Open your
soul, Rei
Consiglio: Da non leggere tutta d'un fiato, è meglio concedersi le giuste pause negli a capo o righe vuote... Legenda: -abc =
parlato Shinji Nerv
"abc"=pensieri
Rei Misato
L'entry plug che scottava
non bastò a tenerlo lontano da lei.
Non sentiva i palmi delle mani bruciarsi tentando di aprire la capsula,
la prigione in cui
veniva rinchiusa da un uomo, secondo i pensieri del ragazzo ora pervasi
da immagini
di morte. Troppo lente per lui le squadre di recupero, poteva morire... Se
non apriva
quel portello!
-Rei!
Lo ripeteva ossessivamente,
quasi che potesse riportarla indietro da quella
soglia che credeva avesse
già oltrepassato.
Il blocco cedette, mentre l'Lcl
gli si riversava addosso.
In fondo all'entry plug,
seduta con tranquillità lo guardava
in silenzio, mantenendo
quella neutra espressione che
lui
sempre sperava s'incrinasse,
permettendogli di conoscere le emozioni di lei.
-Sei viva!-, urlava
piangendo.
-Sì, è vero. Perché piangi? Hai delle
ferite?
-...
-Perché sei qui?
Ma in quel
momento lui non era in grado di comprendere le reazioni di lei. Quella
droga
naturale che è
l'adrenalina, a cui lui era così poco abituato, non glielo
permetteva.
Oramai aveva imparato ad
accettare quel suo comportamento, il suo essere così chiusa
e indecifrabile, ma ora
era diverso. Stava per morire ed era corso a salvarla.
Non poteva reagire
così.
Non con quelle domande.
Non avevano senso... Per un essere umano, un lilim.
Si bloccò, a metà strada
tra l'interno e l'esterno dell'entry plug, La stava fissando e lei
si accorse che qualcosa
che non andava in Shinji. Il fissarla non rientrava nel suo
modello
di comportamento, lui
distoglieva lo sguardo, la maggior parte delle volte.
-Qualcosa non
va?
-Non mi aspettavo quelle
domande-, cercò di rimanere
calmo.
-Non conosco certe
situazioni... E non so come comportarmi, così faccio domande per
capire. Ora puoi
rispondermi?
Era sospeso tra
il piangere per il dolore che gli saliva dalle mani ustionate e il farle
male
fino a
vedere in lei una reazione di dolore umana. Ebbe
la meglio il
dolore.
-Ikari
perchè piangi? Il dolore alle mani?
-...
-Ikari perché sei qui? Volevi che lo "00" non perdesse il suo
pilota?
-Cosa
sei Rei?
Tre parole uscirono dalla
bocca di Shinji. Tre parole che lei stessa conosceva bene.
Se le rivolgeva
spesso.
-Il pilota dello "00"
-Cos'altro Rei?
Era al limite, ora
che era tornato il solito bakashinji non poteva sopportare.
-Non lo so-, gli parve di sentire mentre scivolava in
quell'abisso nero che gli era divenuto
così familiare da
quando era Third children.
-Svenuto. Troppo dolore-, sentenziò
lei.
Eseguì una
veloce diagnosi sulle sue condizioni fisiche, non vi erano complicazioni oltre
alle scottature.
Non aveva risposto alle sue domande. Lei non era riuscita a trovare
risposta alla sua.
Provava una sensazione nuova. Non era in grado di definirla...
Desiderava
conoscere.
Era curiosa,
interessata.
“Un soffitto.
Bianco.
No. È
azzurro.
No.
Il soffitto è sempre bianco. Mai
azzurro.
Ora azzurro e un
po’ rosso.
E poi non cambia
colore.
Il soffitto è
qualcosa di fisso. Di immutabile.”
La mente di
Shinji assimila lentamente l'immagine sfuocata di Rei china sul suo
letto, il suo viso
che lo osserva...
-Ikari
Una voce
conosciuta. Ma sentita raramente. Rei.
-Dove
sono?
