Ebbene si, ho scritto anche io delle drabble.
Non lo credevate possibile, vero? Lo so, io scrivo cose lunghe chilometriche,
io stesso ero scettica a partecipare, ma Val mi ha convinta, quindi ci ho
provato e ho capito che Ilaria (me qui presente) non sarà mai portata per le drabble. No, proprio non fanno per me.
Però è stato divertente, davvero! Quindi spero di far
divertire almeno un po’ voi. Alcune sono simpatiche, alcune non lo sono proprio
per niente. Comunque a voi il giudizio.
Ho diviso le drabble in tre
sezioni perché i prompt che mi piacevano per lo più
non c’entravano nulla l’uno con l’altro; la prima sezione sono pezzi di vita
quotidiana, niente di più o di meno, la seconda sono cross-over con Harry
Potter e supereroi e vampiri, la terza sono le drabble
che non c’entravano niente con le due sezioni ahahah
Comunque, con queste drabble
scritte in un giorno praticamente partecipo al CONCORSO LAMPO di Una Direzione: fanfiction.
“A voi giudici l’ardua sentenza” (diretto a colei che dovrà scegliere).
Chiedo venia per l’orrore.
Dedico queste drabble ai maturandi.
Che Dio ce la mandi
buona.
Break your limits
Slice of life
| Guanti |
Marshmallow.
Era il Natale del 2013 e in Irlanda la bufera piegava gli
abeti della baita dove Niall stava passando le vacanze. Sedeva sul divano, un
berretto a fasciargli il capo, una sciarpa a coprirgli il viso fin sotto gli
occhi e un paio di guanti bianchi ad avvolgergli le dita fine.
Josh portò in cucina due tazze di cioccolata calda con
quattro marshmallow che galleggiavano in ciascuna. Alla vista delle caramelle,
Niall rise. «Dimentichi sempre che non mi piacciono.»
Josh si grattò la nuca, mentre Niall scosse il capo e
tolse i guanti; si avvicinò al volto del biondino e con due dita prese un
marshmallow. «Apri la bocca, piccolo.»
| Cinema | Popcorn | Harry Potter |
Loving the magic.
Qualcuno
sbuffò. Zayn si voltò verso Liam quando questo gli chiese «È proprio
necessario?»
Con
uno scrollo di spalle, il pakistano tornò a guardare “Harry Potter e la pietra
filosofale”, ritrasmesso al cinema per gli incassi. La sala era piena: chi non
avrebbe rivisto Harry Potter al cinema, proprio come un tempo?
Ma
Liam non si stava lamentando della sala, o del film, o degli occhiali 3D che
non facevano vedere nemmeno una scena in tre dimensioni: Liam si lamentava di
Zayn che ripeteva ogni battuta a memoria, come se fosse lui l’attore.
«Affiderei ad Hagrid
la mia stessa vita.» recitò nuovamente, beccandosi una manciata di popcorn
addosso da Liam.
| Post sbornia | Vuoti di memoria |
I forgot.
Harry
si svegliò, le gambe doloranti e gli occhi stanchissimi. La testa gli faceva
male e lo stomaco era in subbuglio.
Sarebbe
stato tutto normale – un normale mal di testa in una normalissima giornata “no”
– se non sentisse la testa vuota. Che ho
combinato ieri sera?, si chiese, con le palpebre ancora cadenti.
Appena
toccò il pavimento sbuffò: perfino le dita dei piedi gli facevano male. Non
ricordava più nulla. Si era scolato qualche birra, e poi? Continuò a
interrogarsi, fino a quando non entrò in salotto.
Niall,
Louis, Zayn e Liam dormivano per terra, mezzi nudi, le carte sparse a terra.
Harry
scosse il capo. Okay, qualcosa lo ricordo.
| Compleanno |
Happy birthday.
L’amica storica di Liam, Candiance – ma per gli amici
Candy – , l’8 gennaio compì gli anni e organizzò un party intimo per pochi,
perché ventuno anni si festeggiano una volta sola nella vita.
Zayn la abbracciò affettuosamente e le sfiorò la schiena
prima di lasciare spazio a Liam, che le baciò la fronte morbida e le accarezzò
il capo. Si conoscevano dall’asilo, le voleva bene veramente. Era felice di essere
lì con lei e poterla avvolgere con le sue braccia.
«Stai invecchiando.» le disse scherzosamente, sfregando
la guancia sui suoi capelli ricci. «Ma ti voglio bene lo stesso.»
