Nda
Vorrei solo dire che questa è la prima Kurtbastian che scrivo ed è interamente dedicata a Noiz. Questa raccolta è nata solo perché gliel'ho promessa, in quanto non ho mai amato particolarmente questa coppia. Lo dico perché spero di avergli reso giustizia.
Un' ultima cosa questa è una raccolta, ma le OS sono collegate tra loro. 
Detto questo, buona lettura!

 

Kurt era pienamente soddisfatto della sua vita.
Abitava a New York, frequentava la NYADA, aveva un lavoro a Vougue.com che gli permetteva di pagarsi l’affitto di una casa degna di questo nome. Avendo solo ventitré anni, aveva raggiunto molti dei traguardi che si era prefissato.
A parte quello di avere una relazione stabile, quelle erano il suo taboo.
In ventitré anni non aveva avuto una storia durata più di otto mesi, e lui, essendo un tale romantico, ne aveva avute davvero poche.
Ma non era questo l’importante, l’importante era realizzare i suoi sogni, perché aveva scoperto che, a discapito di tutto quello che gli avevano detto, lui ne era capace.
Anche se a volte si sentiva così solo…
 
Un pomeriggio di maggio, Kurt si stava dirigendo verso il centro commerciale, per fare del sano shopping.
Il suo armadio gridava pietà, usava le stesse cose da mesi. Niente di nuovo.
Con la sua fidata carta di credito (che da mesi usava solo per l’affitto), si diresse verso uno dei negozi più forniti di tutta New York.
Era enorme e aveva quasi tutte le marche, il Paradiso, insomma.
Entusiasta entrò, dando un’occhiata in giro, si sentiva a casa.
Oh, quanto amava fare shopping!
Un paio di jeans colpì la sua attenzione, erano Calvin Klein Jeans, blu scuro e molto, molto aderenti. Ne rimanevano poche paia, fu fortunato a trovare la sua misura.
Li prese.
Dopo aver preso anche tre camicie, due maglioni e altre due paia di pantaloni, andò ai camerini.
Per prima cosa provò la camicia azzurra con un bellissimo motivo floreale, molto piccolo e rosa e i jeans della stessa sfumatura della camicia, un tono più scuro.
Se c’era una pecca in quel negozio, era la mancanza di specchi dentro i camerini, così fu costretto a uscire e guardarsi nello specchio comune fuori.
-Questi pantaloni ti fanno il culo caduto.-
Kurt sollevò la testa di scatto per incontrare quello di un ragazzo più alto di lui, che lo fissava con dei bei occhi verdi attraverso lo specchio.
Sollevò un sopracciglio, guardandolo ancora grazie allo specchio. –Prego?-
-Stavi guardando come ti stavano i pantaloni, ti ho risparmiato la fatica, ti fanno il culo caduto, non verrei mai a letto con te.-
Kurt ghignò. –Come se io volessi mai venire a letto con te.-
Il ragazzo si avvicinò, abbassandosi il necessario per sussurrargli nell’orecchio. –Anche l’uomo più etero del mondo verrebbe a letto con me.-
Kurt si girò, non ammettendo neanche a se stesso di essere intrigato dal carattere dell’altro, e gli sussurrò direttamente sulle labbra. –Dimostramelo.-
Poi si allontanò, tornando nel camerino.
Prese un respiro profondo e ignorando totalmente il ragazzo, che aveva portato fuori lo sgabello e si era seduto, si guardò allo specchio. Aveva indossato un paio di pantaloni rossi (anche questi che sembravano una seconda pelle) e il maglione bianco, con i bordini rossi.
Quel maglione gli piaceva, metteva in risalto il fisico che si era formato grazie ad anni alla NYADA.
-Già va molto meglio.-
-Non ti ho chiesto un parere, mi pare.- ribatté Kurt.
-Mi hai chiesto di dimostrarti che chiunque verrebbe a letto con me.-
Si voltò a guardare il ragazzo dritto negli occhi. –Non mi pare stia funzionando.-
Si chiuse in camerino, si mise una camicia unica tinta verde, sopra il maglioncino beige e poi indossò quei jeans.
No, non lo fece di proposito di ancheggiare più del dovuto.
Davanti lo specchio osservò la reazione dell’altro. Aveva sgranato gli occhi e un sorrisetto malizioso gli si era aperto in viso.
-Penso che dovresti proprio comprare questi jeans.- disse, non sollevando la testa dal suo fondoschiena.
Kurt si voltò, lentamente. –Dici?-
-Direi proprio di sì.-
-Credo proprio che ascolterò il tuo consiglio, ma sappi che non sei riuscito per niente nella tua missione.- disse, muovendo un passo verso il camerino, ma due mani forti lo bloccarono per i fianchi.
Kurt, leggermente scioccato, si fermò, ma non scostò le mani del ragazzo. Sentì la voce di quest’ultimo dietro il collo:- Dici che riuscirò a convincerti venerdì sera?-
Il soprano deglutì, lentamente, cercando di ignorare i brividi che gli correvano lungo la schiena. –Dico che si potrebbe fare.- la voce gli uscì più roca del previsto.
Le mani lasciarono la loro presa sui fianchi e il ragazzo fece un passo indietro, lo spazio necessario che gli permise di riprendere a respirare.
-Non c’è bisogno che mi dai il tuo numero, ha fatto già da me.- disse il ragazzo con un ghigno, allungandogli l’Iphone.
-Co-come…?-
-Te l’ho preso dalla tasca posteriore dei primi pantaloni che hai provato.- lo interruppe il ragazzo. –Cerca Sebastian Smythe tra i contatti. È stato un piacere, Kurt.-
Si piegò, come per fare un inchino e si allontanò a grandi passi.
In quel momento Kurt notò come i jeans di Sebastian fasciassero perfettamente il sedere.
Quel pomeriggio di maggio Kurt tornò a casa con un nuovo paio di jeans, un paio di pantaloni rossi, un maglione bianco e un appuntamento con Sebastian.




Nda 2.0
In realtà non ho molto da dire, solo... mi lasciate una recensione per dirmi se non vi ho ucciso la vostra coppia preferita?
La prossima OS sarà "The first date" !
Ps. Se vi va ho ritrovato la Pagina Autore che avevo aperto tempo fa, il link è questo: https://www.facebook.com/pages/Dreamer_M/184960771651311?fref=ts