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Autore: lady_hope    17/06/2014    1 recensioni
La Dalton gli mancava. Era felice di essere tornato al Mckinley, quel liceo era la sua casa, vi erano i suoi amici, il suo passato. Ma la Dalton era speciale, era il LORO posto, il luogo dove si erano incontrati per la prima volta,dove si erano innamorati, dove si erano scambiati il primo indimenticabile bacio, dove avevano duettato insieme. Quei corridoi elegantemente decorati erano stati i silenziosi testimoni della nascita di quel dolce amore. Per molti la Dalton era solo una ricca scuola di figli di papà, ma per lui era, e sarebbe sempre stata, quel porto tranquillo dove rifugiarsi, il luogo che gli aveva offerto aiuto e protezione quando nessun’altro si era reso conto del suo dolore. La Dalton era l’amore, la Dalton era Blaine!
Una one shot sui klaine della seconda stagione e sull'origine di una delle coppie più bella della TV (si colloca dopo la 2x22)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, non ho molto da dire su questa fan fiction, l’ho trovata per caso nelle vecchie cartelle del mio pc e dopo averla letta mi è venuta una sorta di malinconia per i klaine della seconda stagione. Sia chiaro, io amo anche quelli della quinta e amo il loro percorso che spero si concluda con un bel matrimonio. Però i klaine della seconda stagione sono quelli di cui ci siamo innamorati, sono l’origine di tutto e perciò vorrei celebrarli con questa piccola one shot. Viene trattato anche il rapporto di Blaine con il padre, dato che mi ha sempre affascinato la famiglia Anderson e il loro legame come Blaine. Spero che vi piaccia. Ringrazio la mia sorellona maggiore virtuale, la dolce Zurry che ha betato la storia e vi auguro una buona lettura.


The Sun Will Rise

I can see the weight there in your eyes

I can feel the thorn in your side

Your knuckles are bruised from a losing fight

One way down a dead end street

Broken glass underneath your feet

You think the day won't break the sunless night


The sun will rise

Vedo il peso nei tuoi occhi

Riesco a sentire la spina che hai nel fianco

Hai le nocche ferite per una lotta persa

Sempre dritto lungo una strada senza uscita

Vetri infranti sotto i tuoi piedi

Credi che il giorno non scaccerà questa notte senza sole


Il sole sorgerà

(Kelly Clarkson the sun will rise)


La Dalton gli mancava. Era felice di essere tornato al Mckinley, quel liceo era la sua casa, vi erano i suoi amici, il suo passato.

Ma la Dalton era speciale, era il LORO posto, il luogo dove si erano incontrati per la prima volta,dove si erano innamorati, dove si erano scambiati il primo indimenticabile  bacio, dove avevano duettato insieme.

Quei corridoi elegantemente decorati erano stati i silenziosi testimoni della nascita di quel dolce amore.

Per molti la Dalton era solo una ricca scuola di figli di papà, ma per lui era, e sarebbe sempre stata, quel porto tranquillo dove rifugiarsi, il luogo che gli aveva offerto aiuto e protezione quando nessun’altro si era reso conto del suo dolore. La Dalton era l’amore, la Dalton era Blaine!

Ed era proprio Blaine che stava cercando quel pomeriggio. L’estate stava per iniziare, mancavano i pochi giorni di giugno e poi finalmente avrebbe potuto godersi le vacanze insieme al suo bellissimo ragazzo.

Wow, ancora faticava a credere che Blaine fosse il suo ragazzo.

Si era innamorato di lui a prima vista. Appena i suoi occhi turchesi avevano incontrato quelli nocciola dorato del moro, qualcosa in Kurt era scattato,come se avesse finalmente trovato ciò che stava cercando.

Era una sensazione strana, si sentiva come se avesse passato la vita sotto la superficie del mare, trattenendo il fiato, lasciando che gli eventi della vita gli passero al di sopra, senza avere la forza di opporsi, ma dopo l’incontro con Blaine aveva finalmente ripreso a respirare, aveva superato la barriera che lo separava dal resto del mondo e aveva potuto ammirare la bellezza dei raggi del sole che si stagliavano sulla superficie del mare, un turbinio di colori racchiusi negli occhi del suo ragazzo.