«Taci, scemo.» disse lei, ridendo dolcemente. «E
comunque, te ne voglio anch’io.»
| “Vuoi essere il mio migliore amico” |
Draw.
Josh stava cucinando un piatto speciale per Niall, che
sedeva con le gambe incociate sulla sedia e scarabocchiava su un foglio di
carta bianca. Non era bravo a disegnare, glielo diceva sempre; Niall era più
portato per la musica, ma a tempo perso gli piaceva ritrarre qualche cartone
animato.
«Sei incorreggibile.» disse Josh, scuotendo il capo
vedendo una rappresentazione grezza e incerta di Donald Duck.
«Nemmeno alle elementari disegnavo quel tipo. Sei per caso tornato all’asilo,
Niall?»
L’irlandese sorrise divertito, e con un’espressione di
innocenza apparente, gli chiese «Vuoi essere il mio migliore amico?» con voce
infantile.
Josh rise, e gli si avvicinò per baciargli le labbra pallide.
| Sigarette | Tatuaggi | Piercing |
Smoke.
«Mi piace il tuo nuovo tatuaggio.» disse Liam a Zayn,
accarezzandogli la pelle nera dove spiccava un nuovo tatuaggio stupendo. «Il
prossimo voglio che lo facciamo insieme.»
Zayn annuì e avvolse con le labbra il filtro della
sigaretta che stava fumando. In quel momento, il castano si avvicinò la sua
bocca a quella del pakistano e lasciò che il fumo entrasse nelle sue vie
respiratorie, facendo sorridere entrambi di quel gesto che forse sembrava privo
di senso, ma che a loro pareva erotico.
«Potrei farmi un piercing alla lingua, che dici?» disse,
tracciando con essa i contorni del labbro superiore di Zayn, che non disse
nulla e gemette soltanto.
| “Lingerie. Fai sul serio?” |
Sexy.
Quando Harry tornò a casa, sudato per il caldo
asfissiante, la prima cosa che fece fu salire le scale ed entrare in camera.
Appena entrò, notò lo scrosciare dell’acqua nella doccia – Louis si stava
lavando – e un pacco regalo sopra al
copriletto.
Era grande venti centimetri per venti, quando Harry lo
prese in mano constatò che non era nemmeno pesante e la sua mente cominciò a
pensare. Quando su un biglietto lesse “Per
Harry, apri pure”, non esitò a strappare la carta rossa e ad aprire il
coperchio della scatola.
Era un perizoma in pizzo nero. «Lingerie! Fai sul
serio?!» urlò Harry, e sentì distintamente Louis ridere sotto la doccia.
| Capelli
| Morsi |
Bite my skin.
Liam era seduto sopra il bacino di Zayn, mentre questo gli
accarezzava avidamente la schiena. Gli stava leccando il collo, glielo mordeva
piano e poi succhiava quella pelle ambrata con un desiderio che gli apparteneva
totalmente.
Con le sue labbra rosse e umide, dal collo passò al petto
liscio del pakistano, concentrandosi sul tatuaggio delle ali, per poi scendere
ancora sull’addome e in fine sul basso ventre, dove il piacere di Zayn
svettava, bramoso di essere toccato.
Quest’ultimo strinse i capelli di Liam, passandovi le
dita senza troppa premura.
«Dio, Liam. Non puoi capire quanto ti voglio.» ansimò,
mentre le mani del castano gli abbassavano la zip.
Desiderio. Amore.
Passione.
| Lecca-lecca |
Like a candy.
Nonostante avesse ormai ventuno anni, Niall amava
terribilmente le caramelle e i lecca-lecca – i marshmallow erano soltanto una
piccola striatura alla sua passione.
Mentre guardava Stardust
in compagnia di Josh, quindi, succhiava e mordicchiava un lecca-lecca, mentre
un Josh Leggermente divertito lo osservava avvolgere l’asticella con le labbra
morbide – che lui desiderava. «Ti va di baciarmi?» gli chiese improvvisamente,
sorprendendo se stesso e Niall, che fissò le sue iridi blu su quelle
verde-acqua di Josh, brillanti e lucide.
Con assoluta calma, Niall tolse dalle labbra il
lecca-lecca e lo mise sulle labbra di Josh, che non esitò ad accoglierlo nella
sua bocca calda.
Forse, quello, poteva considerarsi un bacio?
| Fanboy
|
Between Star
Trek and Star Wars.
