Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _shrader    22/06/2014    2 recensioni
Credo che tutti una almeno una volta ci siamo chiesti cosa successe ad Hogwarts all’epoca dei grandiosi Malandrini.
Cosa accadde per far cadere Lily Evans nelle braccia di James Potter?
Cosa fermò le scie di cuori infranti creati da Sirius Black e da Dorcas Meadows?
Cosa decise di fare Remus Lupin per godersi l’ultimo anno di scuola?
Cosa fece alzare la testa dai romanzi a Mary McDonald?
Cosa portò al grande sacrificio compiuto da Alice Prewett e Frank Paciock?
Cosa spinse Rick Collins e Marlene McKinnon a combattere insieme?
Cosa diede il coraggio a Jhon Kristopher “J.K.” McKinnon per dichiararsi a Emmeline Vance?
Cosa diede il coraggio a lei per dichiararsi a sua volta?
Cosa portò Regulus Black a ribellarsi al Signore Oscuro, senza dirlo a nessuno?
Cosa convinse Severus Piton ad arruolarsi nelle schiere di Voldemort, per poi ribellarsi più avanti?
Cosa successe a Peter Minus, che lo cambiò così tanto da consegnare i suoi amici al nemico?
............per scoprire cosa ne penso io, basta leggere..…………
P.S. E' la mia prima long, non picchiatemi se è un obbrobrio
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Paciock, Frank Paciock, I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Una giornata da dimenticare

Lily Evans si svegliò convinta che quella sarebbe stata una giornata normale, per sua, e solo sua, fortuna si sbagliava.
Scese a tranquillamente a fare colazione con le altre Grifondoro.
Frank, J.K. e Rick arrivarono poco dopo.
-E gli altri quattro?- chiese Marlene.
-Boh... li abbiamo visti scendere dieci minuti fa. Chissà che fine hanno fatto- disse Frank guardandosi intorno.
-Spero non stiano escogitando qualcos’altro - disse Lily.
-Perché sei sempre così prevenuta nei nostri confronti Evans - commentò Sirius, che era arrivato in quel momento con gli altri Malandrini.
-Chissà come mai?- sbuffò nuovamente lei senza degnarli di uno sguardo.
-Ragazzi - iniziò a dire Rick trattenendo le risate- avete qualcosa di diverso-.
-Davvero?!- risposerò i quattro in modo sarcastico.
-Lasciaci indovinare: abbiamo i capelli verdi, il naso blu e una scritta che dice: coloriamo il mondo!- disse James sedendosi imbronciato.
A quel punto gli altri Grifondoro scoppiarono a ridere e anche Lily non poté fare a meno di girarsi.
-Chi è il genio?- chiese tra le risate.
-Sono stati sei stupidi corvi... è la cosa peggiore è che la McGranitt non li ha neanche sgridati!- si lamentò invece Black.
-Probabilmente volevano farvela pagare per il vostro disastro di ieri- suppose Dorcas.
-E perché Minnie non gli ha detto niente?- sbottò Potter.
-Forse perché neanche lei ha apprezzato lo "spettacolino" di ieri sera?!- rispose Lily.
-Può darsi- -È così- -No, è impossibile- dissero contemporaneamente Peter, Remus e James, mentre Sirius annuiva alle parole dell'amico occhialuto.
-Remus! Come osi dire una cosa del genere? Minnie non lo farebbe mai e poi mai! Lei ci ama!- disse indignato Black.
-Eh dai Sir! Se ieri non l'avesse fermata Silente a chi credi avrebbe dato la colpa?!- si difese il licantropo.
-Menzogne Lupin! Sono tutte menzogne! Minnie avrebbe dato la colpa a qualcun'altro! Ne sono certo- disse James.
-Sogna Potter, sogna- gli rispose Lily addentando un croissant.
-Sarà, ma comunque il prossimo che ci addita lo mando in infermeria- ringhiò Sirius.
-Black, sei sicuro di non essere un cane?- chiese Dorcas.
A quel punto successero più cose contemporaneamente: Peter sputò tutto il succo di zucca in faccia a Sirius, James quasi si strozzo con la fetta di torta che aveva in bocca, Remus sbiancò di colpo e Sirius iniziò a ridere istericamente, per poi ricevere il succo di Minus in faccia.