-Ospedale di Neo-Tokyo 3, camera 413, reparto
ustioni.
Una risposta
standard.
-Devo
chiederti di rispondere alle mie domande, se ti è possibile.
Una domanda
anomala.
La mente di Shinji
cerca di scrollarsi di dosso quell’apatia che è divenuta parte di
lui.
-Cosa?
-Ikari, perché piangevi? Perché sei venuto da me, prima, in
battaglia?
Si stava
imbarazzando, come sempre d’altronde, davanti alla First.
-…
Non… So…
-Ikari non puoi dire altro? Ho bisogno di sapere
Shinji cerca le
parole adatte… Non sono semplici da spiegare i sentimenti, di solito
si riconoscono col
cuore. Non ce n’è bisogno. Di solito.
-Piangevo perché prima ero preoccupato per te… Potevi essere morta! Poi
ti ho
vista viva… E ho pianto di felicità… Sono venuto perché non volevo che
morissi.
-Non
riesco a capire. Non ha logica.
Shinji si stava
sentendo preso in giro.
-Ayanami, è… Umano…
Sussurra,
mentre ricorda la propria domanda.
-Cosa sei…
Gli muore la voce
quando la vede sull’orlo delle lacrime. È ancora più bella così.
Fragile.
“Non devi scappare. Non devi scappare. Non devi
scappare”
Le sfiora una mano
con la sua.
È calda.
Come quella di
un’umana.
Come quella di
una ragazza.
-Tu
sei una ragazza.
-Non
lo so.
È solo un
soffio d’aria quello che esce dalla bocca di Rei… Meno che un sussurro,
ma giunge a
Shinji.
Passi, nel
corridoio. Tornano la First e il Third.
-Oggetto non identificato in
avvicinamento da sud-ovest!
-Spettro d’onda
blu! Identificato come 15mo angelo!
-Eva 00 e 01
sulle rampe di lancio! Fuori!
Una forma
indefinita oscura il sole. Si muove nell’aria. Ronzio. Come quello delle
cicale.
Assordante. La nube si abbassa sugli Eva.
-Visibilità zero. L’angelo è composto da un numero imprecisato di
singole entità
cooperanti. Impossibile ottenere un bersaglio definito.
Attendo istruzioni.
Rei.
-Non
si vede niente! Lo sento ovunque! Aiutatemi!
Shinji
-Maggiore, tasso di sincronia di Ikari in calo
“Shinji che ti succede…”
-Sta
continuando a scendere!
-Dov’è lo 00?! Dov’è Rei?!
“È preoccupato… Per lei? Forse ho capito…”
-Shinji, Rei è dietro di te. Rimani calmo. Per favore.
-Rei
dì a Shinji dove sei e avvicinati
-Ikari non sono ferita. Vedo lo 01 davanti a me. Mi avvicino.
-Il
tasso si stabilizza!
“E brava Rei… Povero Shinji… Di chi sei andato a
preoccuparti…”
-Maggiore, la nube inizia ad intaccare la struttura esterna degli Eva!
Cinque minuti
al
raggiungimento di danni gravi!
“Cazzo non ci voleva!”
Una delle
sub-unità dello sciame transita davanti un sensore.
-Guardi, non sembrano cavallette?
“Come quelle che ronzano nei giorni assolati… Come era
questo, prima dell’angelo.
Nei giorni in cui non piove. E se invece
piovesse?”
-Fate in modo che di rendere ai piloti disponibile la bachelite per il
blocco degli eva!
Attraverso una specie di spruzzatore, se lo abbiamo.
“Potrebbe funzionare...”
-Rei,
Shinji, stiamo trovando il modo di dotarvi di un’arma utile… Restate in
attesa
…
…
…
-Ok
Shinji, stiamo per mandarti su una specie di… Spruzzatore. “Per
fortuna che qui
nessuno ha il senso dell’umorismo…” Spargerà la bachelite sulla
nube… Datti da fare.
