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Autore: Natsu_Fire    19/06/2014    3 recensioni
Quando però un meraviglioso cavallo bianco le fu di lato fu costretta a fermarsi.
-Hey.. ti vedo di fretta, se vuoi ti do un passaggio..tanto vedo che dobbiamo fare la stessa strada..-. Hinata si girò e, sicuramente più bello del cavallo era il suo padrone.
So che non è granché come intro ma la storia a me piace :) vi consiglio di leggerla, e se volete di commentare.. oltre alla NaruHina ci saranno altre, come la SasuSaku, ShikaIno,NejiTen, e altre! Leggete e scoprirete! :D
Sì lo so sono fusa .-. a presto ^///^
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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CAPITOLO 14: PIU' DI UNA FIERA

 

Quella domenica Naruto e gli altri arrivarono ad Oto molto presto, erano ancora le otto del mattino. Constatarono con aria soddisfatta che la fiera era degna della sua fama. Era davvero enorme. C'erano piccoli negozietti da tutte le parti, tanto che le ragazze iniziarono ad emettere i primi gridolini eccitati elencando ciò che avrebbero dovuto assolutamente comprare. Inutile dire che i ragazzi si toccarono contemporaneamente i portafogli, come a chiedergli scusa per lo svuotamento che ne sarebbe seguito di lì a poco. Mentre le ragazze si erano riunite a parlare di quanto si sarebbero divertite quel giorno, Neji si avvicinò a Naruto che, istintivamente, prese un respiro per prepararsi mentalmente alla lista di cose che non avrebbe dovuto fare a sua cugina, invece quello gli diede inaspettatamente una pacca sulla spalla, e cosa più sorprendente, gli sorrise gentile! Dopo un primo momento di smarrimento il biondo si riprese e gli rivolse un'occhiata interrogativa..e investigativa.

Non me la racconta giusta, non me la racconta giusta. Si ripeteva Naruto. Lo sanno tutti che non gli sto un granché simpatico visto il fatto che sto con sua cugina! Dannato geloso!

-Ti ringrazio per aver avuto quest'idea. Sembra davvero piacere alle ragazze, a mia cugina e anche a noi, o perlomeno a me piace. Non so se hai secondi fini con mia cugina attuando questa sorpresa- sospirò trucidandolo con lo sguardo. Addio buon Neji, mi mancherai pensò ironizzando Naruto. Poi Neji continuò -ma credo che abbia trovato quello giusto. Hai tutta la mia stima, Uzumaki.-

E a Naruto parve di sentire le campane di una chiesa in festa a quelle parole, perché si sa, Neji Hyuuga e il fare complimenti non sono mai andati molto d'accordo.

-Ma fai del male a mia cugina e saprai dove ti ficcherò questa bella stima.- intimò, tornando il solito, apatico, quasiSasuke, glaciale Neji di sempre. Naruto sentì un brivido freddo scendergli lungo la schiena. Forse per il tono minaccioso, forse perché quelle parole gli sapevano in qualche modo di verità. Se Hinata avesse scoperto che lavorava con la polizia, che il suo ex stava nell'Akatsuki, l'associazione che gli aveva fatto fare quella vita di merda, che le stava mentendo per il suo bene... Forse sarebbe stato meglio se per quel giorno non toccasse il tasto investigatore segreto, meglio godersi la giornata con la sua fidanzata e con i suoi amici, forse i primi veri amici dopo aver conosciuto Sasuke.

-Non voglio farla soffrire, lo sai- rispose ancora pensieroso.

-Non mi importa, non farlo e basta-

Che caratteraccio pensò il biondo mentre guardava l'altro andarsene e raggiungere la sua dolce metà. Lo vide sorriderle quasi come aveva fatto a lui prima, quando gli era sembrato di ricevere un complimento. Naturalmente non lo guardava da pazzo innamorato come adesso stava facendo con Tenten, ma cavolo, aveva sorriso! Si riscosse dallo stato di trance in cui era caduto e si diresse verso una moretta alquanto sexy quel giorno. Indossava una gonna non molto corta e una camicia così aderente che sembrava non riuscire a contenere tutte le sue grazie. Abbondanti grazie aggiunse Naruto. Stava ancora camminando verso di lei quando gli si buttò addosso un'isterica Temari, affiancata da un Kiba super divertito. Li guardò interrogativi quando la bionda coi codini non iniziò a scuoterlo per il bavero, sotto lo sguardo divertito di Hinata.

