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Autore: ragazza_innamorata    18/08/2008    8 recensioni
- Non mentirmi, so che Hinata ti ha detto della mia malattia. Puoi andartene, non lasciarti manovrare da lei.
TenTen lo fissò, gli occhi accesi da una luce di sfida.
- Se io sono qui è solo perché mi fa piacere. Non mi sono mai fatta comandare da nessuno, non sono un burattino!
{NejiTen}
[Dedicata alle ragazze de forum NejiTen, le migliori amiche che potessi incontrare]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Neji Hyuuga, Tenten
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a tutte le YingYang che leggeranno e anche a quelle che non lo faranno.

     

Su questa fic voglio spendere un paio di parole. È una AU (come se non si capisse! XD), ed il personaggio di Hinata è decisamente OOC. Neji è il fratello minore di Hinata (che ha circa venticinque anni) e Ino la cugina di TenTen. Neji, Ino e TenTen hanno diciotto anni.

La vicenda è leggermente ispirata ad una serie tv su Italia 1 che mia sorella guarda ogni pomeriggio, Summer qualche cosa.

Spero che la mia pazza idea possa piacervi ^^
   

Il windsurf filava veloce sopra le onde. TenTen spostò leggermente la vela, godendo degli spruzzi d'acqua salata che le inondarono il viso.
L'onda la colpì alle spalle, facendole perdere la presa e facendola cadere in acqua.

- Ma porca...!

I capelli le si attaccarono al viso, mentre riemergeva sputacchiando acqua.

Le onde avevano allontanato la tavola da lei, e la ragazza cominciò a nuotare con ampie bracciate.

Il dolore la colpì violentemente alla gamba, strappandole un gemito improvviso. Il crampo era stato improvviso, le aveva tolto ogni forza.

Mentre lottava per mantenere la testa al di fuori dell'acqua, scorse una barca all'orizzonte.

Si sbracciò un attimo sperando di essere notata prima di perdere conoscenza.

***

- Signorina! Signorina mi sente?

TenTen riaprì lentamente gli occhi, incontrando lo sguardo di una donna bionda.

- D...dove sono?

La donna le sorrise, comprensiva.

- Si trova al Pronto Soccorso, ha rischiato di affogare! Per fortuna la donna che l'ha aiutata sapeva come soccorrere un annegato....

TenTen cercò di alzarsi ma ebbe un violento capogiro, e la signora bionda la fece gentilmente riadagiare sul cuscino.

- Grazie dottoressa...

- Non sono stata io a salvarti, ma la donna che ti ha portato qui. Io non ho fato un gran che!

La castana chiuse gli occhi, sospirando.

- Mi dovrò sdebitare. Sa per caso il nome della donna.

La dottoressa aggrottò le sopracciglia ed esaminò un foglio.

- Hinata Hyuuga.

- E sa dirmi dove abita?

Tsunade rise.

- Mi dispiace, sono una dottoressa, non un servizio informazioni!

***

Mentre TenTen usciva, il suo cellulare squillò allegramente.

- Sì, pronto?

- Tenny! Dove sei?

- Ciao Ino! Sono stata al Pronto Soccorso ma ora tutto bene!

- Al Pronto Soccorso? Che è successo?

- Niente, ti spiego quando sono a casa!

Quanto TenTen suonò, la cugina le aprì subito, preoccupata. Solo dopo che TenTen le ebbe raccontato tutto si rilassò.

- Ino, sai per caso dove abiti questa Hinata?

La bionda ci pensò un secondo, mordicchiandosi un unghia laccata di smalto.

- Credo abiti in una grande casa fuori città, insieme al fratello minore, Neji, due tipi riservati. Ma comunque... – tirò una gomitata maliziosa alla cugina – ha la nostra età e sembra che sia un gran bel pezzo di ragazzo!

TenTen scosse il capo, sorridendo.

- Non mi interessa trovare l'amore, non ora!

- Eddai Tenny, prova a scordare quello stronzo di Sasuke, non tutti i ragazzi sono come lui!

Il sorriso di TenTen si incrinò al pensiero del suo ex, che solo una settimana prima le aveva presentato Sakura, la sua nuova ragazza.
Sospirò. È dura la vita dell'innamorata...

***

- Non compriamo niente!

TenTen insinuò il piede nella porta per impedire alla donna di chiuderla.

- Non voglio vendere niente! Voglio solo ringraziare la signora Hinata, sono la ragazza che ieri ha salvato!

- Tayuya, lasciala entrare!

