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Autore: Donia_    18/06/2014    3 recensioni
Venerdì.
Un appuntamento.
Finalmente avranno la possibilità di rivedersi e questa volta tra Alec e Magnus non ci saranno troppi se o troppi ma.
Forse Alexander Lightwood non gli avrebbe veramente spezzato il cuore e forse Magnus Bane avrebbe fatto altrettanto con lui perche nonostante le innumerevoli differenze che potevano esserci tra di loro una cosa avevano in comune: l'amore reciproco.
STORIA ISPIRATA DALLA DECIMA BANE CHRONICLES
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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AGAIN

 
 
"Venerdì sera andrebbe bene"
 
Fu tutto ciò che la sua mente riuscì a memorizzare. Uscì di casa consapevole che l'avrebbe rivisto di li a qualche giorno e che, ciò che c'era tra di loro non era una menzogna, ma si stava facendo sempre più reale, quasi concreto.
Ci credeva.
Ci sperava.
Lo voleva.
Alec passò i giorni seguenti facendo ciò che faceva sempre, allenandosi e tenendo il più possibile la mente occupata perchè se si fosse messo a pensare, sicuramente si sarebbe ritrovato ad immmaginare l'ultima volta in cui aveva toccato quel corpo perfetto, in cui aveva visto quegli occhi felini trapassargli l'anima. Non poteva. Non ora.
Un sorriso lieve si dipinse sul suo volto mentre stava sistemando la sua faretra. Non era riuscito a non pensare a Magnus, anche se non voleva ammetterlo gli mancava quello strampalato stregone così eccentrico e così imprevedibile. Nonostante la sua volontà gli impedisse di lasciar trasparire la sua felicità e la stessa tensione che comportava il futuro appuntamento, il Nephilim si rese conto che le persone a lui più care sentivano questo suo turbinio interiore,lo vedevano. Soprattutto Izzy che gli riservava ambigue occhiate molto più spesso di quanto non facesse di solito,ma non avrebbe mai chiesto nulla se non fosse stato Alec a parlare,non ancora almeno.
Finalmente il fatidico giorno arrivò: venerdì.
Quella mattina il ragazzo dai capelli corvini era deciso a fare come se niente fosse svolgendo le sue solite mansioni per poi raggiungere Magnus leggermente in ritardo perché era stato preso da un contrattempo, dato dalla causa "abito adatto" il che non era sicuramente da lui. Bussò,ma non dovette aspettare molto prima che il sommo stregone di Brooklyn aprisse la porta della sua dimora,lasciandolo entrare.
"Scusa io ho..." Il ragazzo non riuscì a finire la frase che si trovò immediatamente immerso in un caldo bacio che terminò quasi subito essendo colto completamente alla sprovvista.
"Ti ho spaventato?" Domandò ironico Magnus
"N-no" replicò titubante Alec cosciente del fatto che ormai tra loro non ci sarebbero stati se,ma o altri ripensamenti, così attirò a se il suo compagno e riprese a baciarlo con più decisione lasciando scivolare via ogni pudore ed ogni incertezza. Questo gesto colse piacevolmente di sorpresa lo stregone che non esitò nemmeno per un istante sapendo bene che l'unica cosa che desiderava adesso era quel timido,ma coraggioso nephilim dai capelli corvini e dagli occhi blu.
Basta domande.
Basta incertezze.
Senza smettere di assaporare il gusto delle labbra di Magnus,Alec si ritrovò coricato sul divano con i suoi occhi felini puntati addosso che lo fissavano scavando fin dentro la parte più recondita e nascosta del suo essere mettendolo completamente a nudo.

Si sentiva vulnerabile come mai prima d'ora.

Nonostante questo continuava ad esplorare ogni centimetro di quel corpo perfetto, finché si ritrovarono senza sapere precisamente come, completamente nudi avvinghiati l'uno all'altro.
Magnus smise di baciarlo per qualche secondo limitandosi a fissarlo negli occhi come a voler chiedere il tacito permesso di Alec, visto che non voleva compiere un madornale errore, non con lui.

Da quando aveva iniziato persino a dubitare?

Come a voler scacciare inconsciamente via quei dubbi inespressi, il Nephilm attirò a se lo stregone riprendendo a baciarlo senza esitazioni, ma assaporando semplicemente quel momento, in quanto questa volta non avrebbe permesso a Magnus di portarlo ad usare la razionalità facendolo cosi cadere in un baratro di incertezze. Tanto meno l'avrebbe permesso a se stesso o a qualsivoglia pensiero razionale potesse rivolgere a qualcuno. Si lasciò semplicemente andare sul divano abbandonandosi  in quei dolci baci che divennero sempre più avidi e meno incerti, ma non per questo meno delicati. In quell’intreccio di corpi e gemiti si sentiva come un fuoco divampare da ogni sussurro e ogni battito, tutto era perfetto cosi intenso potente, piacevole. I loro corpi sembravano fatti per incastrarsi perfettamente l’uno nell’altro e l’ultima cosa che Alec fu in grado di sentire grazie alla poca lucidità che ancora possedeva, fu Magnus che sussurrava il suo nome, come se  fosse un oggetto di cristallo da manovrare delicatamente, come se avesse paura  di pronunciarlo perche temeva perdesse il proprio valore. Tutto ciò che successe fu un insieme confuso e piacevole di carezze e baci lenti e delicati lungo il corpo, finche non si addormentò tra le braccia del suo grande amore sentendosi per la prima volta in vita sua veramente al sicuro e protetto da qualcosa che non fossero solo rune, spade angeliche o i propri parenti. Qualcuno che non avrebbe mai pensato di frequentare, che non avrebbe mai pensato di volere cosi disperatamente ed intensamente, qualcuno che nella sua spavalderia era cosi fragile e ferito dai cambiamenti che ha per forza dovuto affrontare nei secoli.
Così lontani, ma allo stesso tempo così vicini da potersi toccare.
Il risveglio il giorno seguente fu inaspettatamente quasi migliore del resto. Un intenso aroma di caffè si diffuse per la casa e quando il Nephilim aprì gli occhi si rese conto di essere ancora sullo stesso divano, ma con una coperta addosso. Inspirò per assaporare quel dolce profumo e scese dal letto improvvisato, andando in cucina dopo essersi rivestito, accomodandosi al tavolo ancora frastornato dal sonno e in attesa di non sapeva neanche bene cosa.
“Buongiorno”  salutò Magnus sorridendo dopo aver appoggiato una tazza di caffè fumante davanti ad Alec.
“buongiorno” rispose a sua volta il nephilim osservando lo stregone mentre si accomodava al tavolo di fronte a lui che venne prontamente distratto da Charmain Meow che si accoccolò sulle gambe del proprio padrone con non curanza, sbadigliando.
Quella situazione così insignificante almeno in apparenza, trasmetteva in realtà un senso di intimità, protezione e calore che il giovane cacciatore trovò confortante, come se anche lui ormai facesse parte di quell’ecosistema o routine comunque si voglia chiamare, come se finalmente, si sentisse veramente parte della vita di Magnus.
Un caffè, un gatto e un amore destinato ad unire persone apparentemente opposte, ma che in quell’istante stavano condividendo la semplicità di un gesto che li avrebbe legati indissolubilmente per gli anni a venire anche se loro non ne erano pienamente consapevoli,  o perlomeno, non ancora.
 
 
  
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