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Autore: Occhimmensi    20/06/2014    0 recensioni
Spesso ci ostiniamo a voler considerare una persona "amica" ma in realtà nascondiamo un sentimento che va oltre. Più profondo, più intenso, più fatto di amore.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sophie, o meglio S, era una ragazza molto bella, splendidi occhi azzurri, capelli oro e un fisico invidiabile, era consapevole di essere stupenda, si definiva, nel suo intimo, una dea. Nonostante fosse cosi sicura di se, era dolce e profonda, sapeva di essere molto fortunata ad aver conosciuto una ragazza come Karine, pronta ad accettare la sua esuberanza e il fatto che a volte fosse un po’ frivola. Al contrario Karine nascondeva la timidezza dietro un’aria da maschiaccio, era molto orgogliosa e fedele, in se vedeva tanti difetti, come se non fosse a conoscenza dei suoi morbidi capelli rosso fuoco e della sua fanciullesca spontaneità.

Una mattina d’estate  Karine si svegliò, accanto alla sua migliore amica. Essendo molto presto provò a riaddormentarsi, ma il pensiero di Ethan la stava uccidendo. Come poteva essersi innamorata del ragazzo che tanto piaceva alla sua migliore amica? Come poteva tradirla cosi? Queste due domande la tormentarono finché Sophie non si svegliò. Era davvero preoccupata, quei grandi occhioni azzurri non erano stati mai capaci di nascondere qualcosa. Ma S era troppo stanca per accorgersene, Karine era salva. Scesero entrambe in cucina, dove le aspettava la madre di Sophie per salutarle –Sophie- urlò la madre-io e papà ora andiamo in aeroporto. Torneremo appena la nonna starà bene! Se hai bisogno di qualcosa chiamaci- Sophie la interruppe-Mamma stai tranquilla, so cosa vuoi dire: chiudi bene casa, non metterti nei guai, se hai problemi vai dalla vicina…-La madre non disse più niente e le diede un bacio sulla fronte… Appena si chiuse la porta, le due amiche cominciarono a saltare per tutta la stanza. S era felicissima di rimanere da sola per la prima volta, sapeva che avrebbe potuto invitare Ethan, senza dare imbarazzanti spiegazioni ai genitori. Cominciò ad urlare a squarciagola il nome Ethan, Karine lo aveva quasi dimenticato.. ma no! Era sempre li, sempre a ricordarle che,anche solo con i messaggi, aveva tradito l’amica. Però i suoi pensieri vennero interrotti dal campanello, era la vicina, che si lamentava del chiasso provocato dalle urla delle due ragazze, appena chiusa la porta scoppiarono a ridere. Per evitare altri problemi Karine decise di andare via. Appena fuori a casa le arrivò un messaggio.. era da parte di Ethan “ Ehi piccola, ti va di vederci per parlare un po?”. Non sapeva cosa rispondere cosi scrisse solo una faccina perplessa, poco prima di inviarla, Sophie uscì di casa e fermò l’amica. –Ehi! Aspetta!- disse - Ho scritto a Ethan, dice che ci possiamo vedere domani a casa mia, ANDIAMO A COMPRARE UN VESTITO NUOVO!-. Karine sbiancò, adesso non poteva andare con l’amica, aveva deciso di incontrare Ethan e di mettere un punto a questa storia-Scusa S, oggi non posso proprio uscire- Sophie la bloccò subito- Da quando rinunci ad una giornata di shopping con la tua migliore amica?- balbettando le rispose- Sai og-g-gi ho da fare, con mia……madre- Sophie la interruppe- Ok… se lo dici tu. Allora ci vediamo domani? Cosi mi aiuti a prepararmi-. Neanche le rispose e cominciò a correre, intanto rispose a Ethan “Ok, vediamoci al cafè vicino alla spiaggia”. Sophie aveva capito che l’ amica le stava nascondendo qualcosa, cosi decise di seguirla. Ma i suoi piani saltarono, quella che si era preannunciata come un soleggiata giornata di spionaggio, diventò un’umida e piovosa giornata passata sotto le coperte. Per quanto si era preoccupata per l’amica, si era quasi dimenticata del suo appuntamento con Ethan. Quando si rese conto che era troppo tardi per andare al centro commerciale, cominciò a svuotare l’armadio in cerca di un vestito perfetto. Karine, a causa della pioggia, aveva dovuto annullare l’appuntamento con Ethan. Cosi gli diede un altro appuntamento il giorno dopo. Dopo la sua decisione, arrivarono due messaggi a Sophie, uno da Ethan e uno da Karine; entrambi dicevano la stessa cosa “Ciao; perdonami domani non posso venire da te… poi ti spiego!”. Sophie era molto stupita e sospettosa, non era possibile che i due le avessero mandato lo stesso messaggio. Le cose non potevano essere una coincidenza, cosi mandò un messaggio a Karine “Perché non puoi venire? Che devi fare?”, ma le rispose solo “ Scusami, domani devo cercare un lavoro”. Sophie questa volta non era disposta a crederle, sapeva molto bene che non le avrebbe mai dato buca per due volte di fila, inoltre era poco credibile che sarebbe andata a cercare un lavoro estivo. Cosi ritornò alla sua vecchia idea dello spionaggio, cosi la mattina si appostò sotto casa di Karine. Aspettò fino all’ora di pranzo, quando Karine uscì di casa, andava verso il molo e con molta attenzione non si fece scoprire. Sophie non si sentiva bene, non aveva mai fatto un gesto del genere, si era sempre fidata della sua migliore amica, questi pensieri la distrassero… cosi perse di vista Karine. Però avvistò Ethan, era li solo ed impacciato con una rosa in mano, chi stava spettando? Le se strinse il cuore. Voleva correre via, chiamare l’amica e raccontarle tutto; ma dopo pensò ad una cosa: che coincidenza Karine e Ethan non possono incontrarmi, Karine deve cercare un “lavoro” e Ethan ha un rosa in mano… -Non è che si devono incontrare?