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Autore: ChibiNekoChan    19/06/2014    1 recensioni
L'amicizia vera dura per sempre, questo è innegabile.
Ma cosa accade quando è il destino a separare due amiche per sempre?
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- Twilight, che ci fai qui? - Abbozzò Pinkie, cercando di cammuffare la voce per non sembrare angosciata.
- Lo sai. Posso… entrare?
La pony di terra vacillò - Ehm… ecco… - All’improvviso le tornò in mente la visita medica.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Pinkie Pie, Twilight Sparkle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’era silenzio nella stanza di Pinkie.
Un silenzio soltanto apparente tuttavia, infranto infatti dai rumorosi singhiozzi della puledra.
Dai suoi occhi cadevano grossi goccioloni che precipitavano con foga, attratti dal suolo come magneticamente. Appoggiò lo zoccolo sul suo specchio, tirando su col naso. Il labbro inferiore le tremava spaventosamente.

- E’ impossibile, non ho futuro.

Diede un colpo, crepando il vetro dello specchio. Per qualche istante si spaventò di questa furia.

- Stando con tutte loro non farò che soffrire di più...

Si arrese, appoggiando il capo sui frammenti.
Lentamente scivolò, appoggiandosi poi sul freddo pavimento.

- Forse dovrei soltanto scomparire… - Pensò, spazzando per terra con lo zoccolo, fissando i granuli di polvere macchiarle il manto roseo.

Sentì la porta al piano di sotto aprirsi, sentì un pony che ansimando chiedeva di lei.
Riusciva a riconoscere la voce, seppur fosse rotta dalla fatica. Twilight Sparkle.

Pinkie si rialzò asciugandosi gli occhi come meglio poteva e, incuriosita, avvicinò l’orecchio alla porta di camera sua, che si affacciava direttamente alle scale che conducevano al primo piano dello Sugarcube Corner.
La signora Cake stava accogliendo la sua amica con cortesia - Beh, si, è sopra, in camera sua… ma non mi sembrava dell’umore adatto per ricevere visite. - Spiegò con un sorriso gentile in volto.

- Le dispiace se salgo comunque a parlarle?

- Oh, uhm… bussa prima di entrare, cara, non vorrei che venisse disturbata, ecco… - Esitò.

- Disturbata? Si tratta di Pinkie, una visita da un’amica non la disturberà di certo.

- Beh, si… okay. Sali pure.

Twilight non se lo fece ripetere due volte.
Arrivò davanti alla porta della camera di Pinkie e bussò.
Soltanto del legno di pino separava le due puledre, una ansiosa e l’altra semplicemente con un sorriso triste in volto.
Bussò di nuovo.

- Twilight, che ci fai qui? - Abbozzò Pinkie, cercando di cammuffare la voce per non sembrare angosciata.

- Lo sai. Posso… entrare?

La pony di terra vacillò - Ehm… ecco… - All’improvviso le tornò in mente la visita medica.



 

- Signorina… - Il dottore indossava occhiali che non lasciavano penetrare il suo sguardo, ma dalla voce si percepiva un filo di nervosismo - Ecco… sono preoccupato per i risultati dell’emocroma… - Deglutì.

Pinkie, fingendo un sorriso spensierato, lo incitò a continuare.

- Lei… soffre di diabete. E nemmeno in una forma lieve. I livelli di glucosio hanno raggiunto vette preoccupanti, ed i medicinali possono fare ormai davvero poco… le rimane… poco, davvero poco… da vivere. - Sudava vistosamente, si aggiustò gli occhiali per apparire professionale, ma era uno dei suoi primi rapporti con un paziente “in fin di vita”, dunque comunicare la triste notizia lo rendeva davvero agitato.

La puledra, invece, rimase attonita.
Fissò chi aveva dinanzi con sguardo perso.

- Sta scherzando, vero?

Il dottore scosse la testa per negare.
Pinkie finse una risata divertita - Non è il momento, davvero… mi dica che è uno scherzo. - Esitò.
Il pony in camice, semplicemente, scosse nuovamente la testa, girandola poi per evitare di incrociare gli occhi della paziente.

- Preferisce essere ricoverata o passare gli ultimi tempi con la famiglia a casa sua?

- Preferisco vivere.

Il dottore si schiarì la voce - Per favore. - E finalmente le rivolse uno sguardo serio.
Ma non si aspettava gli occhi lucidi della  giovane, macchiati da delle purissime ed asprissime lacrime, grandi gocce agli angoli degli occhi i quali però si rifiutava di chiudere.
Sembravano oceani pronti ad inghiottire con una semplice onda.
Il pony singhiozzò.

- Preferisco stare a casa.

Aggiustandosi nuovamente gli occhiali, annuì - Capisco. - Disse.

 
 

- No. - Pinkie si appoggiò alla porta, sentendosi priva di forze.

- Fammi entrare, ti prego! - Twilight bussò con forza alla porta, dall’altra parte intanto la puledra stava socchiudendo gli occhi.

