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Autore: fireslight    17/06/2014    3 recensioni
«Il principe Rhaegar amava la sua lady Lyanna, e migliaia di uomini morirono per questo.
Daemon Blackfyre amava la prima Daenerys, e quando gli fu negata, iniziò una ribellione.
Acreacciaio e Corvo di Sangue amavano entrambi Shiera Stella marina, e i Sette Regni sanguinarono.
Il principe delle Libellule amava così tanto Jenny di Vecchie Pietre da rinunciare alla corona, e l'Occidente pagò la sposa in cadaveri.»

{A Dance with Dragons|PreASongofIceandFire|Targaryen!centric}
«L'amore è la morte del dovere. Una volta l'ho detto al tuo amico Jon Snow, ma non mi ha ascoltato.»
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Lyanna Stark, Rhaegar Targaryen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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   Love is the death of duty.
 



 
Prince Rhaegar loved his Lady Lyanna and thousands died for it. 
 
 
Entrambi sapevano bene che quell’amore, − folle agli occhi altrui, perfetto per i loro − non avrebbe avuto lunga vita.
Quand’erano scappati insieme da Grande Inverno, ebbri di felicità, Dorne era stata la loro meta.
Non potevano sapere, lupo e drago, che quella corsa fra le pianure del Nord, sarebbe costata così tanto in termini umani.
Incoscienti di quell’incoscienza che possiedono gli innamorati, perduti fra le lande selvagge di una terra che uccideva con lo sguardo, erano vittime inconsapevoli delle azioni perpetrate dai loro antenati.
Si erano amati come mai nessun uomo avrebbe potuto amare una donna, fra i deserti del Sud, cullati dalla sicurezza che niente avrebbe potuto realmente separarli se non con la forza, e di forza non ce n’era, sulla Torre della Gioia. C’era solo l’ebbrezza dell’essere insieme, una forza antica quanto la vita stessa che li aveva uniti nonostante tutto, che aveva loro permesso di conoscersi e comprendersi, che adesso li univa nella morsa disperata di un tempo, un’alba che non avrebbero mai visto.
Lyanna aveva trascorso molto tempo a chiedersi se avrebbero visto una vita insieme, lei e Rhaegar; poi, aveva pensato al fatto che lei era promessa e che il principe era sposato, e allora ogni certezza era brutalmente crollata. Eppure Rhaegar l’aveva baciata, i suoi occhi d’ametista le avevano espresso tristezza e felicità al tempo stesso, e Lyanna aveva pensato che avrebbero visto altri giorni sereni.
Quando Rhaegar aveva indossato l’armatura nera come la notte, le aveva promesso che sarebbe tornato; Lyanna aveva sorriso, dimentica di un’unica lacrima che premeva di uscire dagli occhi grigi, ma che il drago non aveva ancora visto.
La donna del Nord aveva sorriso, conoscendo il valore di quel sorriso, sapendo che entrambi si stavano lasciando in preda ad un addio silenzioso.
 
 

 
 
 
 
Daemon Blackfyre loved the first Daenerys, and rose in rebellion when denied her. 
 
 
Quando re Daeron aveva annunciato il suo fidanzamento con il principe di Dorne, Daenerys aveva sentito la terra mancarle sotto i piedi.
Nel clamore della sala imbandita, fra lord e lady che animatamente parlavano e mangiavano, aveva incontrato lo sguardo del fratello Daemon, acceso di rabbia e odio. Sedevano accanto, e lui non aveva perso tempo a stringerle una mano quasi in una morsa dolorosa, − quello era il loro dolore, Daenerys l’aveva compreso dall’espressione apparentemente calma di lui − che lei non aveva voluto rifiutare.
Si erano allontanati, fra gli sguardi accigliati dei lord e gli occhi malinconici di Daeron, quel fratello che anteponeva sempre la felicità del regno a quello dei suoi familiari. Daemon l’aveva condotta nelle sue stanze, baciandola con passione.
Dopo, alla luce delle candele, mentre Daenerys lottava con sé stessa per trattenere lacrime di rabbia, Daemon le aveva proposto di abbandonare ogni cosa e di andare lontano, nelle città libere o in qualunque luogo lei avesse voluto.
Quella era stata la notte che la principessa Targaryen non avrebbe mai dimenticato.
Il giorno seguente, la carrozza diretta a Dorne l’attendeva nel cortile della Fortezza Rossa. Daenerys cercava il minimo pretesto per tardare, così da poterlo vedere un’ultima volta. Quando si era decisa a salire, convinta del fatto che l’amante non l’avrebbe salutata, Daemon si era precipitato come un fulmine davanti a lei, − affascinante e magnifico come solo lui poteva essere − stringendola a sé per l’ultima volta, baciandole delicatamente la fronte trattenendo la rabbia.
La principessa che avrebbe dovuto unire Dorne ai Sette Regni, aveva appena abbandonato il suo cuore nella capitale.
 