- esclamò Sophie ad alta voce. Inizialmente andò in panico, ma poi pensò che non era possibile, la sua migliore amica non poteva farle questo. Appena si calmò, le arrivò il colpo di grazia, i suoi sospetti erano fondati. Le crollò il mondo addosso, la prima cosa che voleva fare era andare li e fare una scenata, ma non le sembrò il caso, dopo tutto era una ragazza posata. Cosi aspetto il momento giusto per entrare in scena, aspettò un’ora poi un’ora e mezza, i due parlarono per molto tempo, cosi decise di aspettare ancora un po’. Mentre aspettava, Ethan si stava dolcemente avvicinando alla faccia di Karine, Sophie non poteva crederci, Karine non si stava tirando indietro, quella sarebbe stata la fine della loro amicizia. Prima che le labbra si toccassero intervenne Sophie, spezzando il magico felling creatosi. – Tu ladra!, traditrice!, vigliacca!, bugiarda!... Come hai potuto- Karine la interruppe subito- Ti prego ti posso spiegare… io non volevo- Piangendo S la rimproverò- Non volevi fare cosa? Rubarmi Ethan?Non volevi baciarlo, quindi ti sei avvicinata a lui?Pensavo fossi mia amica, vuoi sempre quello che voglio io e che tu non puoi avere- .Karine perse la pazienza- Ascoltami bene, io non volevo baciare Ethan, è stato lui a cercarmi. Oggi volevo parargli chiaro, non volevo stare con lui solo perché piace a te. Per una volta qualcuno preferisce me a te e tu ti scandalizzi, scusami tanto se volevo essere una buona amica, ma per una volta volevo essere felice anche io. Non permetterti di dirmi che voglio quello che non posso avere, perché quella viziata qua sei tu. Però ora basta, basta dirti sempre si, ma sai che ti dico: mi sono rotta, ogni volta è sempre cosi, tu al centro e io non vengo considerata perché tu sei quella perfetta-. Erano le sue ultime parole, tutti rimasero in silenzio, Sophie non sapeva che si sentisse cosi, era mortificata. Ethan interruppe il silenzio- Sophie, è tutta colpa mia, Karine mi aveva detto di non disturbarla, e sotto al tavolo mi ha dato un calcio per evitare che la baciassi-. Sophie non sapeva cosa dire, aveva tanta confusione in testa. A chi doveva credere? Cosi azzardò- E’ vero? Gli hai dato un calcio?- Karine con le lacrime agli occhi, lei che era sempre stata forte, le rispose- Si è vero, sono sempre stata fedele, ti ho mentito solo per non farti soffrire. Si sono stata sciocca a non dirti subito questa storia, ma tu mi hai ferito dicendomi queste cose-. Nessuno capiva più niente, cosi Sophie decise di cominciare- Scusami, hai ragione, sono viziata, e voglio sempre tutto. PERDONAMI, non volevo dire quelle cattiverie, al contrario le cose che hai detto tu erano vere e avevo bisogno di sentirmele dire.- continuò Karine- Ti perdono…. Ma non dovrai più parlarmi cosi, sai mi hai ferito veramente tanto-. La litigata era finita bene, tutto si era risolto, tranne un piccolo particolare: Ethan, che era rimasto li ad osservare la scena. Sophie disse- Scusate per la scenata, Karine se vuoi uscire con Ethan per me va bene- Karine sorpresa che l’ amica avesse rinunciato a Ethan, l’amore della sua adolescenza, quasi commossa affermò- Grazie, sei davvero dolcissima. Però dopo questa litigata infernale direi basta ragazzi per un po’-. Ethan se ne stava andando via, senza proferire parola quando Sophie lo bloccò per un braccio- Dove pensi di andare?, certo non hai ottenuto quello che volevi, ma è grazie a te che siamo più unite di prima… Magari potremmo aggiungere una “E” nel nostro duo. Ovviamente se a Karine va bene- La ragazza si limitò solo ad annuire. Ethan non capì, cosi chiese dei chiarimenti- Fatemi capire bene.. vorreste che io diventassi il vostro migliore amico?- Le due ragazze in coro- SIIIIIIII- Ethan entusiasta aggiunse -Però dobbiamo promettere di dire sempre quello che pensiamo, perché, inizialmente,può ferire l’altro ma dopo farà solo bene al gruppo-. Incuranti del fatto che la scena fosse seguita da tutta la spiaggia, i tre urlarono a squarciagola- Amici per la vita!-. Si incamminarono verso il tramonto, insieme, mano nella mano, pronti ad affrontare l’estate che li aspettava.

< *My Space*
Salve a tutti, la storia com' è? Comunque spero vi piaccia, non so se continuare a scrivere un continuo di questa storia o finirla qui e pooi scrivere un altra storia a capitoli... chi lo sa? 
Se recensite mi date una mano... sono nel panico :)
   
 
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