Il pony di terra ci rifletté per un istante.
Chiudendo gli occhi vedeva soltanto oscurità, e questo le faceva paura. Non sapeva ancora quanto le rimaneva, ma non riusciva a credere che a breve avrebbe detto addio a tutti.
Ed era davvero in quel modo che voleva lasciarli? No, si disse. Capì.
Con uno sforzo portò lo zoccolo alla porta e la aprì, accasciandosi poi al suolo.

- Pinkie! - Urlò l’amica, prendendola fra le zampe - Che ti succede?! Rispondimi! - I suoi occhi si stavano riempendo di lacrime.

L’amica sorrise mentre ancora aveva l’espressione corrucciata. Si chiedeva se fosse davvero giunta la sua ora, ed a quel pensiero non sapeva cosa rispondere. Non voleva rispondere.
Ma la terrorizzava, era un incubo. Inoltre il dispiacere di lasciare tutti i suoi amici era immenso, ecco perché il suo sorriso non era puro.
Le preoccupazioni erano davvero troppe, anche in quella situazione così estrema.

- Non ho davvero tempo per spiegarti… ma… è davvero bello poter andarmene con qualcuno… non voglio rimanere sola… ti prego… - Le sorrise mentre ancora aveva gli occhi colmi di lacrime - Non abbandonarmi adesso… - La abbracciò stretta.

Twilight non sapeva cosa fare, nè cosa dire.
Era la principessa dell’amicizia, ma aveva dei dubbi.

“L’amicizia… è davvero eterna?”

Pinkie tossì un paio di volte, ancora sorridendo all’amica - Princess Celestia ha fatto bene a sceglierti come rappresentante dell’amicizia, eheh… - Si asciugò il sudore con lo zoccolo - Sono fortunata ad averti conosciuta, Twilight Sparkle. Grazie. Spero non mi dimenticherai… - Singhiozzò, ancora tentando di mantenere il sorriso.
Twilight scosse la testa, sgranando gli occhi - Non puoi dirmi questo, non è finita! Abbiamo ancora tanto da fare insieme! Ho ancora tanto da darti! - Urlò. Queste frasi rimbombarono per tutta la camera, seguite dalla debole risata della puledra rosa.

- Ma Twilight, mi hai già donato un legame saldo ed indissolubile, cosa posso chiedere di più… ?

Indissolubile… Un legame… destinato a non dissolversi mai?

“Si. Sopravvive anche quando il destino è avverso.”

L’alicorno abbracciò forte l’amica, lei ricambiò.
Insieme, per qualche momento, risero. Risero in faccia alla morte.
Lo fecero per affrontare insieme la paura di mantenere il legame senza essere mai più l’una accanto all’altra. Per ricordarsi insieme felicemente.
Ma ben presto la stretta di Pinkie si sfaldò, si sciolse come neve al sole.
Come l’abbraccio fu allentato, Twilight si accorse di un particolare.
Gli occhi della puledra dal vaporoso crine cremisi erano chiusi, e sul suo volto vi era un pacifico sorriso.
L’espressione felice dell’alicorno si fratturò, così come il suo cuore.
Posò apaticamente l’amica sul suolo.
Le baciò la fronte.
Scese le scale.
Incrociò la signora Cake, ancora con un volto sereno.

- Come sta Pinkie? Sei riuscita a tirarla su? - Chiese, sinceramente in ansia - Non mi ha voluto dire cosa non andasse, ma spero che adesso vada meglio. - Asserì, sistemando dei muffins sul bancone per dei futuri clienti che sarebbero presto giunti.
Twilight si morse il labbro.

“Come posso dirglielo?”

Avanzò, e senza mostrare emozioni l’abbracciò.

- Che ti succede, cara?

Il manto della pony pasticcera venne presto inumidito dalle lacrime.

- Qualcosa non va?! - Allontanò subito l’alicorno da sé, fissandone poi gli occhi lucidi ed il labbro ormai sanguinante.

Singhiozzò - Lei… lei… - iniziò a piangere - Lei è… - Non riusciva a dirlo.

- Cosa le è accaduto?! Sta forse male?! - Scosse leggermente la puledra violetta per cercare di farla parlare.

- Se n’è andata.

Le lacrime si arrestarono di colpo, ma lo sguardo divenne gelido, vuoto.

- Cosa?

- Se n’è andata. - Ripetè Twilight, ricominciando a mordersi il labbro.

- Twilight! Come osi?! - La schiaffeggiò, l'alicorno subì senza fiatare - Non scherzare con tanta leggerezza su queste cose! Tirando in ballo una tua cara amica per giunta! - Girò lo sguardo altrove, disgustata.

- Non… Non è uno… - Ma prima che potesse continuare sentì un forte singhiozzo provenire dalla signora Cake, non ci volle molto prima che Twilight capisse che stesse piangendo.

Senza parlare, la pony salì le scale ed entrò nella stanza di Pinkie.
Twilight mosse qualche passo verso la stessa direzione, timorosa.
Un agghiacciante urlo di dolore la sconvolse.
Abbassò lo sguardo e, colma di rabbia, riprese a piangere.

  
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