Quella sera, in programma avevano la maratona dei film di
Star Wars. Louis aveva proposto di cominciare dal quarto film e poi tornare
indietro. “Sei idiota” lo aveva rimproverato Liam.
«Lunga vita e
prosperità.» salutò Zayn, citando Star Trek e sedendosi
vicino a Niall sulla sedia della cucina. «Che mi sono perso?»
«Louis voleva partire dal terzo Star Wars.» lo informò
Harry. «Ma lo abbiamo fermato in tempo»
Zayn parve pensarci un attimo, valutando la proposta. «E’ più pazzo, il pazzo o il pazzo che lo
segue?»
«Non citare Obi.» lo rimproverò
Liam, strabuzzando gli occhi. «Allora, sei d’accordo con Louis?»
Zayn rise. «Non essere sciocco! Vai col primo.»
| Picnic al lago |
Under the sun.
Cinque
ragazzi sedevano in cerchio sopra ad una coperta a scacchi rossa e bianca in
riva al lago. Harry rideva, mordendo una banana e pensando a quanto quel prato
gli ricordasse “Zeta la formica”; Louis gli accarezzava i capelli ricci mentre
ascoltava Zayn e Liam parlare animatamente del bagno notturno che avrebbero
fatto quella sera.
Indisturbato,
Niall stava mangiando il quinto panino, sotto gli occhi sconvolti di Josh, che
a malapena era riuscito a finire il terzo – perdendo la gara di abbuffate.
Il
sole li illuminava, li abbronzava e li rendeva partecipi del suo calore, anche
mentre tramontava e tingeva di rosso il cielo immenso sopra a quella steppa
infinita.
| Footballer!AU
|
Play the game.
Il campo irrigato era di un verde smeraldo quella mattina
e Louis, dagli spalti, immaginò di correrci in mezzo, un pallone tra i piedi e
con addosso una maglietta a maniche corte con scritto “Tomlinson 17”.
Non poteva, però. Aveva una gamba rotta in due punti ed
era ingessata. Guardava l’alba illuminare il prato, seduto sugli spalti, con la
tristezza nel cuore e la consapevolezza di non poter giocare la partita che di
li a qualche ora si sarebbe tenuta in quello stesso campo.
Avrebbe acclamato Harry, lo avrebbe incitato a correre
più forte del vento, ma niente partita per lui quella mattina, che viveva con
la testa nel pallone.
| “Mia madre è innamorata di te” |
Mum loves
him.
Quando
Niall e Josh tornarono a casa dal centro commerciale, decisero che era ora di
riempire la loro pancia delle leccornie che Maura aveva preparato.
Niall
aprì il frigo e vi trovò un piatto pieno di pie, le preferite di Josh.
Sull’involucro trasparente era incollato un post-it verde con scritto in bella
grafia “Godetevi la cena, se non vi basta
sul cassetto ci sono i soldi per una pizza. Vi amo, un bacio”.
«Mia
madre è innamorata di te.» sussurrò, ridendo.
Josh
strabuzzò gli occhi, confuso. «Da cosa lo capisci?»
«Mi
ha lasciato i soldi per la pizza.» rispose, scrollando le spalle. «Lei sa che
esagero sempre con la pizza.»
| Ballo di fine anno | Shopping | Papillon |
Papillon.
Il negozio di smoking quel pomeriggio aveva venduto a
Zayn l’abito più economico di tutta l’atelier, ma ai suoi occhi era forse il
più bello che avesse mai indossato. Si fissava allo specchio, la camicia abbottonata,
un gran sorriso sul viso.
Il suo ragazzo, Liam, lo guardava affascinato. Era fiero
di poterlo accompagnare al ballo di fine anno in veste di “Cavaliere del cavaliere”; aveva comprato una rosa da appuntargli
alla giacca.
«Aspetta.» disse, alzandosi dalla poltroncina e prendendo
la striscia di stoffa nera che Zayn stringeva, incerto.
Passò il nastro sotto il colletto e con dita abili creò
uno splendido papillon.
Zayn, finalmente, si sentì degno del suo compagno.
| Piscina | Bagnino |
Swimming pool.
«Cosa pensi del bagnino?» chiese Niall, steso di pancia
nel suo telo color verde acido, i capelli bagnati per l’ultimo tuffo in
piscina. Non era una persona gelosa, ma amava mettere alla prova il suo
ragazzo.