-Diamine Naruto dove cazzo lo trovo un vestito elegantissimo?! Eh? DOVE?!?-

Oddio, è pazza..e anche incazzata furono i primi pensieri del biondo, vittima della disperazione di Temari.

-E c-che ne so- cercò di giustificarsi. Cavolo, perché continuava a scuoterlo? Già gli girava la testa!

-Come che ne sai? Mi spieghi che ci devo fare io con un vestito del genere? Dov'è che dobbiamo andare?! Avanti spara, così t-

-Ehi Temariiiii!- venne interrotta da una voce stridula che Temari subito classificò la proprietaria come stupida gallina, ma poi si rese conto che la voce non era che di Ino. E dopo un po' di sbigottimento iniziale si disse che, sì, stupida gallina ci poteva anche stare.

-Che vuoi?- le chiese lapidaria, ancora la stretta salda attorno alla maglia di Naruto. Non le andava di girarci attorno, ce le aveva già girate di suo. Ino non sembrò risentirne dell'umore nero dell'altra bionda, anzi continuò contenta:

-Sai, sapevo che non avresti portato alcun vestito elegante, perciò beh..visto che sono tua amica, ho pensato che potesse piacerti!- finì raggiante costringendo Shikamaru a mostrarle il vestito che le aveva comprato.

-Ma questo è..- Temari era più che sorpresa. Piacevolmente sorpresa. Era il vestito che aveva visto giorni prima davanti a quella vetrina, quando si era resa conto di amare ancora alla follia Kiba, e non più Shika. Guardò quest'ultimo cercando una risposta, e in lui vide solo un sorriso amichevole. Sorrise anche lei raggiante rivolgendosi ad Ino.

-Grazie, davvero non dovevi- ma dalla sua euforia dimostrava tutt'altro.

-Beh, ti starebbe bene- le fece eco con quelle parole che le aveva rivolto giorni prima Temari, prima di fuggire via insieme a Matsuri.

-Che dici? Possiamo essere amiche?- a Ino brillavano gli occhi mentre pronunciava quelle parole. Adesso le due bionde non avevano più niente che le mettesse contro.

-Amiche- rispose Temari con un sorriso a trentadue denti. Beh, in fondo non è stupida, ma credo che resterà per sempre con la voce da gallina!, pensò ridendo.

-Allora? Possiamo andare?- tutti si girarono verso la fonte di voce. Era stato Gaara a parlare. Diamine, si erano dimenticati della sua esistenza, era sempre così taciturno. Si guardarono tutti in cerca di una risposta e Tenten si rese conto che il loro gruppo formato dalle solite tre coppie più Hinata, con l'arrivo di Naruto, si era decisamente allargato. C'erano Kiba, Temari, Gaara, Matsuri e il povero Kankuro, che sembrava risentire la mancanza di una ragazza per sé. Non poteva essere più felice quel giorno.

-Andiamo gente!- rise afferrando la mano di Neji e iniziando a correre. Dopo aver guardato quella dolce scena, con una Tenten allegra ed un Neji imbarazzato decisero che era meglio se si dividessero per un po', per poi ritrovarsi prima di sera, senza svelare naturalmente della serata gala.

