Fumetti/Cartoni americani > I Guardiani della Galassia
Ricorda la storia  |      
Autore: Nat_Matryoshka    20/06/2014    3 recensioni
[I Guardiani della Galassia]
"Nella bocca resta lo stesso sapore: il gusto amaro delle frasi lasciate scappare per errore, la sensazione di aver osato troppo quando hai rischiato di chiamarlo padre, qualche tempo fa.
[hints Gamora/Star-Lord; comicverse]
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Father Issues.




“Dopo tutto quello che abbiamo passato, se avessi
avuto un’occasione, una vera  chance di spedirlo all’inferno… credi non
l’avrei colta??!!
L’avrei fatto solo per te.”

[Peter Quill – Guardians of the Galaxy]
 
 






Dopo le promesse, le parole che ha lanciato nell’aria sperando che colpissero il tuo cuore e la tua mente con la stessa forza, è arrivato lo scontro. La battaglia che tanto aspettavi, quella che hai sognato da quando eri solo una ragazzina sola e arrabbiata, piena di delusione e di sogni grandi quanto un pianeta intero e tutti irrealizzabili e cupi, spenti.
Thanos il Titano è caduto, Peter è tornato con la spada sporca di sangue e quelle poche parole serrate tra le labbra, come se avesse paura di lasciarle scappare prima che possano raggiungerti: parole che volevi sentire da anni, ma perché ora ti suonano strane, estranee? Perché devi soppesarle a lungo prima di accettarle?
È bizzarra, la vita: quello che desideravi per anni, un giorno può arrivare a sembrarti quasi sbagliato, una nota stonata che non si integra col resto. Ma non ci pensi più, in fondo è così che le cose dovevano andare, con o senza il tuo intervento. Lasci che la mente abbandoni quelle idee confuse, posi gli occhi sulla spada di Quill, sui suoi occhi pieni di desolata speranza. Appoggi le mani su quella spada e ti chiedi a cosa abbia pensato il Titano in quel momento, se ti abbia pensata.
 
No.
 
Quella notte fai l’amore con Peter Quill e lasci andare ogni emozione che tenevi sotto chiave, come se solo ora potessi liberarle davvero. Nulla più ti turba, non vedi altro che lui, fino a che un sogno non ti afferra dalla morbida prigione del suo abbraccio e ti scaraventa di nuovo in quella terra di ricordi e occasioni mancate, col ghigno obliquo di Thanos che osserva tutto, che ti osserva.
Quando ti alzi dal letto e fai qualche passo verso una delle finestre della tua cabina, poi in direzione del bagno e dello specchio, capisci che non sarà così facile liberarsi di quel fantasma. Lui è stato parte di te per tanti, troppi anni: ti ha insegnato a combattere, ti ha messo una spada in mano e degli ideali nella mente, per quanto distorti si siano potuti rivelare. Ti ha salvata. Ti ha usata.
Sei piena d’odio, ma quanto di questo odio è davvero frutto dei tuoi pensieri e quanto invece ti è stato tramandato dai suoi insegnamenti?
Ora è solo sangue sulla spada di Peter, un corpo morto buttato chissà dove. Eppure resta dentro di te, tenace, forte. Una risata rauca che risuona nel silenzio e ti ferisce le orecchie, reale quanto i mormorii assonnati che provengono dall’altra stanza. È per accompagnare questo flusso di pensieri che bevi dell’acqua, tentando di rinfrescarti la mente, ma nella bocca resta lo stesso sapore: il gusto amaro delle frasi lasciate scappare per errore, la sensazione di aver osato troppo quando hai rischiato di chiamarlo padre, qualche tempo fa.
Torni tra le lenzuola, sperando che la vicinanza all’uomo che ha interrotto quei sogni di rivalsa ti aiuti a trovare la pace, provi disperatamente a calmare il tuo spirito guerriero che continua a ruggire e solo dopo molti tentativi riesci a stare tranquilla. Almeno per una notte.
Là fuori, le stelle continuano a splendere, incuranti di tutto. I pianeti compiono il loro moto di rotazione, le ore scorrono, ma nella tua bocca resta quel sapore amaro, quelle frasi nate senza pensare che abitano la tua mente e vagano imperterrite, assieme ad un’ultima immagine: quella di Thanos il Titano.
 
Tuo padre.







Non esiste ancora una sezione apposita per I Guardiani della Galassia e nemmeno altre storie, ma avevo voglia di scrivere qualcosa di piccolissimo e senza pretese su Gamora e il suo rapporto con Thanos (e con Star Lord, anche se in misura leggermente minore). Adoro la sua complessità e il volume di maggio - dal quale proviene la frase che ho citato - mi ha fatto tornare il desiderio di buttare giù queste righe, un piccolo omaggio a questa serie stupenda. Per quanto possano essere what if o magari anche OOC, mi sono uscite davvero di getto e spero siano piacevoli da leggere.
Spero che, da qualche parte, ci sia qualche fan della serie o del pair: mi piacerebbe leggere i vostri pareri al riguardo!
Nat
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > I Guardiani della Galassia / Vai alla pagina dell'autore: Nat_Matryoshka