Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: Di Lo St    21/06/2014    7 recensioni
Breve storia, un tipico "missing moment" da COLS tra Sebastian, o Jonathan, e Clary. Lui la vuole, l'ha sempre voluta, e nonostante i suoi piani a volte non riesce a trattenersi del tutto, e poi l'idea di corrompere l'animo ancora innocente di sua sorella minore è così allettante...
Dal testo: «Hai detto che Clary non regge l’alcool?» chiese, più a se stesso che all’altro. Interessante.
Genere: Dark, Erotico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood, Nuovo personaggio, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Incest, Non-con, Threesome
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti! Dunque, prima di iniziare vorrei ringraziarvi per essere entrati. Questa è la mia prima fanfiction, quindi non so neanche quello che sto facendo...
Quello che segue è più che altro un prologo. La storia dovrebbe essere breve, prevedo di pubblicare circa quattro capitoli, però per questo vedremo come si evolverà la cosa. Se mi rendessi conto che la storia non piace potrei anche decidere di smettere di scriverla, o viceversa continuarla e andare oltre. Spero che non vi scandalizzerete per il contenuto dei prossimi capitoli. Sentitevi liberi di scrivermi ciò che pensate, e grazie ancora :)



Sebastian entrò in cucina con andatura frettolosa, afferrò la bottiglia di vino rosso mezza vuota appoggiata sul ripiano accanto al frigorifero e ne staccò il tappo con i denti prima di versarne diverse dita in un paio di bicchieri di vetro.
«Dovresti smetterla di farla bere» mormorò una voce familiare alle sue spalle. Jonathan si girò di scatto, la bottiglia ancora inclinata in mano dalla quale caddero alcune gocce sul bancone e sul pavimento. Era entrato talmente sovrappensiero da non aver notato Jace appoggiato al muro accanto alla porta, con una bottiglietta d‘acqua a pochi centimetri dalle labbra. Non gli capitava spesso di essere distratto al punto da lasciarsi sfuggire cose o persone.
«Come?»
«Ho detto che dovresti smetterla di rifilare tutto quel vino a Clary,» ripeté con un falso tono distaccato, «non fa bene e poi lei non regge particolarmente l’alcool».
Lui fece spallucce, senza aver prestato davvero ascolto, mise giù la bottiglia e afferrò i due bicchieri per poi dirigersi verso la porta con la stessa impazienza con la quale era entrato, ma si bloccò quasi subito. Voltò leggermente il viso di nuovo verso il fratello adottivo.
«Hai detto che Clary non regge l’alcool?» chiese, più a se stesso che all’altro. Interessante.
Jace lo guardò con fare sospettoso e un po’ colto alla sprovvista, come a chiedersi se forse non si sarebbe dovuto lasciar sfuggire quel particolare, «Beh…».
Sebastian non aspettò che lui continuasse la frase e uscì dalla stanza, alzando nel mentre il braccio destro per leccare un rivolo di vino che gli era colato sul polso.
Entrò nella sala e si diresse verso una delle finestre. Sul davanzale era seduta sua sorella, indossava dei pantaloncini neri e una maglietta verde troppo larga, i piedi nudi e i capelli rossi raccolti in due trecce in una pettinatura così infantile da farla sembrare una dodicenne. Le ginocchia erano piegate e sulle cosce era appoggiato il suo album da disegno aperto su una pagina immacolata, mentre lei mordicchiava distrattamente la gomma all’estremità di una matita, la fronte appoggiata alla finestra e lo sguardo fisso sul cielo nero che sovrastava la città illuminata. Il suo viso era terribilmente pallido riflesso nel vetro. Sebastian si ritrovò a notare che entrambi avevano ereditato la stessa carnagione chiarissima del padre. Avevano la stessa pelle, e per qualche motivo la cosa gli piaceva da morire.
Si fermò accanto a lei, che come al solito persa nel suo mondo non lo aveva sentito arrivare, e allungò il bicchiere di vino a pochi centimetri dalle sue labbra. Lei girò la testa di scattò e sussultò trovandosi la bevanda proprio sotto il naso, poi alzò il viso verso di lui e lo guardò dal basso con quei grandi occhi verdi. Lui le sorrise e Clary rispose esitante con un sorriso un po’ dubbioso e gli prese il bicchiere dalle mani.
«Grazie»
«Figurati» Sebastian ritirò lentamente la mano e andò ad appoggiarsi con il braccio al muro accanto alla finestra di fronte a lei, in modo da poterla vedere in viso. Rimase lì in silenzio per qualche istante, bevendo il suo vino e osservando come la sorella minore sorseggiava il suo, a piccole dosi, quelle labbra che si tingevano di rosso in contrasto col viso bianco... Scosse la testa e si schiari la voce, «quando hai finito il tuo vino va a metterti qualcosa addosso e raggiungimi di nuovo qui».
«Cosa?» chiese stupita lei.
«Sta sera andiamo in discoteca, solo io e te» spiegò in tono deciso, non era una richiesta. Si staccò dal muro e andò ad appoggiare il bicchiere vuoto sul tavolino di fronte al divano, poi si voltò di nuovo verso l’espressione perplessa di Clary, «che c’è?» chiese con un finto tono innocente, «voglio solo portare la mia sorellina a ballare» e sfoderò uno dei suoi sorrisi carismatici, caricandolo della maggior dose di fascino che riuscisse a tirare fuori, prima di voltarsi e correre su per le scale verso la sua stanza senza aspettare una risposta. Sapeva che non avrebbe rifiutato. Voleva convincerlo della sua lealtà, giusto?
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Di Lo St