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Autore: Letsneko_chan    17/06/2014    2 recensioni
Mio, mio, solo mio.
Rinto non riusciva a pensare a Len se non in quel modo. Kaito l'avrebbe pagata cara, per quel bacio. Rinto promise vendetta sebbene parlasse con quattro muri e vari elettrodomestici.
Mio.
Mio.
Solo mio.
Erano quelle parole a scandire il suo lavoro in cucina mentre era intento a preparare la colazione per Len.
La mise su un vassoio e gliela portò
[dal cap. 2]
Orbene mia cara akatsuki_LOVe ecco qua la RintoxLen che mi avevi chiesto!
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Gakupo Kamui, Kaito Shion, Len Kagamine
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Mio. 
Una RintoxLen (Crak pairing per questo) rieschiestomi da akatsuki_LOVe... ci vediamo giù nel post scriptum^^

Una figura vestita di nero stava camminando una strada piuttosto buia di Tokyo. La luce di lampione creava un cono di luce, illuminando la figura: i capelli biondi lasciati sciolti erano lunghi fino alle spalle, un bel vestitino nero con ricami in pizzo fasciava il corpo magro e le scarpette, anch'esse nere, producevano un ticchettio sull'asfalto.
Rabbrividì per il freddo pungente. Quell'inverno si prospettava davvero gelido.
Si fermò un attimo per togliersi le scarpe: camminare sui tacchi non era (e rimane) una cosa cosa comoda. Le prese in mano e continuò a camminare; il dolore causato dai minuscoli sassolini presenti in ogni strana era tollerabile, se paragonato al dolore dei tacchi.
Sospirò di sollievo nel vedere la propria casa in fondo alla via.
Un tuono scoppiò improvviso e un attimo dopo iniziò a piovere forte. Molto forte.
Len si ritrovò completamente bagnato da capo a piedi. Corse scalzo per tutta la via, tenendo con una mano le scarpe, con l'altra la gonna che gli creava non pochi problemi. Arrivò alla porta con il fiatone e suonò il campanello con foga finché il suo adorato coinquilino non venne ad aprirgli. Rinto come vide l'amico non poté fare a meno di scoppiare a ridere.
-Ma come ti sei conciato? Sembri, no sei proprio una ragazza carina!!-
-Scansati baka, che mi sto inzuppando!-
Spinse da parte Rinto ed entrò in casa, gocciolando sul tappeto posto all'ingresso.
-Ti porto dei vestiti asciutti, poi mi racconti perché sei vestito così.-
Dopo averglieli portati si mise ad ascoltare il racconto di Len.
-Quei brutti luridi bastardi del club di musica...-
Rinto lo interruppe.
-Gakupo e Kaito?-
-Proprio loro. Mi hanno costretto a vestirmi da donna per una canzone e misteriosamente alla fine delle prove la mia divisa era scomparsa così ho preferito aspettare che tutti fossero usciti per evitare situazioni imbarazzanti. Poi, come se non bastasse mi sono beccato anche la pioggia!-
Starnutì ma non ci diede peso.
-Meglio che vada a letto... 'Notte Rinto.-
-Buona notte ma... Non mangi?-
-Non ho fame.-
I suoi movimenti nel salire le scale tradivano tutta la sua rabbia e nervosismo.
"Che strano", pensò Rinto. Il Len che conosceva non avrebbe mai detto di no ad un piatto di ramen preparato da lui. Forse l'umiliazione era stata più grande di quanto immaginasse o forse non gli aveva raccontato tutto... La seconda ipotesi gli sembrò più credibile perché non l'aveva mai visto così rosso in volto.
"C'è dell'altro. E voglio sapere cosa!"
Aveva giurato che se qualcuno avesse solo pensato di far male al suo più caro (e unico) amico, non l'avrebbe passata liscia. Im realtà il sentimento di Rinto andava oltre l'amicizia. Da un po' di tempo si sentiva in imbarazzo quando a cena dovevano cenare a lume di candela "grazie" alla lampadina bruciata che nessuno si degnava di cambiare.
Si mise a guardare un film, non aveva voglia di mangiare. Era la prima volta che Len gli nascondeva qualcosa e si sentiva strano, non riusciva nemmeno lui a spiegarsi come stava.
Quando finì il film salì in camera in punta di piedi: svegliare Len era l'ultima cosa che desiderava. Passando davanti alla porta di questo, però, sentì dei rumori strani, quasi dei singhiozzi. Appoggiò l'orecchio alla porta, nella speranza che si fosse spagliato. Il suo udito funzionava ancora bene. Aprì leggermente la porta e uno spiraglio di luce illuminò la chioma bionda abbandonata sul cuscino.
-Len? Tutto bene?-
Il ragazzo non gli rispose: forse non l'aveva nemmeno sentito, pensò Rinto.