Blaine era stato il suo confidente, il suo protettore, colui che l’aveva preso per mano e l’aveva tratto in salvo da quel malessere interiore che lo stava divorando.

Blaine che l’aveva capito al primo sguardo e che dopo un’ ora lo conosceva meglio di tutti i suoi amici del Mckinley.

Blaine che aveva ascoltato il suo muto urlo d’aiuto e aveva deciso di soccorrerlo, senza avere nulla in cambio, ma solo perché era nella sua natura aiutare gli altri.

Blaine che era diventato il primo e migliore amico che avesse mai avuto, prima di diventare il suo ragazzo.

Ed ora invece sembrava completamente sparito. Kurt vagava per quei corridoi da circa mezz’ora  e di Blaine non aveva visto neanche l’ombra.

-Hei Jeff- urlò Kurt attirando l’attenzione di un ragazzo alto e biondo che stava salendo le scale proprio in quel momento.

-Hei Kurt! Ciao amico come stai?- chiese il biondo sorridendogli mentre si avvicinava.

-Molto bene, ti ringrazio. Hai visto Blaine? – domandò Kurt con impazienza.

Jeff sorrise complice prima di indicare con il capo la scalinata alle sue spalle – Penso sia in palestra ad allenarsi-

-Grazie, ci vediamo Jeff e salutami gli usignoli- si congedò il castano prima di sfrecciare verso le scale.

Era euforico, voleva vedere Blaine e passare la serata insieme. Magari potevano uscire fuori a cena o  guardare un film e coccolarsi. Oh, Kurt amava le loro coccole, il modo dolce con cui Blaine strofinava il naso sulla sua guancia per poi scendere sul suo collo pallido, depositando un piccolo bacio nella porzione di pelle sotto l’orecchio.

A Kurt piacevano da impazzire i loro pomeriggi passati ad abbracciarsi, baciandosi e accarezzandosi  il viso con delicatezza.

Era quello che aveva sempre desiderato in una relazione, anche se doveva ammettere che da quando conosceva Blaine, aveva cominciato a desiderare di poter fare qualcosa in più del semplice sfiorarsi le dite. Gli piaceva quando le loro lingue si intrecciavano timide e curiose, o quando Blaine gli baciava il collo, era una sensazione euforica.

E ancora si meravigliava di se stesso, ma quando vedeva Blaine allenarsi o gareggiare, con i riccioli bagnati, il volto arrossato,il respiro affannato e una gocciolina di sudore che gli accarezzava la tempia, beh il suo corpo si infiammava completamente e addio al caro cucciolo di pinguino che era stato il vecchio di Kurt. Insomma era umano anche lui, con gli ormoni a mille proprio come un normale adolescente.

Appena aprì la porta della palestra però il fiato gli si mozzò in gola, sia per la corsa sia perché la sua fantasia  erotica si era appena realizzata davanti a lui.

Blaine era proprio lì, bello come sempre e stava boxando.

Benchè Kurt avesse sempre definito la Box uno sport brutale ed eccessivamente violento, non poteva non trovare una certa eleganza sensuale nei movimenti del suo ragazzo. Il ritmo delle gambe, il flettersi dei muscoli mentre tirava i colpi contro il sacco.

Eppure c’era qualcosa che non andava, i movimenti non erano forti e precisi, ma violenti e irregolari, le spalle tese, la fronte aggrottata, il fiato affannoso, i capelli completamente liberi dal gel gli ricadevano scomposti in ricci fradici sulla fronte.  

Blaine sembrava arrabbiato, ed era così strano vedere il suo volto, solitamente dolce e raggiante, cupo e furioso.

All’improvviso i colpi si bloccarono, Blaine afferrò il sacco da box da entrambi i lati e vi premette contro la fronte, chiuse gli occhi e cominciò a respirare profondamente cercando di calmarsi. Il suo corpo sembrava teso eppure tremava, come scosso da brividi di freddo.