La cameriera dai capelli rossi la introdusse nel salone grande con aria seccata.

- La signorina è qui, Hinata-sama.

La donna al centro della stanza posò il pennello con cui stava dipingendo ed andò incontro a TenTen, baciandola amichevolmente sulle guance.

- Ciao!

- Konniciwa Hinata-sama. Volevo ringraziarla per avermi salvata.

La donna rise, scostando una lunga ciocca di capelli neri dagli occhi.

- Non voglio tutti questi formalismi, non mi devi nulla! Tu avresti fatto lo stesso per me.

TenTen arrossì e chinò la testa.

- N-non credo Hinata. Non saprei come soccorrere un annegato.

- Allora te lo insegnerò, è una cosa che occorre sapere!

Hinata le presentò il personale della villa. Oltre a Tayuya, la cameriera, Hinata aveva alle sue dipendenze anche un cuoco dall'aria molto simpatica, Naruto, ed un taciturno giardiniere di nome Shino.

- E lui – disse Hinata indicando con un gentile gesto del capo un ragazzo con dei lunghi capelli neri chinò su di una chitarra – è mio fratello Neji. Neji, lei è TenTen, una mia amica!

Il ragazzo alzò lo sguardo e salutò la nuova arrivata con un cenno del capo, per poi tornare a concentrarsi sulla sua musica. I suoi occhi erano uguali a quelli della sorella maggiore, di un bianco-violetto quasi innaturale.

- Ti va una partita a tennis TenTen?

La ragazza annuì, sorridendo. Hinata era davvero una donna alla mano.

***

- Basta Hinata, per favore! Non posso farcela a batterti!

TenTen si appoggiò al muro, cercando di riprendere fiato.

Hinata invece non appariva affatto provata.

- Battere mia sorella è difficile!

Neji era apparso come dal nulla con un libro tra le mani. "La Divina Commedia", così recitava il titolo.

- Ehi Neji, vieni, solo in due si può battere Hinata.

Una strana smorfia passò sul volto del ragazzo.

- Neji, per favore – disse Hinata tenendo dietro la schiena il proprio telefonino - vai a prendere il mio cellulare alla villa? Aspetto una telefonata da papà!

TenTen storse il naso. Che stava succedendo?

Quando il ragazzo fu abbastanza lontano, Hinata si rivolse sottovoce all'amica.

- Mio fratello non può fare sport. Purtroppo, ha una malformazione cardiaca piuttosto grave. Ora è sotto controllo grazie all'ausilio dei farmaci, ma...

TenTen portò una mano alle labbra.

- M..Mi dispiace, non lo sapevo...

- Non potevi saperlo, non scusarti!

Un improvviso rumore interruppe i loro discorsi, e Tayuya entrò nel campo da tennis, la sua solita espressione irritata sul bel volto.

- Hinata-sama, c'è una ragazza al cancello che chiede della vostra ospite. Dice di essere la cugina.

TenTen si batté una mano sulla fronte.

- Kami, avevo dimenticato il mio appuntamento per cena con Ino! Devo scappare Hinata, mi dispiace!

La donna le sorrise, comprensiva.

- Va' pure. Posso invitarti per domani a pranzo...?

TenTen rimase un attimo immobile, poi annuì vigorosamente.

- Perché no?

Poi, si incamminò insieme alla cameriera.

- Tanto non verrà.

Hinata si voltò verso il fratello.

- E perché non dovrebbe?

- Le nostre stranezze non hanno spiegazione, l'avremo spaventata, ha di sicuro visto che nascondevi il cellulare dietro la schiena senza motivo...

Un lampo di colpevolezza passò negli occhi chiari della donna, prontamente intercettato dal fratello, che scattò, pieno d'ira.

- Tu...! Gliel'hai detto!

Hinata scrollò le spalle.

- E allora? Dovresti smettere di credere che la malattia sia un crimine!

- Era compito mio, dannazione!

- Ah sì? E quando gliel'avresti detto? Oggi? Domani? Oppure mai?

- Devi smettere di decidere tu per me!

Neji si allontanò, schiumante di rabbia, mentre Hinata scosse il capo. Era abituata allo strano comportamento del fratello.

***

- Sorellina, sono le due. La tua amica ci ha dato buca.

Hinata passeggiava nervosamente su e giù per la stanza. Che avesse sbagliato a valutare TenTen?

In quel momento il cellulare squillò e la donna si affrettò a rispondere.

- Sì?

- Hinata? Sono TenTen!

