Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: thesailingship    17/06/2014    4 recensioni
“Siamo quelli che non credono mai in niente, ma sperano sempre in qualcosa.”
*work in progress*
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
15 settembre 2012

“Ma insomma, è la quarta volta che ti chiamo. Vuoi svegliarti? Devi andare a scuola!” sbraitò Maura, la mamma di Niall, entrando nella stanza del figlio aprendo le finestre.
“Ma che ore sono?” chiese Niall tenendo gli occhi chiusi.
“Diciamo solo che tra quindici minuti chiudono i cancelli e tu sei ancora nel letto!” urlò la madre.
“Ora mi alzo” rispose Niall girandosi dall’altra parte del letto.
Sentendosi il peso dello sguardo della madre alle spalle si alzò dicendo “ti voglio bene mamma” e si mise a ridere.
“Sbrigati!” contestò la donna, cercando di essere più severa possibile, uscendo dalla stanza sbattendo la porta.
 
Per Niall iniziava l’ultimo anno di liceo insieme ai suoi amici Harry e Zayn.
Harry, negli ultimi due anni, si era rivelato un ottimo amico agli occhi di Niall. Aveva i capelli ricci di color castano scuro e gli occhi verdi. Era gentile con tutti e forse era anche per questo che stava simpatico a molte persone; ogni volta che andava a casa di Niall per studiare, per esempio, portava sempre qualcosa da mangiare: cioccolata, torte, rosticceria, bevande eccetera. Insomma, sapeva come farsi voler bene dalla gente.
Zayn, invece, non si faceva apprezzare subito in quanto tendeva sempre a starsene sulle sue. Gli occhi color nocciola incantavano tutte le ragazze della scuola e i suoi capelli neri dovevano essere sempre e costantemente in ordine. Aveva uno stile tutto suo, infatti, vestiva con giacche di pelle e pantaloni neri strappati alle ginocchia. Ma conoscendolo era un ragazzo premuroso e sempre disponibile per gli amici.
 
Niall riuscì fortunatamente ad entrare nell' istituto subito dopo la chiusura dei cancelli.
“Amico, mi devi dieci sterline - Harry rise mentre tendeva la mano a Zayn aspettando i soldi guadagnati per la scommessa- primo giorno di scuola, primo incasso –continuò- te l’avevo detto che ce l’avrebbe fatta”
“Merda” imprecò Zayn prendendo il portafoglio dalla tasta posteriore dei pantaloni.
“Devo imparare a mettere la sveglia la mattina - disse con affanno Niall che, osservando lo scambio dei soldi tra  due amici aggiunse sconcertato- avete scommesso su di me?”
“Esattamente –disse compiaciuto Harry - Zayn credeva che saresti entrato a seconda ora il primo giorno di scuola- rise- principiante”
“Quando ho visto il bidello che andava a chiudere i cancelli ero certo di avere la vittoria in tasca” si giustificò Zayn.
Niall rimase allibito dal comportamento dei due ma dopo si unì alle risate.
“Certo che –pensò Harry mentre chiudeva l’armadietto- l’orario di quest’anno è una vera tortura, voglio dire, come primo giorno di scuola, abbiamo Jonson per le prime due ore!”
“Perché è una tortura? Con la professoressa Jonson mi faccio le migliori dormite- contestò Zayn divertito- questo vuol dire che ogni lunedì avrò due ore in più per riposare!” risero i due.
Niall nel contempo era alle prese col suo armadietto. Lo aveva ritrovato esattamente come lo aveva lasciato l’ultimo giorno di scuola. In quell’armadietto c’era di tutto, dai panini avariati ai libri rovinati e addirittura da fogli sparsi ovunque. Cercò un cestino dell’immondizia e vi gettò tutto tranne i libri, anche se esitò un istante, prima di riporli con ordine nell’armadietto.
Suonò la campanella della prima ora e piano piano tutti i ragazzi si avviarono nelle rispettive classi.
Harry, Zayn e Niall entrarono nell’aula d’italiano e si sedettero agli ultimi banchi. Zayn scelse il banco vicino alla finestra dove la luce del sole riscaldava il legno. Appena seduto, appoggiò le braccia e la testa sul banco lasciandosi cullare dai raggi del sole che ricordavano l’estate passata a prendere il sole lungo il bagnasciuga al mare.
Le prime due ore passarono lentamente con la professoressa Jonson che raccontava nel dettaglio il suo viaggio in crociera. Harry si guardò in giro ed effettivamente nessuno era interessato minimamente a quello che diceva la prof: chi disegnava, chi mandava sms con il cellulare nascosto nel borsellino, chi giocava col Nintendo sotto il banco; alla scena di Zayn che dormiva beatamente e di Niall con le cuffie che sbucavano dalla maglietta, Harry soffocò una risata.
Finita anche la terza ora, finalmente suonò la campanella che indicava l’inizio della ricreazione.
I tre amici si avviarono alla macchinetta del caffè e presero il solito caffè espresso, il che era ritenuto, da Zayn, un rito che avveniva ogni giorno e subito dopo uscirono nel cortile della scuola.
Si appoggiarono ad un muro ed Harry propose di chiamare Liam e Louis, che frequentavano una scuola diversa, ma non distante dalla loro.
 