-Blaine- lo chiamò Kurt preoccupato, avvicinandosi.

Il ragazzo sobbalzò e si voltò immediatamente verso di lui, aveva gli occhi spalancati e  impauriti. Sembrava un cucciolo spaesato,un’ immagine del tutto opposta a quella del giovane uomo che pochi secondi prima stava sfogando una rabbia ceca contro un povero sacco da box.

-Kurt- gracchiò con voce roca –Cosa ci fai qui?-

-Ti cercavo- lo informò il castano avvicinandosi maggiormente al fidanzato- Tutto bene?-

-Cosa? Sì… certo…io….mi stavo allenando- balbettò Blaine afferrando il suo asciugamano e passandoselo intorno al collo per asciugarsi il sudore.

-Sembri arrabbiato- indagò il più alto.

-No, io non sono arrabbiato, è solo che… scusa io avevo bisogno di stare un po’ da solo, di allenarmi … sai, ho perso l’ultimo incontro-  mormorò il moro evitando lo sguardo dell’altro.

-Sei arrivato in finale, il secondo posto è un ottimo risultato, inoltre il tuo sfidante era il doppio di te in larghezza e in altezza. Tesoro tu hai fatto del tuo meglio- lo rassicurò Kurt.

-Non era abbastanza, avrei dovuto vincere, potevo farcela, dovevo  vincere!- dichiarò Blaine risoluto  abbassando lo sguardo.

-Tesoro cosa c’è che non va? Non ti è mai importato così tanto di vincere una stupida medaglia, sei più il tipo che preferisce divertirsi e farsi nuovi amici. Come mai questo improvviso bisogno di vittoria?- volle sapere il più alto.

Blaine non rispose, sospirò e si tolse i guantoni gettandoli sul pavimento prima di massaggiarsi le nocche doloranti.

-Blaine- lo chiamò Kurt con dolcezza ma fermamente,prendendolo per mano e facendolo sedere accanto a lui su una panca lì vicino – Cosa c’è che non va?-volle sapere massaggiando le mani indolenzite del suo ragazzo.

-L’ho deluso- ammise il moro a bassa voce.

-Chi hai deluso?-

-Mio padre. Era venuto a vedere il mio incontro ed io ho preso. L’ho deluso,non faccio altro che deluderlo. Sono solo un perdente per lui, come non smette mai di ricordarmi con il suo sguardo contrariato- rivelò Blaine con rabbia chiudendo a pugno la mano sinistra che si trovava sulla sua coscia.

-Questo non è affatto vero!- affermò Kurt con convinzione accarezzandogli il volto, posandogli  l’indice sotto il mento costringendolo  ad alzare lo sguardo per intrecciarlo con il suo            

 – Non è vero, e tu lo sai-

-Avresti dovuto vedere il suo volto Kurt, non c’era neanche rabbia nei suoi occhi, come se si aspettasse che avrei perso, come se fosse assurda anche la semplice idea che io potessi vincere qualcosa ….-

-Ascoltami bene Blaine- lo interruppe Kurt stringendogli la mano con forza tra le sue e fissandolo dritto negli occhi- Tu non potresti mai deludere tuo padre, insomma guardati, sei praticamente il figlio perfetto. Sei dolce, generoso, tutti ti amano, sei un leder nato, sei la punta di diamante dei warbler, sei il capitano del fight club, i tuoi voti scolatici sono tra i più alti della Dalton e sei uno dei membri più importanti della squadra di nuoto e di atletica. Sei un vincente Blaine- lo rassicurò con convinzione.

Blaine lo osservò con sguardo adorante, quello sguardo che dedicava solo a Kurt, ma poi sorrise tristemente.

