Anime & Manga > Hakushaku to Yousei/Il conte e la fata
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Autore: SayakaLatia    17/06/2014    1 recensioni
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mia fata

 

Il sole era ormai sorto da qualche ora, illuminando la caotica città di Londra. Lo scalpiccio degli zoccoli dei cavalli che trascinavano pesanti carrozze risuonava lungo le strade, trafficate già di prima mattina. Un dispettoso raggio di sole si intrufolò in uno spiraglio delle tende, andando a posarsi sulla candida guancia di Lydia e sfiorandole l'occhio, chiuso. La ragazza si svegliò e si mise seduta, sbadigliando e stiracchiandosi. Si strusciò gli occhi verdi e si mise ad osservare la stanza. Ai piedi del letto Nico sonnecchiava tranquillo, alzando e abbassando l'addome ad un ritmo regolare. Lydia portò molto lentamente i piedi fuori dal letto, attenta a non svegliare il gatto fatato grigio, e si alzò in piedi, stiracchiandosi un ultima volta. La cascata di capelli color caramello, come diceva sempre Edgar, le ricadeva sulla schiena, disordinata e spettinata dal sonno, e la candida veste da notte le solleticava le ginocchia. Lydia aprì la finestra e si appoggiò sul balcone. La brezza le scompigliava i capelli e le accarezzava la faccia, risvegliandola dal torpore del sonno. Dopo tanto tempo stava cominciando ad abituarsi all'aria di Londra, trafficata ma da un lato eccitante. Totalmente diversa dalla tranquilla aria campagnola che si respirava in Scozia, che un pochino le mancava.

-Yawn, Lydia, potresti evitare di aprire la finestra di mattina? Fa freddo... e il vento mi scompiglia il pelo!- disse Nico, che si era appena svegliato e, dopo un lungo sbadiglio, si stava stiracchiando.

-Buongiorno anche a te Nico- disse Lydia con una piccola risata, sedendosi sul letto e prendendo in braccio il gatto fatato.

-Ehi, l'ho appena lisciata!- protestò Nico quando Lydia infilò le dita fra la folta pelliccia e si mise ad accarezzarlo.

-Nico, ti voglio bene- disse la ragazza, stringendo delicatamente Nico al petto

-Anche io Lydia- disse lui, facendosi coccolare. -Aah, cosa faresti senza di me? Su Lydia, preparati, un nuovo giorno comincia!- esclamò dopo un po' balzando sul letto e mettendosi a sedere.

In poco tempo Lydia fu pronta, lavata e vestita, e dopo aver salutato suo padre, come al solito sotterrato dai libri, Lydia salì su una carrozza affiancata da Nico per dirigersi verso la villa del Conte. Come al solito, appena aprì il portone trovò ad accoglierla il moro servitore di Edgar, che Lydia conosceva molto bene.

-Buongiorno Raven- lo salutò.

-Buongiorno Miss Lydia. Venga, Lord Edgar la sta aspettando- rispose Raven con un piccolo inchino lanciando uno sguardo amichevole a Nico. Il moro condusse Lydia nello studio del Conte, che a lei era ormai molto familiare. Quando entrò trovò il Conte Edgar intento a leggere il giornale.

-Buongiorno Lydia, dormito bene?- la salutò il biondo, distogliendo subito lo sguardo dal giornale e avvicinandosi alla ragazza.

-Si, grazie Ed...- Lydia fu bloccata da Edgar, che le prese gentilmente la mano per poi baciarla. -Edgar!- protestò con visibile imbarazzo, mentre le sue guance si coloravano di rosso. Il biondo la guardò e sorrise, per poi tornare alla lettura del giornale.

-Lydia, è arrivata una lettera dalla Scozia per te- disse il Conte non staccando gli occhi dalle notizie.

-Ah, davvero?- disse lei sorpresa, prendendo la busta con impresso il suo nome sulla scrivania di Edgar. Delicatamente la aprì e la lesse. Ci mise poco a finire, e poi esclamò -Non ci posso credere!-

-Cosa?- chiesero in coro Nico e Edgar. Nico lasciò il drink che stava bevendo sul tavolo e balzò sulla spalla di Lydia per leggere la lettera.