 

 
 
 
 
Bittersteel and Bloodraven both loved Shiera Seastar and the Seven Kingdoms bled.
 
 
Shiera non si era mai vantata più di tanto della sua bellezza che sapeva far impazzire gli uomini. Molte guerre erano state combattute da uomini stolti per averla nel loro letto, ma Shiera aveva saggiamente deciso di rifiutare quelle proposte, poichè altrimenti il suo sposo avrebbe avuto vita breve. Voci circolavano sul fatto che avesse appreso arti oscure dalla madre, o che facesse il bagno nel sangue di vergini per mantenere intatta quella bellezza così disumana che le attribuivano, ma lei non riteneva che tali voci potessero danneggiarla.
Semplicemente, non le importava.
Amava trascorrere le sue notti con Bloodraven, quel fratello che era così simile a lei da sorprenderla, fratello che sapeva comprenderla sino in fondo, che sapeva darle ciò che lei cercava; non le importava che non fosse l’ideale di bellezza cui tutte le donne aspiravano, − amava specchiarsi nei suoi occhi rossi, baciare la macchia a forma di corvo sul viso, − poiché c’era altro in Aegon Rivers, c’era intelligenza, ironia e tristezza, quegli stessi sentimenti che spesso la animavano.
L’unica notte trascorsa con Acreacciaio, Shiera avrebbe voluto dimenticarla e tenerla in mente per sempre. Aegor Rivers era ciò che il suo nome suggeriva; non possedeva l’ambigua dolcezza di Bloodraven, né il suo audace sarcasmo. Aegor era animato da sentimenti che Shiera non riconosceva come propri, era tutto fuorché un uomo con il quale fare conversazione, o scherzare in altre lingue, come invece lei amava fare con Aegon.
Shiera aveva sempre odiato i matrimoni. Per questo, quando Acreacciaio l’aveva chiesta in moglie davanti all’intera corte, lei aveva scosso la testa sorridendo, abbandonando elegantemente la sala come se la questione non la toccasse; e quando nelle notti d’estate quella medesima proposta le era stata fatta da Bloodraven, Shiera aveva sorriso, abbandonandosi fra le coltri di un letto da condividere unicamente con il fratello albino.
Del resto, amare qualcosa di così simile al suo riflesso le era talmente naturale che cercare altro non le importava, non finchè avesse avuto la bellezza dalla sua parte, finchè era consapevole che Bloodraven poteva darle tutto ciò che Acreacciaio non aveva.
 

 
 
 
 
 
The Prince of Dragonflies loved Jenny of Oldstones so much he cast aside a crown, and Westeros paid the bride price in corpses.
 