"Ordini. Quelli che devo eseguire. Ciò che devo fare. Per
farli felici. Perché mi guardino"
Sparge nell'aria
la bachelite. La nube si rarefà, mentre un raggio di sole spunta,
lentamente.
-Maggiore i magi hanno stimato in 57 secondi il tempo di coagulazione
della nube
-Si
sta addensando allo 01, maggiore!
-Quanto alla perforazione delle corazze?
-47
secondi lo 01, 53 lo 00!
"Devono
cambiarsi di ruolo!"
-Rei, Shinji, le condizioni dello 00 sono migliori,
scambiatevi
-Misato che sta succedendo?
-Le tue corazze saranno perforate alcuni secondi prima della morte
dell'angelo, se
continui a mantenere te il diffusore! Prende di mira chi l'attacca e Rei
ora ha più
probabilità di resistere! Forza Shinji, scambiatevi! È
un'ordine!
Obbedisce.
L'immagine dello 00 si oscura ai suoi occhi quando lo sciame diretto alla
nuova minaccia
ricopre l'Eva. Un conto alla rovescia parte involontario nella mente di
Ikari.
"Uno... Tre... Cinque... Ce la farà? Dieci...
Quindici...
Sono un codardo? Trenta...
Quaranta... Sì..."
Rei
grida.
"Quarantatre... Questa sensazione... Emozione. Sentimento. Non lo
conosco.
È come... Stare male. Perché? Sto
bene."
Rei
grida.
"Di nuovo... Condivido il suo dolore?"
Rei
grida.
"Non lo sopporto!"
-Rei! Vengo io! Vattene!
-Ikari... No...
La ignora, prende
dallo 00 il dispositivo, mentre questi si accascia ai suoi piedi...
"Cinque secondi ancora"
Dolore. Diverso
dall'altro. Dolore fisico. Può ignorarlo, concentrandosi. Su
Rei.
Continua il conto
alla rovescia scandito dai magi.
5... 2...
1...
Angelo
abbattuto.
Lo 01 crolla a
terra.
“Perché lo ha fatto?”
Chiediglielo
-Ikari?
-...
-Ikari?
-...
-Sono Misato, la tua situazione Rei?
-Danni lievi.
“Perchè Ikari non risponde?”
-Maggiore, il third è sopravvissuto?
-Si
sono interrotte le comunicazioni con lo 01, secondo i magi... È sopravvissuto.
Quasi sicuramente.
-Maggiore, sudorazione e polso del first in aumento!
“Possibile che... Sia preoccupata per Shinji?”
-Rei, le squadre di soccorso stanno arrivando. Lo salveranno, fidati.
Stiamo rilevando
anomalie nei tuoi parametri vitali, sei
preoccupata?
-Cosa significa?
-Come quando temi di perdere qualcosa e non hai informazioni che ti
possano rassicurare.
Come quando perdo i contatti con voi durante un
attacco…
“Ikari? È questo che ha provato quando non mi vedeva
più?”
Chiediglielo
"Non
risponde”
Ricorda cosa ha
fatto lui… Quando era preoccupato per te
-Maggiore i valori continuano ad alterarsi!
-Faccia vedere
“Sembrano quasi quelli di Shinji… Quando sta per disobbedire a suo padre.
Non è possibile. Non Rei.”
-Entry Plug dello 00 in espulsione! Il pilota è fuori, passo ai sensori
esterni!
È strano… E
terribile, provare emozioni… Per qualcuno. Non riesce a mantenere la
razionalità che
alle volte la fa apparire cinica. Corre verso lo 01. Incurante degli
ordini.
Deve vedere
Shinji. Deve fargli quella domanda. L’Entry Plug fumante giace ora ai
suoi piedi. Vi
entra, senza ustionarsi come il Third, grazie ad una calma apparente
che cela il suo
dialogo interno.
-Rei!
Seduto,
relativamente tranquillo, la guarda sorpreso.
-Ma…
Ma…
-Quando io ero in pericolo, cosa… “Sentivi”?