Sasuke tenne Sakura stretta a sé, non intenzionato a ripetere l'ennesimo litigio che li avrebbe separati; quel giorno non sarebbe esistito nessun Itachi. Shikamaru e Kiba ebbero il difficile compito di dividere le due neo-amiche, che chiacchieravano animatamente. Gaara e Matsuri erano già scomparsi chissà dove. Kankuro aveva augurato a tutti tranne che a Kiba una buona fiera, sotto le imprecazioni di quest'ultimo. Restavano solo Naruto ed Hinata. Il biondo sospirò, felice di poter finalmente avvicinarsi alla mora senza che qualcuno li interrompesse. Camminarono un po', chiacchierando del più e del meno. La fiera consisteva in una via centrale lunga chilometri, piena di persone che vendevano e compravano, o semplicemente guardavano e camminavano come loro. Si fermavano a guardare tante cose esposte nei negozietti. Hinata sembrava adorare i portachiavi con le forme più buffe e Naruto le regalò uno. Guardarono poi dei vestiti, e ce n'era uno che sembrava suscitare particolarmente l'interesse della mora. Beh, dopo nemmeno due ore Hinata aveva tre buste piene di vestiti, portachiavi, oggetti carini, fermacapelli, cover per cellulare, libri, spartiti..senza contare le volte che si erano fermati apposta a ballare e cantare in posti appropriati. La mora arrossì emozionata al pensiero. Infatti mentre camminavano ridendo per l'ultimo numero di ballo di Naruto su un piccolo palcoscenico, un vecchio signore li fissava esaminandoli mentre li lisciava i baffi. La coppia dopo essersi accorta del modo in cui li guardava si guardò stranita, ma il vecchio sembrò non farci caso, anzi si avvicinò a loro.

-Mi sembrate quelli giusti.- disse allora continuando a lisciarsi i baffi bianchi. -Venite con me.-

Li condusse allora su un altro piccolo palco, e Naruto iniziò a ridere.

-Signore la ringrazio, ma abbiamo già ballato e non cred-

-Zitto!- li ammonì ammutinandoli -Siete quelli giusti.- ripeté -Siete abbastanza affiatati da poter cantare insieme. Ora fatelo senza discussioni! Il giro è gratis, mi servite da pubblicità.-. Hinata guardò il ragazzo esasperata, ma divertita.

-Avanti Naru, non sarà la fine del mondo- e rise di gusto alla faccia disperata del biondo. A quella risata che non l'avrebbe mai stancato, il biondo si ritrovò ad annuire inconsapevolmente.

-Però non conosco le canzoni!- cercò allora di protestare, mettendo il suo solito, adorabile broncio.

-Ma dai! Ancora non ci ha nemmeno detto cosa dobbiamo cantare!- rise più forte la mora. Naruto non riusciva a capire perché Sakura un giorno lo aveva avvertito dicendogli Ascolta Naruto! Hinata è super-timida, anzi super-timida è dir poco! Poi insieme ad un ragazzo non credo si dimostri subito per quel che è davvero! E poi gli aveva detto tante altre cose che nemmeno ricordava, o meglio che nemmeno aveva ascoltato. Beh, fatto stava che Hinata non aveva quella super-timidezza che gli avevano detto. O almeno non con lui. E di questo si sentì fiero ed orgoglioso.

-Allora allora allora...una canzone del momento..mmmh...- il vecchio che intanto cercava cosa far cantare si voltò arrabbiato verso di loro -diamine che gioventù! Avete capito o no che sto cercando una canzone del momento da poter cantare o no?! Aiutatemi!- finì piccato.

Dopo l'ennesimo sospiro di esasperazione Hinata suggerì dolcemente una canzone che a lei piaceva un sacco, It's a Beautiful Day (Micheal Buble), ma Naruto a quelle parole in inglese la guardò spaventato. Si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò piano -Hinata! Non capisco una sola parola in inglese! Figurati se posso cantare una canzone!- il tono basso ma disperato ebbe il potere di suscitare nella mora un brivido caldo che la scosse quel che bastava da restare imbambolata con la bocca socchiusa. Come aveva fatto ad essere così sexy? Al solo pensiero si riscosse richiudendo la bocca e imponendosi un contegno. Perché da un po' di tempo pensava sempre più spesso che Naruto fosse così dannatamente sexy? Prese un respiro prima di rispondere, ingoiando della saliva nella speranza che la sua bocca asciutta si idratasse quel poco che serviva per parlare.