 
La prima volta che il principe Duncan aveva visto Jenny di Vecchie Pietre, era stato in un’assolata mattina di primavera, tornando ad Approdo del Re dopo una battuta di caccia; inoltrandosi nei boschi, aveva scorto una figura leggiadra che faceva il bagno in una fonte lì vicino e incantato, era rimasto ad osservarla. Settimane dopo, si erano rivisti in città e contrariamente a ciò che desiderava suo padre Aegon − che prendesse moglie, in attesa di governare come re −, il Principe delle Libellule trascorreva i suoi pomeriggi in compagnia della fanciulla conosciuta fra i boschi.
Jenny, si chiamava e Duncan mai era stato più felice di pronunciare quel nome che sapeva di primavera, di promesse silenziose.
La portò persino a corte, Duncan, facendo di lei una splendida lady, riverita e ammirata da ogni singolo cavaliere.
Quando l’aveva chiesta in sposa, − c’era amore fra quei due, re Aegon l’aveva notato sin da subito − dopo molte insistenze, non aveva non potuto acconsentire, dando la sua benedizione ad un’unione che sapeva gli sarebbe costata cara.
Eppure aveva permesso al principe di prenderla come sua principessa, − regina, si era corretto − poiché in quei tempi felici doveva esserci un matrimonio felice. Finchè un giorno, lady Jenny non aveva portato ad Approdo del Re una nana, figura grottesca a vedersi, gli occhi rossi che scintillavano sulla pelle raggrinzita dal tempo; figlia della foresta, l’aveva definita, creatura che aveva predetto la nascita di un principe promesso, quello di cui tutte le profezie parlavano incessantemente.
Lo scetticismo verso le parole della vecchia aleggiavano come nuvola di fumo per la Fortezza Rossa, sollevando così rancori tra i nobili, fra chi avrebbe voluto vedere l’erede al trono sposato ad una fanciulla di lignaggio. Infine, la tragedia si era abbattuta su di loro, − non avrebbe fatto la differenza discendere dai draghi, non più − simile ad una tempesta che mai avrebbero potuto evitare.
 

 
 
 
 
«Si, ragazza-lupo, io ti vedo. Bimba del sangue. Sei crudele a venire sulla mia collina, crudele.
Mi sono strangolata di dolore a Sala dell’Estate, non voglio nessuna parte del tuo dolore. Vattene via da qui, cuore nero. Vattene via.»
[..]
«Avrò il mio pagamento, adesso. Avrò la canzone che mi hai promesso.»
«La stessa canzone dell’altra volta?»
«Oh, aye. La canzone della mia Jenny. Ce n’è forse un’altra?»* 

 «Ho visto anche tuo padre sposare tua madre. Perdonami, ma in quel caso non c’era alcuna simpatia e il regno ne pagò un duro prezzo, mia regina.»
«Perché si sposarono, se non c’era amore fra loro?»
«Ordine di tuo nonno. Una strega del boschi gli aveva detto che il principe promesso sarebbe nato dalla loro linea di sangue.»
«Una strega dei boschi?»
«Venne a corte con  Jenny di Vecchie Pietre. Una creatura rachitica, grottesca a vedersi. Una nana, disse molta gente, ma cara a lady Jenny, che ha sempre sostenuto si trattava di una figlia della foresta.»
«Che ne è stato di lei?»
«Sala dell’Estate.»**
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’autrice.
Ebbene, non so fino a che punto questa one-shot potrà piacere, ma per me è stato bello scriverla. Ho pensato di analizzare una famosa citazione di ser Barristan proveniente dalla Danza dei Draghi, una delle mie citazioni preferite, a dire il vero. Non sappiamo molto della prima Daenerys e di Daemon Blackfyre, né di Acreacciaio, Corvo di Sangue, o Shiera Seastar. Né tantomeno conosciamo le vicende del principe Duncan, o di Jenny di Vecchie Pietre, così ho deciso di indagare nella storia appena accennata dei personaggi, considerato che bene o male, conosciamo invece la storia di Rhaegar e Lyanna. Credo ci sia ben più di un collegamento fra la nascita dell’ultimo dei draghi, il disastro di Sala dell’Estate e il fantasma di Cuore Alto. Per non creare un finale ex-abrupto, ho anche lasciato frasi che secondo me sono fondamentali per capire la vera storia di questi eventi.
Spero che questo esperimento sia riuscito, più o meno, e come al solito mi farebbe piacere sentire le vostre opinioni e le vostre considerazioni sull’argomento.
A presto, come sempre tornerò,
fireslight.

 
*I fiumi della guerra, pag. 235-236; George R.R Martin.
**I guerrieri del ghiaccio, pag. 387; George R.R Martin.
  
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