- Ten! Dove sei?

- Sono sulla strada principale, a circa dieci chilometri da casa tua, ho bucato!

Hinata gettò uno sguardo sarcastico al fratello, uno sguardo che sapeva di che-ti-dicevo?

- Veniamo a prenderti!

Chiuse il cellulare e rivolse al fratello uno sguardo intenso.

- Eh no! Non ci vado!

Hinata sorrise e gli mise in mano le chiavi della macchina.

- Fatti bello fratellino!

***

- Non potrò mai ringraziarti abbastanza per essermi venuto a prendere, mi avrebbe seccato dover rifiutare l'invito di tua sorella!

Neji non rispose, continuando a guidare.

TenTen era sempre più imbarazzata.

- Posso mettere la musica?

Il ragazzo non rispose e lei, interpretandolo come un assenso, spinse il pulsante "Power".

La musica di una canzone inglese si diffuse nell'abitacolo.

- Oh, io adoro la musica inglese! A te piace?

- La detesto.

TenTen si impose di stare zitta per il resto del viaggio. Per quanto quel ragazzo la attirasse in modo quasi magnetico, doveva ancora prendere le misure con il suo strano carattere.

***

Quando raggiunsero la villa, Hinata stava salutando un uomo dall'aria severa i cui tratti tradivano una parentela stretta con i due, e alla cui vista Neji si rabbuiò.

- Ciao papà.

Lo salutò brevemente, scappando poi in camera propria. TenTen, invece, porse la mano all'uomo con un solare sorriso sulle labbra.

- Konbanwa, io sono TenTen.

- Molto lieto di conoscerti!

Hinata si intromise.

- TenTen, lui è mio padre, Hiashi.

- Molto lieta Hiashi-san.

- Ten, perché non vai ad avvisare mio fratello che mangiamo?

La ragazza si allontanò a passo svelto.

- Chi è lei?

- Una mia nuova amica.

- A Neji piace?

- Chi può dirlo? Lo conosci anche tu, sai quanto possa essere freddo, ma sotto sotto sono convinta che ne sia attratto.

- Speriamo! Una ragazza sarebbe una benedizione per il nostro Neji!

Hiashi le porse una valigetta.

- I colori ad olio che mi avevi chiesto! Ora però devo scappare.

La donna lo baciò sulle guance, con affetto.

- Ohaiho tousan!

Hinata si guardò intorno, poi nascose i colori ad olio nella propria macchina.

Se voleva che Neji si sciogliesse, aveva bisogno di farli rimanere soli.

***

- Kami, papà si è dimenticato dei colori ad olio! E dire che mi servivano!

Hinata si batté teatralmente una mano sulla fronte.

Dentro si sé, aveva deciso: se non avesse sfondato nella pittura, la sua strada sarebbe stata la recitazione.

- Non puoi usare dei colori a tempera?

Neji sorrise, divertito.

- Non nominare nemmeno i colori a tempera in presenza di mia sorella!

- Ma...!

Hinata sorrise.

- Neji ha detto bene. Faccio un salto in paese per andare a comprarli. Intanto perché non cominciare a risistemare la stanza?

TenTen fece vagare lo sguardo nella stanza, tanto in disordine da aver scoraggiato anche una Tayuya armata di straccio, e si lasciò sfuggire un gemito.

Quando rialzò gli occhi, Hinata era già uscita. Quando furono soli, Neji le si rivolse in tono brusco.

- Non sei obbligata a rimanere, non devi nulla a mia sorella.

- Ma cosa dici Neji? Io...

- Non mentirmi, so che Hinata ti ha detto della mia malattia. Puoi andartene, non lasciarti manovrare da lei.

TenTen lo fissò, gli occhi accesi da una luce di sfida.

- Se io sono qui è solo perché mi fa piacere. Non mi sono mai fatta comandare da nessuno, non sono un burattino!

Poi si voltò e cominciò a gettare in un angolo le artacce sporche di colore.

Neji fischiò sommessamente, ammirato.

"Che donna!"

***

La sera era ormai calata su Villa Hyuuga, entrando dai vetri socchiusi.

Una dolce ed antica melodia riempiva con i suoi arpeggi il salone, miracolosamente sgombro dai rifiuti. Solo sul tavolino c'erano i resti di una frugale cena per due.

Neji era rannicchiato sul divano, assorbito dalla sua lettura. TenTen, intanto, si aggirava per la stanza come un'anima in pena.

- Che leggi?

Neji alzò controvoglia lo sguardo dal libro.

