Bologna era afosa in quei giorni, il caldo torrido era passato, ma l'afa era rimasta e si attaccava fastidiosamente alla pelle, nemmeno l'aria prodotta dal ventilatore che aveva comprato da poco serviva a farla stare meglio. Avrebbe dovuto studiare, per due esami, ma non ne aveva voglia, in realtà voleva solo tornare a casa. Ancora due giorni.
Ma quel giorno la voglia di casa era aumentata: la sua radio preferita era nella sua città natale per una specie di mini tour che avrebbe toccato gran parte dell'Italia e, per ironia della sorte, non Bologna.
E lui sarebbe andato. D'altronde era anche la sua radio preferita.
Non si parlavano da parecchio, a parte per poche volte in cui lui non aveva fatto altro che attaccarla e lei avrebbe voluto odiarlo, ma non ci riusciva. Anzi...
Quando il programma iniziò, sentì il calore della sua città ed alcuni messaggi furono letti in diretta, arrivarono soprattutto da napoletani che non vivevano più a Napoli e allora decise di mandarne uno anche lei. L'aveva già fatto altre volte ed era stata anche telefonata per parlare in diretta, ma quel giorno voleva che il suo messaggio fosse letto più che in qualsiasi altra occasione. Lui era lì ed era certa che avrebbe recepito il messaggio.
«Ciao, sono una napoletana che purtroppo oggi non può essere lì perchè studia al DAMS di Bologna...» osservò per un po' il messaggio e poi aggiunse «Ma lì con voi c'è una persona che per me è importante. Molto.» ma alla fine decise di cancellare la seconda parte, troppo compromettente e inappropriata. E forse lui non era da solo.
Il messaggio, contro ogni aspettativa, fu letto appena pochi minuti dopo. Poi sentì il beep ormai familiare dei messaggi di What's App e non ebbe nemmeno bisogno di leggere il nome per sapere che fosse lui.
«Chissà chi era la ragazza napoletana che studia al DAMS di Bologna che ha appena mandato il messaggio alla radio.»
Sorrise ancora, come sempre quando lo risentiva. Il suo cuore iniziò ad accelerare i battiti e quasi rischiò di andare in iperventilazione quando lui le inviò una sua foto davanti al furgoncino della radio. Era bellissimo, o meglio, lei lo trovava bellissimo.
Passò circa mezz'ora prima che lo speaker iniziasse ad interagire con le persone in piazza.
— Ed eccoci con il nostro amico con la maglia azzurra che voleva dire una cosa...
— Sì, volevo dire alla ragazza napoletana che studia al DAMS di Bologna del messaggio di prima... — riconobbe la sua voce all’istante e non sarebbe potuto essere altrimenti, il suo cuore riprese a tamburellarle nel petto — Che sono innamorato di lei.
— Incredibile! Abbiamo appena avuto una dichiarazione in diretta radiofonica! Alla ragazza del messaggio, vogliamo sapere la tua risposta...
Pensò che stesse per svenire mentre la sua voce le risuonava nelle orecchie. “Che sono innamorato di lei.” 
Stentava a crederci e, prima che riuscisse a ragionare lucidamente, le arrivò una telefonata dal numero della radio che lei conosceva bene.
— Ciao, sono Eleonora, della radio... hai sentito quello che ha detto quel ragazzo? Ti va di parlare in diretta?