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Autore: _potterine4e_    19/06/2014    2 recensioni
Dopo la caduta del Signore Oscuro, tutto sembra tornare alla normalità: Hogwarts riapre e le lezioni riprendono. In questo periodo "pacifico" quattro ragazze arrivano alla scuola di magia, loro sono Isabella, Lauren, Metis e Angie. Una viene da una famiglia purosangue profondamente rinnegata, un'altra è una Weasley (un nome, una certezza), l'altra ancora è nientemeno che la figlia di Harry Potter ma non vuole essere considerata solo così, e l'ultima... ha un passato che non conosce e che nemmeno si immagina...
Ringraziamo Mary Evans per averci lasciato usare alcuni suoi personaggi.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione, Da Epilogo alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Malandrine'
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Casa Weasley, ore 10.00

«RONALD BILIUS WEASLEY, ALZATI DA QUEL DIVANO E ACCOMPAGNA TUA FIGLIA IN STAZIONE!»
«NO!»
Hermione chiuse di scatto il libro che stava leggendo e guardò la suocera con aria sbalordita.
«Hai ragione Hermione cara. RON! RIMETTITI SUL DIVANO!»
Il malcapitato si risiedette sospirando sul sofà.
*TONF!*
Una ragazza dai capelli castano-biondo e gli occhi color nocciola era appena arrivata e aveva lasciato cadere il grosso baule per terra, sbuffando.
«Eh, ma quanto può essere pesante...»
Molly guardò con aria omicida il figlio e...
In quello stesso istante entrarono George e Angelina.
«Certo Ron che sei proprio uno scansafatiche! Potevi aiutare Lauren con il baule...»
Lauren corse ad abbracciare gli zii e George le fece l'occhiolino.
«Papà! Non vedo l'ora di essere a scuola! Voglio essere smistata in Serpeverde!»
Cadde il silenzio. Ron si alzò lentamente dal divano.
«TE LO SCORDI! TU SARAI UNA GRIFONDORO!»
«RONALD, TI SEMBRA IL MODO DI URLARE A TUA FIGLIA?»
«Ma...»
«NIENTE MA! Lauren cara, ti accompagno io in stazione con la mamma, d'accordo?»
«Va bene nonna! Comunque papà stavo scherzando, era un'idea mia e dello zio George. Ciao ciao!»
Le tre donne si avviarono in macchina a King's Cross.
 
King's Cross, ore 10.30

«Muoviti Metis! Per colpa tua perderemo il treno!»
«Uff, che palle James!»
La ragazza guardò esasperata il fratello. I due fisicamente avevano poco in comune, lei aveva i capelli rossi e lui castano scuri ma avevano entrambi gli occhi verde smeraldo del padre: Harry Potter.
«Ragazzi, non litigate. Arriveremo in perfetto orario»
Il padre sbuffò per le tante litigate dei suoi figli ma nonostante ciò continuò a spingere uno dei tanti carrelli.
«Non vedete l'ora di essere a scuola vero?»
Ginny Potter era anche lei impegnata ad aiutare i figli a trasportare i bagagli.
«No»
«CHE COOOSA? E MI DICI ANCHE DI SBRIGARMI?»
I capelli di Metis divennero scuri quanto quelli del fratello.
«Ahahahah! L'hai già fatta arrabbiare James?»
I fratelli si voltarono e videro un ragazzo dai capelli biondi e dagli occhi grigi.
«Toh guarda chi si vede! È arrivato il giovane Black!»
James si avvicinò al ragazzo e gli diede una pacca sulla spalla.
«Pronto per la scuola Gideon?»
«Per far impazzire le professoresse? Si sono pronto!»
«Ok ragazzi ora attraversiamo il passaggio che porta al binario 9¾. Ah già mancano solo 5 minuti alle 11:00».
«CHE COSA? E CE LO DICI SOLO ADESSO?»
Urlarono i tre ragazzi in coro contro Harry, precipitandosi contro il muro.
Erano arrivati. Il treno era lì ad aspettarli. Dovevano solo salirci.
 
