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Autore: liarfaker    20/06/2014    1 recensioni
Traduzione AU. Nessun vampiro presente solo angeli e demoni. Elena diventa isterica,Caroline rimane raggiante e ottimista,Klaus si nasconde nel buio con il suo tridente,mentre Kol sta conduce una vita normale a Los Angeles. Fermare l'Apocalisse,non è mai stato così difficile.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Elena Gilbert, Klaus, Kol Mikaelson, Mikael
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Titolo:Paradise for the lost
Autrice: liarfaker
Traduttrice:Cioccolataconpanna ciao cioccolatini!
Link storia originale:QUI
Link per verificare la conferma della traduzione (non fate caso al mio pessimo inglese):UNO / DUE
Genere:Romantico,Humor....io azzarderei anche AU.
Personaggi:Caroline,Klaus
Trailer della fanfiction:QUI
Trama:AU. Elena diventa isterica,Caroline rimane raggiante e ottimista,Klaus si nasconde nel buio con il suo tridente,mentre Kol sta conduce una vita normale a Los Angeles. Fermare l'Apocalisse,non è mai stato così difficile.
Note:La storia NON mi appartiene,l'autrice mi ha dato il libero consenso per la traduzione, ovviamente mantenedo i crediti originali...anche se non so cosa significhino. Importante leggere le note a fine capitolo. Grazie....la mia traduzione non è parola per parola,traduco cercando di dare un significato logico al brano.





 
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Paradise for the Lost





 
Nel mezzo del cammin di nostra vita
   mi ritrovai per una selva oscura
   ché la diritta via era smarrita.                                                 
  [Inferno_Dante]

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Rami ed arbusti graffiano le sue gambe nude,mentre cercava di superare la foresta oscura. I propri passi ed il suo respiro irregolare,sono le uniche cose che sente,l'eco che stanno producendo nella sua testa,la stanno portando alla pazzia.
L'ululato di un lupo trafigge le sue orecchie,le braccia di Caroline si stringono attorno ad un piccolo fagotto,premendolo al suo petto.
“Andrà tutto bene,piccolo” sussurra più per confortare se stessa,che il bambino che tiene tra le mani,perché l'ultima cosa che si può dire del bambino è che ha paura. In realtà è tutto il contrario, sembra piuttosto coraggioso ed indifferente,alle creature della notte. Ha anche ruttato,ovviamente annoiato. Certo che istintivamente non teme nessun mostro,Caroline sospira,squarterebbe il lupo in pezzi se sapesse chi è lui veramente.
Ma lui non lo farà mai.


♥♥♥


Doveva sbarazzarsi del bambino,prima che arrivasse sulla Terra. Questo è quello che devi fare con il “grilletto”,le dissero. Anticristo?Beh,non proprio. E' tutto su quest'ultima festa,sai. Armageddon.
Il mondo non pronto per esso. Non ancora.
Dobbiamo rimandarlo,dobbiamo sbarazzarci del “grilletto”. Devi farlo,Caroline.
Ma non ha potuto.
Lei non potrebbe mai sbarazzarsi di un neonato,anche se è malvagio fino all'osso,anche se questo significa la sua morta,anche se è un Principe dell'Inferno. Per l'esattezza,uno dei quattro. Il figlio più giovane,il “grilletto” dell'Apocalisse.
Elena fece un ottimo lavoro rubando il bambino dalla sua famiglia. Uno dei suoi fratelli,Elijah,non sarebbe d'accordo,ma cosa ci si può aspettare da un diavolo che fu sedotto da un angelo e poi tradito, nei peggiori dei modi?Elijah -il più onorevole tra quei bastardi,ma anche il più crudele quando è il momento- non perdonerà mai Elena.
Caroline si ferma per un secondo e guarda il bambino,rubato al nemico. Solo un bambino normale.
Non piange affatto,solo di tanto in tanto gorgoglia a se stesso.
Cosa succederebbe se vivesse come un ragazzo umano, se avesse una casa umana, genitori umani; e se Caroline lo nascondesse in una piccola cittadina in mezzo al nulla?
Se vivesse nascosto al sicuro,non saprà mai della sua vera identità e del suoi veri poteri. Condurrà solamente un vita del tutto normale,tra gente normale,senza causare gravi problemi come l'Apocalisse. O guidare ubriaco.
C'è una casa ai margini del bosco,una casa del tutto normale,una casa perfetta per un ragazzo del tutto normale,Caroline sogghigna. Usando i suoi poteri,vede chi vive la dentro. Esther Mikaelson, una donna sola. Solitaria.
Esther vorrebbe tanto avere un figlio,Caroline annuisce a se stessa,con un assoluta certezza.

