21/06/2014
16 recensioniVoce narrante: la mia. Non protestate. Zitti e leggete.
Harlock camminava a passo spedito, sventolando il mantello in modo faigo. Ormai c’ha il brevetto di smantellamento con tanto di ®.
DOVEVA allontanarsi il più velocemente possibile. “Quella trBIIIIP (censura)… VOLA!”
Povero, povero Capitano.
I suoi capelli erano un po’ bruciacchiati e lui si muoveva a scatti, a mo’ di tarantolato.
Povero, povero Capitano.
Ormai da giorni sfrigolava come una sogliola in padella. Troppe scosse elettriche. Troppe.
Colpa di Meeme e colpa di Yuki, che gli si strusciavano addosso in ogni momento
“Sono la donna che ha dedicato la sua vita ad Harlock. E adesso mi deve pagare i contributi” ha come mantra Meeme, manco fosse ad una lezione di yoga.
“Io mi bevo tutto quello che dici tu, o Capitano, o mio Capitano... specie se lo fai nudo nella tua catacomba paleocristiana” questo è il sogno proibito di Yuki Kei.
E quella pazza bikinata, più gelosa di una sicula*, con i cornini giù con le scosse … bzz -bzz -bzzzzzzzzzz!!!!!!
“Maledetto il giorno che ti ho incontrato… sigh”
Pora stella. Il Capitano è troppo cavaliere, troppo.
D’altronde, da uno che denuda una bonona galattica con voce da chat erotiche come Raflesia e… se ne sta con le mani in mano… CHE COSA VI POTETE ASPETTARE?
Ordunque, un flesc becccc ci vuole, sennò non capite una beata meen@@ia.
Sbarcato un bel dì sul suolo del pianeta Uru per far rifornimento di acqua (ma dico: sei stordito a SBARCARE PROPRIO LI’?? Tu sniffi troppi fiori concimati a dark matter, bambolone mio…), si vide venire incontro un omaccione gigantesco, con zanne degne di un cinghiale e col culone fasciato in una tuta tigrata, il quale gli intimò di salvare sua figlia, la principessa Lamù, la quale da due giorni piangeva ininterrottamente perché continuamente cornificata dal suo ragazzo Ataru Moroboshi, liceale terrestre scemotto e bruttarello.
“Mi spiace, ma…io che posso farci?”
“La tua nomea ti precede: non c’è femmina nell’Universo intero che non penda dalle tue labbra… ti prego, fai un tentativo… prova a parlare un po’ con Lamù, magari la smette di frignare. C’HO I TIMPANI E GLI ZEBEDEI FRACASSATIIIIIII!!!! Guarda, che se non mi aiuti io ti invado quel ca@@hio di pianetucolo ! e te lo faccio diventare tigrato come questo qua!!" lo minacciò l'orcone
“Contaminato a Dark Matter sì, tigrato NO!” rifletté il Nostro, meditabondo ed a braccia conserte.
“E va bene, se si tratta solo di scambiare due parole di conforto con una fanciulla affranta, non mi costa nulla. Conducimi da lei”
Prima ancora di vederla, sentiva da fuori della stanza di Lamù urla e strepiti, peggio di una comitiva di prefiche ai funerali.
Magari avesse dato retta al suo istinto e se ne fosse ito. Magari. La sua indole cavalleresca ebbe il sopravvento.
(Vai caro, vai. E’ stato bello conoscerti e sbavarti dietro per 34 anni… Scusate eh, mie divagazioni)
Capite bene che una volta che Lamù si vide davanti questo qua:
……COSA CA@@O VOLETE CHE SE NE FACESSE PIU’ DI QUEST’ALTRO QUAAAAA?:
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Lamù cominciò a salivare peggio di un san bernardo e gli occhi le diventarono così
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Gli si avvinghiò a mo’ di polpo “ADESSO SEI TU, IL MIO AMORUCCIO!”
“Guardaaaaa un asino che vola!” indicò col ditino per aria il Bonazzo Spaziale. Lamù, da scemotta qual è, guarda per aria ed Harlock se la svigna.
Corri Harlock. Corri.
Ritornato sulla sua corazzata a gambe levate (eh, le gambe lunghe sono comode in certi frangenti), ecco che ordina, leggermente concitato, ma solo un attimino, eh, di decollare.
***§§***
Si rifugiò nella sua catac… ehhmmm cabina. Eh sì, ci voleva una bella sbronza con rutto libero. Che giornata. Tranquillo tranquillone apre il forziere, ove contiene la sua riserva speciale e…
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Ora pro nobis.
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*non me ne vogliano le sicule: io son di origine trapanese, per cui… un po’ di autoironia, orsù.
Nel pieno rispetto dei diritti di autore e della proprietà intellettuale facenti capo a Leiji Matsumoto ed a Rumiko Takahashi, dichiaro di aver redatto la suesposta fan fiction, i cui personaggi non mi appartengono, senza alcun scopo di lucro. -> Scusate, eh, son pignolina… by MLG .
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