È preso alla
sprovvista… Non sa che dire. Lei che gli parla di…“sensazioni”?
…sentimenti?
-Non… So come dirlo… È come se ti agitassi, per paura.
-Del
dolore?
-Sì…
Credo di sì. Ma non tuo, di qualcun altro…
“Corrisponde”
-Perché sei qui?
“Perché sono qui?”
-Ho percepito ciò che tu hai descritto
“Perché l'ho percepito?
Vai Shinji… Vai!
Non scappare anche questa volta
Lei è
ancora sulla soglia, in equilibrio nella stretta entrata del Plug, quando una
nuova
sensazione le si presenta… Non era mai stata
abbracciata.
Assorta nel
suo dialogo interiore non aveva visto il volto di lui cambiare, nella
scelta di
decidere da sé il proprio destino.
“È attratto dal mio corpo? Questo che io odio?”
(È un uomo. I
lilim possiedono una parte animale)
“È attratto dal mio io? Non lo possiedo. Sono
vuota.”
(È l’involucro
ad essere desiderato.)
"Ma… Non sarebbe un’azione da
Ikari…”
"Dio perché non reagisce…"
Rei era
immobile… Come in una scena d’amore dove la protagonista non respira
per eterni
secondi…
Come una
calcolatrice di fronte ad una divisione per zero… Alla quale non può dare
risposta,
sarebbe l’infinito, ma lei non lo conosce.
E rimane ferma,
senza possibilità di comprendere e rispondere…
A chi gli ha
posto quella domanda.
"Cosa penserà di me ora?
Che sono un
bambino in cerca d’affetto? Che sono un uomo in cerca di piacere?
Cazzo reagisci!
Non lasciarmi fuori dai tuoi pensieri!"
-Cosa vuoi, Ikari?
-Te…-, un soffio, non certo che lei potesse
sentirlo.
"Non è così perfetta, da vicino… Ha le labbra secche… Ma
cosa sto pensando?
Non sono Kensuke! Lei non vorrà di certo… Con me. Però non va via. Sta
aspettando?"
“Cosa sto facendo… Non ha senso. Langley ha ragione: sono
una bambola di ghiaccio.
Mi hanno voluto così e io non posso cambiare il mio
dest…”
Chiudi gli occhi
e vai Shinji. Non scappare.
“…ino. Cosa sta facendo? Perché si sposta? Vuole andare
via? Si è accorto di cosa sono?”
-Ika…
-Zitta…
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…………………………………………………………………………………………………………………
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-Ho
sbagliato?
Lo stringe a
sé.
-Non voglio essere sola. Non ha logica… Ma per la prima volta ho dei
desideri. Miei.
Perché… Mi sento umana, con te. Vedi in me qualcosa che io non riesco ad
afferrare.
Non
so neanche descriverti cosa sto sentendo... E non voglio più allontanarti da
me…
“Anche se forse dovrei”
Un
tremito…
La stringe a
sé.
“Ma non voglio farlo…”
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
“Quanto saranno stati carini…”,
pensò Misato quando i capi squadra le fecero rapporto.
“Mi hai davvero sorpreso… Avevo immaginato Asuka… Non Rei…
Non voglio pensare
alla reazione di Gendo…”
-Rei
Ayanami e Shinji Ikari si presentino immediatamente dal
comandante
“Ha saputo…”
È Rei la prima
ad arrivare all’ufficio, forse loro patibolo, dove era entrata numerose
volte senza
incertezza. Ora si ferma, e aspetta.
Sta correndo
Shinji… Non è abituato a che qualcuno lo aspetti volontariamente,
ed è un attimo
di felicità prima dell’incontro con suo padre.
Stanno per
oltrepassare la soglia insieme, quando il ragazzo si sente sfiorare.
-Aiutami…
Dita si
intrecciano, guidate dal cuore, e mano nella mano affrontano la stanza
in penombra,
rischiarata dalla lama di luce penetrata dalla porta.
E dal riflesso
di due lenti scure.
15/08/2008
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