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Autore: Adelhait    16/08/2008    7 recensioni
Mutare.
Sì, in questi ultimi anni sono mutata, sia nello spirito che nel corpo. Un tempo i miei pensieri erano frivoli e senza valore, come il volare di una farfalla sulle corolle dei fiori di campo. Come lo scorrere di un ruscello di montagna, dove io pescavo qualche piccola trota, il mio pasto durante quel lungo viaggio...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Desiderio

 

 

 

 

 

Mutare.

Sì, in questi ultimi anni sono mutata, sia nello spirito che nel corpo.

Un tempo i miei pensieri erano frivoli e senza valore, come il volare di una farfalla sulle corolle dei fiori di campo.

Come lo scorrere di un ruscello di montagna, dove io pescavo qualche piccola trota, il mio pasto durante quel lungo viaggio.

Ora i miei pensieri sono più profondi, più trasgressivi, se vogliamola metterla così.

So perfettamente di non dover pensare a Voi come ad un uomo, perché siete uno Youkai, un essere Immortale, ma non ci riesco.

Non riesco a pensare a Voi diversamente.

Sbaglio.

Sì, erro in questi assurdi pensieri.

Eppure…continuo, essi mi martellano la mente.

Anche se, Kagome-sama dice ch’è del tutto normale provare qualcosa, avere questi strambi pensieri, ma vi vergogno di ciò che provo.

Di ciò che sento.

Vergogna.

Ecco quello che provo.

Ogni mese attendo il giorno fatidico, quando Voi venite a trovarmi.

Sapete alcune volte ho desiderato che Voi non veniste per non provare più questi assurdi pensieri, ma poi una parte di me, quella irrazionale mi fa capire che ho bisogno di voi.

Bisogno.

Sì, ho bisogno di vedere quegli occhi di fuoco che mi hanno stregato.

Buttato in un baratro senza fine.

Ho bisogno di vedere quelle labbra sottili e delicate come i petali di una rosellina selvatica.

Di vedere il Vostro viso, così severo e fiero.

Le Vostre braccia, mani così forti.

Vorrei, so che assurdo, ma vorrei sentire il calore di un Vostro abbraccio.

Sussulto, mentre penso a ciò, ma non posso farci nulla, sento un forte calore che pervade il mio corpo.

Il mio stomaco è in subbuglio ogni volta che vi vedo, sento le mie gote infiammarsi ogni volta che Voi mi guardate.

Morire.

Sì, mi sembra di morire, ma anche di rinascere ogni volta.

Due sensazioni che mi rendono felice ed euforica, ma anche triste.

Sapete ogni giorno provo nuove acconciature, affinché Voi mi notiate, quando venite, ma invano mi riservate sempre lo stesso sguardo freddo e impenetrabile.

Che tristezza.

Sospiro, mentre sono seduta su questo tronco caduto, ricoperto di muschio.

Vi attendo, per l’occasione ho indossato questa splendida yukata color bianco con delle stampe di fiori di pesco, e fasciata in vita da un obi color rosa pallido.

Ho legato in miei lunghi capelli corvini con un kanzashi a forma di piccola farfalla, sapete mi sono perfino truccata…anzi mi ha truccato Kagome-sama, mi ha messo sulle labbra quello strano trucco dal sapore strano.

Fragole.

Di fatti, di tanto in tanto mi passo la lingua sulle labbra per sentirne il dolce sapore zuccheroso.

Eccovi finalmente arrivare, sento il cuore salirmi in gola, so di sicuro di essere arrossita, infatti, sento il mio viso bruciare come il fuoco che brucia il mio corpo.

"Benvenuto Sesshoumaru-sama".

Mi alzo e faccio un lieve inchino, in segno di rispetto.

Rispetto.

Quello che provo nella Vostra figura.

Così bella ed autoritaria.

Mi avvicino a Voi e guardo il cielo.

Stelle.

Il cielo n’è pieno, così belle che restiamo in un muto silenzio a guardarle, intanto il vecchio Jaken si assopisce poggiato con la schiena a quel vecchio tronco.

Sorrido, mentre mi giro a guardarlo, ma non mi rendo conto che qualcuno mi osserva rapito.

"Andiamo".

Sobbalzo, siete stato Voi a parlare?

Annuisco e vi seguo.

La Signora del Cielo ci osserva, dolce e placida nel suo oceano nero pieno di Lucciole.

Dove mi portate?

Intanto il mio cuore sobbalza frenetico, mentre vi osservo, sapete vorrei camminare al Vostro fianco, ma questo non si può.

Infatti, questo onore è riservato solo alla Vostra Compagna.

Alla Vostra Sposa.

Sposa, un termine che mi rende furiosa…mi rende gelosa.

Gelosia.

Ecco ciò che provo se un’altra vi è accanto, vorrei ucciderla…

D’un tratto scuoto violenta il capo, basta fare assurdi pensieri, quando.

"Rin".

Sobbalzo di nuovo e vi guardo, mi perdo nel Vostro sguardo dorato.

"Guarda".

Alza la mano e mi fa segno di guardare oltre, io guardo…ammiro il bellissimo panorama.

Estasiata.

Sì, sono estasiata di fronte a ciò che ho di fronte.

Siamo su di un promontorio dove si vede il mare che risplende d’argento, come i Vostri capelli, e le stelle che brillano come tante fiaccole.

Cammino avanti ammirando quel meraviglioso dipinto…solo una Divinità benevola è stata in grado di fare un quadro così meraviglioso.

"È bellissimo".

Sussurro, mentre mi pongo una mano sul petto.

"Sì".

La Vostra voce mi è vicina, vicinissima, mi volto e vi vedo a pochi centimetri dal mio viso.

