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Autore: Jeo 95    21/06/2014    12 recensioni
Prendete Naruto, e trasformatelo in una ragazza: Naruko.
Aggiungete un amico un pò pigro, un rivale impassibile, un infanzia difficile, un sogno da realizzare e mille difficoltà per raggiungerlo.
Ecco la mia personalissima storia, su cosa sarebbe potuto succedere se Naruto fosse stato una lei.
Spero molto che vi piaccia, mi raccomando di lasciare anche qualche commento, anche negativo se serve per migliorare ^.^
Un bacio a tutti e a presto!
Jeo 95
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Legend of Naruko'
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NARUKO: L'INIZIO DELLA LEGGENDA 

 

 

CAPITOLO 20– EPILOGO, LOTTA FRA LEGGENDE! QUANDO LA PACE RITORNA. 

 

 

La battaglia tra titani imperversava senza esclusione di colpi, senza che nessuno dei due riuscisse a mettere a segno un colpo decisivo. 

Jiraya era forte, molto forte, ma Orochimaru non era affatto da meno, e nonostante le braccia fossero sigillate e quindi fosse impossibilitate a muoversi, Kabuto era senz'altro un buon allievo e sosteneva il suo maestro in maniera impeccabile, aiutandolo perfino nell'evocazione del possente re dei serpenti Manta, cui l'eremita dei rospi rispose evocando Gamabunta. 

- Ancora non ti arrendi, Jiraya?- sibilò la serpe. 

- Lo sai che sono sempre stato un tipo testardo.- ribatté ghignando l'albino. 

Tsunade osservava gli ex compagni di squadra con terrore negli occhi, sovrapponendo a quella visione uno scontro molto simile, avvenuto anni addietro. 

Era proprio come quella volta, come quando Orochimaru li aveva abbandonati. E sapendo com'era finito il precedente scontro Tsunade sapeva che se Jiraya avesse trionfato non avrebbe avuto il coraggio di uccidere il suo ex compagno. Il suo migliore amico. 

- Ora lei verrà con me Tsunade-sama.- 

Dal nulla apparve in fronte a lei Kabuto, pronto a portarla via ora che era inerme e impossibilitata a difendersi o fuggire. 

Shizune poco lontana era ancora svenuta, piena di contusioni e ferite in tutto il corpo, fortunatamente lontana da tutto il caos della battaglia. 

Almeno lei era salva. 

Anche se debole e ferita, Tsunade non avrebbe aiutato Orochimaru nei suoi sporchi piani, piuttosto la morte. Almeno così avrebbe potuto ritornare da Nawaki e dal suo amato Dan, finalmente avrebbe potuto rivederli. 

- NON TOCCATELA!!- 

All'improvviso una furia bionda piombò sul campo di battaglia, proprio tra Kabuto e Tsunade, bloccando l'avanzata dell'argenteo e costringendolo ad indietreggiare. 

- Ohi baa-chan tutto bene?!- chiese preoccupata, dando le spalle al nemico. 

Tsunade sgranò gli occhi. 

- E-E tu cosa ci fai qui?-  

- Che domande, sono venuta ad aiutarti ovvio! Non potevo stare a guardare mentre tu e il vecchio pervertito combattevate!- 

Si voltò a fronteggiare l'avversario e quando la bionda realizzò chi era il suo nemico, sgranò gli occhi e la sua espressione ostile si tramutò in sorpresa e triste.  

Non poteva crederci. 

- Kabuto?- 

Perché Kabuto, stava dalla parte di Orochimaru? Che diavolo stava succedendo?! 

- Oh ma guarda, la cara Naruko, questa si che è una bella sorpresa.- 

- Ma.. come.. cosa.. perché?- 

Nemmeno lei sapeva cosa voleva chiedere veramente, fatto sta che quella scoperta l'aveva sconvolta non poco. 

- Immagino ti starai chiedendo come mai sono con Orochimaru-sama vero? Be sappi che sin dall'inizio io sono stato dalla sua parte, anche durante l'esame chunnin, ero sempre al suo servizio.- 

- Cosa? Ma non è possibile, questo vuol dire che...- 

- Che vi ho aiutati soltanto per tenere d'occhio Sasuke e aspettare il momento giusto per portarlo dal mio sensei.- 

Naruko era sconvolta, triste si, ma dentro esplodeva di una grande ed incontrollabile rabbia, verso Kabuto per averla ingannata, verso se stessa per aver abboccato così facilmente alla gentilezza dell'ora suo nemico. 

Evidentemente Shikamaru e Sasuke avevano ragione, era davvero una stupida. 

- Come hai potuto?! Io mi fidavo di te!- il ragazzo ghignò. 

- Be proprio per guadagnarmi la vostra fiducia ho agito così, e a quanto pare ha funzionato.- la bionda era sempre più furiosa.- Soltanto una cosa mi ha impedito di prendere Sasuke quando ne avevo l'occasione.- 

- Ovvero.- drizzò le orecchie la bionda, più interessata al discorso di prima.- Tu mia cara.- quelle parole la fecero sussultare. 

- Ti sei rivelata più interessante del previsto, e così abbiamo deciso di rimandare la cattura dell'Uchiha per studiarti e vedere se potevi tornare utile ai nostri piani, e guarda un po', ti sei rivelata una gemma preziosa.- 

Il sorrisino maligno che Kabuto le stava rivolgendo non piacque per nulla alla giovane, e il crescente desiderio di prendere a calci in culo quel bastardo traditore si faceva sempre più grande. 

- Dove vuoi arrivare maledetto?!- 

- Quanta impazienza, e va bene ti farò una proposta. Che ne dici di unirti a Orochimaru-sama insieme a me?- 

Quelle parole la lasciarono basita ed incredula. Non sapeva dire cosa fosse preso al suo stomaco, improvvisamente sottosopra. 