-Davvero? Che notizia!- esclamò il gatto.

-Potete spiegare anche a me che succede?- chiese Edgar curioso.

-A quanto pare è stata avvistata un nuovo tipo di fata in Scozia, vicino a dove abitavo io!- disse entusiasta Lydia.

-Mmh... in questi giorni non abbiamo impegni, che ne dici se andiamo ad indagare?- propose Edgar.

-Potremmo stare a casa nostra Lydia!- disse Nico, fremente di emozione.

-Quando partiamo?- chiese Lydia al settimo cielo. Finalmente sarebbe tornata in Scozia, nella sua amata casa e nelle sue amate terre.

-Immediatamente- disse Edgar andando a comunicarlo a Raven.

Lydia e Nico tornarono in un lampo a casa per preparare i bagagli e riferirlo al padre di Lydia. Con grande rammarico di Lydia, suo padre non poté unirsi a causa di un importante studio che stava conducendo su alcuni tipi particolari di pietra. Così, in un lasso di tempo parecchio breve, Lydia, Nico, Edgar e Raven si trovarono nella lussuosa stanza della nave che li avrebbe portati in Scozia.

-Che lusso! Questo sì che è un luogo che fa per me!- esclamò Nico entrando nella stanza.

-Già, è molto bella- disse Lydia posando le valigie.

-Questo e altro per la mia fairy doctor!- disse Edgar riservandole un dolce sguardo. Lydia arrossì di nuovo e si voltò. Era a conoscenza dell'infatuazione che Edgar aveva per lei, ma non sapeva se era vera o se era un altro modo per sfruttarla, e poi lei era sempre convinta che Edgar amasse Ermine, anche se lui lo aveva negato svariate volte. Per quanto riguardava i suoi sentimenti, era alquanto confusa, quindi preferì ignorare e pensare ad altro. Era molto curiosa riguardo all'aspetto della fata e non vedeva l'ora di poterci parlare e sperimentare il suo particolare potere.

La sera arrivò in fretta e con lei la cena, che si svolse in un ampio salone con un lampadario di cristallo pendente dal soffitto e tavolini addobbati con raffinate tovaglie di lino bianche e posate argentate.

Finita la cena, Lydia andò a passeggiare per il ponte. Non si sentiva a suo agio con tutte quelle persone di classe. La brezza di male le soffiava leggera sul corpo, rinfrescandola e smuovendo i suoi capelli ramati, tenuti su da una elaborata acconciatura. Nico era rimasto nel salone a mangiare e bere drink, mentre Raven era in camera, aspettando il suo signore.

-Fa fresco stasera, metti questo- le disse una voce dolce alle sue spalle posandole sulle spalle uno scialle color crema.

-Grazie Edgar- disse distante Lydia, osservando il mare. Il biondo le si mise accanto, osservandola intensamente. -Ehm... Edgar... potresti smetterla di fissarmi?- disse la ragazza dopo un po', imbarazzata.

-Come potrei smettere di ammirare la tua bellezza?- le rispose lui con sguardo ammaliatore.

-Riserva queste dolci parole alla tua amata- disse lei.

-Ma lo sto facendo- rispose Edgar.

-Ma per favore!- disse Lydia impettita e imbarazzata, girandosi a guardarlo negli occhi. Quando i suoi occhi verdi incontrarono quelli viola di Edgar restò un po' a guardarli, così intensi, e arrossì, per poi abbassare lo sguardo a terra. Edgar le prese il mento e le alzò delicatamente il viso, incontrando di nuovo i suoi occhi.

-I tuoi occhi... sono così belli. Potrei perdermi dentro questo verde- continuò lui, avvicinando un poco il viso.

-Edgar!- esclamò Lydia rossa in viso, dimenandosi dalla sua presa.

