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Autore: SURPRISE    31/12/2004    7 recensioni
Che succederebbe se una ragazza salisse di nascosto a bordo della Surprise??
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“AI CONFINI DEL MARE”

Albeggiava.

Le vie del porto di una città che si stava svegliando erano in fermento.

La signora Milcote camminava a grandi passi su per la scalinata d’ingresso della maestosa villa Ferrett, che si ergeva in tutta la sua bellezza in cima ad un colle, dal quale dominava la veduta di tutto il porto, del paese e dell’intera baia.

La donna bussò insistentemente ad una porta al fondo del corridoio; i suoi colpi risuonarono sul legno di noce intarsiato.

“Avanti…” rispose una voce insonnolita proveniente dall’interno della stanza.

La porta si aprì, con un leggero cigolio.

“Lady Anne… Le ho portato l’acqua fresca per lavarsi…” disse solennemente la signora Milcote, poggiando su un tavolino una brocca piena fino all’orlo di acqua, assieme ad un asciugamano lindo e una tavoletta di sapone alla lavanda.

Dal cuscino dell’elegante letto a baldacchino si sollevò una testa piuttosto arruffata.

“Signora Milcote…La vestaglia, per favore…”

“Subito, Lady Anne.”

Dal letto discese una giovane fanciulla. I capelli bruni, ramati, le ricadevano sulle spalle in ciocche disordinate; i suoi profondi occhi scuri gettarono il primo sguardo al risveglio del mondo attorno a lei.

La signora Milcote scostò le tende, cosicché la luce penetrò nella stanza.

“Mentre lei si lava, vado a prenderle un abito. La sarta ne ha mandato uno proprio ieri…”

La donna uscì dalla camera.

Lady Anne Ferrett era ormai una giovane donna. Quindici anni, di famiglia nobile; la madre morta nove anni prima, di malattia. Il padre, capitano di vascello nella marina britannica, era partito da quattro mesi con una nave chiamata Albatros, diretto sulle coste del Brasile, là, a portare aiuto alle colonie della propria patria attaccate dai francesi. Le guerre napoleoniche si stavano svolgendo, e portavano con sé il grande numero crescente di vittime. Erano partiti in molti, con le navi della marina, ma di pochi si avevano ancora notizie, e purtroppo, il padre della ragazza non era tra questi. Da tempo, ormai, non giungevano più lettere, e lo scambio di informazioni era stentato, quasi nullo.

Lady Anne era rimasta sola, in quella grande casa. Solamente la signora Milcote, l’anziana governante, era rimasta ad offrirle un po’ di conforto.

Per la ragazza, le cose non andavano bene, già da qualche tempo.

E’ difficoltoso riuscire a mandare avanti la proprietà, quando si è giovani ed inesperti; ma fortunatamente, ci sono sempre dei cari amici disposti ad offrire il loro aiuto.

Molti conoscenti del padre, infatti, si erano offerti di collaborare per mantenere il patrimonio della famiglia Ferrett.

Ma nonostante il loro contributo, c’erano altri problemi che tormentavano la vita della giovane.

Il padre le aveva chiesto di cercare marito, mentre lui era via, e la signora Milcote la avrebbe indirizzata al meglio. Ciò significava quindi, un matrimonio combinato.

Tutti i giovani che le erano stati presentati fino a quel momento non erano un granché, senza contare il patrimonio. Almeno, così la pensava Lady Anne, mentre la signora Milcote era sempre convinta di avere trovato il marito ideale per la giovinetta.

In quella mattina di sole, Lady Anne volle fare un giro per il paese. La signora Milcote era contraria a queste uscite, ma la ragazza riusciva sempre a convincerla. Dopotutto l’anziana signora la capiva, una giovane ha voglia di divertirsi, di vedere il mondo, non di rimanere barricata in un maniero per il resto dei suoi giorni.

Così, verso le dieci e mezza, una carrozza si fermò nel vialetto della casa.

Lady Anne e la governante salirono sulla vettura, che partì alla vista del paese.

* * *

Il piccolo villaggio era situato in una bella baia sicura e protetta, aveva un porto ampio e organizzato: ogni giorno, regolarmente, salpavano da esso numerose golette, mercantili, vascelli e fregate; tutti erano diretti in luoghi diversi, ma la maggior parte di essi erano di proprietà della marina britannica, i cui uffici sorgevano in un imponente palazzo di fronte alla banchina est.

Lady Anne passeggiava tranquillamente per le vie, brulicanti di persone: mercanti, marinai, gentiluomini, massaie, ufficiali di marina e molta altra gente.

La signora Milcote sbrigò alcune faccende, passando per i vari negozi, e acquistò molte cose, tra cui un nuovo set di pentole in rame; e ordinò un altro vestito per la ragazza.

Verso mezzogiorno, le due sostarono presso la locanda del signor Rob, per mangiare qualcosa.

Ad entrambe, quelle bettole non piacevano. Sia per l’ambiente sporco e sudicio, che per la gente che vi entrava; marinai ubriachi e ogni sorta di canagliume.

La signora Milcote si avvicinò al bancone, dove chiese informazioni riguardo la nave di Joseph Ferrett.

“Scusi, signore, potrebbe darmi un’informazione?”

“Sicuro, in cosa posso esserle utile?” rispose l’uomo, pulendo un boccale.

“Vorrei sapere se qui in paese avete notizie delle navi della marina che sono in mare…”

“Della marina, ha detto?” l’uomo si fece pensoso “Ah! So della H.M.S. Surprise che arriverà al porto domani all’alba per rifornirsi…Eh, già! Il buon vecchio Aubrey e la sua ciurma avranno sicuramente bisogno di riposarsi un po’! Poi… Beh, la fregata Hermione è stata affondata da una settantaquattro cannoni francese… Invece la Ulisse è arrivata in Colombia…”

“Ehm” tossicchiò la signora Milcote “Avete saputo qualcosa riguardo l’Albatros? A comando c’era Joseph Ferrett…”

“Sì! Mi ricordo di quella nave…” l’uomo si rattristò un poco “No, non si hanno sue notizie da molto. E’ andata dispersa nelle coste brasiliane, purtroppo. Nessuno sa dove sia finita…”

Lady Anne, si era avvicinata per ascoltare, e quando udì quelle parole trasalì.

Dunque era vero, di suo padre non si vedeva traccia.

Lungo la via del ritorno, le due donne avevano assunto un’aria grave.

Solo il cigolare delle ruote della carrozza e lo scricchiolare della ghiaia della strada sotto di esse rompevano quel tetro silenzio.

Quando la vettura fece il suo ingresso nel cortile, un garzone di stalla si precipitò verso di essa.

“Buongiorno, Lady Anne…” ansimò “C’è una visita per voi.”

 

 

  
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