Un gemito mesto lasciò le labbra morbide e carnose del moro chitarrista che, con i denti stretti e il respiro affannoso, sentì ogni singolo muscolo del suo corpo tendersi e tremare per lo sforzo.
“A-ah.. K-Kou..” ansimò, guardando il compagno che, di fronte a lui, voltò appena il capo per lasciare che i loro occhi si incontrassero. Era bellissimo, con la bocca semi aperta e le guance rosse. Qualche piccola gocciolina di sudore, poi, gli adornava la fronte, facendolo sembrare un elegante e meraviglioso fiore bagnato dalla rugiada del primo mattino.
“C-coraggio Yuu..” sussurrò questo, con la fronte appena aggrottata per lo sforzo.
“Ancora un po’.. ah.. c-ci siamo quasi..”
Yuu rabbrividì a queste parole, serrando con forza gli occhi e impegnandosi negli ultimi momenti, convinto che non avrebbe resistito ancora a lungo.
Solo un altro po’..
“Kou.. aah.. s-sto..”

“KOUYOU STO MORENDO MALEDIZIONE, FERMATI!”
Strillò il sopramenzionato Yuu Shiroyama, in arte Aoi, diva e drama queen di una delle band più famose del Giappone, accasciandosi mollemente su una delle panchine in un gesto che di elegante non aveva avuto neanche i primi due secondi.
Il suo compagno, qualche metro avanti a lui, si voltò a guardarlo, sbuffando sonoramente.
“Che palle, non di nuovo!” pensò, affrettandosi a raggiungere quello che sembrava più un sacco di patate che un essere umano definibile come tale. Figuriamoci un JRocker.
“Yuu.. abbiamo fatto meno di ottocento metri, accidenti!”
Il diretto interessato alzò gli occhi verso il più piccolo, rivolgendogli uno sguardo da guardami-sono-un-povero-cucciolo-abbandonato con annesso broncetto.
“Ma Kou-chan.. io sono stanco!” piagnucolò, sdraiandosi in modo molto più che teatrale e inscenando la propria plausibile morte. Un attore nato.
Che disastro d’uomo.
“E come pensi di perdere peso, eh?” Lo apostrofò il primo chitarrista, adesso molto più simile a un Hitler in versione giapponese. Ma il suo moro compare aveva la risposta pronta.
“Ci sono un sacco di modi per dimagrire!” esclamò infatti, animato da una nuova forza uscita da chissà dove. Riuscì a mettersi addirittura a sedere.. più o meno.
La prima immagine che balenò nella testa del morettino, ancora in piedi con le braccia conserte, fu quella di una balena arenata su una spiaggia.. ma pensò saggiamente di tenerselo per se.
“Mh.. per esempio?”
Yuu gli rivolse uno sguardo liquido di malizia, avvicinandolo a se.
“Andiamo a casa e te lo spiego, ti va?”
Kouyou ridacchiò, scuotendo la testa. Ma ovviamente. Perché non era neanche un po’ sorpreso?
Anche se la proposta non gli dispiaceva di certo..
“Mh.. dopo che ti sei fatto una doccia, però. Puzzi.” Affermò, riprendendo di corsa la strada del ritorno.
Il più grande lo vide allontanarsi, e sorrise per un momento prima di affrettarsi a raggiungerlo.

Il jogging non faceva per lui, è vero, ma con un ragazzo come Uruha avrebbe trovato in ogni caso il modo per fare sempre un po’ di sana attività fisica.
E, francamente, in quel caso faticare non gli dispiaceva affatto.


* * *

*entra rotolando*
Ehm.. ops. Allora allora allora, qualche parola per giustificare questa roba a cui boh, io stessa devo ancora trovare un senso.
Sono andata a fare jogging, cercate di capirmi.
E mentre arrancavo come un animale (un animale messo molto male, per voler essere sinceri) ho ripensato alle vecchie interviste in cui Uruha diceva di essere un gran cultore della corsa.. quindi, per evitare di splalmarmi sull'asfalto tipo sotiletta dopo nemmeno 200 metri ho cercato disperatamente di tenermi la testa impegnata in qualche modo /? 
E questo è il risultato.
Perdonatemi, ma francamente ce li vedo proprio :"

Ok, direi che basta così, altrimenti il commento (/?) diventa più lungo del resto, rofl.
Boh, saluti /?

Ruya.