 
Liam e Louis erano gli altri ‘componenti’ del gruppo.
Liam era un ragazzo davvero dolce ma se lo si faceva incazzare erano guai amari. Aveva i capelli castani, gli occhi color nocciola scuro e labbra carnose. Negli ultimi periodi aveva fatto crescere la barba e aveva cambiato il suo stile, ad esempio come primo giorno di scuola aveva scelto di vestirsi con una camicia a righe blu chiaro e dei jeans sul beije e le vans dello stesso colore della camicia, a differenza dello scorso anno che si era presentato con una maglia semplice e jeans normali. Anche Liam era gentile con tutti, soprattutto con le ragazze, ma non lo faceva per potersele al letto, semplicemente perché faceva parte del suo carattere essere altruista ed educato.
Louis, invece, era popolare nella sua scuola, tutti lo conoscevano, anche le matricole del primo anno. Faceva parte del comitato studentesco. Stava simpatico a tutti e durante la pausa era quasi impossibile non trovarlo a chiacchierare con qualche ragazza. Aveva i capelli castani e lisci, i suoi occhi erano di color smeraldo con piccoli accenni di celeste. Aveva sempre la battuta pronta, sia negli scherzi sia nelle discussioni. Louis era ritenuto una di quelle persone con cui non ci si annoia mai; non stava mai fermo. Si riteneva uno ‘spirito libero’ diceva, facendo ridere chi lo ascoltava dal momento in cui improvvisava una telefonata simulata con sua madre dicendo “si mamma, lo farò, ok, ok, va bene, si – visto? Nessuno mi comanda. Sono uno spirito libero, io!”      
 
 
Niall, chiusa la telefonata, avvertì Harry e Zayn che dopo scuola sarebbero dovuti andare a prendere Louis e Liam per prendere poi il bus insieme e tornare nelle rispettive case.
 I due acconsentirono e Zayn fece in tempo a spegnere la sigaretta che la campanella di fine ricreazione suonò.

 
Liam girò tutta la scuola prima di trovare Louis che flirtava con una ragazza dai capelli biondi e lunghi.
“Ora devo proprio andare, ma ci sentiamo, si?” domandò Louis che, avendo il consenso della ragazza si chinò per darle un bacio sulle guancia.
“Bel tipo” giudicò Liam.
“Si chiama Jennifer, fa il secondo anno e, fino all’anno scorso non l’avevo mai vista. Ci avresti giurato?” disse sorpreso Louis della sua stessa affermazione.
“Sarà quella giusta?” chiese Liam con un tono forse troppo disperato. Era stanco di avere un amico che tutte desideravano ma non erano adatte per stare con un tipo come lui.
“Ovvio che no amico, non è quella giusta per me, per ora non voglio avere storie serie fondate sull’amore eterno e bla bla bla.”
Si lanciarono sguardi che volevano significare ‘ma ti pare?’ per poi mettersi a ridere.
Prima di lasciare Louis davanti alla sua classe, Liam lo ricordò che dopo scuola dovevano prendere il bus con gli altri. “Ah, certo amico, lo ricordavo!” disse facendo ridere Liam.
 
Nel mentre Liam percorreva il corridoio per arrivare nella sua classe notò una ragazza mai vista prima, doveva per forza fare il primo anno di liceo. Aveva i capelli di un castano scuro e due occhi marroni che se guardati più intensamente, sembravano ti leggessero dentro l’ anima. Aveva la pelle chiara e in quel momento indossava una lunga e larga maglia rosso-mattone, dei jeans chiari e le superga rosse con la fantasia floreale. Tutto sommato non era niente male come ragazza, ma Liam non ci diede molta importanza e le passò di fianco.
Al contrario, fu la ragazza a trovare il coraggio e rivolgerli parola.
“Ciao –disse- sai per caso dov’è il laboratorio di chimica?”
“Certo” le rispose Liam. Stava per indicare il laboratorio quando “Ti ci posso accompagnare, se vuoi” sorrise.
“Se non devi rientrare subito in classe, mi faresti un enorme favore” ricambiò il sorriso.
Liam si guardò alle spalle, dov’era la sua classe e aggiunse
“Tranquilla – si incamminarono- sei nuova?” chiese.
“In un certo senso si, mi sono trasferita da poco e mi sono iscritta a questa scuola”
“Quindi a quale anno sei?” chiese Liam
“Al secondo” rispose la ragazza.
“Comunque – Liam cambiò discorso un po’ imbarazzato- dopo questo corridoio, giri a destra, e dopo le scale, giri ancora a destra, sarà la seconda porta a sinis- si fermò vedendo la ragazza in difficoltà- va bene dai, ti accompagno” risero.
“Grazie per avermi accompagnata” disse la ragazza
“Figurati- ma prima di andarsene disse- comunque piacere, mi chiamo Liam” le porse la mano.
“Mars” rispose la ragazza mentre gli stringeva la mano.
“Bel nome, ora scusami, ma devo proprio andare” disse lui facendo segno con la mano verso il corridoio.
“Si anche io” indicò Mars il laboratorio alle sue spalle.
“Ci si vede allora” affermò poi mentre si incamminava per andare dalla parte opposta.
“Certo, ciao Liam” rispose Mars sussurrando le ultime due parole per poi entrare in laboratorio.
 