Poi comprese, ciò che sentiva dentro era una sempre più crescente voglia di vomitare. 

Era nauseata e disgustata, con un moto di vomito imminente che però riuscì a trattenere, chissà per quale miracolo poi. 

Andare con lui? Stava scherzando vero?! 

Non poteva sul serio aspettarsi che rispondesse positivamente a quell'assurda proposta. 

- Ma sei completamente impazzito?! Per quale ragione dovrei farlo?!- 

- Perché presto anche Sasuke verrà con noi.- Naruko si pietrificò.- E se tenterà di rifiutare, morirà di sicuro, la stessa fine che farà Tsunade se non si unirà a noi come richiesto.- 

La bionda non ci vide più a quelle parole, caricò Kabuto senza ragionare e a nulla valsero le grida di Tsunade per fermarla, era troppo arrabbiata. 

Creò due copie e attacco con calci e pugni che Kabuto parò senza difficoltà, iniziando un duro contrattacco. 

Fece sparire le due copie e la buttò a terra con un calcio, svelto compose i sigilli del suo attacco, tagliando anche a lei i tendini delle gambe per impedirle di rialzarsi. 

Ora non poteva più muoversi. 

- Arrenditi Naruko, e vieni con noi. Abbandona il villaggio e quelli che chiami amici, in fondo loro ti hanno sempre odiata no? Noi invece ti ameremo molto, saremo la tua famiglia.- 

Le parole di Kabuto erano allettanti e provocatorie, Tsunade temette per un attimo che quella ragazzina testarda cedesse e accettasse di passare dalla parte di Orochimaru. 

Barcollando la bionda si rialzò in piedi, i polpacci insanguinati non smettevano di perdere liquido vermiglio ad ogni movimento e diverse ferite erano sparse qua e là su tutto il corpo. 

- Come potrei...- sussurrò a testa china. 

- DIMMI COME POTREI DIVENTARE HOKAGE SE ABBANDONASSI IL VILLAGGIO E I MIEI COMPAGNI?!-  

Tsunade sgranò gli occhi. 

- Io voglio essere... rispettata e accettata da tutti... non tradirò mai il villaggio e i miei amici per seguire una serpe come te... NON TRADIRO' MAI I MIEI IDEALI!!- 

Ci credeva davvero in quelle parole pronunciate con sicurezza e determinazione, quelle erano le sue idee, piccole basi che avrebbero dato origine ad un grande e particolare credo ninja. 

Raiton la stava osservando, e dentro di se sorrise, ecco ciò che aspettava. Difendere i propri ideali senza vacillare o lasciarsi corrompere dal male, né dai nemici, né dai dubbi.  

Il drago del fulmine non ebbe di che pensare o dubitare, la terza prova era superata a pieni voti. Quella ragazzina era davvero un tipo particolare. 

Naruko ringhiava mentre con i suoi occhi color cielo fissava rabbiosa il ragazzo davanti a lei. 

Come aveva potuto Kabuto tradirli così? E come poteva lei essere stata così stupida da lasciarsi abbindolare così facilmente?! 

Provava una gran rabbia in quel momento, sentiva che in poco tempo sarebbe di sicuro esplosa tanta era l'ira che Kabuto e Orochimaru suscitavano in lei, ma s'impose calma. Ricordò le parole di Suiton e Doton, calma e intelligenza erano elementi fondamentali per la vittoria, inoltre non voleva scatenare il potere del Kyuubi per quei due maledetti bastardi. 

Il ragazzo la guardò con sufficienza, ridendo poi maleficamente. 

- Sei soltanto una sciocca. Le tue sono soltanto irrealizzabili fantasie, nessuno al villaggio ti vorrà mai come Hokage. Ed ora arrenditi, oppure preparati a soccombere.- 

- Sei soltanto una stupida ragazzina! Muoviti a scappare! Se muori qui non riuscirai mai a realizzare il tuo sogno!- 

Scappare. Tsunade le stava dicendo di scappare e abbandonarla al suo destino. La insultava, le dava della sciocca sognatrice, e ora invece le stava intimando di scappare e le augurava di riuscire a diventare Hokage. 

Ma come poteva voltarsi e andarsene quando sul campo di battaglia qualcuno aveva bisogno di aiuto? 

Ancora una volta la ragazza digrignò i denti, lasciando che la frangetta bionda le oscurasse gli occhi cerulei. 

"Mi rifiuti di arrendermi... mi rifiuto!"  

Una potente e misteriosa energia la travolse, qualcosa di famigliare ma nuovo al tempo stesso. Chiuse gli occhi e si lasciò cullare dall'abbraccio del potere. 

- Piantala di giocare Kabuto, prendi Tsunade, la ragazzina e andiamocene da qui.- 

Jiraya attaccò di nuovo l'ex compagno, mentre Gamabunta si occupò di tener impegnato Manta. 

- Ma come Orochimaru, e al tuo vecchio amico non pensi? Guarda che mi potrei offendere.- scherzò l'eremita, continuando ad attaccare la serpe. 

- Ai suoi ordini Orochimaru-sama.- 

Fece per avvicinarsi ad un esanime Tsunade, ma una brutta sensazione lo costrinse ad indietreggiare con un veloce salto. 

Appena in tempo riuscì a spostarsi, che qualcosa di pesante cadde ad un soffio da dov'era lui qualche attimo prima, ed era certo che se non si fosse spostato in tempo, sarebbe morto di sicuro. 

Quando la polvere alzata dalla collisione col terreno si diradò, tutti spalancarono occhi e bocca, perfino i due Sennin che ancora lottavano poco distanti. 

