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Autore: curlyjohnlock    22/06/2014    1 recensioni
Tanto tempo fa, quando Dio ebbe la geniale idea di creare le patate, le generò col solo scopo di essere sbucciate, bollite, servite e mangiate. Ma non poté prevedere che queste, un giorno, avrebbero potuto avere una vera e propria vita. Ed essere anche viziate e soggette a metempsicosi…
Genere: Demenziale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over, Nonsense, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Tanto tempo fa, quando Dio ebbe la geniale idea di creare le patate, le generò col solo scopo di essere sbucciate, bollite, servite e mangiate. Ma non poté prevedere che queste, un giorno, avrebbero potuto avere una vera e propria vita. Ed essere anche viziate e soggette a metempsicosi…
 

E qui comincia la nostra storia.
C’era una volta una patatina fritta, il suo nome era Incontentabile. Essa proveniva da una longeva stirpe francese, quella di Strabonne.
Avevano una forma pressoché quelle delle Pringles, ma un po’ più sottile, quasi appiattita. Ci tenevano alla linea, eh.
Dunque, tutte le patatine del mondo erano sempre accompagnate da un’ottima zuppa di pomodoro, a delle salsicce, wurstel, hot dog, maionese, ketchup, besciamella, cotoletta, pizza, sofficini, fritto misto di pesce, polpette di tacchino e chi più ne ha, più ne metta.
Ma questa stirpe, in particolare e soprattutto Incontentabile era, appunto, incontentabile.
In origine, sì, era un vero piacere per loro condividere graziosi piatti con qualsiasi di queste pietanze, ma dopo un po’ Incontentabile cominciò a stufarsi e persino ad odiare sia gli odori che i colori.

Un giorno, memorabile per questa patatina, essa si diresse in cerca di fortuna per mettere su un po’ di peso ma, ironia della sorte, arrivò in una fabbrica che confezionava le Pringles. Subito, senza neanche subire modifiche di forma o aggiunta di conservanti, si ritrovò nel lungo tubo, soffocata dalle altre misere patatine che inerti giacevano sopra di essa.
Non seppe per quanto tempo giacque nel tubo, ma dopo poco si ritrovò appesa per i "piedi" a delle dita umane.
--Oh, che bello! Mi mangerai?—esclamò felice e speranzosa Incontentabile.
--Ma certo! Ma prima…--rispose una ragazza, la quale era talmente pazza da allontanare la patatina dalla sua bocca per immergerla in un bicchiere d’acqua.
Incontentabile non aveva mai provato a fare il bagnetto nell’acqua, ma pensò che fosse bello provarci, almeno una volta. Ma non fu così.
Una volta a contatto con l’acqua sentì un bruciore percorrerle tutta la lunghezza. Voltò la sua cima all’indietro e vide che si erano formate tante piccole piaghe che però, a contatto con la stessa acqua, le guarivano subito.
--Che strano—commentò annoiata la ragazza, lasciando Incontentabile a mollo nell’acqua.
--No, no! Aspetta—cercò di dire la patatina, ma subito finì sul fondo del bicchiere, sfracellandosi all’istante.
Eppure non morì.
Come per magia, pochi minuti dopo, la patatina si ricompose e ritornò a galla, completamente integra.
La ragazza la fissò sbalordita e le chiese come avesse fatto.
La patatina non seppe rispondere ma, dopo essere stata mangiata, seppe solo formulare un solo pensiero: era diventata un balsamo per le patate.
Se anche fosse tornata in Francia dalla sua famiglia, l’avrebbero bandita per sempre.
Il suo spiritò aleggiò per anni, fino a depositarsi in un’altra patatina che, per sua sfortuna, ricapitò nelle mani della ragazza pazza che amava mangiare patatine dopo essere state a mollo nell’acqua.
Anche questa patatina fu soggetta allo stesso destino di Incontentabile.
Lo spirito di Incontentabile mutò per secoli, fino ad incarnarsi persino in corpi umani.
Si trattò di un primo caso di metempsicosi, sin dai primi tempi dei tempi.
I filosofi antichi avevano ragione, perché soggetti anch’essi a continue trasmigrazioni.

  
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