-B-beh possiamo sempre scegliere un'altra..- disse allontanandosi, quelle nuove sensazioni la confondevano. Eppure lui non aveva fatto niente. -Poi un giorno te lo insegnerò io l'inglese-

Naruto tutto raggiante propose una canzone che, anche se 'vecchia', sarebbe sempre stata una delle sue preferite. Iniziò la base di Io Ci Sarò (Max Pezzali).

Io non ti prometto
qualcosa che non ho
quello che non sono
non posso esserlo
anche se so che c'è chi dice
per quieto vivere
bisogna sempre fingere.

 

Hinata iniziò a cantare così, libera e forse con un po' di timidezza, che scemava pian piano, sotto gli occhi incantati di Naruto. La musica ce l'ha nel sangue pensò. Mentre cantava Hinata sembrava stesse davvero dicendo quelle cose al ragazzo, che addolcì lo sguardo. Sei bellissima così, non devi né cambiare né fingere, Hinata.

 


Non posso giurare
che ogni giorno sarò
bello, eccezionale, allegro,
sensibile, fantastico
ci saranno dei giorni grigi
ma passeranno sai
spero che tu mi capirai.

 

Stavolta fu Naruto a cantare. Non si erano messi d'accordo ma, come se fosse la cosa più naturale del mondo, cantavano liberi. Sembrava che la canzone fosse diventata un dialogo. Naruto diceva alla mora che non tutti i momenti sarebbero stati belli, e che sperava soprattutto nella sua vicinanza. Hinata gli prese la mano, stringendola in una morsa dolce e tenera, quasi materna, prima di iniziare a cantare il ritornello.


Nella buona sorte e nelle avversità,
nelle gioie e nelle difficoltà
se tu ci sarai
io ci sarò

 

Si stavano praticamente giurando amore eterno. E intanto molte persone iniziavano ad avvicinarsi, sentendo la voce melodiosa e per nulla stonata dei due giovani. La mora attirava tutti con la sua voce delicata, decisa e nello stesso timida. Mentre il biondo incuriosiva la folla, con la sua voce calda, suadente e a tratti sensuale.


So che nelle fiabe
succede sempre che
su un cavallo bianco
arriva un principe
e porta la bella al castello
si sposano e sarà
amore per l'eternità.

 

Quasi risero nel bel mezzo della canzone, dopo quella strofa che aveva cantato la mora. La loro storia era iniziata proprio come in una fiaba, il principe sul cavallo bianco che salva la principessa. Solo che nelle favole non c'erano problemi, era scontato che la vita del principe e della principessa sarebbe stata felice per sempre. Altrimenti il 'e vissero felici e contenti' non avrebbe avuto senso. Ma sapevano che, anche se la loro storia si avvicinava parecchio ad una fiaba, era la realtà. Stavano coi piedi a terra.


Solo che la vita
non è proprio così
a volte è complicata come una
lunga corsa a ostacoli
dove non ti puoi ritirare
soltanto correre
con chi ti ama accanto a te.

 

L'unica soluzione ai problemi della realtà era l'amore. O meglio le persone che ti amano. Sono loro che ti fanno andare avanti. E i due giovani lo sapevano. Strinsero ancora di più la stretta delle loro mani, scaldando inconsapevolmente la folla creatasi sotto il piccolo palco.


Nella buona sorte e nelle avversità,
nelle gioie e nelle difficoltà
se tu ci sarai
io ci sarò.

Giuro ti prometto
che io mi impegnerò
io farò di tutto però
se il mondo col suo delirio
riuscirà ad entrare e far danni
ti prego dimmi che
combatterai insieme a me

 

Sì era vero, serviva qualcuno che ti amasse per andare avanti, ma in questa strada si chiedevano reciprocamente amore e aiuto. C'erano principalmente solo loro due che superavano ostacoli e che vivevano felici una vita difficile.


Nella buona sorte e nelle avversità,
nelle gioie e nelle difficoltà
se tu ci sarai
io ci sarò.