-Eppure sembra che ciò non sia abbastanza. Deludo sempre le persone che amo. Ho deluso la mia famiglia quando ho rivelato di essere gay, distruggendo il loro sogno di sistemarmi con la figlia di un collega di papà. Ho deluso mio padre quando non sono riuscito a riparare l’auto che dovevamo sistemare insieme. L’ho deluso quando non ho saputo difendermi dai miei bulli, l’ho deluso quando gli ho detto non voglio studiare economia e prendere il suo posto in azienda ma che vorrei entrare nel mondo dello spettacolo, l’ho deluso ieri  perdendo quello stupido incontro. Qualsiasi cosa faccia è inutile,lui sarà sempre scontento di me-

-Oh, Blaine- sopirò Kurt meravigliato da quella improvvisa confessione del suo ragazzo, solitamente così riservato sul rapporto con la sua famiglia.

-Vorrei solo vederlo orgoglioso di me, solo per una volta. Poter guardare il suo volto illuminarsi di gioia e sentirlo dire “Hei quello è mio figlio,sono così fiero di lui”. Mi basterebbe questo,avere la sua approvazione almeno per una volta. Invece finisco sempre per ferire tutti coloro che amo. Ho ferito addirittura  te –

-Non è vero, tu non mi hai mai ferito-lo contraddì il più alto.

-Si invece e non puoi immaginare quanto mi dispiace. Ti ho ferito tesoro, quando flirtavo con te non accorgendomi dell’ambiguità dei miei comportamenti , quando ti ho illuso e ti ho costretto a cantare con me una serenata per un altro ragazzo, quando pensavo di essere etero, quando ti ho costretto a informati sul sesso,anche se tu non eri ancora pronto. Ti ho messo in imbarazzo e ti ho ferito e di questo mi dispiace da morire. Se potessi tornerei nel passato per sistemare tutto, andrei in quel negozio, durante quella penosa performance,  mi prederei a schiaffi e mi direi “Ignora il tizio con i colpi di sole e apri gli occhi, dietro di te c’è il ragazzo più bello che tu abbia mai visto. È il tuo migliore amico ma è più di questo, è l’amore della tua vita, va da lui e amalo come merita”-  dichiarò Blaine prendendo la mano di Kurt e portandosela alle labbra per depositarvi un dolce bacio -Ti chiedo scusa se ti ho deluso tesoro-

-No- lo interruppe Kurt con occhi lucidi e le guance arrossate- Non mi hai mai deluso. Eri solo confuso e avevi bisogno di tempo,ma credimi, non importa quanto ho dovuto aspettare per averti perché ne è valsa la pena. Sei esattamente tutto ciò di cui ho bisogno, tutto ciò che ho sempre sognato. Sei perfetto Blaine-

-Magari lo fossi- sospirò Blaine sorridendo imbarazzato

-Ma lo sei, sei perfetto per me. Ok,avrai i tuoi difetti, come tutti gli esseri umani, ma sei anche il ragazzo che mi ha salvato la vita. Colui che mi ha ascoltato, incoraggiato e aiutato quando nessun’altro si era accorto del mio dolore. Colui che si è messo totalmente a mia disposizione,anche se mi conoscevi appena, eri pronto a lottare al mio fianco. Potevi semplicemente dirmi che ti dispiaceva per la mia situazione e consigliarmi di trasferirmi alla Dalton,  invece sei venuto in mio soccorso, rispondevi ad ogni mia chiamata o messaggio, hai affrontato il mio bullo,dopo che i tuoi ti avevano picchiato a sangue e l’hai fatto senza aspettarti nulla in cambio,nulla se non la mia amicizia. Sei la persona più generosa e altruista che io conosca. Perciò sì Blaine, sei perfetto, ed io sono così orgoglioso di te, anche se non fossi il leader dei warbler,anche se non fossi uno dei  migliori studenti della Dalton, anche se non avessi vinto il secondo posto … io sarei sempre, sempre, fiero di te, della meravigliosa persona che sei-

-Oh, Kurt sono completamente pazzo di te. Sei la cosa migliore che abbia mai avuto, sarei perso senza di te- rivelò Blaine con gli occhi lucidi avvicinando il volto a quello del fidanzato e baciandolo ardentemente.

Kurt sorrise contro le labbra dell’altro, felice di aver migliorato l’umore del suo ragazzo. Aprì la bocca e fece incontrare le loro lingue mentre portava la mano alla nuca di Blaine, intrecciando le dita tra i ricci umidi,  avvicinandolo maggiormente a se.