Decise di entrare nella camera. Len non si mosse di un centimetro finché Rinto non lo scosse per la spalla.
-Oi, che hai?-
Len si girò verso di lui e allungò le braccia, come per cercare un abbraccio. Rinto in quel momento si vergognò di aver indosso il pigiama con le paperelle ma quando vide quello giallo con le banane di Len si rassicurò. Si infilò sotto le coperte accanto a Len e lo strinse a sé. Sentì i pugni di Len che si stringevano intorno alla sua camicia.
-Kaito...-
-Che ti ha fatto?-
Tra le lacrime Len gli raccontò che il suddetto ragazzo l'aveva baciato durante la realizzazione del video. Faceva parte della storia sì, ma lui ci aveva messo molta passione, forse troppa.
Ammise di non aver il coraggio di presentarsi alle prove il giorno seguente.
Rinto cercò di tranquillizzarlo accarezzandogli i capelli. Si stupì della loro morbidezza: aveva avuto tante ragazze ma nessuna possedeva qualcosa che rendeva speciale Len. L'avrebbe fatta pagare a Kaito e gli avrebbe fatto passare la voglia di baciare chiunque gli capitasse a tiro.
-Perché stai così male?-
-Ho paura che possa andare oltre ad un piccolo bacio...-
-Non c'è niente di male ad avere un fidanzato maschio, perché piangi tanto?-
-Perché...- Len si morse il labbro. Rinto ricambiava i suoi sentimenti? Non ne aveva la certezza. La lampadina in cucina era stata cambiata, lui stesso l'aveva fatto, ma continuava a dire che era ancora bruciata e non aveva trovato lo stesso tipo in negozio. Voleva continuare a cenare a lume di candela, era troppo romantico! Vedere la faccia di Rinto arrossire quando le loro mani si sfioravano al buio era, per Len, la cosa più bella che potesse mai ammirare.
-...Perché sono già innamorato, e non mi sento di tradire quella persona?-
-Davvero? E chi è? Miku? Neru? Rin? Lenka? Luka? Meiko?-
Rinto in breve elencò tutta la parte femminile della scuola.
-Nessuna di loro... Io sono innamorato di te, Rinto.-
Lo guardò e gli occhioni azzurri umidi di lacrime fecero sì che il cuore di pietra di Rinto si frantumasse in mille pezzetti.
Vedendo l'espressione incredula di Rinto, Len disse: -Se ora mi odi, me ne vado... Non ti darò più noia...-
Rinto rispose dandogli un bacetto casto sulle labbra.
-Perché? Ti amo anch'io Len. Non preoccuparti: a Kaito ci penso io.-
Asciugò le lacrime di Len con la manica del pigiama prima di catturare le sue labbra in un bacio meno casto del precedente.    
Entrambi sapevano bene che avrebbero dormito molto poco quella notte.
Rinto distese l'amico e si posizionò sopra di lui, continuando a baciarlo. Gli tolse il più delicatamente possibile la camicia (ovvero gliela strappò di dosso) e Len rabbrividì nel freddo dicembrino.
Rinto sorrise nel vederlo tremare così, come se non avesse difese con cui proteggersi dai suoi attacchi.
Sentì Len respirare più velocemente quando scese a baciargli il collo, lasciando alcuni segni rossi che gli sarebbero rimasti per parecchi giorni. Len sbottonò la camicia di Rinto e la gettò sul pavimento. Tolse ad una ad una le mollette dal ciuffo di Rinto. Gli ricordava molto Rin, una ragazza con cui aveva avuto una storiella tempo addietro, prima che arrivasse Kaito e tutte le ragazze (Rin compresa) iniziassero ad adorarlo come se fosse un dio. I suoi ricordi si dissolsero quando senti la mano di Rinto insinuarsi dentro i suoi pantaloni. Sobbalzò quando la mano fredda del compagno tocco la sua coscia.
-Ri-Rinto...- balbettò.
-Sì...?-
-Puoi... Puoi fermarti, ti prego? Non...non mi sento... Pronto...-
Rinto tolse la mano dai pantaloni del ragazzo e lo accarezzò su una guancia, Len invece allungò una mano per toccare la mandibola del compagno.
Rinto la prese dolcemente e la baciò, procurando un fremito a Len.
Poi Rinto si distese accanto all'amico e lo abbracciò.
-Scusa... Stavo esagerando...-
-Non è colpa tua... Il fatto è che... Ho un po' di paura...-
Len appoggiò il capo sul petto del compagno e sentì il battito leggermente accelerato dell'altro.
-È la tua prima volta, vero?-
Len annuì, cercando di nascondere il rossore.
-Non preoccuparti, non ti voglio far del male. Puoi fidarti.-
Ma Len non lo stava ascoltando più: era crollato. Dormiva beato abbracciato a Rinto. Questi gli lanciò un sorriso prima di coprire entrambi con la coperta e chiudere gli occhi.