Lo abbasso imbarazzata, ma poi mi volgo verso il cielo stellato, quando una piccola stella invidiosa di noi scende cade per tuffarsi nel mare.

"Oh, una stella cadente".

Dico felice, socchiudo gli occhi ed esprimo un unico desiderio.

Come vorrei che Sesshoumaru mi amasse come una donna…una vera donna…

Riapro gli occhi, ma non avviene nulla, Voi siete sempre freddo e scostante.

Mi allontano e mi poggio con la schiena su il tronco di un albero, sono un po’ delusa, perché il mio desiderio non si è avverato, quando Voi mi chiedete.

"Rin cos’hai?".

"Nulla".

"Menti".

"No, non lo farei mai".

Abbasso il viso, mentre sento gli occhi bruciarmi, perché?

Ma d’un tratto sento che qualcuno mi alza il viso, lo vedo siete Voi che mi obbligate a guardarvi.

Ecco ora piango.

"Perché piangi?".

Mi domandate, nel Vostro tono di voce c’è una punta di preoccupazione, perché?

"Perché ho desiderato qualcosa che mai potrò avere".

"Cosa?".

Io vi guardo fiera e vi rispondo senza temere delle conseguenze che dopo verranno.

"Che Voi mi amiate come una donna…"

Mi guardate leggermente confuso.

Basta! Con uno slancio vi bacio, non mi importa delle conseguenze…non mi importa di perire.

So con certezza che Voi mi allontanerete, mi punirete per la sciocchezza che ho appena commesso…ma…ma…voi state rispondendo al mio bacio.

Sento la Vostra lingua farsi largo nella mia piccola bocca, sento le Vostre mani che accarezzano la seta dell’yukata.

Esplorano il mio corpo celato da questa liscia stoffa.

Sono felice, sento che il cuore tra un po’ esploda nel petto.

Allaccio le mie esili braccia intorno al Vostro collo.

Ci stacchiamo per riprendere ossigeno, ma Voi non vi fermate, cominciate a baciarmi le guance, ormai rosse, per poi arrivare vicino l’orecchio.

Sento il Vostro respiro così caldo che mi stuzzica, mi dite con voce roca.

"Rin, sei sicura di volerlo?".

"Sì".

Sussurro, mentre mi lascio andare nel peccato.

Sì, Voi siete un Angelo tentatore che presto mi dannerete, ma non mi importa…voglio crogiolarmi in questo eterno errore.

D’un tratto sento i Vostri artigli lacerare il mio obi, avverto la mia veste che lentamente si apre.

Sento la yukata cadere ai piedi, mi stringo di più a Voi, mentre le Vostre mani esplorano il mio corpo.

Caldo.

Sento un forte calore che mi pervade, come anche forti brividi che mi percorrono, mentre le Vostre labbra assaggiano il mio collo.

Vi soffermate sulla giugulare, l’assaggiate come un vero predatore, avverto i Vostri canini che pizzicano la mia pelle.

Piacere.

Sì, mi piace…mi eccita questa azione.

Socchiudo gli occhi, mentre sospiro ad ogni Vostro tocco.

D’un tratto avverto un rumore, la Vostra armatura abbandona il Vostro corpo, come anche la candida veste di seta.

Nudo.

Siete nudo di fronte a me, un corpo perfetto scolpito in un blocco di marmo…solo un abile artigiano è stato in grado di creare una creatura di una bellezza eterea.

Mi stringete a Voi ancora di più, quando con delicatezza mi portate a terra.

"Perdona la mia pazzia Rin".

"No, perdonate me…e il mio assurdo desiderio".

Sorridete, e lentamente mi fate Vostra.

Dolore.

Un dolce dolore mi pervade, che lentamente mi rende leggera come una nuvola.

Mi amate come una vera donna, anche se so che questa sarà la prima ed ultima volta…ma d’un tratto avverto un forte dolore sul collo.

Morso.

Mi avete morso, ma lentamente si sento stanca e cado in un mondo privo di luce.

Mi desto.

Mi risveglio, sono stanca e confusa.

Sono distesa a terra, mi porto una mano sul viso, mentre l’altra e sul mio ventre…ma sento qualcosa si morbido, di liscio.

Mi metto veloce a sedere e vedo, con disappunto, che sono vestita.

Allora ho sognato tutto?

Intanto, il sole è appena sorto e di Voi neanche l’ombra.

Delusione.

Sì, sono delusa, abbasso il viso sconfitta, mentre due grosse lacrime rigano il mio viso.

Mi rialzo, ma d’un tratto sento un forte dolore sul collo, mi porto veloce la mano sulla parte dolorante e sento sotto i miei polpastrelli una specie di cicatrice…un morso…

Allora non ho sognato.

"Rin".

Veloce mi volto e vi vedo, siete bellissimo alla luce del sole nascente, mi avvicino a Voi felice come non mai.

Vi abbraccio, lo fate anche Voi e poi mi sussurrate.

"Da oggi resterai con me".

Felice.

Sono felice come non mai, ma un dubbio mi assilla, mi porto la mano sul collo, quando Voi mi dite.

"E’ il mio marchio, tu adesso sei la mia Compagna…su adesso andiamo".

Annuisco e mi metto al suo fianco felice, anche se so con certezza che non sarà in eterno…

Ma voglio vivere con Voi ogni attimo della mia breve esistenza.

Fine

 

 

_____________

Rieccomi con una shot pazza allo stato puro, non so sia piacevole, lo spero almeno un pochettino ^^.

Ringrazio le anime pie che leggeranno e che recensiranno, un bacio e a presto ^^.

   
 
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