Josh lo guardò interrogativo. Non capiva il perché di
quella domanda visto che non aveva degnato al bagnino nemmeno uno sguardo, ma
ugualmente rispose con un «È carino.» alzando le spalle e tornando a leggere il
suo libro.
Niall sorrise a quel disinteresse. «E cosa pensi di me?»
Di nuovo, Josh lo guardò e gli sorrise. «Penso che se
fossi stato il bagnino, avresti avuto un motivo per essere geloso.»
| “Ci sono troppi piccioni in questo posto” |
Walking hand
in hand.
Harry e Louis camminavano, mano nella mano, lungo il
vialetto di sassi e terra del St James’ Park. Il tempo prometteva pioggia, ma a
loro non interessava: il riccio stringeva tra le dita un ombrello grande
abbastanza per entrambi.
Si sedettero in una panchina e osservare il lago. Gli
uccelli cinguettavano e molti si posarono sul ghiaino attorno a loro,
zampettando e muovendo il collo.
«Ci sono troppi piccioni in questo posto.» disse Louis,
stringendo il braccio di Harry. «Andiamo via.»
Il riccio rise piano, posandogli un bacio sulla tempia.
«Forse sei fortunato e trovi il tuo Kevin.»
| Smut | Fluff | Doccia |
A little bit closer. XXX
L’acqua scendeva calda lungo la schiena perfetta di Zayn.
Liam gli stava baciando il collo dolcemente, mentre con
una mano gli accarezzava i fianchi magri e stretti. Le sue dita tracciarono l’osso
del bacino e scesero, con lentezza e con una calma che era pura apparenza, a
frizionare le loro erezioni che si sfregavano lascive con desiderio.
«Sei così bello.» sussurrò Liam, allontanandosi dal collo
di Zayn per baciargli la bocca umida. Toccò il membro eretto del pakistano, che
gemette piano stringendo tra i denti il labbro inferiore del castano.
Zayn
avvolse le braccia dietro al collo di Liam. «Ti amo.» sussurrò in un ansito.
| Lucidalabbra | Tacchi | Clavicole |
Lipstick an heels.
Louis
non riusciva a capire per quale motivo avesse accettato quella stupida
scommessa con Valerie. Aveva puntato tutto sull’Inghilterra, perfino la sua
dignità, ma aveva perso rovinosamente e nella sua stanza, completamente solo,
stava indossando un vestito scuro, un paio di tacchi e sulla labbra uno strato
di lucido gli faceva brillare la bocca.
Con
un sospiro sconfortato, decise di uscire dalla camera, sotto gli sguardi dei
suoi amici. Valerie rideva, mentre batteva il cinque a Liam.
«Me
la paghi questa.» disse Louis, atterrito. Harry sorrise, si alzò dalla poltrona
e lo strinse al petto, in un abbraccio dolce e posandogli un bacio sulla
clavicola nuda.
«Sei
bello anche così.»
| Gelosia | “Sei ridicolo” |
Don’t be jealous.
Harry guardava Louis con cipiglio. Quest’ultimo era
arrabbiato, lo fissava a intervalli irregolari, intermezzati da sbuffi che
fecero venire al riccio una forte ansia alla bocca dello stomaco.
Finalmente, quel silenzio pressante venne interrotto
dallo stesso Louis che con un «Quindi non hai baciato Nick?» mise in chiaro che
la questione era risolvibile.
«No, Nick non mi interessa.» rispose Harry per l’ennesima
volta quella sera.
Gli occhi di Louis si addolcirono, trasformandosi in un
pozzo azzurro e profondo di emozioni. «Giuri?»
Harry alzò gli occhi al cielo, divertito. Intrecciò le
dita a quelle di Louis e lo baciò a fior di labbra «Sei ridicolo.» sussurrò
sulla sua bocca. «Ti amo.»
| Faccende domestiche | Grembiule | Ricettario |
Colf.
Pulire
i vetri, cucinare il pranzo e rifare i letti prima che Louis arrivasse. Harry
Styles si sentiva un tuttofare con quel grembiulino addosso, bianco e sporco di
qualche macchia di sugo al pomodoro. Stava preparando della classica pasta, ma
era certo che Louis l’avrebbe apprezzata comunque.
Il
campanello suonò due volte e Harry fu preso dal panico. Doveva ancora finire di
cucinare, di pulire la casa, di riordinare.
