Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Colpa delle stelle    21/06/2014    3 recensioni
Chiunque si fosse seduto su quella collinetta, nell'esatto istante in cui il cielo si colorava di rosso e il sole cominciava a scendere, si sarebbe sentito speciale.
Non tanto importante e nemmeno capace di compiere fatti sconvolgenti, ma in grado di stupire nel suo piccolo, in grado di lasciare un segno, almeno una volta nella vita...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Non c'è tramonto così bello da non poterlo essere di più




Chiunque si fosse seduto su quella collinetta, nell'esatto istante in cui il cielo si colorava di rosso e il sole cominciava a scendere, si sarebbe sentito speciale. Non tanto importante e nemmeno capace di compiere fatti sconvolgenti, ma in grado di stupire nel suo piccolo, in grado di lasciare un segno, almeno una volta nella vita.
Durante la finale della partita di ping-pong, lui l'aveva acclamata e aveva fatto il tifo per lei per tutti i punti, vinti o persi, ma lei non ci aveva mai fatto veramente caso. Era normale che un ragazzo tifasse per un'amica, faceva piacere sentirsi omaggiati, ma in fin dei conti, per una ragazza che del ping-pong non faceva la sua filosofia di vita, non era niente di che.
Niente di veramente sconvolgente, niente che la lasciasse con lo stupore sul viso e la bocca ancora curvata dall'emozione.
Niente che la spingesse a scavare a fondo nell'animo del ragazzo.
Niente che le facesse aprire gli occhi sulla verità.

 

 

Si erano conosciuti su quella stessa collinetta, quando lui ancora non aveva la cresta blu e lei non aveva così tanti problemi con la vita. Erano due bambini, due bambini come tanti, che si erano trovati per caso. Uno scherzo del destino, avrebbero detto. Loro che erano così diversi, che avevano due modi differenti di interpretare il mondo, avevano sorriso nello stesso momento, quando lei aveva inciampato sulla sua gamba e gli era caduta sopra, con le guance rosse dall'imbarazzo e gli occhi lucidi, ancora persi dietro al pensiero che stavano inseguendo poco prima.
Con la schiena sull'erba e la testa sollevata, lui l'aveva guardata negli occhi, perdendosi in quel mare di liquirizia, e le aveva teso una mano, tremolante.
Era stato amore a prima vista. Il cuore aveva iniziato a battere forte, i palmi delle mani avevano iniziato a inumidirsi, il respiro aveva accelerato bruscamente.
Ma non per lei.

 

 

Non si era mai nemmeno resa conto di cosa le succedesse quando lo vedeva e se ne accorse solo quando comparve ancora al suo fianco, su quella collinetta che ormai era diventata il loro punto di ritrovo fisso. Quando la sua figura si stagliò contro il sole e si accorse per la prima volta della gobbetta sul naso di lui, così strana e così fuori posto, là dove mai il suo sguardo si era soffermato, qualcosa le si era mosso infondo allo stomaco.
Quando la sfumatura azzurra dei suoi occhi si era illuminata ed era uscita allo scoperto per la prima volta, l'aveva trovata impreparata davanti a quello spettacolo, davanti a quell'espressione così sincera e così angelica.
Quando l'arancione del sole si era scontrato con la sua cresta blu, lei che prima la trovava così originale e a tratti imbarazzante, aveva scoperto un nuovo colore, un colore che le piaceva.
Lei che era alla ricerca della perfezione, lei che era fredda e schiva verso qualunque sentimento che la potesse rendere debole davanti agli altri, lei che voleva avere tutto sotto controllo, sempre e comunque, che non si sbilanciava mai, era rimasta senza parole e quasi non era riuscita a salutarlo.
Lui non se n'era nemmeno accorto, intento com'era a cercare di non fissarla troppo, a nascondere quello che provava in un momento così intimo, che li vedeva stranamente coinvolti, stranamente a contatto, come mai era successo prima.
Lui era innamorato di lei da troppo tempo e quando, il secondo dopo, lei lo baciò, senza una parola, senza un respiro, solo le loro labbra una sull'altra, avrebbe dovuto ringraziare quel giorno, avrebbe dovuto ringraziare quel tramonto che le aveva aperto gli occhi, ma lui non era perfetto e non poteva capire tutto.
Lei lo sapeva, ma le loro labbra si incastravano così bene che non se ne curò nemmeno un istante. Rilegò le sue paure in fondo alla mente e se ne dimenticò.
Se ne innamorò.
Anche se tutto è imperfetto, anche se non c’è tramonto così bello da non poterlo essere di più.
In quel momento lei non ricercava la perfezione. Per la prima volta nella sua vita, si era innamorata dell'imperfezione.
Ma le andava bene così.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Colpa delle stelle