Naruko era in piedi proprio sul punto in cui prima vi era il nemico, posato a terra vicino ai suoi piedi un martello gigantesco dal lungo manico. 

Alzò lo sguardo, mostrando a tutti i suoi occhi non più color cielo, ma di un intenso nocciola, simile alla terra. 

Le punte dei biondi capelli erano anch'esse castane, perfettamente intonate al colore degli occhi. 

"Ma che diavolo le è successo?" fu il pensiero che arrivò alle menti di Tsunade e Jiraya, sconvolti entrambi da quell'inaspettata trasformazione. 

Dopo il primo momento di stupore, Orochimaru ghignò maligno. Allora era quella ragazzina era la prossima erede, molto interessante. 

- Non vi permetterò più di fare del male!-  

Sollevò sopra il capo l'enorme martello, battendo poi un violento colpo sul terreno che fece tremare la terra.  

Una profonda crepa partì dal punto in cui il martello toccò il suolo, che come dotata di vita propria inseguì i due nemici per inghiottirli, o almeno quella fu l'impressione che ebbero tutti. 

Appena Orochimaru e Kabuto scattarono per evitare di finire nel baratro, da quest'ultimo partirono due enormi blocchi di roccia appuntiti, che riuscirono a ferire non indifferentemente i due nemici, anche grazie all'effetto sorpresa dell'attacco. 

Orochimaru, ferito e sconfitto, non perse nonostante tutto ghignò stupefatto e compiaciuto; era devastante il potere acquisito dalla ragazza e, in un modo o nell'altro, era sicuro che presto o tardi sarebbe stato suo. 

- Ritiriamoci per ora Kabuto, non possiamo vincere con lei in quello stato.- 

L'allievo sembrò sorpreso, volendo protestare l'ordine del maestro, ma dopo qualche attimo di riflessione annuì soltanto. Se Orochimaru diceva una cosa del genere, doveva per forza essere così. 

Sparirono in una nuvola di fumo, un attimo prima che la bionda li colpisse con un potentissimo rasengan formato con l'aiuto di una copia. 

Tsunade e Jiraya osservarono la ragazza tornare leggiadra a terra, con occhi e bocche spalancati; da quando quella ragazzina era così forte? 

Naruko si voltò verso di loro, seria e pacata, rivolgendosi poi alla donna. 

- Ho vinto la scommessa. Ora lei tornerà a Konoha e diventerà Hokage.-  

Mentre a regolari falcate si avvicinava ai Sennin, il martello lasciato a terra iniziò a dissolversi nell'aria, l'aura combattiva di Naruko scemò pian piano, intanto che occhi e capelli tornavano al loro colore originario. 

Man mano che l'energia spariva, la bionda si sentiva sempre più debole e stanca, tanto che iniziò ben presto a barcollare esausta, fino a che le gambe non la ressero più.  

Non fece in tempo però a toccare il terreno, poiché Tsunade si era precipitata a sorreggerla. Prima di assopirsi completamente tra le braccia della Sennin, invitata da Morfeo nell'accogliente mondo dei sogni, la biondina sussurrò alla donna un ultima frase. 

- N-Non smetterò... di credere nelle mie idee.... e nei miei sogni.- poi si addormentò sorridendo. 

Tsunade osservò la ragazzina tra le sue braccio con occhi dolci e commossi, confermando il paragone che aveva sospettato ci fosse già tempo prima. Somigliava davvero a Dan e Nawaki, ma forse, contrariamente a loro, un destino diverso l'attendeva. 

Si tolse il ciondolo del primo Hokage e lo donò a lei senza paure o incertezze, la maledizione di quell'oggetto non l'avrebbe colpita. 

Dormiente e rilassata Naruko riprendeva le energie vegliata dai due Sennin e Shizune, completamente ripresa, senza sapere che una terza prova era stata superata. 

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I biondi capelli sciolti fluttuavano leggeri nell'aria, così come il vestito bianco che puntualmente si ritrovava addosso quando finiva, nemmeno lei sapeva come, nello spazio in cui conversava coi draghi. 

Di nuovo in quel mondo di luce abitato dai maestosi draghi, ora suoi compagni ed amici. Una sola domanda si stava ponendo in quel momento: perché l'avevano portata di nuovo lì? 

Solamente in un secondo momento la bionda si accorse della terza presenza maestosa di un nuovo drago. 

Quelle ali che sembravano sprizzare elettricità da tutti i pori non potevano essere confuse con nessun altro paio al mondo. Sicuramente il terzo drago era Raiton. 

- Ben arrivata mia padrona.- Doton le si avvicinò, lasciando che la ragazza gli carezzasse il muso delicatamente. 

- Mi sembrava di aver già detto che non voglio essere chiamata in quel modo.- sembrava che quel piccolo concetto non entrasse in testa ai draghi, ma sorvolò.- In ogni caso, cosa succede qui? Non ricordo di aver superato nessuna prova.- 

- E invece l'hai fatto mia padrona.- 

- Esatto, questa battaglia ti ha fatta crescere più di quanto immagini. E il tuo cuore è più puro di quello che noi avremmo mai potuto credere.- intervenne anche Suiton, avvicinandosi a lei e lasciando che, dopo Doton, la bionda carezzasse anche il suo muso. 

- Credo di non capire...- 

- Hai dichiarato a cuore aperto di credere nei tuoi ideali e nei tuoi sogni, senza lasciarti corrompere dal male e dai dubbi.- a parlare stavolta fu il terzo drago, che affiancò anche lui alla bionda. 