-Perchè ogni volta mi rifiuti, Lydia?- chiese Edgar.

-Perchè so che non è vero che mi ami! DI sicuro mi sfrutterai di nuovo per uno dei tuoi piani!- disse lei arrabbiata e dandogli le spalle. Edgar la afferrò e la voltò verso di lui.

-Lo sai, non avevo altra scelta! Se avessi potuto, avrei trovato un altro modo invece di coinvolgerti! E sono veramente innamorato di te!- disse serio il biondo guardandola negli occhi.

-Ma tu ami Ermine...- disse Lydia abbassando lo sguardo.

-Quante volte devo ripeterlo? Ermine era una mia cara amica, punto. Era la sorella maggiore di Raven, e come faccio con lui, avrei fatto di tutto per proteggerla- disse Edgar. Lydia tacque per un po' fissando a terra, per poi guardare negli occhi viola del Conte per cercare qualche segno che le accertasse la verità nelle sue parole.

-Signor Conte, le consiglio di riaccompagnare la signorina in stanza, l'aria sta diventando molto fredda e l'ora tarda- disse alle loro spalle il capitano.

-Ma certo capitano, grazie del consiglio- rispose Edgar sorridente come al solito, conducendo Lydia per il ponte. Arrivati davanti alla stanza, Lydia dette la buonanotte ad Edgar e si chiuse in camera. Come al solito c'era Nico, che stava sgranocchiando un biscotto. Lydia si lasciò cadere sul letto sospirando.

-Hey Nico... cosa devo fare con il Conte?- disse Lydia, la voce soffocata dal cuscino.

-Ormai è tardi per tirargli un calcio negli stinchi e scappare via quindi... non prestargli semplicemente ascolto. Lui non dice mai la verità, e ce lo ha confermato svariate volte!- rispose il gatto fatato masticando il biscotto. Lydia ridacchiò.

-Ma in quelle occasioni era stato obbligato... e dopo tutti gli eventi non m'è sembrato che mentisse più...- osservò Lydia.

-E di te che mi dici?- chiese Nico.

-Beh... a volte è veramente seccante... ma quando lo vedo con altre ragazze sono un po' gelosa... e poi a volte posso parlarci tranquillamente...- disse Lydia con le guance rosate.

-Mmmh... Lydia, non mi dire che ti sei innamorata!- disse Nico balzano sul letto.

-Ma certo che no!- esclamò la ragazza mettendosi seduta.

-Meglio se ci dormi sopra- disse Nico strusciandosi sulla mano di Lydia, che lo accarezzò

-Hai ragione- disse la ramata. Si tolse il sontuoso abito giallo e bianco per mettersi la sua morbida veste da notte. Sotto le morbide coperte e abbracciando Nico, Lydia trovò subito sonno e si addormentò.

Il mattino dopo Lydia e gli altri fecero colazione sulla nave e dopo poco arrivarono nella bella Scozia. Una carrozza, trainata da due cavalli bianchi, li portò davanti alla casa di Lydia, in Edimburgo.

-Casa dolce casa!- esclamò Nico balzando giù dalla carrozza e rotolandosi sul prato.

-Eh già! Edgar, non ti dispiace se ci mettiamo subito alla ricerca della fata, vero?- disse Lydia andando verso la porta per aprirla.

-Certo che no- disse il biondo. Dentro, la casa era rimasta quella che era un tempo, stracolma dei libri del padre di Lydia e profumata di camomilla e miele. -Che bella casa!- disse il Conte.

-Niente a che vedere rispetto alle ville a cui sei abituato, immagino- disse Lydia posando la valigia in camera. Posate le valigie, i tre, Nico preferì rimanere a casa, si inoltrarono in un boschetto che solo a vederlo dava l'idea di essere fatato. Agli occhi di Lydia comparvero numerosi tipi di fate, che lei salutò e a cui diede biscottini e altre cose dolci. Creature che agli occhi di Edgar erano invisibili. Ad ogni incontro il Conte chiedeva il tipo di fata, l'aspetto e non mancò di offrire un paio di biscotti a qualche Folletto. Raven, che invece vedeva le creature, osservava in silenzio. Dopo un po' Lydia estrasse la lettera e la consultò.