 
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Per prima cosa,c'è qualcuno che sta bussando alla porta di Esther.
Poi al suo portico c'è un neonato,gorgogliando avvolto in panni. Un maschietto.
“Povero piccolo” boccheggia la donna.”Hai un nome?”.
Porta il bambino in casa e lo culla tra le sue braccia.
“Vediamo...come posso chiamarti?” mormora Esther,sommessamente.

 
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21 anni dopo




“KOL MIKAELSON!” Elena tremò,ogni punta delle sue ali bianche come la neve si mossero.
“Il suo nome è Kol Mikaelson!” sputò,agitando il dito contro il naso di Caroline.”Lui è vivo ed il suo ventunesimo compleanno è il mese prossimo!”
Caroline deglutì. Beh,lei sperava veramente di tenerlo segreto. Aveva appena scoperto che gli angeli avevano le spie (non pensate che giochino pulito,voi non potete vincere contro le forze del male senza infrangere qualche regola) ed ora Caroline doveva sistemare il casino che aveva combinato ventun anni fa.
Tutti gli angeli l'avevano sempre considerata troppo distratta,troppo gioiosa -più luminosa della luce- disobbediente.
Lei preferiva cantare suonando l'arpa,ballare e volare,non rimanendo nella linea del coro(*). Lei era una bolla bionda di felicità.
Elena,d'altro canto,era una martire,sempre pronta a preoccuparsi degli altri,sempre così giusta.
Quando la loro superiore Bonnie,le fece lavorare insieme (“Le vostre personalità,si completano a vicenda”,era uno scherzo molto,molto,crudele da parte sua) entrambi gli angeli rabbrividirono per il dolore.
“Andiamo,Elena,mi prenderò io cura di lui!” la bionda sorrise nervosamente.”Non c'è bisogno di dirlo al Boss,vero?”.
In verità,lei non aveva mai visto il Boss,ma qualcosa le stava dicendo che Lui non era così indulgente,quando si trattava di creare l'Armageddon in anticipo.
“Se sbagli di nuovo” le narici di Elena divamparono ed,in quel momento,a Caroline sembrava incazzata come toro (**).”Lo scontro finale avrà inizio. E attualmente,nello stato marcio del mondo umano...” la ragazza fece una pausa,per creare maggiore effetto.”Perderemo” prese un lungo respiro e con occhi iniettati di lacrime,aggiunse.”E ci toglieranno le ali”.
Oh,che regina del dramma.
Se chiedevate a Caroline,per lei Elena era uno di quei angeli che reagivano in modo eccessivo alle cose. Avreste dovuto vederla quando la sua squadra terreste da basket preferita,perse il campionato l'anno scorso. Il buco che lei fece sul Monte Everest è ancora lì.
Ma questa volta,Elena piangeva non solo per una partita. La battaglia più importante della storia era in gioco,probabilmente era l'ultima. Uno scontro tra due squadre campioni.
Elena afferrò il colletto della veste di Caroline e l'angelo dai capelli mori sibilò.”Il giorno del suo compleanno,lui deve sopravvivere!” i suoi pugni si erano stretti,attorno al tessuto bianco,Elena era convinta del Giorno del Giudizio.
“Okay!” Caroline balbettò.”Sistemerò tutto io. Andrà tutto bene” e,invece,Caroline era convinta nel lieto fine.
“Sei fortunata,i nemici non lo sanno”.
La bionda si morse il labbro. Era solo un mese. I nemici sarebbero rimasti all'inferno,giocando con tutti i peccatori,così lei si sarebbe solo levata di torno e si sarebbe presa cura di Kol per un po' e allora il problema si sarebbe risolto. Questa volta,al posto di ucciderlo,avrebbe solo dovuto mantenerlo in vita.
Lo aveva già fatto una volta.
Allora non era un grande problema,giusto?