Incerta Naruko avvicinò la mano al nuovo drago, intimorita dalla sfrigolare delle scaglie brillanti di fulmini, ma Raiton le sorrise. 

- Tranquilla padroncina, se sei tu le mie scintille non ti faranno niente.- le scappò una risatina. 

Contrariamente agli altri due, il drago del fulmine sembrava molto più colloquiale e vivace, forse era anche più giovane, l'avrebbe paragonato ad un adolescente umano in fase di ribellione. 

- Comunque ancora non mi è chiaro, perché vi è una prova per gli ideali? Non è una cosa normale per un ninja seguire i propri sogni?- 

A risponderle fu la padrona dell'acqua. 

- No purtroppo. Molti ninja del passato hanno abbandonato la strada in cui credevano per seguire le allettanti proposte del male.- 

- Ma tu piccolina sei diversa dagli altri, credi davvero in quello che sogni!- concluse Raiton con una piroetta. 

- Ovvio che ci credo! Non potrei fare nulla senza un obbiettivo e un ideale per cui lottare!- 

E a quelle parole così vere e ricche di determinazione, i tre draghi sorrisero, animando ancor più la convinzione che quella ragazzina era decisamente una persona speciale e fuori dal comune. 

- Con questa sono già tre le prove che hai superato, però! Mica male per una ragazzina!- scherzò Raiton, facendo gonfiare le guance della bionda per l'offesa. 

- Io non sono una ragazzina! Sono Naruko Uzumaki, colei che un giorno diventerà l'Hokage migliore che sia mai esistito!- 

Dopo quelle parole si lasciò andare ad una grassa risata, che divenne via via più dolce e soave, coccolata dal calore protettivo e famigliare che i tre draghi erano capaci di emanare. 

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Il viaggio di ritorno fu più breve di quanto Naruko si aspettasse. Eppure ci avevano messo un eternità a trovare Tsunade, non poteva credere di essere già tornata a casa. 

Probabilmente era per via di tutto quello che era successo che sembrava passata una vita da quando era partita. 

Il villaggio era in movimento come sempre, ne avevano visti tanti in quelle due settimane di viaggio, eppure Konoha continuava ad avere qualcosa di diverso, qualcosa di speciale. 

“Probabilmente è perché qui sono a casa.” Sorrise a quel pensiero. 

- Bene, per prima cosa andiamo al palazzo dell’Hokage a…- 

- Non se ne parla nemmeno!- la bionda interruppe Jiraya ancor prima che finisse la frase, guadagnandosi occhiate stupite non solo dall’uomo, ma anche da Tsunade e Shizune. 

- Prima si va all’ospedale per curare il mio team!- 

Un tono che non ammetteva repliche o discussioni, non contrattava su quello. 

- Naruko ragiona, bisogna che prima Tsunade diventi ufficialmente Hokage.- 

- Ma la vita delle persone è più importante! Se ritarda ancora un po’ prima di diventare Hokage non succederà nulla, se ritarda nel visitarli, potrebbero morire!- 

Non voleva nemmeno pensare a quell’eventualità, una fitta al cuore già le premeva al sol immaginare la scena. 

 Tsunade fissava intensamente quella ragazzina bionda che era riuscita a riaccendere la speranza in lei, dopo di che sbuffò e diede disposizioni. 

- Jiraya, vai al palazzo con Shizune e comunica che ho accettato. Forza Naruko, portami all’ospedale.- sorrise la donna. 

La bionda le sorrise grata, gli occhi lucidi per la contentezza, saltellando per diversi minuti tanta era la felicità che provava in quel momento. 

A passo di carica, Naruko trascinò Tsunade fino all'ospedale, e altrettanto velocemente alla stanza in cui i suoi due amici erano stati ricoverati. 

Arrivò prima della donna davanti alla porta della camera, esitando un attimo ad aprirla e ritrovandosi all'improvviso priva di tutto il coraggio che poco prima le animava lo spirito. 

Prese un bel respiro e aprì la porta con un tonfo, spaventando le tre persone che all'interno si prendevano cura dei due malcapitati. 

Si sorprese di trovare li proprio quelle tre. 

- Sakura-chan! Ino-chan! Hinata-chan!- esclamò l'Uzumaki avanzando verso l'interno della camera. 

Non fece in tempo a fare neanche un passo che si ritrovò col sedere per terra, due delle tre amiche in lacrime sopra di lei. 

- WAAAAAAA NARUKO-CHAAANNN!!!! ERAVAMO COSI PREOCCUPATEEEEE!!!!!- 

Hinata dietro di loro sorrideva con gli occhi lucidi, felice anche lei che la bionda stesse bene. 

- Vedo che non si ha rispetto per i malati in questo ospedale, non lo sapete che bisogna fare silenzio?-  

Tsunade comparve autoritaria sulla porta, rimproverando le tre per il chiassò che stavano facendo. 

Le mascelle delle compagne del team 8 toccarono terra per lo stupore del trovarsi davanti una dei tre ninja leggendari: la grande principessa delle lumache, Senju Tsunade. 

- Ma-ma-ma-ma-ma cosa ci fa qui Tsunade-sama?!?!- esclamò Sakura scioccata. 

Naruko sorrise. 

- L'ho portata io! Così potrà curare Sasuke e Shikamaru.- 

Dopo il primo momento di smarrimento anche le altre tre ragazze sorrisero di gioia, finalmente i loro compagni si sarebbero risvegliati. 

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- Waaaaaa ma è tardissimo!!!- 

Si vestì alla velocità della luce, lasciando perdere addirittura la colazione e fiondandosi fuori dalla finestra come se non ci fosse nessun altra via d'uscita sicura dalla sua casa. 

