Libero.

 
 
 
 Mi sento impotente. Non posso toccarlo, non posso guardarlo, non posso nemmeno parlarci. Lo vedo per i corridoi e sto male perché vorrei aiutarlo, sento il bisogno carnale di abbracciarlo, di difenderlo quando viene sbattuto con forza contro gli armadietti, di avvicinarmi a lui e parlargli quando a ricreazione si fuma la sua sigaretta da solo, mentre tutti lo guardano, lo prendono in giro. Non posso fare niente di tutto ciò perché ho paura di cosa  gli altri possano dire di me, ho paura di essere me stesso, ecco. Dipendo troppo dal parere altrui, anche la mia psicologa lo dice. Oh si, sono in cura da una psicologa. Da piccolo non ho passato bei momenti. Mia sorella... non mi va di parlarne ..  Stavo parlando di quel tenero ragazzo, insicuro, che riesce a farmi sorridere anche con un solo sguardo. Non riesco nemmeno a capacitarmi di come a me possa piacere lui. Ho tutto quello che desidero, non mi manca niente. I miei genitori mi hanno sempre potuto dare tutto, senza però farmi diventare un ragazzo viziato. Quello che mi chiedo è perché devo complicarmi la vita e rischiare di perdere il rispetto di tutti gli altri, solo per poter soddisfare i miei bisogni carnali, ma forse, anche sentimentali? Non riesco a comprendere ciò. Sto male, la notte non riesco a dormire, ho sempre avuto problemi d’insonnia, ma da quando lui è nella mia mente sto peggiorando. Lei, la mia psicologa, non sa niente di tutto ciò. Nonostante mi dica che di lei io mi posso fidare, non riesco a dirle tutto. Ho sempre indossato una maschera, ho sempre evitato di espormi troppo, di far conoscere il mio vero “io” alle altre persone. Le perderei, ho paura di rimanere solo. Ma ora che ci penso non rimarrei solo, avrei lui, potrei parlargli, stargli vicino, potrei finalmente essere me stesso. Ma perché sto dicendo questo? Sono soltanto delle cazzate. Sono desideri di un piccolo bambino che fa i capricci.  Non posso pensare di voler cambiare la mia vita solo per poter stare vicino a lui, nemmeno conosco il suo nome. A scuola nessuno sa il suo nome, tutti lo chiamano o “frocio” o “checca”, che originalità. Sarei pronto veramente a fare un salto nel vuoto, ad occhi chiusi, per colui che con i suoi occhi, neri, profondi, mi fa sentire a casa?  Mi fa male la testa, sto pensando troppo, sta accadendo tutto così in fretta.
La mia vita dipende tutto da questo istante. A volte mi faccio schifo. Sono il primo della scuola, ho la media più alta di tutta la mia regione, nei temi parlo di sincerità, di coraggio. Mi sento un’ ipocrita. Devo decidermi perchè non posso continuare a pensare. Mi sento un po’ come Amleto, sono di fronte ad una scelta e non so cosa fare. Agire o non agire, non lo so. La vita di ogni uomo si basa su questo quesito.
Sento gli occhi di tutti puntati contro di me, lui mi sta guardando, dal basso del pavimento, io ho la sua cartella in mano, i miei amici dietro mi incitano a rompergliela, ma la lascio cadere. Lascio cadere la sua cartella, così come lascio cadere la mia maschera.
Mi avvicino.
Lo bacio.
Ora si, che mi sento libero.
 
 
 
Angolo scrittore
Ciao a tutti, spero vi sia piaciuta. L’ho scritta in poco tempo, quindi non è venuta molto bene. È un’ os che partecipa al concorso “White teeth teens”. Recensite, se vi va.
M <3