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Autore: sister_of_Percy    17/06/2014    2 recensioni
Kate Jackson è la sorella di Percy di cui nessuno ha sentito parlare. È stata fondamentale per impedire una guerra, ma a quale prezzo?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo essere stata cancellata dalle menti di tutti i miei amici mi ero trasferita in California per un paio di anni per poi andare in Italia. Il paesino che scelsi era piccolo e si trovava in Toscana. Però prima contattai alcuni amici che avevo conosciuto in California e che mi procurarono documenti falsi, permettendomi di diventare Aurora Biondi. Il nome del paesino in cui passai quattro anni si chiamava Borgo a Buggiano. Avevo scelto un paesino così piccolo perchè, semmai Ade avesse preso il controllo di me, avrei causato molti meno danni rispetto a quelli che erano possibili in un grande centro. Comunque lì lavorai fin dal primo giorno il un negozio di cosmetici a Montecatini Terme. Facevo una vita tranquilla, nonostante gli attachi che ricevevo da parte dei mostri.Infatti era un giorno normale quando un'idra entrò nel mio negozio. Stavo sistemando alcuni conti quando vidi entrare un gruppetto di ragazze un po' strane; non ci feci molto caso: non erano le prime clienti strampalate che capitavano. Piuttosto attirò la mia attenzione un ragazzo che non sembrava assolutamente interessato ai cosmetici; camminava con una strana andatura, quasi saltellante. Mi si avvicino e mi chiese di uscire un attimo per parlare. Quando mi fu vicino potei osservarlo meglio: indossava un berretto e sembrava in difficoltà a camminare normalmente. Sicuramente era un satiro. Prima che potessi rispondere sentii un ruggito provenire dal punto in cui un attimo prima c'era il gruppetto di ragazze. Mi voltai e vidi che la fonte di quel ruggito era un'idra.Mi portai la mano al collo e toccai il teschio della mia collana, donatomi da Ade quattro anni prima. Appena le mie dita incontrarono quel metallo freddo mi ritrovai in mano una spada lunga poco più di un metro. Era fatta di ferro nero dello Stige. L'idra mi lanciò contrò una fiammata che io spensi con un getto d'acqua. A quel punto mi dissolsi in goccioline d'acqua che rotolarono alle sue spalle, ripresi forma solida e con un unico movimento tagliai le teste dell'idra, presi l'accendino che avevo in tasca e diedi fuoco a ciò che restava dei suoi colli. Il mostro si dissolse in polvere. Il satiro mi guardò, stupito e mi chiese: "Come cavolo hai fatto?"
   
 
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