Ore 10.45
 
Angie camminava con il suo carrello verso il binario 9 e ¾ .
Era una ragazza molto chiusa di carattere, aveva i capelli biondi e dei bellissimi occhi blu.
Non si confidava mai con nessuno.
L'unico “famigliare” che aveva era il suo padrino “un riccone del ministero” lo definiva lei.
Non aveva un legame affettivo con quell'uomo.
Era stata affidata a lui quando era piccina, non le dedicava molto tempo, era sempre preso con dei lavori al ministero.
Aveva solo un amico che vedeva di rado quando usciva dalla finestra di camera sua di nascosto.
Non voleva che il suo padrino scoprisse che lei si incontrava con quel suo amico più grande di lei.
Ora si ritrovava lì, a King's Cross, da sola, con un carrello per Hogwarts e con un biglietto del binario 9 e ¾ .
Andò fra il binario 9 e 10 in cerca del 9 e ¾ ma niente!
Fu a quel punto che si chiese se il suo padrino fosse pazzo.
Neanche un minuto dopo, dietro di lei, la chiamò qualcuno.
«Ciao Angie!» le disse un uomo.
«Ciao Clark!»disse Angie all'unico amico che aveva e che voleva avere.
«Non vai?»
«Dove?»
«Al binario 9 e ¾ »
«Non lo trovo»
«Il tuo padrino troppo preso per “importanti affari al ministero” non ti ha spiegato come si raggiunge il binario?»
«No, come?»
«Devi correre verso quel muro fra il binario 9 e 10 , poi sarai al binario 9 e ¾ »
«Ma mi prendi in giro? Se corro verso quel muro mi schianto! Sei matto?»
«Non mi credi? Che ti costa provare?»
«Ma si dai che mi costa? Mi faccio solo male...»
«Senti vuoi andare ad Hogwarts si o no?».
La ragazza esitò, poi vide che mancavano 5 minuti alla partenza dell'espresso per Hogwarts.
«E va bene provo!».
Angie iniziò a correre verso il muro convinta che si sarebbe sfracellata da un momento all'altro, ma non fu così, si ritrovò al binario 9 e ¾ !
 
Ore 10.56
 
Il treno sarebbe partito a momenti, era in super ritardo, con il suo carrello si faceva largo tra folle di babbani e insieme ai genitori correva verso il binario 9¾.
Erano le 10:56 e dovevano ancora attraversare tutta King's Cross!
Isabella Wolf era sempre perennemente in ritardo. Era una ragazza solare e bella, aveva due grandi occhi turchesi e i capelli castano chiaro erano molto lunghi e mossi. Era su di giri, emozionatissima perché finalmente sarebbe andata a Hogwarts, non vedeva l'ora!
Raggiunsero il muro tra il nove e il dieci, e come le avevano spiegato i suoi, corse a perdifiato verso la parete di mattoni e per un secondo ebbe il dubbio di aver sbagliato e che da un momento all'altro si sarebbe spiaccicata. Probabilmente anche il suo gatto nero, Sailor, ebbe lo stesso pensiero perche sgrano' i grandi occhi verdi e si irrigidi', ma appena superarono la barriera e videro il treno scarlatto si rilassarono entrambi.
La voce della madre le arrivo' alle orecchie: «Bravissima amore! E sono le 10:59! Forza sali sul treno!».
Salutando i genitori consegnò il carrello tenendo solo una borsa con dentro l'uniforme, la bacchetta nuova e qualche galeone per il viaggio, e ovviamente il suo fidato gatto nella sua gabbia. Si sedette nel primo vagone libero che trovò, poi udì il fischio del treno e si affacciò dalla finestra, intravide i genitori tra la folla e li salutò e loro ricambiarono mentre il treno partiva per quell'avventura. Rosicchio' una cioccorana buonissima ed ad un certo punto sentì bussare alla cabina, si affacciò e vide una bella ragazza che chiedeva se c'era un posto per lei, Isabella accettò volentieri. Da quell'incontro sarebbe nata un amicizia fortissima!
   
 
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