Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: MadLucy    20/06/2014    5 recensioni
{Brojen | flashfic | meno slash di quanto vorrei | spoiler! 4x10 | A-N-G-S-T | no, vi prego, ditemi che è stato una specie di incubo}
Era Jojen, niente di più -e niente di meno.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bran Stark, Jojen Reed
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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BranJ10

 perchè il vento





Perchè quello è vento di lama.
-Quando l'hai saputo?-
-Cosa c'era da sapere? Si trattava soltanto di questo. Si trattava di te.-
Una smorfia d'amarezza. -Di me... e niente di più.-
-E niente di meno. Proprio così.-



Così, anche questa volta, tutto è andato come vedevi tu. Bran stringe i denti. Come volevi tu.
Vissuto senza gioia, morto senza dolore. A Jojen non piaceva farsi notare. Tutto ha un prezzo, ed è stato lui a decidere a quanto ammontasse il debito.
Bran stringe i denti. Le mani sporche di un delitto non suo, gli occhi che sanguinano quell'ultimo sguardo -colmi di pacifico trionfo, gli occhi di Jojen, mentre contemplavano il suo sogno dorato di realtà. 
Non voltarsi indietro significa condividere la sua fede -era il suo sogno, il loro sogno, in fondo.
Ironico che Jojen fosse perduto esattamente quando giunto alla destinazione.
E Bran avverte un brivido, perchè l'ha sempre saputo.
E avverte un brivido, perchè non ha mai capito niente. Era Jojen quello che capiva.
Era Jojen quello che nella morte ha sbarrato gli occhi, a fissare un futuro che Bran ancora non conosce, ma per il quale non può che dare in pegno la sua anima.
Era Jojen. Niente di più -e niente di meno.
Quanto pesa la consapevolezza di troppo quando si sale sale sale la vetta, quanto pesa il verdetto quando la neve artiglia il viso e brucia negli occhi, quanto pesa la condanna sulle spalle, quando sopraggiunge la notte e la stanchezza? Bran vorrebbe chiederglielo, se Jojen fosse lì, ma crede che il suo sguardo, ossidato dall'inesorabile, risponderebbe senza bisogno di parole. Parole, parole... mancano da molto tempo, e quasi Bran non ne ricorda più il suono. È il Nord ad urlare, a dilaniare per lui. Stringe i denti. Tutto ha un prezzo, anche se non ricorda quando ha accettato di pagarlo.
Non voltarti indietro. Stringe i denti. Non c'è rabbia, non c'è dolore. Persino il furore di Meera sembra futile, rumore superfluo. Bran vorrebbe chiederle di smetterla -ormai là si può piangere solo ghiaccio, ma lei piange suppliche mi hai portata a morire, Jojen -con te? per te? senza di te? mi hai portata a morire, Jojen? e litanie lontane, pressanti lascia che lo aiuti, lascia che lo aiuti, lascia che lo aiuti perchè non ti fidi di tuo fratello, Meera?
Perchè Jojen non si limitava a saperlo. Lui lo voleva. E non è il pretesto del sopravvissuto, quello di Bran -è il culto del credente.
Jojen lo voleva, lo aspettava -lo aspettava, mentre il coltello affondava una due tre volte, senza chiudere gli occhi -perchè quel futuro era sempre lì. Non se ne sarebbe mai andato. Forse, in fondo, quello pagato era un prezzo esiguo. Qualcosa di eterno in cambio di qualcuno così fragile.
Non voltarti indietro -no, Bran non avrebbe motivo di farlo. La strada è avanti. Adesso lo ha capito. È il suo sogno, il loro sogno. Ed è lì.
È Jojen, niente di più eppure niente di meno -e nessun pugnale potrà mai corromperlo.
Ciò non toglie che il dolore oltre la Barriera è confuso come una lacrima sotto la pioggia. E che, in confronto al candore della neve, le sue mani sono sporche.



Perchè quello è vento di lama.
-Ad ogni modo, l'avevi visto. Quello che è successo.-
-L'avevo visto. Neve, sangue e cenere.-
-Niente di meno.-
Un sorriso di cenere. -E niente di più.-

































Note dell'autrice: Okay. Proposito: scriviamo una drabble (chissà perchè, ho il presentimento che tutti inizino così.) Perchè quando si scrive una drabble, in teoria, si dice in cento parole quello che si potrebbe dire in mille, a volte molto meglio. E poi, naturalmente, dopo cinque minuti... conteggio parole, duecentotrenta. Drabble? Seeeh, CIAO!
In realtà, ho aggirato l'ostacolo. Tutti noi shipper della Brojen stiamo aggirando l'ostacolo. Stiamo astrattando sulla morte di Jojen, perchè se la vai a guardare per quel che compare sullo schermo... non ce la fai. Ti manca la forza. Dici: ma cosa diavolo dovrei mai scrivere?! È successo questo. Punto. La mia vita è finita, la mia estate rovinata e il mio sonno turbato per sempre.
Sono ancora in fase di negazione, comunque. Certo, ho sempre immaginato che il destino di Jojen sarebbe stato miseramente tragico -non mi facevo troppe illusioni- e in realtà trovavo romantica l'idea che si sacrificasse per Bran, ma, accidenti... così?? Senza nemmeno un addio come si deve?? Senza che Bran lo guardi nemmeno mentre muore, maledizione??? Ennò. Con Jon e Ygritte ci fate tutta la sceneggiata della pira, della scollatura, della lacrimuccia, e Jojen annientato dalla pallina di fuoco, e buonanotte ai suonatori?? Che infamiiiia inaudita.
E comunque, Foglia, con tutto l'amore di questo mondo... *£!!!+&$$$*!!!
Va bene, ho finito. Scusate se ne ho approfittato per una scenata da paziente dallo psicoterapeuta. Grazie per aver letto,
Lucy

  
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