 
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“Los Angeles?” Caroline sospirò,mettendosi gli occhiali da sole.”Seriamente?”.
Kol Mikaelson,il quarto Principe dell'Inferno e non che il “grilletto” che avrebbe fatto scattare l' Apocalisse,tempo fa si era trasferito dalla piccola cittadina di Mystic Falls,nella “Citta degli Angeli”. Caroline non poté fare a meno di sogghignare all'ironia.
Non sapeva molto del mondo umano.
Aveva sentito questo e quello,visto alcuni luoghi,ma guardando le persone dall'alto,in effetti faceva dimenticare che le cose lì in mezzo erano completamente diverse. Comunque,lei imparava alla svelta.
Per fortuna,Kol stava cercando due coinquilini.
L'angelo biondo si sfregò le mani con soddisfazione,quando tutti quelli che stavano per rispondere all'annuncio di Kol,per uno strano scherzo del destino non lo fecero. Molti di loro erano bloccati nel traffico oppure avevano perso l'autobus,gli altri avevano un indirizzo sbagliato.
Che c'è?Alcune volte si riceveva anche qualche aiutino fortunato ,voi lo sapete.
Kol sollevò il sopracciglio,quando aprendo la porta si ritrovò con una sola persona:una ragazza bionda,più o meno della sua età,con un sorriso spalmato sulla sua faccia,vestita solo con un semplice abito bianco che sfiorava le sue ginocchia.
“Ciao!” lei stese la sua mano al ragazzo,abbagliandolo.”Sono Caroline”.

 Lui incrociò le braccia."Kol".
Qualcuno oggi si è svegliato dalla parte sbagliata del letto, pensò Caroline.
“Senti,sono già in ritardo per il lavoro. Quindi se vuoi solo farti un giro intorno,prendere del te e biscotti e parlare di unicorni e stronzate varie,puoi semplicemente andartene,non preoccuparti. Sono al verde ed ho un bisogno disperato che qualcuno sia già pronto per vivere qui”.
Caroline mise il broncio. Quanto sei scontroso,mister. Il dolce-ma-diabolico bambino che ho salvato tempo fa,è cresciuto fino a diventare un bel ragazzo,privo di buone maniere.
Sicuramente la colpa era dai geni,che aveva ereditato.
“So tutto sugli unicorni” si strinse nelle spalle. In effetti,era abbastanza vero. Il suo preferito, Charlie,aveva gli zoccoli d'oro.”E voglio vivere qui. Veramente,veramente,lo voglio. Com'è che lo chiamate?Coinquilino?”.
Mai in vita sua,Kol Mikaelson aveva visto una ragazza così inquietante.
C'era qualcosa in lei,che sembrava...fuori dal mondo.
Dovette sbattere le palpebre due volte, per ritornare alla realtà. Beh, forse lei era un Mormon.
Si accigliò.”Tu...non sei di qui,dico bene?”.
Scosse la testa,facendo rimbalzare i suoi riccioli biondi.“Non proprio”.
Kol sospirò,passandosi una mano tra i capelli.”Comunque. Allora,lasci che ti mostri la tua stanza, okay?”.

 

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Lasciarono la parte burocratica riguardante l'affitto per la sera. Mentre Kol era assente per lavorare (come barista!Caroline si indignò. Dopo tutto l'alcool era lo strumento del diavolo) l'angelo cercava di imparare le basi:vivere sulla Terra,non poteva essere così difficile. Le persone lo stavano facendo da secoli. Anzi millenni.
Sfortunatamente sullo scaffale di Kol,non c'era il libro “La vita sulla Terra per principianti”,così si prese la libertà di sbirciare nella sua stanza. Qualunque cosa lui avesse bisogno come essere umano, anche lei ne avrebbe avuto,vero?Vediamo.
Vestiti,ovvio. C'era stato un momento in cui le persone correvano nude nel Giardino dell'Eden.
Libri:economia,scienze sociali e politiche,manipolazione. “Cattivo,uomo cattivo” sussultò Caroline con disgusto. L'umanità sembrava veramente...evoluta.
Poi trovo una confezione di biscotti. Cibo!Ovviamente,un umano aveva bisogno di mangiare!Prese l'ultimo biscotto dalla confezione e,lentamente e con cautela,lo portò al naso. Il piccolo biscotto al cioccolato,aveva un buon odore. Ne prese un morso ed iniziò a masticare.
Era quello che lei poteva chiamare paradiso terrestre. PARADISO. Divorò avidamente tutto il biscotto ed andò alla ricerca disperata di un altra confezione. Il suo cuore iniziò a battere più veloce. Gustoso. Delizioso!Oh si,dentro di lei scorreva un alto tasso di zucchero!Biscotti...Biscotti...
“Oh mio” lei incominciò,ma ben presto si ricordò di mantenere il controllo. Nella parte posteriore della sua mente,vedeva Elena La Giusta,accigliarsi nell'unico modo che solo Elena poteva,scuotere la testa in segno di disapprovazione: gola.(***)
Caroline alzò gli occhi. Bene.
Arrancò in soggiorno e si lasciò cadere sul divano. Se lei non poteva mangiare qui biscotti,almeno poteva mettersi comoda nella sua nuova casa.

