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Autore: girlinloveof1D    17/06/2014    0 recensioni
"non puoi capire quanto era importante per me, lei era tutto"
"io lo capisco"
"Chi è così importante per te?"
"Tu"
Presi i suoi polsi, delicatamente baciai ogni cicatrice del suo braccio.
"Promettimi che non lo farai più"
"Te lo prometto"
E in un attimo le nostre labbra erano di nuovo l'una accanto all'altra...
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#FLASH BACK#
Come tutte le mattine stavo beata nel mio letto, non avevo fretta, la scuola era finita, e l'estate si prospettava fantastica se avessi potuto dormire beatamente al riparo sotto le coperte. Eh si anche l'estate dormo con le coperte, ma sono leggere, di certo non dormo sotto al piumone in una di questa giornate afose. Quella mattina però mi svegliai prima del solito, oggi io e la mamma saremmo dovute andare a fare shopping. Mi alzai tranquillamente avevo dormito da Dio e mi sentivo davvero bene, andai i bagno e da lì iniziai a vestirmi, niente di chè, un pantaloncino, maglietta larga, converse bianche, insomma nel modo in cui si veste una quattordicenne. Scesi di corse le scale e corsi in cucina e la mia dolce mamma stava lavando le due tazze lasciate nel lavandino la sera precedente "ciao mamma!"
"ciao piccola! già pronta a quanto vedo"
"sisi, e tu sei pronta?" 
"certo vado a sistemarmi e arrivo"
"okay"
e mentre lei era in bagno mi buttai con nonchalance sul divano, afferrando il telecomando,cercavo qualche canale mentre i capelli mi coprivano la visuale, ancora stravolti dal salto sul divano. Giuro che un giorno mi raso a zero. Mamma intanto aveva finito di truccarsi, era bellissima. Ci avviammo al centro commerciale, girammo e girammo tutti i negozi lì dentro, alla fine comprammo poco e niente, i prezi dei centri commerciali sono più alti. Pranzammo nel McDonald, una parola "paradiso". Durante il viaggio di ritorno, lei decise di farmi vedere un posto molto speciale, dove aveva incontrato papà, quel papà sparito nel nulla e che non ho mai visto. parcheggiò vicino al ad un lago, del quale non sapevo neanche l'esistenza, attraversammo quella stradina, che sembrava quasi desertra, camminammo su quel vecchio molo dopo di che ci sedemmo e lei iniziò a raccontarmi la loro storia, l'aveva raccontata milioni di volte ma non mi stancavo mai di sentire. Tra storie domande passò un ora o forse più. Tornammo indietro e mentre mia mamma attraversava la strada mi ricordai del cellulare lasciato sul molo, che idiota che sono. Stavo attraversando quando dal nulla comparve una macchina a tutta velocità, mi bloccai, volevo scappare ma la paura mi bloccò letteralmente, fu una frazione di secondo e mia mamma corse buttandomi "leggermente" lontano dalla macchina, le persone accorsero in massa sempre più, poi il buio. Mi risvegliai in ospedale frastornata ed irritata dal continuo bip di quella cosa affianco al mio letto, ero sola in quella stanza, poco dopo ricordai. Un infermiera entrò nella stanza inzieme a degli uomini in divisa, avevo paura ma la signorina si mise al mio fianco e mi accarezzò i capelli tranquillizzandomi, mentre i carabinieri cercavano di identificare l'uomo che ci aveva investite, seguendo domande ecc..
"mia mamma?"

"non c'è l'ha fatta"
#FINE FLASH BACK#
Stavo lì di nuovo su quel molo, avevo i piedi immersi in acqua, immmersa nei ricordi, erano trascorsi quattro anni dalla morte di mia madre, ero sola. I genitori delle mie amiche si sono offerti di prendersi cura di me, non stavo sola, non volevo mica andare in un orfanotrofio. Stavo lì aguerdare l'acqua, poi mi soffermai sulla strada, i ricordi di quel pomeriggio facevano male, erano ferite ancora aperte. C'era un vuoto in me, un vuoto troppo grande per essere riempito, un vuoto che nessuno ha mai avuto il coraggio di affrontare. Mi limitavo a stare in silenzio, quel silenzio pieno di paure, aspettative, mancanze rabbia. Quel silenzio che nessuno era mai riuscito a capire.
  
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