-Mmh... vediamo... a quanto risulta questa fata si trova nei pressi di ruscelli e zone con alberi molto alti e sprigiona molta luce- disse Lydia.

-Qui vicino c'è un ruscello, possiamo andare a vedere lì- disse Nico, che conosceva bene il boschetto. Ad un certo punto dal fitto del bosco comparve un lupo, che ringhiando si avvicinò a loro, seguito da altri due che lo seguivano.

-Lord Edgar, Miss Lydia, scappate- disse Raven con il suo tono piatto che aveva già afferrato un coltello. Il suo occhi aveva cominciato già a risplendere, segno degli spiriti che albergavano in lui.

-Lydia, corri!- esclamò Edgar afferrando la mano di Lydia e conducendola via. Corsero finchè non riuscirono più a sentire i ringhi dei lupi, arrivando in una zona piena di alberi. Mentre correva, Lydia non vide un sasso su cui inciampò, finendo addosso a Edgar e portando tutti e due a terra. Quando Lydia aprì gli occhi si trovò stesa sul biondo, con il viso a pochi centimetri dal suo. Le sue guance divennero immediatamente rosse.

-Scusami tanto Edgar! Ti sei fatto male?- disse Lydia cercando di rimettersi in piedi.

-No tranquilla. Ma grazie di esserti preoccupata di questo brigante- le rispose Edgar mentre tutti e due si mettevano a sedere. Lydia stava per rispondere a tono, ma una fortissima luce le arrivò agli occhi. Alzò il viso, e seduta su una roccia vide un piccolo esserino che prendeva l'acqua fra le mani. Aveva dei lunghissimi capelli turchini e portava un vestitino dello stesso colore e delle ballerine con lacci blu. Due piccole ali da farfalla spuntavano dalla schiena.

-Edgar, credo di aver trovato la fata- disse Lydia sottovoce.

-Lydia... la vedo anche io- disse stupito il biondo, non staccando gli occhi dalla piccola creatura.

-La vedi anche te? Com'è possibile?!- disse Lydia guardandolo incredulo. La fatina volse lo sguardo verso di loro e si avvicinò.

-Buona giornata- disse con vocina squillante. -Tu sei una fairy doctor, vero?- chiese avvicinandosi a Lydia.

-Si, piacere, mi chiamo Lydia, e lui è Edgar, il Conte Cavaliere Blu. Non mi pare di conoscere la tua specie, che fata sei?- chiese aprendo la mano, dove la piccola fata si sedette.

-Io sono Alithìsia, la fata che riconosce le bugie dalla verità. Nessuno può mentire in mia presenza, perchè nel caso mentisse diventerei totalmente nera. Ma nel caso venga detta la verità, assumerò il colore bianco- disse Alithìsia.

-Lydia, com'è possibile che riesco a vederla?- chiese ancora incredulo Edgar, osservando l'esserino azzurro.

-Non ne ho idea- disse Lydia. Osservando Alithìsia, a Lydia balzò in testa un'idea. La fata sarebbe stata in grado di dire se Edgar era realmente innamorato di lei oppure se stava di nuovo mentendo. Lydia si sarebbe potuta fidare di lui, con l'aiuto di Alithìsia.

-Ma è vero che riesci a vederla?- chiese la ragazza.

-Se non ti fidi, possiamo chiedere ad Alithìsia- disse Edgar.

-Bene. Conte, affermi una frase- disse Alithìsia.

-Io riesco a vederti- disse il Conte. In un lampo di luce, i capelli della fata divennero bianchi, e così il vestito e le scarpe, e le ali divennero quelle di una colomba.

-Vero- disse la fata. Lydia ed Edgar rimasero a fissare la fatina esterrefatti. -Ehi, non fissatemi, mi mettete in imbarazzo!- disse Alithìsia, nascondendosi nel capelli di Lydia. La ragazza ridacchiò.

