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Autore: I_Cant_be_no_superman    21/06/2014    3 recensioni
Era uno di quei momenti da film.
Uno di quei momenti in cui quello che si fa può decretare l’intero corso della tua vita.
Un momento decisivo, un treno che passa in anticipo o troppo tardi.
Un momento che avevo deciso di vivere fino in fondo, insieme a te.
[Scisaa, what else?]
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Isaac Lahey, Scott McCall
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sono tornata, spero in modo abbastanza constante questa volta.
Pausa universitaria che per me significa tornare a scrivere qualche Scisaac un pochino più decente del solito.
Non so neanche come mi sia venuta l'idea di questa ma mi sono lasciata trasportare quindi ecco il risultato.
Un grazie alla mia idiota che si è occupata di rivedere la storia evitandomi tutto il casino di sempre. (ti voglio bene, idiot <3)
Mi farebbe piacere sapere che ne pensate dopo averla letta anche se dovessero essere solo poche parole.
Buona lettura.
Marinella

                                                
 



“In questo momento ci sono 6.470.818.671 persone al mondo. Qualcuno ha paura. Qualcuno è tornato a casa. Altri mentono per superare la giornata. Altri stanno affrontando la verità. Alcuni uomini sono cattivi e fanno la guerra ai buoni. Altri sono buoni e lottano contro male. Sei miliardi di persone. Sei miliardi di anime. E qualche volta… Te ne serve una sola.”
 

Hai presente i bei momenti?

Quelli in cui ti senti veramente felice, dove tutto quello che ti circonda sembra avere un colore nuovo, un senso nuovo.

Quei momenti in cui hai il sorriso sul volto. Quei momenti dove qualunque cosa accada, niente può farti smettere di sorridere.

Quei momenti dove senti il cuore batterti forte nel petto, come non lo sentivi da tempo. I momenti dove avverti anche la
circolazione del sangue nelle vene.

Quei momenti in cui ti senti vivo davvero.

Hai presente quei momenti in cui tutto è infinito?

In cui ti senti in pace con te stesso e con il mondo?

Quei momenti in cui qualcosa ti sembra impossibile ma tu lotti, lo fai nonostante tutto e poi succede? Succede che quello che vuoi è lì, davanti a te, e tutto quello che devi fare è allungare una mano per prendere ciò che ti sei guadagnato.

“Sai, mi sono sempre chiesto cosa avessimo veramente insieme. Me lo sono chiesto è l’unica cosa che mi sia venuta in mente è la parola tutto. Come se questa bastasse da sola a descrivere tutto quello che tu sei per me” lo disse tutto d’un fiato, come se avesse paura di spaventarmi ma in quel momento io mi sentivo infinito e perfetto.

Hai presente quei momenti in cui ti piaci?

Quelli dove ti guardi allo specchio e i tuoi occhi sono di un colore perfetto e i tuoi capelli sono in ordine per la prima volta?

Quando il tuo sorriso non è più finto ma splende di luce propria?

Quando emani luce, luce bianca, perché è quello che fanno le persone che ti stanno intorno, emanano la luce in cui ti riscaldi
quando non ti senti apposto con te stesso.

 Hai presente il momento in cui ti ho incontrato Scott?

Non so neanche se lo ricordi in realtà ma è stato in quel preciso istante che io ho capito quello che volevo nella mia vita.

Volevo passarla con te, ed era una cosa idiota perché non sapevo neanche il tuo nome.

Ma tu eri lì e anche se non mi conoscevi mi sei rimasto accanto.

 Entrai nel bar del campus completamente fradicio e con il cuore a pezzi.

Aiden mi aveva lasciato. Dopo mesi la mia paura di perderlo era diventata concreta e vera. Lui non mi apparteneva più.

Forse non era mai stato mio sul serio.


Non sapevo neanche perché avevo camminato fino a lì, sentivo il bisogno di un posto caldo e quello era l’unico che conoscevo.

Camminai fino al bancone per chiedere qualcosa di caldo e quando alzai il viso mi trovai davanti un ragazzo moro con due occhi dolci.

