Jambalaya [Me
gotta go].
Il mare chiama con la sua solita innocente sensualità.
Debole controsenso, come una bella donna dall’aspetto pudico e dall’animo immorale.
Bisbiglia, gorgoglia e non puoi che sorriderle con la tua raggiante espressione.
Ti siedi sul cuneo duro della prua; il nero mantello svolazza al ritmo del vento. Per un istante scopre la mutilazione, prima di tornare al suo posto e celare agli sguardi il tuo sacrificio.
Per una giusta causa, pensi, per la nuova generazione.
Senti che il tuo tempo sta finendo, vecchio Shanks, eh?
Ridi sonoramente.
Mentre la terra dietro alle tue spalle diventa una sottile linea scura, l’orizzonte s’allarga facendosi sempre più blu, più blu.
Una donna, ritta sul legno del porto, sospira.
“Goodbye, Joe,
me gotta go, me-oh my-oh.
Me gotta go, pole the pirogue down the bayou.
My Yvonne, the sweetest one, me-oh my-oh.
Son of a gun, we'll have big fun on the bayou”.
Jambalaya, Hank Williams.
Me gotta go, pole the pirogue down the bayou.
My Yvonne, the sweetest one, me-oh my-oh.
Son of a gun, we'll have big fun on the bayou”.
Jambalaya, Hank Williams.
N/A.
L’influenza dei libri di King mi ha portata ad interessarmi di più al country. Mentre sfogliavo le ultime pagine di “La storia di Lisey”, mi ha folgorata un’idea: perché cazzo non mi fossi decisa ad ascoltare prima Hank Williams. Cosa assurda, in quanto quel libro porta ogni due per tre frammenti di sue canzoni. E fu così che mi sono avvicinata ai suoi album :P
Ascoltavo per l’ennesima volta Jambalaya, ieri sera, ho pensato a Shanks il Rosso (L), il mio preferito fra i personaggi di One Piece. Ed è arrivata in pochi minuti questa drabble, con tanto di accenno alla coppia Shanks/Makino.
Grazie per averle dato un’occhiata e, magari, lasciato due righe di recensione ;)