Libri > La Divina Commedia
Ricorda la storia  |      
Autore: Wasp13    19/06/2014    1 recensioni
Per tutti gli amanti, gli innamorati, i folli, per quelli che non possono urlare il loro amore e per tutti coloro che vivono con passione, ecco a voi ciò che Francesca non ha mai avuto il coraggio di dire
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- Si avvicini, prego. Davanti a questo giudice promette di dire la verità, tutta la verità e nient altro che la verità?
- Lo giuro.
- Allora ci parli del motivo per cui è qui.
- Da dove cominciare?
- Dalla sua morte, per esempio
-Oh la mia morte...... che dire, venne a farmi visita in modo del tutto inaspettato in un caldo pomeriggio. Era un giorno come tanti e non avrei mai pensato che quella sarebbe stata l'ultima occasione di sentire il vento accarezzarmi i capelli......Come era nostro solito fare, ammazzavamo il tempo perdendoci in altre storie per evadere da una vita troppo stretta, inadatta alle nostre necessità. Ginevra e Lancillotto erano i protagonisti della nostra lettura. Eravamo lì a leggere delle loro avventure, ad assistere ai loro dialoghi ma poi.....intravidi il mio volto in quello della dolce Ginevra e il valoroso cavaliere possedeva i lineamenti dell'uomo che mi sedeva accanto. Su quelle pagine le parole erano scomparse, avevano mutato il loro aspetto, sembrava uno specchio. Magari mi sbagliavo eppure ai miei occhi appariva così reale....per qualche istante credetti che la dolce fiaba non fosse più tale. Lasciai che l'istinto mi guidasse ritrovandomi tra le braccia del mio amato in un intenso bacio. Il primo e l'unico che gli abbia mai dato, le nostre labbra mai prima di allora si erano sussurrate parole d'amore. Bastò così poco, un attimo, un attimo che non mi concesse neanche l'opportunità di capire cosa fosse accaduto, un attimo spezzato per sempre da un dolore troppo forte per essere ignorato. Un colpo di pistola dritto all'addome. Sentivo il sangue fluire lentamente al di fuori del mio corpo,ma ciò che maggiormente mi uccise fu vedere la figura del mio amante inerte, dalla quale lentamente gli veniva strappata la vita.... Il mio ultimo ricordo è una lacrima che mi solcava il viso e le nostre dita intrecciate...
- Dunque lei è conscia delle sue azioni, di ciò che lei e il suo amante avete commesso?
- Si, vostro onore... chiedo perdono
- Non spetta a me concederglielo. Mi limiterò a sancire la sua condanna. Si diriga giù per quelle scale e scenda fino al secondo piano.
- Scendere? Ma signore, la prego, so di aver sbagliato ma non le sembra una punizione troppo dura?
- Troppo dura? Lei ha peccato di lussuria. E' quello il suo posto!
- Lussuria? Io ho amato! E' forse un peccato?
- I fatti sono questi e non fanno di lei una vittima
- E allora se amare vuol dire peccare, lo confesso, ho peccato! Ho commesso il grande torto di innamorarmi. Mi persi nei suoi occhi tondi, lucenti, color nocciola con sfumature di un marrone più scuro all'iride, mi sciolsi per quel sorriso beffardo, la sua nobiltà d'animo, la capacità di capirmi senza aver proferito parola, tutto questo e non solo mi strappò il cuore dal petto e lo mise nelle sue mani. Ma, lo ammetto, non cambierei un istante di quello che è accaduto perchè l'ho amato, lo amo e non mi importa delle conseguenze. Non mi sono mai sentita più viva e felice di quando ero in sua compagnia.
- Bene, allora vada dove le ho indicato e paghi per il suo torto. E' condannata a vivere tormentata da quel vortice simile alla vostra spudorata passione.
- E allora insieme a me condanni Amore, è stato lui a farci incontrare! Ma sa che c'è? Non mi importa. MI spedisca pure nel punto più basso a patire la pena più dura. Sono innamorata, sono felice, nessun dolore potrà turbarmi. Quello che voi chiamate inferno, sarà il nostro paradiso perchè accetta il nostro amore e, come vedi, le nostre mani sono ancora strette come quando dicemmo addio ai giorni sulla terra. Lui è con me. Non c'è nient altro che abbia importanza. Me ne vado, ma con lui, perchè è parte di me, non lo lascerò mai. Condanna la forza dell'amore, ti dimostrerò che non ci sono pene che reggano. E mi dispiace per te, povero, che non saprai mai cosa vuol dire amare senza riserva, senza paura di niente, perfino della morte. 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > La Divina Commedia / Vai alla pagina dell'autore: Wasp13