- Accidenti, non ho sentito la sveglia maledizione! E proprio oggi!!!- 

Era una settimana che aspettava quel momento, e non voleva far tardi proprio quel giorno!! 

Da quando Tsunade era arrivata al villaggio, e quindi da quando aveva visitato i suoi amici, ci era voluta una settimana perché la donna trovasse una cura al genjutsu d'Itachi, e finalmente quel giorno avrebbe rivisto i suoi amici svegli e in piedi come sempre. 

Certo aveva paura di cosa avrebbero potuto dirle una volta che avessero realizzato cosa effettivamente era accaduto all'albergo, ma al momento giusto li avrebbe affrontati senza paura. 

Pur di riaverli con se si sarebbe addirittura fatta odiare. 

Arrivò in pochi minuti all'ospedale, dove vi trovò già tutte le persone convocate. 

Il team di Sakura, Kakashi e Tsunade. Praticamente all'appello mancava solo lei, poiché Shizune sistemava alcune pratiche nell'ufficio dell'Hogake e Jiraya era ripartito da un po' per un nuovo viaggio. 

- Chiedo scusa! Ieri sera era così agitata che non riuscivo a chiudere occhio!- 

- Sei senza speranza Naruko-chan.- sospirò Ino, divertita. 

Anche Sakura ed Hinata risero leggermente, mentre la neo Hokage, e il maestro si limitarono a sospirare, consapevoli che quella ragazzina era un caso disperato. 

- Mi chiedo da chi tu possa aver preso questa brutta abitudine.- pensò Kakashi a voce alta, forse fin troppo. 

- Guardi mio caro sensei, che lei è anche peggio.- beccato, forse avrebbe fatto meglio a tacere. Una risata generale animò il corridoio ospedaliera. 

- Ora che ci siamo tutti, andiamo. I vostri amici hanno dormito abbastanza.- 

Tsunade aveva ragione, e con un si generale e determinato, entrarono finalmente in ospedale. 

Mentre la neo Hokage iniettava il siero ai due giovani gennin per annullare gli effetti del genjutsu di Itachi, Naruko attendeva impaziente fuori dalla camera, spaventata come nemmeno il peggior nemico che avesse mai affrontato in vita sua. 

- Tutto bene Naruko-chan?- chiese dolce Hinata, posandole una mano sulla spalla. 

- Ecco io... temo di aver paura... credo.- 

- E di cosa scusa?- domandò Ino stupita. 

- Non ne sono sicura, forse di scoprire la loro reazione al fatto che conoscevo già Itachi.- 

Erano paure legittime le sue, lo capivano tutti i presenti, ma ad una in particolare sembravano soltanto un mucchio di sciocchezze. 

- Oh ma per favore! Da quando sei così vigliacca?!?!- tutti rimasero basiti. 

- S-Sakura-san...?- Hinata fece per intervenire e calmare le acque, ma Ino la fermò. Forse per una volta quella fronte spaziosa stava facendo una cosa giusta. 

Naruko, da prima stupita, iniziò ad incazzarsi seriamente. 

- Che vorresti dire?! Io non sono una vigliacca!!- 

- Ah davvero?! Be da come ti comporti non si direbbe!!!- 

- Ma come ti permetti?! Che ne sai tu di come mi sento io in questo momento?!- 

Come poteva Sakura giudicarla con quel tono senza sapere quello che stava passando?! Non meritava quel trattamento. 

- Probabilmente hai ragione, non capisco quello che senti, ma di sicuro una cosa la so. Stai dimostrando di non avere fiducia nei tuoi compagni!- 

Naruko si zittì, e Sakura poté continuare con la sua ramanzina. 

- Non hai la minima idea di quanto quei due ti vogliano bene! Se sono ridotti in quel modo è stato solo perché volevano salvare te!- forse era anche un po' invidiosa di quello che Sasuke-kun provava per Naruko, ma ormai voleva bene alla ragazza, e vedendola in quello stato si era sentita in dovere di fare qualcosa. 

- Io...- 

- Abbi fiducia in loro Naruko! Sono certa che ti capiranno e ascolteranno quello che hai da dire! E se si rifiuteranno di farlo...- alzò il braccio, mostrando i muscoli sorridendo minacciosa.- Ci penserò io ad obbligarli, anche a cosa di dover legare Sasuke-kun al letto!- 

- E noi ti daremo una mano!- la spalleggiò Ino, mentre Hinata sorrise semplicemente. 

Sorpresa e grata, la bionda Uzumaki sentì gli occhi pizzicare, al che saltò al collo della rosa per abbracciarla, ringraziando però anche le altre due. 

Mai come in quel momento si rese conto di quando avere finalmente della amiche fosse qualcosa di bello e del quale non avrebbe più voluto fare a meno. 

- Grazie Sakura-chan, grazie a tutte voi.- 

Kakashi sorrise intenerito alla scena, ma anche felice che finalmente la sua sorellina potesse aprire il suo cuore anche ad altri ragazzi della sua età. 

Ad interrompere il momento di profonda amicizia, fu Tsunade che uscì dalla stanza dei ragazzi, dichiarando che i due si erano finalmente risvegliati. 

Supportata dalle tre amiche, Naruko entrò per prima con ancora un po' di paura nell'animo, ma quando li vide svegli e seduti sopra il letto, non poté far altro che lasciarsi trasportare da una felicità di sollievo. Erano svegli, erano salvi. 

Le si inumidirono gli occhi, ma scacciò subito le lacrime che premevano per uscire. Voleva mostrarsi raggiante come sempre. 

Si avvicinò cauta, ma la prima cosa che fece quando fu vicina ai due, che ancora non erano completamente svegli, fu colpirli violentemente alla testa. 

