Spero che perdonerete questa delirante intrusione, ma,dopo una botta di pazzia e svariate spinte e incoraggiamenti da parte di Daga,mi sono finalmente decisa a postare questa ...cosa.    

È inoltre la prima fanfic che scrivo in assoluto, quindi beh…insomma, siate clementi e magari lasciate qualche commento, che sennò mi deprimo!

Ora bando alle ciance,diamo inizio all’ allucinazione, e non giudicate i pairings dal primo capitolo, ci saranno molti colpi di scena!!

 

 

Fissando il soffitto, Aldebaran del Toro non poteva fare a meno di considerarsi fortunato. 

Fortunato per tanti motivi.

Fortunato perché era un cavaliere d’ oro. Detto così magari poteva anche non sembrare un gran che,certo,ma cavolo! Lui combatteva per Atena! Il suo capo era una divinità!!

Fortunato e felice delle persone che gli erano state affiancate, e, in particolare, per quella persona che in quel momento gli stava al fianco, e dormiva con la testa appoggiata nell’ incavo del suo collo.

Fortunato e felice nonostante l’ assurda idea della quale il Grande Sacerdote li aveva messi al corrente quella mattina…

Decise di congratularsi con se stesso per lo stoicismo dimostrato; Mur ,piccolo tesoro , alla notizia era sbiancato , spalancando quei suoi bellissimi occhini. La medesima reazione l’ avevano più o meno anche tutti gli altri , a parte Aphrodite, che aveva avuto un mancamento, ma quello sospettava fosse solo un modo per farsi soccorrere dal suo quasi-compagno-amante-occasionale-non-si-capiva-bene-cosa-Deathmask.

Solo Shura sembrava contento di passare il fine settimana sulle montagne, a scarpinare per sentieri rocciosi e senza motivo apparente…

Ma che Shura fosse un imbecille era una cosa risaputa.

Si risolse infine a dormire. Dopotutto l’ indomani sarebbe stata una giornata infer…importante : la prima ( e se Atena li proteggeva davvero come si diceva in giro, anche l’ ultima) gita di “socializzazione aziendale”,sì, aveva usato esattamente queste testuali parole, indetta dal Sommo Sacerdote.

 

Mur si svegliò di buon’ ora quella mattina, un po’ perché durante la notte Aldebaran si era girato ad abbracciarlo, e adesso stava soffocando; un po’ perché doveva assolutamente passare dalla sua casa per prepararsi alla lunga giornata che lo aspettava. Raccolse quindi le sue cose e uscì dalla casa del toro.

“Buondì” voltandosi di scatto, incontrò il volto sorridente di Shura,che stava scendendo la scalinata. “E tu che ci fai qui?!”

“Mi faccio trovare nel luogo nel luogo dell’ adunata” poi, vedendo lo sguardo confuso di Mur,”la gita,ricordi?Grande Sacerdote, tutti insieme, Parnaso… ci sei?”

“Oh…sì, è vero…” bofonchiò, grattandosi la testa a mo’ di scusa. Era ovvio. Anche lui si era alzato presto per preparasi, d’ altronde.

“Eh Eh… per non ricordarti neanche una cosa del genere, tu e Al dovete davvero aver fatto scintille, stanotte…” e chissà perché la cosa non lo rallegrava affatto.

Arrossendo vistosamente appena si rese conto del senso di quelle parole, il custode della prima casa tentò di replicare…

“No! Io e Aldebaran non facciamo sesso!!! C- cioè..non lo abbiamo fatto, ieri…perché sapevamo di doverci alzare presto,e…e…”

Vedere il Grande Mur che cercava di giustificarsi e non apparire imbarazzato,era una delle cose più tenere che shura avesse mai visto, perciò gli concesse un piccolo sorriso di incoraggiamento. Cosa che ,se possibile, fece arrossire ulteriormente il povero ariete.

Fortunatamente , fu la voce degli altri cavalieri che si stavano avvicinando a salvarlo da quella situazione.