- La Divina Commedia, un'opera di un grande scrittore italiano.

- E che dice?

- Racconta il viaggio di Dante Alighieri attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso. In questo momento sto leggendo l'Inferno, il Canto di Paolo e Francesca.

- Me ne leggi un po'?

Neji arrossì leggermente, poi fece un timido cenno di assenso con il capo, e TenTen scivolò a sedere di fianco a lui.

Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona..

Neji si voltò verso l'amica, e i loro volti si sfiorarono, dolcemente.

Il ragazzo arrossì e fece per scostarsi, ma TenTen si riavvicinò lentamente alle sue labbra.

Improvvisamente, Neji si allontanò da lei e balzò in piedi.

- Hinata! Scusaci se non ti abbiamo aspettata per la cena!

La donna entrò nel salone a passo svelto, tenendo in mano la valigetta dei colori, senza dar segno di essersi accorta dell'interruzione da lei provocata. Senza preamboli, si rivolse a TenTen.

- Ten, sei bloccata qui.

La ragazza strabuzzò gli occhi.

- C...come?

- La mia macchina è senza benzina e ho preso quella di Neji, che però sulla strada del ritorno si è fermata.

- E quindi che proponi, sorellina?

"Mi chiedo a che cosa stia mirando..."

Neji incrociò le braccia al petto, riconoscendo la menzogna della sorella. Era andato lui stesso a farle il pieno quella mattina.

- Credo che TenTen debba rimanere a dormire qui da noi. Le camere ci sono, e domani mattina potrà chiamare i suoi genitori perché la vengano a prendere.

La ragazza rimase un attimo pensierosa, poi annuì debolmente.

- Mi sembra che non ci siano alternative. Mando solo un messaggio a mia cugina per avvisarla, stasera i miei non sono a casa.

"Ho un problema, non posso tornare a casa a dormire. Ci vediamo domani mattina. Bacioni. Ten."

La risposta non tardò ad arrivare.

"Dì al tuo problema di prendere precauzioni, non voglio ritrovarmi zia a diciotto anni. Buona serata!"

TenTen rise e spense il cellulare.

Era tipico di Ino vedere risvolti amorosi in ogni faccenda, anche se – forse forse – non le sarebbe dispiaciuto che quel risvolto si avverasse con il bel Hyuuga.

Lo vide sparire dietro una porta e lo raggiunse.

- TenTen? Ti serve qualcosa?

Lei scosse il capo, e il ragazzo arrossì leggermente.

- B...bhe, se ti serve qualcosa non aver paura a chiedere...

Il ragazzo si ritirò nella stanza, accostando la porta.

TenTen rimase un attimo ferma, poi spalancò la porta e si precipitò verso il ragazzo. Senza preavviso lo baciò con dolcezza, appoggiando le proprie labbra su quelle del ragazzo.

Neji rimase interdetto per un paio di secondi, poi rispose al bacio, posando le sue mani sui fianchi della ragazza, stringendola a sé con dolcezza. La spinse contro la porta chiudendola alle sue spalle, mentre le mani di lei si immergevano nei suoi capelli neri ed incredibilmente setosi.

Il bacio si fece più appassionato, le loro labbra si muovevano in sincronia, dolcemente.

- Rimani qui, stanotte.

Neji la prese tra le braccia e la fece distendere sul letto, per poi distendersi al suo fianco e poggiare il capo sul suo seno. TenTen lo tenne stretto a sé, commossa. Stava ascoltando il battito del suo cuore. Chissà se avrebbe sentito il suo battito impazzito...

TenTen chiuse gli occhi. Il dolce profumo della pelle di Neji al suo fianco la cullò definitivamente nel dolce oblio del sonno.

***

Nel cuore della notte, TenTen si svegliò.

Dopo un attimo di raccoglimento, decise che la causa del suo brusco risveglio doveva essere il bisogno del bagno e, badando a non svegliare il ragazzo, si alzò dal letto e zampettò a piedi nudi verso la porta.

Tornando indietro, incontrò Hinata, anche lei diretta in bagno. Vedendola, TenTen arrossì violentemente.

La donna però le mise amichevolmente una mano sulla spalla e le sorrise con un affetto genuino negli occhi.

- Se vorrai, potrai rimanere a dormire con Neji ogni notte....

     

      

Dizionarietto di giapponese per chi non è molto pratico

Konniciwa: Buongiorno

Konbanwa: Buonasera

Ohaiho: Ciao

Tousan: Papà

  
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