- RAZZA DI IDIOTI!!!- 

Chi assistette alla scena rimase basito. 

Shikamaru si massaggiò il punto colpito e riprese completamente conoscenza, guardando stizzito la compagna. 

- Ma che cavolo ti prende? Quel poco di cervello che hai ti è partito del tutto?!- Sasuke invece rimase impassibile. 

Saltò al collo del Nara per la troppa felicità, stupendolo e abbandonandosi ad un pianto di sollievo. 

- Naruko ma che...- 

- Razza di baka mi avere fatto prendere un colpo...- 

Shikamaru sorrise, carezzandole i capelli e cercando di bloccare le sue lacrime di gioia. 

- Dovresti vederti, sembri una scema con la faccia rossa e quel broncio da pesce lesso.- 

- Sei cattibo Shikamabu! Io ebo tanto pbeoccupata peb voi!!- 

Si asciugò le lacrime in fretta e furia, riuscendo più o meno a riacquistare una capacità di parola quantomeno normale e comprensibile, tuttavia il broncio non sparì dal suo volto. 

Dopo aver riso e scherzato un po' con Shikamaru, la sua attenzione passò a Sasuke, assediato dagli abbracci di due disperate innamorate in lacrime. 

Le scappò da ridere e prenderlo in giro, ma si trattenne notando lo sguardo inespressivo e spento del compagno. 

C'era qualcosa che non andava, ma decise di affrontarlo con il suo solito tono spavaldo e derisorio. 

- Ohi teme, sapevo che eri stupido, ma non pensavo fino a...- 

- Come fai a conoscere Itachi?- bastò una domanda per mettere a tacere tutta la spavalderia di Naruko. 

Non fu solo quella, ma anche il tono con cui le fu chiesta, così freddo e incolore da farla rabbrividire. 

- Questo interessa anche me.- intervenne Shikamaru serio, e a loro si aggiunse anche Kakashi. 

La bionda sospirò arresa, consapevole che non poteva tenerlo nascosto ancora per molto. 

- Quando ero piccola, scappavo spesso dal palazzo del nonno, ma puntualmente Kakashi-sensei mi riportava indietro ancor prima che mi potessi allontanare. Una sera invece, riuscii ad andarmene senza essere vista, ma venni attaccata da un gruppo di uomini ubriachi marci che mi minacciarono di morte.- raccontò triste, ricordando quel giorno in maniera vivida e chiara.- Mi avevano messo all'angolo, e sicuramente sarei morta, se non che Itachi, nei paraggi durante un turno di sorveglianza, li mise al tappeto e mi riportò a palazzo.- finì di raccontare con la tristezza negli occhi, senza avere il coraggio necessario di affrontare Sasuke. 

- C'è altro?- proruppe l'Uchiha, atono. 

E lì Naruko non seppe davvero come rispondere. Nei suoi ricordi non c'era altro, o almeno così sembrava, poiché quando provava a pensare ad Itachi la sua immagine appariva confusa e indistinta, fino al momento in cui, settimane prima, l'aveva rincontrato. 

Ma dentro sentiva come se lo conoscesse bene, come se per lei l'Uchiha maggiore fosse stato per lei una figura alla quale non poteva assolutamente rinunciare. 

Ma rispondere in quel modo a Sasuke sarebbe stato indelicato e fuori luogo, per cui decise di seguire la strada che le indicavano i ricordi. 

- No, o almeno non che io sappia. Il ricordo che ho di Itachi è molto sbiadito, so soltanto che gli dovevo la vita.- 

Un pesante silenzio piombò nella stanza, rotto da una tagliente frase dell'Uchiha. 

- Ed è per ripagare questo debito che ci hai traditi?- il tono era più duro e glaciale, rabbioso, che le fece gelare il sangue. 

Nonostante il tremore iniziale, non intendeva lasciarsi dare della traditrice senza difendersi. 

- Io non vi ho affatto traditi! Si ho protetto Itachi, ma è anche vero che quando vi voleva ammazzare l'ho fermato!- 

- MA HAI DIFESO ANCHE ITACHI!- e quando Sasuke urlò, la bionda sussultò, ma una persona orgogliosa come lei non poteva certo starsene buona e calma a subire. 

- COSA CAZZO CERCHI DI INSINUARE TEME?! CHE VI AVREI MOLLATI LI PER ANDARE DA ITACHI?!- 

- QUELL'ESSERE SCHIFOSO DEVE MORIRE PER MANO MIA!! AVEVO L'OCCASIONE DI UCCIDERLO E TU, UNA MIA COMPAGNA, L'HAI DIFESO!!!- 

- VA DRITTO AL PUNTO UCHIHA!!! PENSI DAVVERO CHE POTREI MAI METTERE ITACHI SOPRA DI VOI?!- 

- PENSO CHE SE PROVI ANCORA A METTERTI TRA ME E LA VENDETTA, UCCIDO ANCHE TE!!!- e Sasuke scappò dalla finestra, inseguito da Kakashi che tentò invano di fermare il suo allievo. 

- Sasuke aspetta.- 

Naruko invece era rimasta immobile, pietrificata da quelle parole, fremente di rabbia talmente intensa che perfino Kyuubi se ne sorprese. Sasuke l'aveva ferita davvero questa volta. 

Alle spalle Shikamaru la prese tentò di calmarla, chiedendo gentilmente alle tre ragazze del team 8 di uscire e lasciarli soli, cosa che fecero all'istante. 

Una volta soli Naruko si lasciò abbracciare amorevolmente dal Nara, che l'accolse e lasciò sfogare all'amica tutte le lacrime che doveva versare. 

Era sempre stato così, non riusciva a liberarsi con gli altri di tutti i suoi dubbi e le sue paure, ma con Shikamaru poteva lasciarsi andare senza timore. 