Nella buona sorte e nelle avversità,
nelle gioie e nelle difficoltà
se tu ci sarai
io ci sarò.

Alla fine della canzone tutti gli 'spettatori' applaudirono furiosamente, rapiti magicamente da quell'alternarsi di voci ipnotiche. I due protagonisti si guardarono un po' imbarazzati da quelle attenzioni, prima di lasciarsi andare e scoppiare a ridere, come due bambini alla scoperta di un gioco molto divertente.

-Sei fantastica! Hai cantato meglio di..non so..di tutti i cantanti del mondo!- le disse euforico Naruto. Lei arrossì violentemente, balbettando qualcosa come grazie, non è vero e anche tu sei molto bravo.

 

Adesso erano in un piccolo spazio verde, che ridevano guardando le forme buffe delle nuvole su di loro. A un certo punto la mora sembrò ricordarsi di qualcosa di molto importante e, mentre arrossiva per essersene dimenticata, cacciò fuori dalla borsa un piccolo scatolo bianco. Su di essa una scritta: Sasmung Galaxy S III.

Naruto la guardò come se fosse un alieno, che diamine le salta in mente di comprarmi qualcosa di così costoso?!

-N-non ti piace? Se vuoi lo posso cambiare!- avrei dovuto prendere il IV o il V!! che figura..

-Stai scherzando vero?! Non dovevi prendermi niente, come per te basta che stiamo insieme..beh lo sai che anche a me basti tu- finì impacciato. La mora abbassò lo sguardo con lo gote ormai in fiamme.

-Ma comunque..grazie Hinata- le alzò il viso con le dita sul mento e la baciò dolcemente.

-E adesso cosa devo fare? Devo togliere la scheda giusto? Mmh.. fallo tu! Io sono sicuro che la spezzerei ancor prima di prenderla in mano- farfugliò mentre si grattava la testa. Lei annuì divertita e gli fece segno di darle il suo cellulare. Tolse il retro del telefonino, e ormai aveva l'unghia nel limite tra plastica e batteria quando, sullo schermo, comparve un nome. Qualcuno stava chiamando Naruto. Due sole parole che la mandarono in confusione: Hokage Senju. Ormai era troppo tardi per rispondere, aveva tolto definitivamente la batteria. Che significa?, pensò nel mentre.

Naruto la guardava come se aspettasse che dicesse qualcosa. Aveva fatto una faccia talmente strana! Ma lei non accennava proprio a parlare, perciò fece il primo passo.

-Hinata, stai bene? Ti sei fatta male?- intanto lei sembrava riscuotersi dallo stato di trance in cui era caduta. Cosa mi sta nascondendo? E con un'audacia che non credeva le appartenesse, decise che sì, doveva chiarirle ciò che aveva visto. Ciò che non avrebbe mai dovuto vedere.

-Perché?- alla fine sussurrò. Voleva dire molto altro, ma era come se la voce non riuscisse a salire su per la gola, come se ci fosse un ostacolo astratto che bloccasse il tutto. E va bene la sua timidezza, ma questo era sconcerto ai massimi livelli.

-Perché cosa? Hai rotto la batteria? Oh, non fa niente, tranquilla, per così poco non dovr- era totalmente fuori strada e Hinata lo bloccò a metà discorso, prima che divagasse dalla priorità. Lei aveva bisogno di sapere. Sapere. Sapere perché. Aveva pensato che non ci sarebbero stati segreti tra loro, che sarebbe stata una relazione sincera. Forse aveva sperato troppo? Eppure è così che dovrebbe essere una relazione. E allora..

-Perché l'Hokage ti chiamava?- anche questa volta uscì come un sussurro. Prima di farlo rispondere volle farlo comprendere meglio, per non farlo andare di nuovo fuori strada, e con una voce più sicura spiegò -Prima che togliessi la batteria- lo guardò negli occhi, quegli occhi azzurri adesso così spaesati e confusi -ti stavano chiamando. Il nome sullo schermo era Hokage Senju- sospirò. Vide Naruto farsi pallido e sgranare gli occhi spaventato. Che vuole l'Hokage adesso? Non poteva trovare un altro momento?! Dannazione!