“Cosa ti porto?” mi domandò gentilmente sorridendo.

Fu come se il mio cuore si fosse fermato, come se tutto il freddo che avevo sentito dentro fino a quel momento fosse stato sostituito dal calore che quei due occhi emanavano. Come se la luce bianca di quel ragazzo riuscisse a riscaldare anche
me.


“Un cappuccino caldo e qualche biscotto” sussurrai appena, non riuscendo a smettere di guardarlo.

“Sembra tu abbia bisogno di parlare!” disse arrossendo appena.

E io sorrisi, sorrisi come non sorridevo da quando erano iniziati i miei problemi con Aiden.

“Mi farebbe piacere in realtà!”

Parlammo tanto, forse anche troppo con il senno di poi.

Forse in quel momento avrei dovuto semplicemente prenderti e baciarti per cercare di rendere quel momento perfetto.

Ricordo che il cuore mi batteva forte, forse fin troppo. Forse ho avuto anche un piccolo infarto quando mi hai sfiorato la mano,
non lo so per certo.

Hai presente l’attimo in cui mi sono innamorato di te?

Era l’inizio dell’estate e noi stavamo progettando le nostre vacanze insieme.

Era tutto perfetto e avremmo passato molto tempo insieme. Non so neanche come finimmo a parlare d’amore. “

"Cos’è per te l’amore, Isaac?”

In quel momento avevo capito, avevo capito che a quella domanda c’era una sola risposta.

 Per me l’amore sei tu, Scott.

Ma non lo avevo detto avevo semplicemente sperato che tutto quello non fosse vero, perché avevo paura di perderti. Paura di non essere ricambiato.

Perché avevo paura e non ne avevo mai avuta cosi tanta nella mia vita.

Hai presente l’attimo in cui ho avuto davvero paura di perderti?

Non so se lo ricordi ma io, io l’ho inciso nella mente e il solo pensare a quel momento mi mette paura.

“Allison mi ha chiesto di uscire, non ne ero tanto convito ma poi ho deciso di dirle si..”

Mi avevi raccontato quella cosa con leggerezza, come se non fosse importante, ma il mio cuore aveva perso un battito.

Era uno di quei momenti da film.

Uno di quei momenti in cui quello che si fa può decretare l’intero corso della tua vita.

Un momento decisivo, un treno che passa in anticipo o troppo tardi.

Un momento che avevo deciso di vivere fino in fondo, insieme a te.

Il momento in cui avevo deciso di viverti fino in fondo. Il momento in cui per la prima volta avevo capito che valeva la pena
rischiare tutto, anche la nostra amicizia se fosse stato necessario, per averti accanto.

Presi il suo viso tra le mani premendo con forza le mie labbra sulle sue, come a reclamarne la proprietà.

Stavo rischiando tutto, ma tu eri qualcosa per cui lo avrei sempre fatto.

Non era stato un bacio a senso unico, lo avevi ricambiato ed era diventato il primo di tanti.

Se non avessi rischiato, ti avrei perso, perso per un donna che non poteva renderti felice come provavo a fare io ogni giorno.

Hai presente il momento in cui ti senti speciale?

Ma non speciale normale, speciale davvero.

Speciale perché qualcuno riesce a farti sentire amato, voluto, desiderato? Speciale perché sei l’unica cosa che quella
persona vuole per essere felice?

Speciale perché sei tu, sei te stesso e questo basta davvero?

Erano le dieci di una domenica mattina come tante. Ok, forse non proprio come tante, era il nostro anniversario.

Eravamo ancora a letto stretti tra le braccia l’uno dell’altro mentre una sensazione di pace riempiva l’intera casa.

“Sai Isaac, mi piace tutto questo. Svegliarmi accanto a te, fare una doccia insieme e poi colazione. Ridere di te che hai dimenticato di nuovo il cambio o i calzini. Mi piace sentire il tuo odore tra le lenzuola quando non dormi qui.”

La sua voce era appena un sussurro e lo sue mani avevano preso a stringermi più forte.