Senza rendersene conto si ritrovò seduto in grembo al moro, con le mani di Blaine ben ancorate ai suoi fianchi, mentre lui si teneva alle spalle dell’altro.                                                                                                     

Stava davvero baciando il suo ragazzo completamente sudato con indosso una aderente canotta bianca e dei corti pantaloncini blu? Aveva sempre sognato di farlo, aveva una specie di sogno erotico su Blaine vestito così, e la cosa lo imbarazzava molto.

Completamente rosso in volto interruppe il bacio per mancanza di ossigeno, allontanandosi  e abbassando lo sguardo.

-Oh, Kurt scusami .. io non volevo metterti in imbarazzo, sto correndo troppo vero? Mi spiace è solo che tu sei così bello e mi sono lasciato trasportare ..- cercò di scusarsi Blaine

-No,non preoccuparti, non è quello il problema..- arrossì il castano- ..è che tu sei così caldo e sudato..-

-Oh, stai cercando di dirmi che puzzo?-rise Blaine – Hai ragione, sono un disastro, dammi 10 minuti per farmi una doccia e  rendermi presentabile e poi possiamo andare dove vuoi e fare quello che vuoi- lo rassicurò il moro ridacchiando divertito.

-No, non è per questo che mi sono allontanato- mormorò Kurt tendendo gli occhi bassi evitando lo sguardo dell’altro- in realtà mi piaci molto così, molto, davvero molto-

-Oh, temo di non capirti Kurt- ammise Blaine confuso

Kurt sbuffò frustato, maledicendo l’ingenuità e la poca  acutezza del suo ragazzo.

-Oh cielo Blaine, devo proprio dirtelo? Temo di avere un fetish per te vestito in questo modo, accaldato e sudato. E ti conviene aver sentito bene perché non ho intenzione di ripeterlo. E sì, ti conviene anche metterti qualcos’altro addosso perché non sono per nulla capace di controllare i miei ormoni e no, non fare domande, è già  abbastanza imbarazzante così- affermò con una voce un po’ più acuta del solito allontanandosi dal fidanzato e mettendo un bel po’ di distanza tra di loro.

Blaine lo osservò stupito prima di sorridere malizioso –Il mio cucciolo di pinguino è cresciuto-

-Non un’altra  parola o giuro che ti salto addosso- dichiarò Kurt rosso puntandogli l’indice contro

Blaine spalancò gli occhi aprendo la bocca in un’espressione di totale sorpresa.

-NO, non intendevo quello. Non pensare a quello, perché non era quello che intendevo. Puoi coprirti per favore e andare a farti la doccia, io ti aspetto all’entrata- affermò il più alto con il volto in fiamme mentre si dirigeva verso la porta.

-Kurt- lo chiamò il suo ragazzo mentre lui stava per aprire la porta.

-Si? Hai intenzione di rinfacciarmelo ancora Anderson? Perché avevo intenzione di portarti fuori a cena in quel terribile locale che tu ami tanto e sono del tutto intenzionato a cambiare idea- disse Hummel sulla difensiva.

-Ti ringrazio- sostenne invece il suo ragazzo guardandolo con dolcezza- Sei il miglior amico e fidanzato che potessi mai desiderare. Grazie per avermi ascoltato e consolato-

-Non dirlo neanche. Puoi sempre contare su di me- dichiarò Kurt sorridendo allegramente avvicinandosi e lasciando un piccolo e casto bacio sulle labbra dell’altro –Ora sbrigati, prima che cambi idea e ti costringa a mangiare un insalata di mais con me-


And though you can't see it

So hard to believe it

Sometimes you just need a little faith

(All you need is a little faith)

There's an answer to your prayer

And I swear that there'll come a day

The sun will rise


E anche se non riesci a vederlo

E' così difficile crederci

A volte hai solo bisogno di un po' di fiducia

(Hai solo bisogno di un po' di fiducia)

C'è una risposta alle tue preghiere

E ti giuro che arriverà un giorno in cui


Il sole sorgerà



  
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