"Non ti lasceró prendere Kurama!"

"È inutile che tenti di opporre resistenza..." lo rimproveró il demone nella sua mente "...Non puoi fermare il processo di estrazione..."

"Se credi che gli permetteró di prenderti senza lottare ti sbagli di grosso!" ribattè il biondo.

Inizió peró a comprendere di non potere più nulla quando percepí le forze venirgli meno e il chakra del demone sempre piú debole.

"Risparmi le forze, baka! Altrimenti non resisterai nemmeno un minuto dopo che mi avrá estratto!" ringhiò.

"Kurama..." sussurrò Naruto "Perdonami..."

Il demone rimase interdetto. Gli stava chiedendo di perdonarlo? Lui, un umano? D'accordo che il moccioso era decisamente un tipo fuori dal comune ma che arrivasse a scusarsi senza motivo era davvero strano.

"Non sono riuscito..." continuò "...a proteggerti da Madara, mi dispiace..."

"Fuori dal comune...ecco la definizione giusta per te, Naruto Uzumaki!"

Il campo di battaglia scomparve all'improvviso. Naruto non capí come fosse successo. Si guardó intorno e scoprì di trovarsi all'interno della sua mente, di fronte al cancello di Kurama. Il cercoterio era lí dentro accucciato.

"Almeno cosí abbiamo qualche minuto in più..."

Il ragazzo non sapeva cosa dire. Sapeva peró quello che stava per succedere. Ora probabilmente lo aspettava l'oblio. Aveva perso. Madara aveva avuto la meglio e ora stava per prendersi il suo cercoterio. E lui non poteva nulla per impedirlo.

"Ragazzino..." inizió Kurama.

Naruto lo guardó negli occhi. Pensava di trovarlo come al solito, nervoso e arrabbiato. Stavolta era piú serio di quanto lo avesse mai visto prima d'ora.

"Non farti venire strane idee, sono stato chiaro?!"

"Scusa...che vuoi dire?" domandó confuso.

"Che non deve passarti nemmeno per l'anticamera del cervello l'idea di arrenderti! Più chiaro ora?!" tuonó.

"Ma...è finita! Senza di te come pensi che io possa fare qualcosa? Non posso farcela da solo! E poi...una volta che ti avrá estratto, io.." le parole gli morirono in gola. Quel senso di debolezza continuava a diffondersi nel suo corpo, in ogni muscolo, in ogni organo...persino lí nella sua coscienza. Era questione di poco...

"Tu nulla! Hai il sangue degli Uzumaki, puoi resistere all'estrazione! Tu continua a stringere i denti! Del tuo corpo se ne occuperà Lui..."

"Di che stai parlando?"

" Non ha importanza. Tutto ció che devi fare è restare qui!" rispose.

" Come pos-..."

Non riuscí a terminare che sentí una tremenda fitta al petto lo fece cadere in ginocchio. Era come se il suo cuore avesse di colpo perso vitalità...percepí il proprio battito affievolirsi.

La Volpe tese la zampa per cercare di farlo rialzare ma sentì la coscienza debole. La sua figura tremoló. Ormai mancava poco al termine del processo. Mentre il suo chakra veniva prosciugato osservó come velocemente la forza vitale di Naruto spariva al medesimo ritmo.

Il ragazzo si distese, a braccia aperte, gli occhi stanchi rivolti verso l'alto.

"Alzati!" gli ruggì il demone per smuoverlo. Capí che peró non si sarebbe rialzato. Il suo corpo tremoló di nuovo, stavolta piú a lungo.

Mancavano pochi secondi.

Kurama trasse un profondo respiro, accantonando il suo orgoglio e preparandosi a dire esattamente ció che sentiva, tutto d'un fiato.

"Guardami!" gli ordinó un'ultima volta.

Naruto voltó debolmente la testa e fissó i suoi occhi azzurri in quelli rossi di Kurama che...gli stava sorridendo?

"Cerca di tenere duro, moccioso, capito? Resta aggrappato alla tua vita e non lasciarti andare. Continua a combattere come hai sempre fatto...con quella testardaggine da folle...e quel sorriso idiota stampato sulla faccia..."

Il biondo si sentí scaldare il cuore mentre quelle parole venivano pronunciate.

Nessuno gli avrebbe mai creduto. Ma per lui quello non era piú un demone...era un amico. Ed era consapevole che per la Volpe era lo stesso. Non lo avrebbe mai ammesso ma a lui bastava cosí.

Gli rivolse un sorriso ampio e felice...ma un'altra profonda fitta glielo fece sparire. Tornó a quella che era la realtá. Stava per morire. Aveva perso. Il suo amico stava per lasciare per sempre il suo corpo. E tutto questo...perchè era stato troppo debole...

Il cercoterio stava sparendo del tutto...vide il ragazzo stare male, sentí i suoi pensieri. L'ultima cosa che riuscí a gridare in quel luogo fu:

"Combatti! Puoi farcela!"

Il procedimento era terminato. Erano di nuovo sul campo di battaglia.

Kurama vide il biondo a mezz'aria allontanarsi da lui mentre una forza purtroppo invincibile lo stava attirando verso di se.

Mentre vedeva quel corpo cadere, privo com'era anche del più piccolo sprizzo di energia e sentendosi debole a sua volta:

"Non ti permetteranno di morire. Peró...comunque vada..." pensó "Grazie...di tutto...Naruto..."

L'ultima cosa che vide fu Gaara, mentre manipolava la sabbia per impedire la caduta dell'amico.

" Lascio tutto nelle tue mani...piccolo Kazekage..."

Poi la sua coscienza si eclissó... e si dissolse del tutto.

Tutto ció che era rimasto di Naruto risiedeva nella sua coscienza, riverso al suolo, davanti a un cancello ormai vuoto.

Tutto intorno...solo silenzio.






Spero che questa piccola OS vi piaccia, avevo proprio bisogno di scrivere di Naru e Kurama :)) Non ho messo OOC perchè spero di non aver reso Kurama troppo fuori di se. Penso che in una situazione simile peró....si srebbe lasciato andare un pó, che ne dite? Questa storiella potrebbe precedere la prima che scissi "Ha senso continuare a combattere? " Leggetela se volete, come una sorta di seguito :) Grazie a tutti ^^