18/06/2014
1 recensioniFatti di cordialità e gentilezze forzate con persone spiacevoli, di sottomissione pur se con qualche remora, pur di mantenere la tranquillità, e tenersi strette quelle cose che gli rimanevano.
Eren era finalmente al sicuro.
Era stata davvero una scommessa, come tutto lo era sempre stato nella vita di Erwin.
E qualsiasi fossero gli avvenimenti, buoni o cattivi, lui vinceva sempre, sapeva che carte giocare.
Per Levi non era stato nulla di più, nulla di meno.
In uno sguardo rubato Erwin aveva visto in lui molta più verità di quanto il ragazzo volesse lasciarsi sfuggire.
Occhi neri e scuri, dicevano.
I suoi occhi, essi brillavano così luminosi e voleva conservarne quella luce, anche se Levi aveva provato a fuggire... lui gli aveva mostrato la strada.
Da quando la sua squadra era stata sterminata, Levi non aveva ancora mai tirato fuori la questione.
Andava bene, aveva i suoi tempi.
Quando calava la notte, tuttavia, tutta la finzione che aveva messo su così duramente crollava.
Lo aveva sentito agitarsi nel sonno. Non che ciò lo stupisse, non poteva evitarlo neanche per se stesso.
Poteva nascondersi la verità e proteggersi, non piangere per un compagno perduto, ma sui suoi demoni non aveva potere, celati fino alla notte, fino al momento in cui in un incubo potevano torturarlo.
Lo trovò seduto al tavolo della cucina, le braccia ordinatamente poggiate su di esso e guardava fuori dalla finestra.
Si sedette di fronte a lui.
Evitava il suo sguardo, ma Erwin invece voleva guardarlo dritto negli occhi.
-Levi
Non avvicinarti - sussurravano quelle spalle strette e le dita intrecciate - troverai solo oscurità.
Un espediente che aveva funzionato per entrambi davvero per molto poco tempo.
Quando erano troppo stretti e il calore era tanto da bruciare, in quei momenti... proprio in quei momenti, si guardavano negli occhi solo per scoprire dove si nascondessero i loro demoni. Dell'uno e dell'altro.
Erwin non era un uomo di molte parole e con le poche persone di cui si fidava ne aveva condivise fin troppe - Mike, Hanji... suo padre.
Levi aveva visto quella bestia dentro di lui, senza alcun posto dove nascondersi.
Levi lo aveva toccato.
-Ho fiducia in te, Erwin.
Avrebbe voluto nascondersi la verità e proteggersi, per non piangere per i suoi compagni e le loro vite spezzate, ma sui suoi demoni non aveva potere, celati fino alla notte.
Avrebbe voluto scegliere lui come andavano le cose, ma più spesso era il fato a decidere.
Voltò lo sguardo sugli occhi di Erwin, esponendosi come infine non riusciva mai ad evitarsi.
-Spero che anche loro si sentissero così nei miei confronti, perchè io sarei pronto a morire per te.
Sussurrò quelle parole senza colore, desaturate.
Anche al buio della stanza gli occhi di Erwin, essi brillavano così luminosi. Tra chi ne era intimorito e chi non li vedeva nemmeno, Levi voleva solo conservare quella luce.
Aveva provato a scappare e lui gli aveva mostrato la strada.
Faticava, Levi, a fare avvicinare chiunque, per paura che fosse troppo e potessero vedere dove, nel suo profondo, si nascondessero i suoi demoni.
Erwin aveva visto quella bestia dentro di lui, senza un posto in cui scappare.
Sussurrò più piano di quanto potesse ma senza mai distogliere lo sguardo.
-Ti amo Erwin.
I demoni che avevano dentro erano oscuri passeggeri, qualcosa di rotto che li rendeva ormai incomprensibili alle persone normali.
Loro due, Hanji, Mike, la sua squadra, il corpo di recognizione.
Era l'essere pronti a morire anche di lì a poco.
Erwin si era preso cura della sua gamba, si era preso cura del suo corpo, e lui aveva sentito, forte, il calore del suo.
E quando furono troppo stretti e il calore bruciante, si guardarono negli occhi.
Your eyes, they shine so bright
I want to save that light
I can't escape that now
Unless you show me how.
I want to save that light
I can't escape that now
Unless you show me how.
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Cosa. Che roba è questa, non è da me!!
date colpa agli Imagine Dragons se non vi piace u.u
Scherzi a parte... spero non ne sia uscito niente di così disastroso.
Hope you enjoyed,
Alexis.
P.S. oscuro passeggero viene utilizzato nella serie TV "Dexter", non so quanti di voi la conoscano, comunque mi piaceva troppo come concetto e lo trovavo fin troppo calzante per la situazione, per non usarlo.