 

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Quando Kol arrivò a casa la serra,la prima cosa che vide furono pile di lamine d'argento vuote. E Caroline,con del cioccolato spalmato sulla faccia e sulle mani,seduta sul pavimento della cucina, guardarlo con aria colpevole.
“Uhm” lei aprì la bocca per dare una spiegazione,ma qualcosa catturò la sua attenzione.
Aspetta un minuto,non era qualcosa. Era qualcuno. Un uomo era in piedi,dietro la schiena di Kol, sorridendole malignamente.
Anche nella più completa oscurità avrebbe riconosciuto l'aura che lo circondava. La sua ombra aveva un paio di corna,anche se nessun essere umano l'avrebbe potuto vedere. Gli occhi blu scuro dicevano nei suoi,che lui sapeva. La puzza dell'Inferno lo aveva accompagnato.
Okay la cosa della puzza era una bugia. Effettivamente lui aveva un buon odore,come qualcosa di caldo e speziato.
Eppure lui era uno di Loro.
Un Nemico.

 

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“Caroline,conosci Klaus?” disse Kol,rompendo il silenzio imbarazzante.”E' il nostro coinquilino. Lui prenderà l'ultima camera libera,quella accanto alla tua”.
“Piacere di conoscerti Caroline” il diavolo inclinò leggermente la testa e le tese la mano,per aiutarla ad alzarsi dal pavimento.
Lei lo lasciò fare,cercando di apparire il più normale e naturale possibile. Non poteva esporsi a Kol,ne al suo nemico.
L'uomo afferrò la sua mano e la tirandola a se,per un secondo le sue labbra incontrarono l'orecchio della ragazza.”Hai del cioccolato sul mento,angioletto” le sussurrò,sogghignando.
“Hai lasciato il tuo tridente a casa,vero?” ribatté. “Così hai sentito parlare di me” il ghigno del diavolo si trasformò in un ampio sorriso cattivo. ”Fantastico”








 
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Nota della traduttrice:


Ciao cioccolatini,allora questa è la mia prima traduzione e spero che non facci così schifo...in fin dei conti faccio la prima liceo,non abbiate molte aspettative.
Devo dire...la storia originale è molto bella,però è molto pesante leggerla. In originale era scritta al presente e questo giocava a suo sfavore,dato che non sono molto abituata leggere in terza persona singolare al presente...così ho deciso di farla al passato,almeno la parte dei 21 anni dopo,sperando che sia il più chiaro possibile...si può vero?Ho voluto solo dare una lettura più scorrevole e basta,se non vi piace cambierò.
Tradurre parola per parola suona orribile,così ho cercato di tradurre dando un senso a quello che leggerete. Recensite per farmi sapere come è,si accettano volentieri anche aiuti!
Alcuni chiarimenti:
(*)=not standing in the choir line...insomma penso che il significato più appropriato è quello che ho messo...anche se non ha molto senso.
(**)=to Caroline she looks like a really pissed off seagull right now...significherebbe a Caroline sembrava un gabbiano veramente incazzato. In inglese forse ha senso (anche se non ho mai visto un gabbiano incazzato) ma in italiano no,così ho preferito tenere toro incazzato. (***)=allora Elena era in disappunto con Caroline perchè la gola è uno dei sette peccati capitali.
Be' spero che il capitolo vi sia piaciuto e spero di ritornare a tradurre tra un po'.
P.S=si I never know you esiste ancora solo che sta passando un brutto periodo...ma sono a metà capitolo,ultimamente mi manca l'inspirazione. 
   
 
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