La mattina dopo quando Len aprì gli occhi si stupì del casino che regnava in camera sua: due camicie erano abbandonate in terra, la coperta era mezza spiegazzata in fondo al letto. Scosse la testa, deciso a rimettere tutto a posto.
Aveva, però, la sensazione che la stanza fosse fredda e vuota.
Si precipitò giù, in cucina per accertarsi che Rinto non lo avesse abbandonato dopo il suo rifiuto. Lo trovò che stava cucinando, vestito solo con i pantaloni del pigiama. Len non poté fare a meno di arrossire. Rinto, come lo vide, gli andò incontro e lo baciò dolcemente sulle labbra poi lo abbracciò. Len, non abituato a quelle dimostrazioni d'affetto, cercò di scrollarselo di dosso ma senza successo. Rinto mantenne saldamente la presa quasi stritolando l'amico.
Sentì Len rabbrividire e poi starnutire.
-Ehi, tutto ok?-
-Non... Non mi sento molto bene.-
Mise la mano sulla fronte dell'altro.
-Cavolo, Len! Scotti!-
Gli prese il viso fra le mani e lo osservò bene negli occhi.
-Ora tu vai a letto e io mi occupo di te! Capito?-
Len annuì piano con la testa, prima di cercare il calore di Rinto in un abbraccio.
Il ragazzo sospirò poi lo prese tra le braccia e lo portò nella sua camera. Cercò una camicia pulita -quella della sera prima era stata strappata molto delicatamente- e gliela fece indossare. Poi Len si tirò le coperte fin sul naso. Rinto gli dette un bacio sulla fronte prima di scendere a preparargli qualcosa di caldo. Arrivato in cucina dette un'occhiata all'orologio.
-Le 8.30... Spiacente Kaito. Dovrai trovare qualcun altro da baciare. Len ora è mio.-

Post scriptum
Ecco cosa succede se qualcuno una bella mattina ti chiede di scrivere una RintoxLen...
Urgh, scrivere soltanto questo capitolo è stata un'impresa e non oso pensare a quelli che mi aspettano >.<
So bene di avere una RinxLen (o meglio due) in sospeso (sì, prima o poi mi deciderò a continuarle u.u, soprattutto Jealuosy) ma quando l'ispirazione chiama... Beh ecco il risultato! T.T si è praticamente scritto da solo, questo pezzo... O beh, forse è latino il vero motivo della mia pazzia... Senza forse. Lo è.
Comunque, spero vi sia piaciuta!
Ja ne!
*si rintana nell'ombra più profonda*


Pps è la prima volta che scrivo una cosa di questo genere con questo rating, abbiate pietà di me...
 
   
 
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