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Autore: The Sorrow    18/06/2014    20 recensioni
Questa è la storia di Alessandro, l'uomo che non sa parlare.
Non è una storia romantica classica. Non troverete ragazzi belli e dannati, non troverete ragazzine timide e insicure.
Troverete solo Alessandro e la sua lettera.
Esistono tante forme di amore e io, con questa storia, ve ne farò vedere una.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Io Non So Parlare



Un pettirosso si è posato sul balcone. Vedo che muove il becco, ma non lo sento.

Mi piacerebbe tanto sentire una persona che canta, deve essere bello.

Ho una macchina attaccata all'orecchio ma continuo a non sentire.

Io percepisco il suono, il rumore. Ma non sento la melodia.

Io non so parlare.

Mi hanno dato tanti nomi: malato, sordomuto, pazzo.

Già, anche io penso di essere pazzo. Non pazzo nel senso vero e proprio del termine, io sono pazzo a causa di una persona.

Non so il suo nome, nessuno me lo ha mai detto. Vorrei chiederlo ai signori con il camice bianco, ma non so parlare.

Io so solo quello che sa il mio cuore.

Io so che lei ha i capelli castani.

Io so che lei è gentile, perché riesce a comunicare con noi.

Fa dei gesti con le mani e noi comprendiamo. Per la prima volta, comprendiamo.

Io so che lei non è bella. Io so che lei non è brutta.

Non è magra. Non è grassa.

Lei è normale, semplicemente normale.

Ma lei ha un dono. Ci capisce, lei è l'unica che ci capisce.

Per le persone che si fanno chiamare "Dottori" noi siamo un numero, un nome senza significato.

Loro fanno il loro lavoro senza sforzarsi di comprendere come stiamo. Compilano le cartelle cliniche, le mettono negli archivi e tanti saluti.

Solo lei parla con noi. Lo fa attraverso i gesti, certo, ma lo fa. Se la vostra voce è un linguaggio, anche i nostri segni lo sono.

Lei è l'unico angelo in questo mare di diavoli.

Sto scrivendo queste parole sul balcone della mia camera. Vorrei che lei fosse qui.

Vorrei che leggesse le mie frasi.

Vorrei recitarle una poesia d'amore, ma io non so recitare.

Vorrei cantarle una canzone, ma io non so cantare.

Io non so parlare.

Da giovane ho studiato e ho imparato che gli opposti si attraggono.

Da vecchio, posso dire che è una bugia. Una stupida e lurida bugia.

Le persone non riescono ad andare oltre l'esterno, si fermano sempre. Non importa se sei un poeta, uno scrittore o una mente aperta.

Le persone si fermano all'esterno.

Io ho raggiunto gli ottant'anni e ancora non ho capito se le persone ci tengono a noi o ci considerano scarti.

Noi non siamo spazzatura. Non potete buttarci via, stiparci in ospedali come se fossimo inutili.

Noi amiamo.

Io so che lei non mi amerà mai. Mi tratterà con affetto, perché è una persona speciale. Comunicherà con me, perché lei sa parlare con le mani. Mi aiuterà, perché lei è gentile. Mi difenderà, perché lei è diversa dagli uomini con il camice bianco.

Ma lei non mi amerà mai.

Sto scrivendo questa lettera sul balcone della stanza che mi hanno assegnato. Si vede un tramonto stupendo, rosso come il fuoco.

Le frasi sono staccate una dall'altra, perché io scrivo così. Nella mia vita ho sempre scritto così.

"Alessandro il vecchio", ecco come mi chiamate. Sono riuscito a leggere la parola "Vecchio" sulle vostre labbra. Quando perdi l'orecchio e la bocca, l'occhio è l'unica cosa che ti rimane.

Luce dei miei occhi, io devo andare. Spero che tu legga queste parole.

Io non sono "Alessandro il vecchio", io sono "Alessandro l'innamorato".

Il mio cuore anziano e stanco può battere ancora, ma i suoi battiti non riceveranno risposta.

Forse anche per te sono solo un numero.

Io devo andare, questa lettera la lascio qui. Per voi.

Dottori.

Pazienti

Infermiere.

Parenti.

Ed infine tu, donna senza nome. Tu che mi hai fatto scoprire l'amore. Tu che parlavi con me. Io non ti ho mai risposto, lo faccio ora.

Tutti voi, se siete sorpresi perché Alessandro sa parlare, sorprendetevi di nuovo.

Alessandro sa volare.

FINE





Note dell'autore: premessa; io sono un maschio. Già, forse sono il primo autore maschio che scriva una storia romantica su EFP (ho detto "Forse, non ne sono sicuro).
Io spero che la storia vi abbia fatto emozionare, volevo scrivere qualcosa di diverso e parlare di un tema che penso non si sia mai affrontato su EFP. Il sordomutismo.
L'ultima frase è una rielaborazione della parte finale della canzone "Ti regalerò una rosa" di Simone Cristicchi. Se non la conoscete, vi consiglio di ascoltarla: è meravigliosa.
Se volete, lasciate un commento, anche se so che non lo farete. Troppo spesso vedo nella sezione Romantico storie con zero recensioni e penso proprio che la mia storia diventerà una storia zero (termine per indicare le storie con zero recensioni).
Non sono bravo con le storie romantiche, forse perchè sono un maschio, ma ho voluto lo stesso provare. Spero che vi sia piaciuta e che vi abbia fatto riflettere.
A presto.


  
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