Aprì
la porta a Louis, che entrò con un mazzo di primule in mano. «Scusa, non potevo
aspettare.»
«Ma
non ho finito di riordinare!»
«Lo
faremo insieme.» sussurrò il maggiore, stringendolo tra le braccia. «Dopo che
mi avrai baciato ovviamente.»
| Bacio della buonanotte |
Goodnight, sweetheart.
La luna
brillava con intensità fuori dalla finestra, le stelle facevano da contorno a
tutta la sua meraviglia. Le nubi erano rade, appena accennate, ma
preannunciavano una pioggerellina leggera che avrebbe portato un po’ di
freschezza.
Liam
dormiva pacificamente nel suo letto, mentre Zayn lo guardava respirare con
regolarità, i tratti del viso morbidi e rilassati. Era meraviglioso ai suoi
occhi. Lo trovava affascinante, travolgente, di una bellezza prorompente ed era
solo suo; solo lui poteva toccarlo o accarezzarlo.
Si
avvicinò al suo viso e baciò quelle labbra morbide che erano solo di Zayn.
Sussurrò “Buonanotte” sulla pelle della sua guancia prima di appoggiare la
testa sul cuscino.
| A scrive una lettera d’amore a B |
Letter.
In
un attimo di esaltazione, Zayn prese una penna e un foglio di carta bianco. Non
sapeva spiegarsi perché, ma desiderava ardentemente scrivere a Liam una
lettera, nonostante lo vedesse tutti i giorni e baciasse le sue labbra con
ardore.
Caro Liam,
vorrei poter toccare la tua pelle calda
ora. Vorrei poter baciare la tua bocca rossa come un bocciolo. Vorrei poter
mordere la tua gola che profuma di cardamomo e sigaretta al mentolo. Amarti è
un’avventura e spero vorrai uscire con me questa sera, come tutte le altre
sere. Solo noi.
Con amore, Zayn.
Soddisfatto,
il pakistano chiuse la lettera e leccò accuratamente il francobollo,
attaccandolo meticolosamente alla busta.
| Teen!AU
| Primo bacio |
First sweet kiss.
«Ti
ricordi il nostro primo bacio, Louis?» chiese Harry al maggiore, stesi nel suo
letto.
Louis
si morse il labbro inferiore e sorrise a se stesso, perché non poteva
dimenticarlo.
Era
successo tutto proprio in quella stanza, in quel letto sfatto e piccolo.
Avevano appena tredici anni e si lamentavano del fatto che nessuna ragazza
avesse voluto baciarli. Avevano deciso di azzardare un bacio tra loro, un
leggero sfioramento, all’inizio, poi un bacio più profondo e un movimento di
lingue lascivo e pieno di parole silenziose.
E
gli era piaciuto. Forse anche troppo
«Come
potrei mai dimenticarlo, Harry?» gli chiese, accarezzandogli una mano. «Ti amo
proprio da allora.»
| “Sei disgustoso” |
Cola and chips.
Seduto ad un tavolo del McDonald, Josh guardava Niall
intingere le patatine nella Coca-Cola. Lo faceva con attenzione, gli occhi
azzurrissimi concentrati, le labbra schiuse, la lingua stretta tra i denti
bianchi.
Josh lo trovava bellissimo, perfino in quel momento
leggermente rivoltante. «Sei disgustoso.» gli sussurrò, prendendo un lungo
sorso dalla sua bibita non ancora contaminata dal suo ragazzo, che cercava
ossessivamente nuovi sapori strani da provare. «Non ti bacio più se mangi
ancora quella roba.»
«Sei pesante, Josh!» esclamò Niall, prendendo un’altra
patatina dalla confezione. «Non starò male, lasciami sperimentare.»
Josh annuì, stizzito. Non si sarebbe stupito se il giorno
successivo, Niall si fosse svegliato con l’appendice dolorante.
| Appuntamento al buio |
Date.
Era un pomeriggio di giugno. Seduto sul divano, Harry
guardava la televisione in compagnia di Clary, la sua
migliore amica, facendo zapping ogni due secondi senza fermarsi un attimo.
Il riccio si schiarì la voce improvvisamente, animato da
uno spirito di conversazione, e disse – come se nulla fosse – «Ti ho
organizzato un appuntamento al buio.»
Come scossa da un fulmine, Clary
si alzò in piedi dalla rabbia. «Che hai fatto, brutto imbecille?» sbraitò, la
mani alzate, minacciandolo di lasciargli lo stampo delle cinque dita sulla
guancia.
