Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Black_Hope_    19/06/2014    0 recensioni
"Ho solo voglia di farti capire che ora sono diverso" dice tra i miei capelli.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi guardo distrattamente intorno, stringendomi nella giacca, mentre un sospiro lascia le mie labbra screpolate, a causa del freddo.
Un sospiro.
Un sospiro, che vale più di mille parole. Una muta preghiera d'aiuto, nel silenzio in cui sono sempre costretta a restare.
Sospiro più rumorosamente, reprimendo il groppo che mi si forma nel petto, quando quella canzone, quella che mi riporta alla mente troppi ricordi, risuona attraverso le cuffie.
Cerco di trattenere le lacrime, deglutendo rumorosamente, lo sguardo basso e le converse bianche che strisciano sul cemento della stazione.
Un movimento di fronte a me, mi fa alzare il viso, mentre cerco di capire chi ha appena calciato un sassolino verso le mie scarpe.
E poi mi blocco. Mi blocco, incapace di formulare un qualsiasi pensiero o anche solo di respirare.
È davanti a me, il viso vicino, talmente tanto vicino, che devo fare un passo indietro per metterlo a fuoco e realizzare che è veramente lui, che non è un miraggio e che non lo sto semplicemente sognando, come spesso mi capita di fare.
Sembra sul punto di dire qualcosa, ma deve essere per forza la mia immaginazione, perché un attimo dopo lo vedo premere le labbra in una linea sottile. 
Vorrei tanto chiedergli perché non mi parla più, perché deve farmi stare così male, perché le cose tra di noi devono essere così complicate, difficili e perché non possiamo anche solamente tornare ad essere amici come prima.
Il passaggio di un treno, mi scompiglia i capelli, riscuotendomi dal momentaneo stato di trance. 
Non è possibile che mi incanto ogni volta a guardarlo, nonostante tutto quello che mi ha fatto e che mi fa passare tutt'ora.
Stringo gli occhi, permettendo a una lacrima di sfuggire al mio controllo, la gola mi fa male e mi mordo a sangue il labbro inferiore che trema, a causa di tutte le emozioni che sto provando.
Quando apro gli occhi, ho la vista appannata, ma riesco a vedere perfettamente il cipiglio che si è formato sulla sua fronte. 
Mi guarda per un momento, confuso, mentre io mi passo una mano tra quell'ammasso informe che sono i miei capelli, provando a reprimere inutilmente tutta la frustrazione che sento.
Rimango ancora impassibile, quando nonostante i suoi amici l'abbiano chiamato più volte, rimane a guardarmi, nel tentativo di capirmi, di entrarmi dentro. 
Poi mi supera, e il suo profumo mi invade completamente quando mi sfiora la spalla sinistra, e sono quasi sicura di sentire il suo mignolo accarezzarmi il dorso della mano.
Quando lo sento allontanarsi, cammino velocemente verso i bagni di servizio, per poi chiudermici dentro e provare a scappare, a nascondermi.
Mi rendo conto di aver appena commesso un errore madornale, mostrandomi debole, a lui, che di sicuro adesso starà ridendo di me con i suoi amici.
Mi tolgo le cuffie e appoggio la schiena contro la parete sudicia di quei bagni, per poi accasciarmi al suolo e scoppiare a piangere.
Non ce la faccio. Non sono abbastanza forte per riuscire a sopportare tutto questo.
Mi predo il viso tra le mani, e ci provo, ci provo sul serio, a smettere di piangere, ma è più forte di me. Ho tenuto tutto dentro per troppo tempo.
Sento la porta dei bagni aprirsi e rinchiudersi subito dopo e non posso fare a meno di pensare a quanto devo risultare patetica in quello stato.
Sento un corpo sedersi al mio fianco e un profumo, troppo buono per essere reale, avvolgermi. 
Vorrei cercare di capire chi abbia avuto la sfacciataggine di sedersi al mio fianco, nonostante il mio aspetto non sia sicuramente dei migliori, visto che anche i capelli sono appiccicati al viso per colpa delle lacrime.
"Parlami" una voce che non mi sarei aspettata mai più di sentire da così vicino, mi fa alzare bruscamente la testa.
Wyatt é seduto vicino a me, che mi guarda con i suoi occhi scuri, in cerca di qualche risposta, il braccio appoggiato sul ginocchio piegato.
Lo fisso incredula, con gli occhi che iniziano a pizzicare di nuovo, più forte, e l'impulso di affondargli il viso nel petto, diventa difficile da reprimere.
Mi appoggia la mano sulla coscia, dove inizia a disegnare piccoli cerchi immaginari con la punta dell'indice e io non posso fare altro che trattenere il respiro, non essendo più abituata ad avere questo tipo di contatti con lui.
Anzi, forse non lo sono mai stata.
Si avvicina ancora un po' e appoggia la testa sulla parete dietro di noi respirandomi sulla guancia.
"Io.." il respiro mi si mozza in gola, non appena provo a pronunciare delle banalissime parole.
Si alza da terra, ma invece di uscire come  penso che faccia, mi prende tra le braccia e mi aiuta ad alzarmi, per poi spingermi lentamente contro il muro.
Sistema una mano al lato della mia testa e l'altra la mette sul mio fianco, per poi avvicinarsi ancora al mio viso.
Ho il cuore che batte all'impazzata quando preme le sue labbra sulle mie, regalandomi un bacio che aspetto da tantissimo tempo. 
Un bacio fatto di scuse e rimorsi, fatto di promesse infrante e di rimpianti. Un bacio    leggero, fatto di sfioramenti, mentre entrambi ci studiamo a vicenda.  Appoggia la testa nell'incavo del mio collo e sento il suo respiro leggermente irregolare infrangersi su di me, mentre mi morde un lembo di pelle  "Non ho mai voluto che andasse così, tra di noi", sussurra, e sento chiaramente il mio cuore fermarsi a quelle parole. 
Respira il mio profumo e poi si allontana, sistemandosi con la schiena contro il muro di fronte a me, guardandomi con un sopracciglio sollevato.
Vorrei dirgli talmente tante di quelle cose, che non me ne esce nemmeno una, intenta ad ammirarlo mentre mi guarda con quella sua tipica espressione.
Allarga le braccia in un invito silenzioso a rifugiarmi tra di loro, ed io non me lo faccio ripetere due volte e mi lascio avvolgere da lui.
"Ho solo voglia di farti capire che ora sono diverso" dice tra i miei capelli.
Sorrido impercettibilmente a quelle semplici parole che lui stesso mi aveva chiesto di ascoltare un anno e mezzo fa e poi mi bacia di nuovo, ancora e ancora, con più passione, dicendomi senza parole, tutte quelle cose che nessuno dei due ha mai avuto il coraggio di dire.




Spazio Autrice
Questa è la mia prima one shot e mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensate, accetto anche critiche, ovviamente! 
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Black_Hope_