile, si molto difficile… c’è coraggio da vendere vedo, ma anche voglia di imparare e desiderio di mettersi alla prova, ma dove ti colloco? »
Un unico pensiero fece capolino dalla mente di Harry Serpeverde
« Serpeverde! » un gridò dal tavolo dei Serpeverde e le urla dei compagni “ Abbiamo Potter abbiamo Potter abbiamo Potter! “.