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Autore: Laura_Black    15/08/2008    3 recensioni
Sulle note di una romantica canzone, su una spiaggia solitaria, in una calda giornata di agosto...cosa può succedere a due ragazzi che non aspettano altro che amare?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Gentili utenti, scrittori, lettori e passanti...auguri di buon Ferragosto(anche se la giornata è arrivata quasi alla fine)!
Ho scritto questa oneshot davvero breve e la dedico in particolare a chi come me ama questa splendida coppia! Perdonatemi se non vi dovesse piacere, ma è la prima volta che ne scrivo una su di loro...
Parti del contenuto sono tratti dal testo della canzone 'Can't take my eyes off of you'(non quella di High School Musical), anche se non la considero una song-fic. Ho pensato a questa canzone dopo aver rivisto '10 cose che odio di te', dove la canta Heath Ledger. Ora ricordate?
Bè, buona lettura a tutti!


 Can't take my eyes off of you

Remus Lupin era un ragazzo molto paziente in genere, ma c'erano un paio di cose che non tollerava.
Per prima cosa, il caldo. Londra non era una città afosa, ma capitavano quelle giornate dove la calura avrebbe anche potuto uccidere e non era difficile vedere qualche insetto stecchito sui davanzali delle finestre. Remus si sentiva come quegli insetti e ringraziava sempre Merlino quando riusciva a sopravvivere per quelle ventiquattr'ore.
Remus Lupin non sopportava nemmeno gli scansafatiche, ma quelli se li trovava davanti a scuola generalmente e il 15 agosto non avrebbe dovuto preoccuparsene. Anche se i suoi amici trovavano modi su modi per fare gli scansafatiche. Forse evitavano pure di sognare durante il sonno per non sforzare troppo la mente.
E tra le altri miriadi di cose che Remus Lupin detestava, c'erano quei momenti in cui Sirius cantava.
E se tutte queste cose detestabili si svolgessero contemporaneamente?
"Pardon the way that I stare. There's nothing else to compare. The sight of you leaves me weak"
Intanto era un caldissimo 15 agosto, era in vacanza e si trovava con gli amici su una solitaria spiaggia sulla costa. James e Peter erano andati a cercare qualcosa da bere e da mangiare, ma lui e Sirius avevano deciso di restare seduti là. Nulla di male finchè il moro non aveva deciso di mettersi a cantare una canzone babbana sentita chissà dove, stravolgendo addirittura l'ordine delle strofe.
"You're just too good to be true".
"Per l'amor del cielo, Sirius! Vuoi smetterla con questa canzone?", disse improvvisamente Remus, arrivato al limite massimo di sopportazione.
Sirius si mise seduto e lo guardò sorridendo. "Lo sai che sei proprio simpatico?"
"Non voglio essere simpatico! Ho caldo e non lo sopporto e tu canti e non lo sopporto! Voglio solo stare in silenzio!"
Sirius fece un ghigno prima di parlare, come chi sa già cosa gli verrà risposto. "Voldemort influisce sui tuoi nervi, amico mio"
"Voldemort influisce sui tuoi pochi neuroni", rispose infatti Remus, facendo cadere Sirius all'indietro scosso dalle risate.
Il biondo si limitò a scuotere la testa e a guardare il mare, finchè non tornò a regnare il silenzio.
"You're just too good to be true. Can't take my eyes off of you"
Remus si girò di nuovo verso Sirius per rimproverarlo per quell'atteggiamento oltraggioso, ma quando incrociò i suoi occhi decise di restare in silenzio. Era uno sguardo così intenso che Remus non riuscì a reggerlo più di una manciata di secondi. Si girò di nuovo verso la tavola del mare e sentì il proprio cuore battere furiosamente.
Sirius invece sorrise compiaciuto, mentre si toglieva dalle spalle della sabbia. Aveva aspettato abbastanza per vedere quello sguardo sul viso dell'amico, per vedere quel rossore sul suo viso non dovuto al sole. Non si sarebbe fermato davanti a nulla.
"You'd be like Heaven to touch", cantò Sirius, sfiorando la spalla di Remus con i polpastrelli.
"Sirius, dai, smettila...", mormorò Remus senza ancora guardarlo.
"Che ho fatto?", chiese quello innocentemente.
"Lo stupido", rispose Remus sommessamente, mentre sentiva il dito dell'amico percorrere la sua colonna vertebrale.
Fu percosso da un brivido. Era da un pò che Sirius gli faceva questo effetto e non sapeva perchè, ma si sentiva terrorizzato. I suoi sentimenti avrebbero spinto il ragazzo ad allontanarsi da lui? E poi anche i suoi amici?
"Che c'è, Remus? Sei nervoso?", chiese Sirius con...malizia?
Remus decise di girarsi e vide Sirius con il capo chino che lo guardava con un sorriso stampato in volto.
"Sto benissimo, grazie", rispose lui, mantenendo misteriosamente un pò di autocontrollo.
"The sight of you leaves me weak". Sirius si stava avvicinando e aveva ancora quello sguardo. Remus era sicuro che la temperatura si stava alzando ancora.
"Non la canti nemmeno in ordine", protestò debolmente per cercare di rompere la tensione.
"Oh, non importa l'ordine... Solo le parole giuste"
"Giuste per cosa?"
Remus si pentì subito per aver fatto quella domanda. Sirius lo fece distendere sulla sabbia e si distese su un fianco accanto a lui, canticchiando un altro motivetto.
Poi fece una cosa che rischiò di far venire un infarto a Remus: si distese su di lui e si sollevò sui gomiti. Nonostante ciò, i loro visi erano molto vicini e i loro respiri si intrecciavano.
"Lo sai il ritornello?", chiese Sirius in un sussurro.
"Che fai?", disse Remus bruscamente.
"I love you, baby, and if it's quite alright, I need you, baby..."
E poi Remus non resistette più. Prese il viso di Sirius maniacalmente tra le mani e lo baciò impetuosamente. La forza di quel bacio si affievolì e presero a sfiorarsi le labbra mentre Sirius spostava dei capelli dalla fronte sudata di Remus.
"Oh, pretty baby, now that I found you, stay...", cantò piano lui.
Remus catturò di nuovo le sue labbra e si sfiorarono i nasi come in un gioco. Una mano del biondo scese ad accarezzare la schiena dell'amico e Sirius sorrise sulle labbra dell'altro.
"...and let me love you, baby. Let me love you"
Remus portò di nuovo tutte e due le mani sul viso di Sirius e lo guardò in ogni minimo particolare, accarezzandolo con dolcezza. Gli avrebbe permesso di amarlo.
"Sta' zitto e baciami", disse lui prima di attirarlo di nuovo a sè e di baciarlo con la stessa forza di prima.
Certo, ancora c'era caldo e in più Sirius era un insopportabile scansafatiche canterino(e stonato), ma stranamente tutto ciò non importava più a Remus. L'unica cosa che gli importava in quel momento e che gli sarebbe importata in futuro, era che era irrimediabilmente, totalmente, assolutamente innamorato di lui.
Cosa avrebbe potuto dividerli ora?
  
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