-Perché?- ripeté allora la mora, sicura che stavolta si fosse spiegata abbastanza. Che le dico? Che le dico?!

-Dimmelo, Naruto.- la sua voce così...delusa. Credeva davvero che non ci sarebbero stati problemi nemmeno quel giorno? Il suo tono fece male al biondo. Non posso dirle la verità,ma, cazzo, è così...confusa, ed è ancora colpa mia.

-I-io..-

-La verità, voglio la verità. Cosa mi stai nascondendo?- le sue perle puntate sui zaffiri dell'altro, due perle così belle e così..piene di dolore. Ad un tratto vide una rabbia mai vista in lei -Dannazione Naruto Uzumaki, sono o no la tua fidanzata?! Ti fidi o no di me?!?- gridò con le lacrime agli occhi. Ma no, questa volta non sarebbero cadute quelle gocce salate. Aveva versato così tante lacrime in vita sua che se avesse dovuto contarle avrebbe perso il conto molto, molto tempo fa. Purtroppo la sua forza di volontà non ebbe l'effetto sperato e le lacrime iniziarono a scendere copiose sulle cote arrossate dalla rabbia e dal dolore.

Naruto non sapeva davvero che dire. La sua mente svuotata dalla scena che gli si presentava davanti. No, non avrebbe saputo mentirle stavolta, e proprio non sapeva come uscire da quella conversazione lasciando Hinata fuori dalla pericolosa situazione in cui si era cacciato. Provò ad avvicinarsi, ma lei prontamente fece un passo indietro.

-Te l'ho detto Naruto, voglio la verità. Ma a quanto pare mi ero davvero illusa. Non me lo dirai vero?- domandò con un filo di voce, ancora chiara quel poco di speranza che le era rimasta. Lui scuoteva la testa, colpevole. No, non era decisamente così che doveva andare. Io voglio solo proteggerla. Invece adesso la sto perdendo così.

Sbatté un attimo le palpebre, e appena aprì gli occhi lei era già distante. Stava correndo, disperatamente correndo via, via da lui e via dalle bugie dalle quali si sentiva costantemente circondata da giorni. Il comportamento strano, la sorpresa uscita così di colpo, l'assenza, la distanza di quei pochi giorni. Si spiegava tutto. Tutto. Lui le stava nascondendo qualcosa, qualcosa di molto importante se era arrivato ad avere contatti con Hashirama. Si accorse di avere ancora in mano metà cellulare di Naruto, la batteria l'aveva buttata chissà dove nella furia della corsa. Non mi sono voltata nemmeno un secondo.

Fin quando l'ho vista, non si è voltata un secondo. Pensò il biondo, mentre correva alla ricerca della ragazza dai lunghi capelli blu. L'aveva persa di vista. C'era troppa folla, ed era comprensibile, la fiera si svolgeva una volta l'anno, e adesso si trovavano nell'ora di punta per tutti i turisti. Ma no, Naruto non capiva perché ci fossero così tante persone proprio quando gli serviva desolazione. Non gli serviva nessuno, nessuno tra i piedi, voleva solo lei. Voleva raggiungerla, chiederle scusa, asciugarle le lacrime. Perché in fondo, era questo che si erano ripromessi con quella canzone. Amore. Fedeltà. Aiuto. Per tutta la vita. E lui non aveva affatto mantenuto la parola, e adesso non sapeva dove trovarla. Buffo come in un minuto era svanita tutta l'aria d'amore che aleggiava tra loro. Continuò a correre alla cieca, sperando in un miracolo.