- Baka! Baka! Baka! Baka! Baka! Baka! Baka! Come ha potuto dire una cosa del genere?! COME HA POTUTO PENSARLO?!?!- 

- Calmati dai, non prendertela. Hai ragione, Sasuke si è comportato da idiota, ma cerca di capirlo.- 

- Capirlo? CAPIRLO?! CHE COSA DOVREI CAPIRE?! CHE NON HA LA MINIMA FIDUCIA IN ME?!?!- 

- No niente affatto! Ma lo sai che quando si parla di suo fratello impazzisce, forse è rimasto più sconvolto di quello che credevamo.- 

- Tze, è completamente partito di testa! Mi ha minacciata di morte Shikamaru! Dovrei spaccargli la faccia per questo.- il Naro rise piano. 

- Be, per questa volta potrei concedertelo senza darti contro.- 

Anche Naruko rise appena, ma la tristezza non abbandonò il suo cuore neanche per un attimo. 

Perché lei voleva bene a Sasuke e avergli sentito pronunciare quelle parole l'aveva ferita più di quanto volesse lasciar trasparire, più di quanto lei stessa potesse immaginare. 

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Quella notte Sasuke la passò nel quartiere degli Uchiha, seduto su di un albero poco lontano dalla sua solitaria abitazione, senza chiudere occhio. 

Pensava il ragazzo, ad Itachi, a Naruko, alla sua sfuriata, alla sua famiglia, alla sua vita, alla vendetta. 

Un groviglio di pensieri di cui non riusciva a liberarsi, di cui non voleva liberarsi, pensieri confusi che si sovrapponevano mandandogli in tilt il cervello, fino a che non si scontravano e sovrapponevano, fino a diventare una macchia incolore e priva di caos. 

Almeno così poteva evitare di pensare e ritrovare la calma che lo contraddistingueva. 

Un fruscio tra le foglie lo mise in allerta, ma non si mosse. 

- Vieni fuori, o ti faccio uscire io.- 

- Così mi puoi uccidere definitivamente.- 

Si stupì di veder spuntare una chioma bionda dai cespugli, più di tutto rimase sorpreso dal broncio offeso da bambina che gli stava mostrando. 

Dovrebbe odiarlo dopo quello che aveva detto, e non presentarsi da lui con quell'espressione! 

- Che ci fai qui?- 

- Ecco io... volevo parlarti... E PRENDERTI A PUGNI PER QUELLO CHE MI HAI DETTO!!- 

Sasuke non si scompose. 

- RAZZA DI TEME MALEDETTO!!! MI HAI MINACCIATA DI MORTE TE NE RENDI CONTO?!?! DOVREI FARTI IL CULO A STRISCE PER QUESTO!!!- 

Il moro restò calmo e freddo alle provocazioni della bionda, ma in un certo senso se ne sentì divertito. 

- Ah davvero? Sono curioso di vedere come faresti.- 

- Non è tanto difficile penderti a calci! Posso batterti quando voglio ora che ho imparato una nuova tecnica.- si pavoneggiò la bionda dandogli le spalle, ma catturando con le sue parole l'attenzione del moro. 

- Nuova tecnica?- 

- Esatto! Mentre cercavo la baa-chan per incoronarla Hokage, il mio nuovo sensei mi ha insegnato una mossa favolosa e potentissima.- era orgogliosa, ma come al solito Sasuke fu capace di smontare le sue certezze. 

- Ma davvero? Be, in mano ad una come te certamente sarà una mossa da quattro soldi.- 

Naruko cadde a gambe all'aria, rialzandosi e fronteggiando il compagno con le guance gonfie per l'offesa. 

- Ma come ti permetti razza di teme?!- dopo attimi di silenzio in cui rimasero immobili a fissarsi, scoppiarono entrambi a ridere. La ragazza in maniera più espansiva e aperta, il ragazzo con più riserbo e contegno. 

- Mi fa piacere vederti ridere, dopo la sfuriata di questa mattina pensavo mi odiassi.- Sasuke smise di ridere, diventando incredibilmente serio. 

- Non ti odio, sei una seccatura vero, ma non abbastanza seccante da farti odiare. Credo che la mia sete di vendetta abbia per un attimo offuscato il mio giudizio. Ti chiedo scusa.- Naruko strabuzzò gli occhi. 

- N-Non posso crederci! Uchiha Sasuke che chiede scusa?!- indietreggiò velocemente, puntando il dito contro il moro.- CHI SEI TU?! COSA NE HAI FATTO DEL VERO SASUKE?!?!- 

- Non sei divertente.- sbuffò serio.- E comunque non pensavo davvero quello che ti ho detto. Soltanto che, per me la vendetta è tutto. Non permetterò a niente e nessuno di ostacolarmi, neanche se tu provassi affetto per Itachi mi fermerei.- gli occhi color pece si accesero di una scintilla malvagia, oscura, assetata di sangue. 

Una mano gli si posò gentile sulla guancia, e per poco Sasuke non cadde dall'albero quando si accorse che Naruko era davanti a lui, a pochi centimetri dal suo viso. 

- Io capisco l'odio che provi, e non cercherò di ostacolare la tua vendetta, sei un mio compagno e se necessario ti aiuterò. Solo ti chiedo, non dimenticare che qui ci sono persone che ti vogliono bene, e che sarebbero disposte a tutto pur di renderti felice.- 

- Ad esempio? 