“Mi piace tutto questo, anzi lo amo, ma non voglio che sia più cosi. Non voglio andare a dormire la sera senza averti al mio fianco, non voglio svegliarmi trovando un bigliettino che mi dice che non ti sei potuto trattenere…”

Appena un sussurro, forse ancora più basso di prima mentre il mio cuore sembrava volermi uscire dal petto.

“Mi stai chiedendo di vivere qui, con te?” domandai alzandogli gli occhi su di lui e trovandolo a fissarmi.

“Sì, ti sto chiedendo di vivere qui con me”

Forse non aveva neanche finito di parlare e io non gli risposi mai sul serio, con le parole, almeno.

Bastava un bacio, che era una promessa.

Era solo l’inizio, quella era la promessa.

Hai presente l’anno scorso in questo preciso momento?

Il cuore che batte, il cervello che non collega, gli occhi lucidi.

“Un anno fa ci siamo fatti una promessa. Una di quelle belle, infinite. Ci siamo promessi di amarci per sempre senza riserva. Io voglio mantenere quella promessa Scott, voglio farlo.”

Lo guardavo negli occhi, con le mani che mi tremavano e la paura che fosse troppo presto.

 “Voglio scommettere su di noi Scott, voglio farlo perché “noi” siamo il rischio più bello che io potessi mai decidere di
correre. Voglio farlo fino in fondo”


Ricambiava il mio sguardo mentre nei suoi occhi vedevo farsi largo la consapevolezza di quello che stava per succedere.

Mi inginocchia davanti a lui sorridendo felice mentre gli porgevo la piccola scatola di velluto verde che tenevo tra le mani.

Conteneva un piccolo anello d’argento; un’altra piccola promessa che ci stavamo facendo.

“Facciamo che sia per sempre” parole incise sul metallo che avevo marchiato a fuoco anche nel mio cuore.

Hai presente noi?

Io e te a casa nostra mentre ci facciamo le coccole sul divano.

Io e te in vacanza al mare mentre ti spalmo la protezione solare e immagino tutto quello che posso farti dopo.

Hai presente tutto questo?

Tutto il noi che possiamo dare a loro, ai nostri piccoli.

“Meg scendi per favore farai tardi a scuola!”

La voce di Scott veniva dalle scale e sorrisi continuando a preparare la colazione.

“Amore scendi o papà finirà per svegliare anche Dylan” urlai a mia volta con decisamente meno forza di mio marito.

 I passi della bimba che scendevano le scale riecheggiarono per tutto il piano di sotto mentre quella entrava in cucina
reggendo la cartella.


“Ciao papi” disse felice lasciando cadere la cartella e correndomi incontro per essere abbracciata.

 La strinsi a me prendendola in braccio e lasciandole tanti baci su una guancia mentre le solleticavo la pancia.

Aveva la risata di suo padre.

“Scott, amore, Meg è qui” “Prima o poi mi farai impazzire tu” disse Scott raggiungendoci in cucina senza però smettere di sorridere e fingendo solamente un espressione arrabbiata.

Tutte le mattine erano diverse con questi cicloni in casa, ed era la cosa più bella del mondo.

Hai presente il tempo?

Quando passa, quando non lo fa?

Quando più ne passa più il dolore si affievolisce, quando semplicemente il passare di esso ti rende felice?

Sembrava ieri che stringevi Dylan tra le braccia sul divano mentre gli davi il latte dalla sua bottiglina.

 Sembrava ieri eppure non lo era per niente.

Erano passati dieci anni e adesso eri lì, in giardino con lui per insegnargli a preparare un barbecue.

Sorrisi felice mentre la voce di nostra figlia mi richiamava alla realtà. C’erano dei problemi di matematica da risolvere.

 Hai presente tutto quello che puoi desiderare chiuso in una stanza?

Tutte le cose belle della vita sotto i tuoi occhi a portata di mano?

Hai presente tutto questo?

Tutte le emozioni, tutto lo stare bene, tutto insieme?

Se chiedessero a me se ho presente, mi basterebbe voltarmi verso di te e guardarti negli occhi.

Perché tutto quello che posso desiderare è accanto a me ogni giorno e sarà cosi per sempre.

 
   
 
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