 

 

-Dove lo nascondiamo?-

-Non dobbiamo nasconderlo necessariamente-

-Ma non è divertente! Vuoi dire che lo lasciamo qui in mezzo alla strada?-

-Esatto-

-Dici che il capo sarebbe d'accordo? Forse dovremmo squartarlo-

-No, non dico nulla. Dico solo che mi sto scocciando a fare la babysitter ad un cadavere, idiota. Andiamocene.- e quegli uomini strani se ne stavano andando, se non fosse stato per un rumore, quasi impercettibile, un respiro accelerato, all'angolo della via. La ragazza non sembrava essersi accorta di loro, ma le regole stabilivano che non ci dovevano essere testimoni.

Hinata corse troppo, non aveva più fiato, e si fermò a prendere un po' d'aria. Forse aveva reagito troppo esageratamente. Doveva aspettare e chiarire, giusto? E invece se ne era scappata come una ragazzina. Sospirò e alzò gli occhi, ma come rapita da qualcosa sgranò gli occhi spaventata. Alzò ancora un po' gli occhi e vide tre paia di occhi iniettati di sangue che la scrutavano. Si soffermò col fiato mozzato su ognuno di essi, esaminandoli. Il primo aveva, come gli altri due d'altronde, un mantello. Un mantello con le nuvole rosse, e qua si accese il secondo campanello d'allarme nella testa della mora. Un uomo a terra, e il simbolo dell'Akatsuki. Cercò di mantenere la calma e continuò l'ispezione. Aveva una coda bionda, con degli occhi azzurri, o almeno uno lo era, l'altro era coperto dal ciuffo. Passò al secondo, il taciturno, appoggiato al muro in una posa alquanto familiare. Assomiglia estremamente a..sgranò gli occhi..Sasuke! Ancora turbata, molto turbata, terrorizzata era ancora un eufemismo, voltò il viso a scrutare quello del terzo ed ultimo uomo. Appena lo vide si sentì mancare. Non è vero. Si era ripetuta più volte quell'affermazione, ma il viso restava quello. Uguale. Non cambiava nemmeno un po'. Nemmeno di un capello, grigio come l'argento. Non cambiava nemmeno quel sorriso strafottente che l'aveva caratterizzato sempre, anche diversi anni prima. Anche lui sembrò per un istante sorpreso da quel viso d'angelo, che spesso aveva baciato, ma si ricompose in fretta.

-H-Hidan?- il cervello della ragazza lavorò in fretta: Hidan era il tassello mancante. Giorni fa Naruto le aveva fatto una domanda insolita: che compagnie aveva questo Hinan? Era chiaro che Naruto sapeva. Lui sapeva, e non le aveva mai detto niente.

-Ehi bambolina, da quanto tempo- ghignò sadico.

-La conosci? Chi è?- parlò per la prima volta l'uomo appoggiato al muro, con tono cupo e distaccato, come se in fondo non gli importasse poi così tanto.

-Anche se la conosce non cambia niente, Itachi- si intromise il biondo.

-Sta zitto Deidara. Con lei abbiamo preso due piccioni con una fava, per Jashin!- mentre gli si illuminavano gli occhi Hinata pensò che nella sua vita non poté fare sbaglio peggiore di quello di innamorarsi di Hidan.

-Spiegati meglio- disse Itachi riducendo gli occhi a due fessure.

-Hai presente Hiashi Hyuuga?- riprese Hidan, l'altro annuì.

-E' quello che ci ha dato il lavoro da svolgere entro la fine di ottobre?- chiese curioso Deidara.

-Esatto, idiota. E questa davanti a noi e la sua adorabile figlioletta!- i suoi occhi erano diventati quelli di un mostro. O, forse, lo sono sempre stati.

-Bene allora prendila- ordinò Itachi.

-Ci hai risparmiato il lavoro bellezza- già Hinata non sopportava più la voce stridula dell'uomo biondo, Deidara. Cercò di tornare in sé. Aveva una gran paura. E non sapeva che fare, non riusciva a muovere nemmeno un muscolo. Ma si sforzò di parlare.

-C-che c'entra mio padre in tutto questo?- Itachi si staccò dal muro per la prima volta, e si avvicinò a lei quanto serviva a sentire il suo fiato di menta sul viso. La mora, per quanto vano fosse, cercava di darsi un minimo di contegno, mantenendo ancora solida la sua dignità.