- Be, Sakura ed Ino sono un buon esempio.- rise, venendo fulminata all'istante dal compagno.- Poi Kakashi-sensei, Shikamaru, io...- 

- Ma come? Anche la signorina Uzumaki farebbe di tutto per rendermi felice?- le strinse la piccola mano che ancora premeva sulla sua guancia, sorridendo serafico. Naruko rimase incantata da quel sorriso per diversi minuti, in cui negò una risposta all'Uchiha. 

- Ma certo! Sei un mio compagno Sasuke, sarei disposta a tutto pur di aiutarti!- 

- A tutto?- il moro iniziò ad avvicinare il proprio viso a quello della bionda, sempre di più, sempre di più, mentre lei non aveva la forza necessaria per staccarsi. Tutto ciò che fece fu tremare ed arrossire come un peperone. 

- S-Sasuk...- il ramo sotto di lei cedette. 

Ancor prima che se ne accorgesse, prima che le labbra dell'Uchiha toccassero le sue, il ramo su cui sedevano in due cedette sulla punta, e la bionda si ritrovò a cadere senza possibilità di attutire il salto. 

Fu talmente veloce lo scorrere degli eventi che non si rese conto di quello che accadde, sapeva soltanto che non toccò mai il terreno. Senza sapere come o perchè, semplicemente si era ritrovata tra le braccia di Sasuke, che sogghignava beffardo. 

- Inutile, resti sempre la solita dobe incapace.- Dopo i primi attimi di stupore Naruko si riprese, gonfiando offesa le guance. 

- Senti chi parla! Il teme con gravi sbalzi d'umore, sicuro di non avere il ciclo in corso Sas'ke?- Stavolta fu il turno del moro di arrossire appena, lasciando la presa sulla ragazza che batté violentemente il culo a terra. 

Massaggiandosi la parte lesa, a Naruko sembrò di rivivere un deja-vù. 

- Vedo che la tua mania di farmi cadere a terra non è passata.- 

- Come la tua delicatezza è pari a quella di un elefante in un negozio che vende cristalli.- troppo stanca e dolorante per continuare a lungo la conversazione, la bionda sbuffò e basta. 

- Certo certo, in ogni caso, meglio che vada.- piano si rimise in posizione eretta.- Domani riprendono gli allenamenti e voglio essere in forma! Pensi di venire?- 

- Dipenderà da Tsunade e da come andrà la visita domani. In ogni caso farò il possibile per esserci.- 

Naruko sorrise, concedendo ad un distratto Uchiha un bacio sulla guancia che colse il ragazzo di sorpresa. 

- Ci conto è! A domani!- e con un salto la ragazza se ne andò. 

Carezzandosi il punto in cui le morbide labbra di Naruko avevano sfiorato la sua pelle, il moro sorrise ferino, avviandosi verso la sua dimora per riposare. Ora la mente più calma e priva di pensieri negativi. 

Ne era ogni giorno più convinto, la cura che serviva per curare e cicatrizzare le ferite causate da Itachi ed il suo gesto era la bionda Uzumaki, niente e nessun altro potevano salvarlo dal baratro oscuro della vendetta e della disperazione in cui stava lentamente cadendo. 

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Una settimana dopo le cose erano tornate normali. 

Il team 7 si allenava sotto la guida di Kakashi-sensei, migliorando le loro abilità ad ogni nuova missione e ad ogni allenamento. 

Erano la squadra più in gamba di Konoha, ma di certo anche gli altri team non avevano intenzione di lasciarsi scavalcare. 

Grazie alle cure di Tsunade, nuovo Hokage del villaggio, perfino Rock Lee aveva potuto ritornare ad essere un ninja, dopo una rischiosa operazione conclusasi a buon fine. 

Dopo le incomprensioni con la Sabbia durante gli esami, ora Konoha e Suna erano di nuovo alleate, unite da un nuovo e più solido trattato di pace. 

Jiraya era partito per un nuovo viaggio e non sarebbe tornato molto presto, così come di Orochimaru e della famigerata organizzazione Akatsuki non si erano più avute notizie. 

Tutto sembrava essere tornato alla solita vecchia normalità di cui tutti sentivano la mancanza, ma purtroppo non era destinata a durare. 

Forze oscure di muovono e tramano nell'ombra, nuove prove aspettano Naruko, che preso affronterà un cambiamento che aveva sperato avvenisse solamente nei suoi incubi più oscuri. 

Era veramente tutto finito? No, era soltanto l'inizio di una leggenda. 







 

Fine







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Nel prossimo capitolo....
NIENTE!!!! Assolutamente nulla, perchè la prima storia della saga di Naruko finisce (FINALMENTE) qui!!!
Certo vi potrei dire il titolo della prossima saga o quanto sarà lunga, maaaaaaa no u.u
Sarà una sorpresa per tutti! XD
Non aspettatevi aggiornamenti a tempo breve, prima ci sono altre storie di cui vorrei liberarmi, ho un estate intera quindi vi prometto che se tutto va bene, comincerò la nuova serie a settembre.
Si lo so che avevo detto che era già tutto scritto, ma provate voi a trascrivere dal foglio al pc quando si hanno altre 20000 storie e idee da fare eh? >< con qualcosa dovrò pur prendermi una pausa no?
Altra cosa, la saga continuerà solamente se lo vorrete voi, altrimenti direi che posso chiuderla qui, se la storia non piace meglio finirla, così mi concentro su altro u.u
Be spero che l'ultimo capitolo non vi abbia lasciato delusi e che non ci siano troppi errori, fatemi sapere com'è venuto e cosa ne pensate eh?? u.u
Un bacione a tutti voi e alla prossimaaaaa!!!!! GRAZIE INFINITE A CHI MI SOSTIENE DALL'INIZIOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!! VI LOVVO TUTTI!!!!!!!!!!!!!

La vosta,
Jeo 95 =3

   
 
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