Lei, aveva passato l’intero pomeriggio a piangere mentre si guardava allo specchio, le sue lacrime erano odio puro. Scrisse al proprio ragazzo:”Faccio schifo”, aveva solo lui. Il ragazzo rimase incredibilmente stupito da ciò, lui amava il corpo della sua ragazza, adorava baciarlo e accarezzarlo, non si spiegava come potesse odiarsi. Provò a calmarla, lei finse di stare meglio, ma non era così, non era mai così. La sera, come al solito, si videro. Lei entrò in macchina e lui la baciò - è così che iniziano le belle serate, no? - Fecero un giro per il centro commerciale e appena finito di comprare ciò di cui avevano bisogno, si avviarono verso una campagna deserta. Era un posto che metteva un po’ paura, ma con lui si sentiva protetta in ogni caso. Dopo aver parcheggiato e aver spento tutto ciò che avrebbe potuto illuminare tutta quella passione, Iniziarono a baciarsi e a toccarsi. Lui le tolse la maglia, piano. L’accarezzava con delicatezza, senza dimenticare nemmeno un lembo di pelle. All’improvviso smise di baciarla:”Toccati”, lei non capì cosa voleva e le chiese di ripetere. Allora le prese la mano e le fece toccare i suoi stessi seni, le gambe, il ventre, tutto. E disse:”Toccati! Senti quanto sei bella,come puoi non piacerti? Come puoi non amarti quanto ti amo io?”. Lei sorrise e lo baciò come non aveva mai fatto prima, mentre una lacrima di gioia le accarezzava la guancia sinistra. Lui la strinse, come per dire:”io non me ne vado, io resto.” Stava meglio, in quel momento stava meglio davvero, come mai era successo in vita sua.