-Hiashi Hyuuga cerca sua figlia da anni ormai, credo la debba punire per aver disobbedito alle regole della casata. Si è rivolto a noi meno di un mese fa, commissionandoci questo bel lavoro. Ti riporteremo da lui, perciò non fare storie se non vuoi che usiamo la forza.- finì gelido.

-Io non verrò con voi.- No. Non poteva tornare in quella casa. Meglio morire per mani loro, che non per mano di suo padre.

-Bene, ti avevo avvertito- il suo tono era come dispiaciuto. Si alzò di scatto dirigendosi verso il corpo morto a terra, mentre con un gesto ordinò ad Hidan di prendere la ragazza. Hinata provò subito ad alzarsi e scappare via, ma non ne ebbe il tempo.

-Bene cucciolotta del cazzo, vediamo se stavolta farai o no quello che ti dico. L'ultima volta non mi è andata bene- storse la bocca al ricordo, mentre bloccava Hinata afferrandola dal braccio, mentre con l'altra mano le chiudeva la bocca, per non farla urlare. Hinata era terrorizzata, sentiva di essersi bloccata dalla paura. È tutto un sogno, presto mi sveglierò e..no. E' tutto vero. Ho paura. Ho tanta paura. Naruto! Quello fu il suo ultimo pensiero, dopo il nulla.

-Dovevi proprio farla svenire?-

-Zitto idiota. Pensa a fare quello che ti dice Itachi, per Jashin!-

-Deidara, prendi il corpo di Orochimaru e portalo via. Avrebbe dovuto imparare a pagare il debito molto prima che arrivassimo a questo punto.- volse lo sguardo ai due. -Andiamo.- ordinò. Per l'ennesima volta però furono attratti da qualcos'altro.

-Hinataaa! Dove sei?! HIN- Naruto si fermò, sgranando gli occhi. Ma che diavolo..? No, non era possibile. Uno era Hidan, l'altro era uno dei bastardi di quella sera di anni prima, e l'ultimo...non poteva non essere lui. Non era cambiato di una virgola. Spostò lo sguardo sulle spalle del biondo, dove giaceva a peso morto un uomo, capelli lunghi e tanto, tanto sangue. Guardò Hidan e trattenne il respiro, mordendosi l'interno della guancia. Hinata.. sembrava viva, non c'erano tracce di sangue. Era svenuta, solo svenuta, per fortuna. Lo guardavano chi con odio, chi con divertimento e chi con tristezza. Ma era consapevole che si era scavato la fossa da solo. Ma prima che succedesse qualunque cosa doveva portare Hinata via da lì. Prese un respiro pronto ad agire, o almeno a provare a parlare, ma si sentirono passi veloci, qualcuno che correva nella loro direzione. Volse lo sguardo e no, questo non ci voleva.

-Diamine dobe, dov'eri finito?! Il Senju mi ha chiam- Cazzo sono in ritardo fu il suo ultimo pensiero prima di perdersi in quegli occhi tanto simili ai suoi, ora riempiti di qualcosa di indescrivibile.

-Itachi..-

 

 

SpazioAutrice

Allooora mi sembra di non essere poi così in ritardo :3 che soddisfazione dopo mesi xD

bene, parliamo del capitolo..che dire.. intanto ho messo un titolo (strano, molto strano). Poi..beh sì insomma, non mi sembra che la fiera sia andata come previsto, da un certo punto in poi..

Naru: perché complichi le cose?!?!?

Sasu: non ha niente di meglio da fare, sei peggio del dobe.

Io:ehiiiii :(

Hina: dai, mary-chan risolverà tutto, state tranquilli! ^^”

 

Ringrazio di cuore chi recensisce, chi preferisce, segue e legge la storia! Fantastici <3

fatemi sapere cosa ne pensate, lo sapete che il vostro parere è importante! Non mi abbandonate pleasee xD

a presto allora!

Baci :*

Mary

  
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