Mars prese posto dietro un banco di lavoro e, visto che il professore di chimica non era ancora arrivato, due ragazze le si avvicinarono.
“Piacere, io mi chimo Abby lei si chiama Scarlet, tu?”
“Piacere, io mi chiamo Mars.”
“Devi essere nuova, non ti abbiamo mai vista in questo corso”
“Si, in effetti mi sono trasferita da poco e-”
Abby annuì ma non le fece finire il discorso che la interruppe “Sai, con chi hai appena parlato?”
Mars fece di no col capo.
“Quello era uno dei ragazzi più al top di tutto il liceo.”
Scarlet tirò fuori dallo zaino un foglio dove vi era scritta una lunga lista di nomi. I primi tre erano cerchiati di rosso.
“Liam Payne è al terzo posto nella nostra lista, al primo posto beh- fece segno alla sua amica con un gesto ovvio- ci sta Louis Tomlinson”
“Che non ha bisogno di presentazioni” si intromise Abby.
“E al secondo Ashton Smith, capitano della squadra di basket.”
Le due fecero un sospiro di ammirazione per i ragazzi appena nominati.
Mars spalancò gli occhi per l’atteggiamento delle due ragazze. Erano sicuramente quelle tipette che farebbero di tutto per mettersi al centro dell’attenzione. Atteggiamenti che Mars, non poteva proprio sopportare.
Fortunatamente, entrò il professore e le ragazze tornarono ai loro posti.
 
L’ultima ora passò forse troppo velocemente dal momento in cui Mars dovette sbrigarsi nel mettere i libri nello zaino o avrebbe perso il bus che l’avrebbe portata a casa.
Suonò l’ultima campanella alle 13:00 in punto. Mars percorreva il cortile della scuola quando incontrò Liam. Timidamente la ragazza alzò una mano arrossendo dal momento che aveva saputo che Liam era uno dei ‘popolari’ nella scuola.
Il ragazzo ricambiò il saluto, gesto che non fu andato inosservato a Louis che era al suo fianco.
“Ohoh, chi è lei? ”
“No ma niente è solo una-” non finì la sua frase che Louis si intromise
“Sssh, sento nell’aria nuovi amori” scherzò
“Lou so a malapena come si chiama” rise
“E quindi? Questo non giustifica nulla, la conoscerai. E poi- continuò- mica male come ragazza”
“Ma smettila, non credo di volermi impegnare seriamente. Altrimenti ci avrei già provato, non credi?”
“Morirai sul letto a furia di guardare filmini porno se non provi ad uscire con qualche ragazza, amico” disse serio Louis trattenendo però una risata.
“Certo che sei proprio un coglione alle volte” rispose Liam prendendosi il viso tra le mani.
“Dimmi che le parlerai di nuovo” lo incoraggiò Louis.
Dal momento che Liam non rispose, Louis diede un pugno scherzoso sul braccio dell’amico.
“Va bene … va bene, lo farò” buttò lì.
“E bravo il mio ragazzo- rise- ehi, comunque, se non dovesse andare bene…”
“Louis!”
“Quindi ci tieni a lei, ammettilo.”
“Smettila. Neanche la conosco.” Tagliò corto Liam.
 
Usciti da scuola incontrarono Harry, Niall e Zayn che aspettavano all’ombra.
“Allora, com’è andata oggi?” domandò Niall.
“Amico, ti dico solo ‘bionda’ ‘secondo anno’ ‘ formosa’ ‘ Jennifer’” disse Louis contando sulle mani le parole dette.
“Sei sempre il solito” disse esasperato Harry.
“Ah, Liam, vuoi dire qualcosa tu?” Louis si girò verso l’amico.
“Ma non ho nulla da dire- rise- ho solo accompagnato una ragazza al laboratorio di chimica, tutto qui.”
“Beh, si inizia piano piano” scherzò Zayn.
“Come si chiama?” chiese Harry.
“Mars. Comunque- cambiò discorso- a voi com’è andata?”
Niall iniziò a parlare della partita a calcetto durante l’ora di educazione fisica e tutti sembrarono molto interessati.
Liam fu l’ultimo a scendere dal bus. Da quando era andato via Harry aveva messo le cuffie e ascoltava il suo gruppo preferito.
‘Non mi interessa davvero quella ragazza’ pensò mentre tornava a casa.


 

HERE I AM

Salve a tutti, ho deciso di scrivere queste ff soprattutto per tenermi impegnata, in qualche modo, quest'estate. Insomma, capitemi, non so che fare ora che è finita la scuola lol.
Comunque, spero che, come prima fan fiction, forma grammaticale e idea per una storia vi piaccia, fatemelo sapere con una recensione, sarò felice di rispondervi. 
okay, nulla di più, se volete contattarmi su twitter sono @thesailingship 

 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: thesailingship