-Lydia, è la prima volta che ti vedo ridere. Sei bellissima- disse Edgar.

-Edgar, lo sai che io non ci casc...- cominciò a dire Lydia, ma fu interrotta dalla luce fortissima che si sprigionò da Alithìsia, che ancora una volta diventò bianca.

-Lydia, guarda che lo pensa veramente- disse la fata da sopra la testa della fairy doctor. Lydia rimase a fissare Edgar impensierita. I suoi numerosi complimenti che sempre gli aveva riservato allora erano sempre stati veritieri. -Voi due siete fidanzati?- chiese curiosa Alithìsia.

-No, ma nonostante glielo continui a dire, Lydia non si convince che la amo- disse Edgar sorridendo.

-Suvvia, è palese che tu non mi...- disse Lydia ma fu interrotta ancora una volta da Alithìsia.

-Guarda che è vero che ti ama- disse la fatina svolazzandole intorno, tutta bianca come la neve. La ragazza rimase a bocca aperta, fissando incredula il Conte.

-Ora mi credi?- disse avvicinandosi alla ragazza.

-Io... non so...- disse Lydia.

-Lydia, io ti amo- disse Edgar prendendole il viso e girandolo verso di lui. Lydia guardò la fatina, che ancora una volta risplendeva di bianco. Alithìsia si sedette sulla spalla di Lydia, mentre Edgar le porgeva una mano per alzarsi. La ragazza si appoggiò sul tronco di un albero, immersa nei suoi pensieri.

-Ora però voglio sapere se sono contraccambiato o no- disse Edgar, intrappolando Lydia.

-Io... ecco... non so bene cosa provo... sono gelosa quando sei con altre ragazze... e... beh, credo di provare qualcosa, ma non credo sia amore...- balbettò Lydia. La fatina si illuminò di nero e i precedenti capelli bianchi divennero del colore dell'ebano. Il delicato vestitino si riempì di strappi e divenne nero anch'esso, come le scarpe, e le ali divennero quelle di un corvo.

-Falso. Lydia, dì la verità- sentenziò Alithìsia.

-Ecco, io... io... ti... amo...- balbettò Lydia totalmente rossa in viso. La fatina tornò ad essere bianca. Il viso di Edgar si aprì in un sorriso e preso dall'emozione abbracciò Lydia. La ragazza ricambiò l'abbraccio e si lasciò inondare dal suo profumo. Affondò il viso nel suo petto, davvero felice per una volta nella sua vita.

-Ora ti fidi di me?- le chiese Edgar, sciogliendosi dall'abbraccio e guardandola negli occhi.

-Si- disse Lydia, persa nei suoi occhi color malva.

-Allora, accetterai questo?- disse Edgar, inginocchiandosi e estraendo dalla tasca un cofanetto, che rivelò un bellissimo anello con un diamante sulla cima.

-Edgar, quanto lo hai pagato un oggetto simile! Ma soprattutto, te lo stavi portando dietro da prima?!- esclamò Lydia alla vista dell'anello.

-Eh già- disse Edgar, ridacchiando. -Lydia, mi concederesti il grandissimo onore di diventare mia moglie?- disse solennemente.

-Per tutti i folletti, una proposta di matrimonio!- esclamò Alithìsia dalla testa di Lydia, con le alette azzurre da farfalla frementi.

-Si Edgar, ne sarei felicissima- disse Lydia con voce rotta dall'emozione. Inginocchiandosi balzò al collo di Edgar, che la circondò con un tenero abbraccio. Quando si sciolsero l'uno dall'altra si ritrovarono a pochi centimetri. Edgar prese la mano di Lydia, che capendo quello che stava per fare chiuse gli occhi. La fatina, dal canto suo, imbarazzata si nascose di nuovo fra i capelli di Lydia. Al contrario delle aspettative di Lydia, Edgar le baciò la fronte, accarezzandole una guancia. Lydia aprì gli occhioni verdi e vide Edgar che le sorrideva. Con grande imbarazzo e le guance tutte rosse, Lydia premette le sue labbra contro quelle di Edgar. Il Conte dapprima restò stupido dal gesto della fairy doctor, ma circondandola con le braccia, ricambiò il bacio.