«Si chiama Ben.» disse Harry semplicemente, cercando di
non ridere. «Ti piacerà.»
Ma nonostante le buone intenzioni, lo stampo della mano
lo ottenne comunque.
| Terrazza |
Shooting stars.
Quella sera, cinque amici si riunirono a casa di Niall per
guardare le stelle cadenti. Era uno spettacolo che aveva luogo solo una volta
l’anno; si erano muniti di coperte, le avevano stese sulla terrazza di marmo, e
avevano portato scorte di biscotti e caffè per tenersi ben svegli.
Il primo a vedere una stella cadente fu Niall che
espresse il desiderio di diventare un musicista di fama mondiale. Il secondo fu
Zayn, che espresse il desiderio di poter disegnare e pubblicare un suo primo
fumetto. Il terzo ed ultimo fu Louis, che espresse il desiderio di trovare il
coraggio per chiedere a Harry di sposarlo.
E lo fece.
Cross-over
| HP!AU | Burrobirra ai “Tre manici di scopa” |
Oblivion.
La neve cadeva lenta fuori dai Tre manici di scopa e Niall sorseggiava un’ottima burrobirra addolcita
con un pizzico di zenzero. Davanti a lui, Zayn mostrava la sua bacchetta a
Josh, che la rigirava tra le dita, interessato.
«Legno di frassino.» lo informò il pakistano, un enorme
sorriso bianco e orgoglioso ad abbellirgli il volto magro.
Josh annuì, fissando la bacchetta con aria critica.
«Nucleo?»
«Crine di Thestral.»
Incuriosito, Niall si voltò verso il biondino e
tacitamente – mostrandogli la mano aperta – gli chiese se poteva passargli la bacchetta.
Le loro dita si sfiorarono appena, facendoli arrossire per la scossa che
percorse le loro braccia.
Improvvisamente, dimenticarono ciò che
stavano facendo.
| Superheroes!AU |
Gotham.
Nessuno
– oltre al suo braccio destro – sapeva che Liam Payne era Batman. Guardava il
suo simbolo brillare nel cielo, segno che qualcuno lo stava chiamando, ma senza
Robin – il cui reale nome era Zayn Malik – non era intenzionato a muoversi.
«Sono
qui.» sussurrò Zayn, avvicinandosi di soppiatto a Liam che osservava Gotham
dall’alto, illuminata dalle mille luci delle case.
«Ce
ne hai messo di tempo.» gli rispose, guardandolo. Trovava Zayn sempre molto
bello, con gli occhi illuminati dalla luce della luna, di un marrone ardente,
come il legno. «Sei pronto?»
Zayn
azzardò un passo verso il suo eroe e fece combaciare le loro labbra per pochi
secondi. «Ora sono pronto.»
| Vampires!AU |
Blood.
Zayn camminava di soppiatto in un vicolo chiuso e stretto
della città di Forks. Aspettava in agguato una vittima, perché ne sentiva
l’odore tenue, ma allo stesso tempo pungente. Sentiva il suo cuore battere
all’impazzata, preso dall’impeto della corsa.
Un ragazzino magro, dai capelli biondissimi e la pelle
bianca – da cui Zayn vedeva le vene blu – si nascose in quella stradina, il
respiro appesantito dalla fatica.
Era così bello che Zayn non esitò. Guardò con i suoi
occhi rossi quelli cobalto del giovane, sicuramente diciassettenne, e con le
sue labbra morbide baciò il suo collo nudo, mordendolo poi con i suoi canini
aguzzi, assaporando il gusto dolce del sangue.
| Cross-over a scelta | High School!AU |
Kryptonite.
«Quindi con la kryptonite blu
perdi i poteri?»
Harry camminava con i libri stretti tra le braccia e rispondeva
alle domande di Louis, che camminava esattamente dietro di lui come un’ombra.
Il riccio non disse niente; sistemò gli occhiali che gli erano scesi sugli
occhi e annuì semplicemente. Gli occhi di Louis ovviamente non persero nemmeno
un suo movimento.
Aveva sbagliato a dirgli dei suoi superpoteri.
«Che figata!»
Harry si fermò davanti al suo armadietto, strabuzzando
gli occhi. «Vorresti essere colpito dalla kryptonite?»
«No.» disse Louis, ridacchiando e scrollando il capo. Si
morse le labbra e arricciò le dita di Harry alle sue. «La mia kryptonite sei tu.»
