I was just guessing at numbers and figures

Fin da quando era piccolo i numeri lo avevano affascinato.

Seppure avesse scelto di studiare Psicologia , colpito dal fascino della mente umana, Diego aveva sempre mantenuto questa voglia di certezza che solo la matematica con le sue regole gli poteva concedere e così si era specializzato nei test e nella psicometria.

Era sempre stato un uomo con i piedi per terra, razionale, incapace di agire d'impulso, ma calcolando e analizzando ogni singola cosa.

Poi era arrivato lui.

Francesco era il suo completo opposto.

Disordinato, impulsivo, metteva sempre passione in quello che faceva.

Eppure nel suo lavoro era sempre puntuale e professionale e ciò lo spiazzava.

Stava riflettendo su queste cose bevendo una tazza di the nel suo ufficio quando il collega entrò tutto trafelato senza annunciarsi.

-Ho questa idea per un nuovo progetto e sono sicuro che ti piacerà.-

Dal resto lui era così, un vulcano sempre attivo, un bambino sempre entusiasta davanti le meraviglie del mondo.

Diego sorrise e lasciò che l'altro esponesse quello che aveva pensato.

-E' un idea magnifica,- disse poi, quando l'altro ebbe finito di parlare- sono sicuro di poter trovare qualcuno che ti possa aiutare,magari uno dei nuovi dottorandi.-

-Come qualcuno? Io voglio te.-

-Non so se posso occuparmene. Sai le tesi di Novembre e tutti i progetti a cui sto già lavorando.-

-Non m'importa aspetterò.-

-E poi la collaborazione con Oxford...- Diego poté vedere qualcosa spezzarsi negli occhi dell'altro.

-Già è vero. Te ne vai in Inghilterra e mi lasci qui da solo.-

-Non è che ti sto abbandonando, sono solo pochi mesi.-

Francesco rimase in silenzio per qualche minuto.

-Hai ragione, è che mi fa strano stare qui senza di te.-

-Ma continueremo a sentirci via Skype. Non fare quella faccia da cucciolo abbandonato.-

-Non sto facendo nessuna faccia- disse l'altro mettendo ancora ulteriormente il muso.

-Sei un uomo adulto per la miseria.-

-Un uomo adulto che sta venendo lasciato solo in balia di studentesse urlanti in piena crisi ormonali.-

-Te la caverai benissimo.-

-Non voglio che tu parta e trovi qualcun altro con cui lavorare e fare progetti.-

-Sai che non potrei mai sostituirti e poi gli inglesi sono spocchiosi.-

-Me lo prometti?-

-Sì, te lo prometto-

Un altro silenzio cadde tra loro e un pensiero attraversò la mente di Diego, uno di quei pensieri che si cerca con tutte le forse di scacciare ma che rimane lì come un chiodo fisso.

E se ci fosse dell'altro che non si erano detti?

-Francesco...- Lasciò che la frase rimanesse in sospeso sperando che l'altro vi leggesse tutte quelle cose che lui, uomo razionale quale era, non era in grado di esprimere ad alta voce.

L'altro annuì e sorrise .

Uno di quei sorrisi veri e sinceri diverso da quello che mostrava a lezione o alle conferenze.

Un sorriso che riservava solo a lui.

Gli prese la mano e se la portò alle labbra,in un gesto troppo intimo pure per lui,l'uomo delle emozioni.

-Gli inglesi sono troppo freddi, tu hai bisogno di qualcuno che si prenda cura di te e ti ricordi la facciata umana delle cose.-

-Ho già te per questo, no?-

-E mi avrai sempre. Devi solo tornare da me.-

-Come potrei non farlo?-

C'erano tante cose che Diego non capiva delle emozioni, a volte le trovava davvero difficili da interpretare, ma lo sfarfallio nello stomaco che provò quando l'altro sfiorò le sue labbra non aveva bisogno di tante prove empiriche per essere capito.

SPAZIO DELL'AUTRICE

Ammetto che i riferimenti a due miei professori dell'università non sono puramente casuali..Capita :P

Per chi fosse interessato, la psicometria è quel ramo della psicologia che si occupa della misura di atteggiamenti, abilità, caratteristiche della personalità. Per lo più si occupa di sviluppare e validare test che hanno come campo d'indagine l'individuo ma è molto altro in realtà.

Il titolo è preso dalla canzone dei Coldplay "The scientist".