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Autore: DelilahAndTheUnderdogs    17/06/2014    0 recensioni
Missing Moment di Junebug, una sorta di sequel del sequel.
Rory e Roy sono i figli di J.K. e viaggiando per gli USA capiranno chi veramente era la madre: non una donna incapace ma qualcosa di più complesso.
E nacque così l'amore.
Di nuovo.
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Contesto generale/vago
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Adoravi la California.


I tuoi occhi erano verdi con sfumature dorate.
Eri alta un metro e cinquantacinque centimetri e avevi l’energia di una iena.
I lunghi capelli aggrovigliati erano rosso fuoco con sfumature bionde, il visino infantile strideva col tuo linguaggio pratico e rozzo.
Eri coperta di lentiggini da capo a piedi, le mani non erano né grandi né piccole, le unghie corte e smaltate di nero.
Sul pollice della mano destra portavi il cerchietto del portachiavi come anello e sul polso un braccialetto di cuoio intrecciato, comprato a un mercatino di Barcellona qualche estate prima.
Indossavi il tuo maglione preferito (quello giallo, sformato con scritto sopra ‘Arizona’) e i jeans larghi e sbiaditi. Eravamo dentro il T2 di nostra madre.
Cazzo, non avevo nient’altro di meglio da fare?
Cioè, dovevo per forza seguirti fino all’altro capo del mondo?
La risposta era sì, purtroppo.
Non volevo che ti cacciassi nei guai con la macchina e i bauli pieni delle lettere di nostra madre.
Non potevo fingere che tutto andasse per il verso giusto.
Ero freddo, meschino nei tuoi confronti e tu?
Rispondevi con un sorriso e continuavi a essere positiva.
Mi faceva andare in bestia quel tuo maledetto buonismo.
Mamma era morta e non mi davo pace.
Era tutta colpa mia.
Se non mi fossi messo nei casini con quelli là,
lei non sarebbe venuta a prendermi con la forza in quel dannato campo da basket urlandogli che era una puttana che se la faceva con tutti.
Il che non era vero.
Non era colpa sua se un coglione l’aveva stuprata, e aveva avuto me.
Continuavano a dire che non era colpa mia se un proiettile vagante le aveva perforato il cranio.
E quel ragazzo della foto, chi cazzo era?
Era stato importante per nostra madre?
Fino a che punto?
Queste e molte altre erano le domande che mi ponevo su di lei.
Chi era?
Intendo dire, chi era prima di avere noi?
In quel momento guardavo la strada pensando che in fin dei conti l’unica persona che mi rimaneva eri tu e nessun altro.
Eravamo quasi gemelli, avevamo solo undici mesi di differenza.
Dovevamo contare solo su di noi e cercare quel ragazzo.
Avevamo solo un indirizzo: Madison Lane, 30. Woodbury, Minnesota.
Nell’abitacolo suonavano le note distorte di Iggy Pop&Stooges, canticchiavo piano e cercavi un cd degli AC/DC.
Mamma aveva fatto installare alla bell’e meglio un catorcio di stereo che funzionava a stento.
Fantasticavi su chi fosse, certamente non nostro padre ce lo ricordavamo bene nostro padre.
Era un bell’uomo, dicesti concitata, aveva i capelli rossi come i miei, ricordi?
Solo che aveva gli occhi nocciola, ricordi?
No, tesoro non aveva i capelli come i tuoi.
I tuoi erano più vivi, più veri.
Più morbidi.
Una morbidezza che era solo di mamma.
I suoi erano distanti, duri.                                                               
“Forse era il suo migliore amico, non credi Roy?”                          
“Così infastidito? Non credo, proprio.”                                                                                                                                 
“La smetti di essere così intrattabile?”                                                                                                                                                
“Scusa.”                                                                                                                                                                                           
“Eh, troppo facile mio caro. Ti assomiglia un po’ in effetti. Stessi occhi azzurri, stessi capelli neri dritti. Solo la pelle cambia”          
“Perché?” ero infastidito.
La mia pelle non era come la tua Rory.
Potevi risparmiartelo.                                                                                                                             
“Perché la tua è più cioccolatosa.”
E detto questo si ruppe qualcosa dentro me.
Ricordai che ti era sempre piaciuto il mare, che adoravi la California.
A differenza di nostra madre.
Lei avrebbe preferito la Pennsylvania, il Connecticut o il Minnesota stesso.
Avevi qualcosa di marino negli occhi, qualcosa di naufragato. 

   
 
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