Altro
| Maschera | Tradimenti | Angst
|
Anger.
Harry guardava la scena appoggiato all’uscio della porta.
Louis, con le sue labbra rosse e morbide, stava baciando
il collo lungo di Zayn, tracciando con la lingua i contorni del pomo d’Adamo
che spiccava nella pelle ambrata. Una maschera copriva il suo volto e gli occhi
del riccio erano fissi sugli occhi socchiusi e assorti di Louis.
Preso da una furia incontrollata, Harry piombò nella stanza
spalancando la porta. Zayn si voltò a guardarlo mentre Louis si staccava da
quel collo. Harry era davanti a lui, la rabbia per quel tradimento traspariva
dalle iridi verdi.
Uno schiaffo, un rumore sordo e una lacrima bagnò il viso
di Louis, colpevole.
| Rabbia | Graffiti | Tradimento |
Erase the memories.
Harry aveva detto a Liam di aver visto Zayn e Louis
baciarsi durante la festa in maschera. Inizialmente, Liam non ci aveva creduto,
il suo Zayn non avrebbe mai fatto nulla di tutto quello, e soprattutto glielo
avrebbe detto se lo avesse fatto.
La realtà dei fatti gli piombò addosso quando Liam chiese
direttamente al suo ragazzo la verità, e questo tacque.
Liam era arrabbiato. Quando corse in camera sua,
trovandosi davanti il graffito di Zayn, in un impeto di rabbia prese a
rovinarlo con i suoi colori a tempera, strisciando di blu di verde o di rosso
il dipinto che aveva rappresentato il loro amore.
Fino ad allora.
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| Centro benessere | Pedicure| Chiacchiere tra ragazze | NB: 1D!Fem
Chatting and chilling with girlfriends.
Nensi, Josephine, Louise e Herriett aveva optato per un pomeriggio diverso dal solito.
Erano stanche, il lavoro le stressava e sentivano i muscoli della schiena
distrutti, insieme a quelli delle gambe.
«Portare i tacchi mi sfinisce.» disse Nensi,
accarezzandosi i lunghi capelli biondi mentre un’estetista le limava le unghie
dei piedi. «Jos, portami alla spa più spesso.»
«No, ogni volta diventi logorroica.» le rispose Josephine, facendo ridere Louise e Herriett,,
abbracciate dentro la vasca idromassaggio.
«A proposito, l’avete sentita l’ultima?» chiese Nensi prendendo nuovamente la parola e ignorando la
frecciatina della sua ragazza. Iniziò un noioso discorso sul make-up e l’ultimo
vestito di Prada, anche se a nessuna sembrava interessare.
| Kids!AU
| Altalena | Bacio |
Have fun and kiss him.
Louis giocava nell’altalena con Zayn. Avevano otto anni e
si divertivano a spingersi a vicenda, ridendo e cantando canzoncine inventate
da loro, spesso incentrate sui cartoni animati e i fumetti di Topolino.
«Ferma l’altalena!» urlò Louis, e subito Zayn smise di
spingere. Il castano scese dalla seggiola, trovandosi davanti il migliore
amico, che lo guardava con i suoi brillanti ed euforici occhi castani. «Ti va
di cambiare gioco?»
«A cosa vuoi giocare?» chiese Zayn, la mani dietro alla
schiena e un sorriso pieno sulle labbra fine
Louis sorrise di rimando, sornione, e fece schioccare
repentinamente le loro labbra. Un bacio leggero, infantile, dolce come il
miele. «Giochiamo a mamma casetta.»
| Mpreg
|
They will be fathers.
I dolori della gravidanza erano quasi inconcepibili. Chi
si aspettava che Louis Tomlinson, incinta di sette settimane, sarebbe stato in
grado di superare tutto quello? Però non avevano fatto il conto di Harry, che
in quel preciso momento, era steso a pancia in giù sul materasso, tra le gambe
di Louis, e gli stava accarezzando i ventre.
«Voglio chiamarlo Gabriel.» sussurrò, posandovi un bacio
leggero. «Sarà il nostro angelo.»
Louis sorrise nel vederlo così entusiasta. Sarebbero
diventati padri entrambi di un figlio stupendo, che probabilmente avrebbe avuto
occhi blu diamante e delle ciocche ispide di capelli castani, lisci e
splendidi.
Uguale a suo padre. O meglio, uno dei suoi padri.