-Vi ho trovato, signore- disse Raven con il suo solito tono piatto. Al suono della sua voce, i due si staccarono imbarazzati e rossi.

-Raven, come al solito, tempismo perfetto- commentò Edgar, alzandosi e aiutando Lydia ad alzarsi.

-Già, i due si stavano baciando, se non te ne fossi accorto- disse stizzita Alithìsia, che era uscita dalla chioma di Lydia.

-Tu sei la fata che stavamo cercando?- chiese Raven.

-Si, è lei- disse Lydia ancora rossa. Ormai si stava facendo buio, così i quattro tornarono a casa di Lydia.

-Ecco, non è che potrei unirmi a voi? Non mi piace stare da sola, e i capelli del Conte sono bellissimi!- disse Alithìsia, suscitando risate da parte di Edgar e Lydia.

-Ma certo- disse Lydia mentre apriva il cancello di casa sua.

-Finalmente, ce ne avete messo di tempo!- disse Nico da sopra un ramo di un albero.

-Un gatto fatato? Piacere gatto! Io sono Alithìsia!- disse la fatina svolazzando sul ramo.

-Ehi, io mi chiamo Nico! Comunque piacere- disse Nico. Mentre i due facevano conoscenza, Lydia si mise ai fornelli e preparò la cena, che fu gradita da tutti, pure da Nico e Alithìsia.

-Bene, Raven, se vuoi c'è una stanza con un letto, accomodati pure lì- disse cortese Lydia, dopo cena. Raven prese i bagagli e sparì in camera, non volendo dare noia a Lydia ed Edgar.

-Suppongo che io dorma con te stanotte- disse Edgar.

-Beh, ci sono solo due letti quindi si...- disse imbarazzata Lydia. Mentre Edgar si cambiava e Lydia era nel letto con la coperta fino al naso, Nico entrò in camera per chiedere spiegazioni a Lydia, visto che Alithìsia gli aveva spiegato tutto.

-Allora ti eri innamorata- disse Nico guardandola.

-A quanto pare...- rispose Lydia. Guardando lo sguardo triste di Nico, lo prese in braccio e lo accarezzò.

-Lui ti porterà via da me...- disse Nico sconsolato.

-Nico, io e te rimarremo per sempre insieme. Quindi, non ti preoccupare e va a dormire- disse Lydia sorridendogli e accarezzandolo. Nico le sorrise e le leccò la faccia, per poi sparire.

-Che gelosone- commentò Edgar sedendosi sul letto.

-Io e Nico siamo amici da quando sono bambina, credo sia normale- disse lei sorridendo.

-Mi ero dimenticato di quanto fossi bella quando sorridi- disse Edgar accarezzandole il viso.

-Edgar...- disse Lydia rossa, mentre il biondo portava il suo viso vicino al suo e le dava un tenero bacio.

 

 

Angoletto dell'autrice:

 

Sisi lo so, sono anni che non scrivo practically, (anche se è solo un mesetto circa XD) ma mi mancava la voglia X3

Cooooooooooooomunque, eccomi qua! :3

Finally sono riuscita a scrivere qualcosina su “The Earl and the Fairy” :3

Ne sono felice :3

Voglio precisare che questa fic l'ho ispirata al manga, non all'anime (che ho visto tutto di filato ieri X3) perchè l'anime è totalmente diverso! O----o

Cioè, nell'anime si sposano anche uwu

Che poi ho visto che c'è anche na specie di continuo del manga dove si sposano e hanno un bambino mi sembra... indagherò uwu

Beeeeeeeeene, non credo di avere altri commenti aggiuntivi!

Ci zampettiamo in giro! :3

SayakaLatia 

  
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