-Meadows, mia cara sexy Meadows- iniziò a dire Felpato pulendosi la faccia con un tovagliolo- cosa ti fa pensare che io sia un cane?-.
-Black, stavo scherzando! Come mai tutta questa agitazione?- disse sulla difensiva la ragazza.
-Agitazione? Quale agitazione?- chiese James.
Le ragazze, più Frank, J.K. e Rick li guardarono straniti per la scena che stavano montando su.
-Io credo di dover andare- disse Marlene attirando l’attenzione degli amici.
-Ciao- la salutarono gli altri.
-Aspetta, ti accompagno- propose Rick- ho un’ora buca-.
J.K. fece una piccola smorfia, ma non riprese l’amico. Doveva riuscire ad abituarsi a quella situazione.
Intanto i quattro Malandrini si ripresero dallo shock e continuarono a mangiare.
-Basta!- urlò Sirius verso alcuni ragazzini che sghignazzavano guardandoli.
I tre piccoli Tassorosso scapparono impauriti davanti a Sirius e si diressero verso il loro tavolo.
-Signor Black- lo richiamò una voce- potrebbe spiegarmi perché urla contro dei Tassorosso del secondo anno-.
-Mi scusi professoressa, ma stavano ridendo apertamente delle nostre “innovative” acconciature- rispose Black.
-Non mi sembra un motivo valido- disse ancora la McGranitt- cinque punti in meno a Grifondoro per il suo comportamento-.
-Ma professoressa! Non ho fatto niente!- si lamentò il ragazzo.
-Non dica un’altra parola Black! O sarò costretta a toglierti altri punti- rispose prontamente la professoressa incamminandosi nuovamente verso l’uscita della Sala Grande.
-Dai seriamente! Mi ha tolto cinque punti perché ho urlato contro quei bambini!- sbottò il Sirius.
-Io ve lo detto che si vuole vendicarsi per lo scherzo di ieri- disse Lily alzandosi- E ora scusate, ma devo andare a Antiche Rune-.
-Vengo con te- disse Mary alzandosi a sua volta.
-Anch’io- si alzò Remus.
-Ciao- le salutarono gli altri.
I tre ragazzi si diressero velocemente verso l’aula dove ci fu una sorpresa per il povero licantropo.
Solitamente il corso di Antiche Rune era frequentato da ragazzi molto seri, era difficile che durante quell’ora succedesse qualcosa di diverso dal solito. Ma quello non era il giorno esatto.
Appena entrato, Remus, si trovò completamente bagnato.
-Che diamine!- imprecò il giovane Lupo Mannaro.
Lily e Mary, che avevano ricevuto solamente qualche schizzo, scoppiarono a ridere imitate subito dal resto della classe.
-Come cavolo è successo?- chiese il licantropo.
-Guarda sopra la tua testa Lupin- disse uno dei Tassorosso in aula.
Remus segui il consiglio del compagno e vide un grande secchio, ormai vuoto, che penzolava sopra la sua testa-Wow fantastico- disse andandosi a sedere.
-E dai Lupin, non avevi bisogno di una rinfrescatina?- lo punzecchio uno dei suoi compagni.
-In realtà non avevo particolarmente caldo Kane, ma grazie comunque- rispose sarcastico Remus.
-Prego- disse nuovamente l’altro.
Per fortuna Remus, a differenza degli altri Malandrini, subì uno scherzo dei Tassorosso, e in quanto i Tassorosso sono prevalentemente buoni e gentili, subito offrirono al ragazzo un asciugamano e lo aiutarono ad asciugarsi con le bacchette.
Agli altri Malandrini andò decisamente peggio, stavano camminando per i corridoi senza una meta e incontrarono un gruppetto di Serpeverde.
-Oh guarda chi c’è la compagnia arcobaleno- li presero in giro.
James e Sirius li guardarono con aria di superiorità e continuarono ad andare avanti.
Nonostante tutto, i tre ragazzi vennero raggiunti da un incantesimo. Immediatamente i pantaloni caddero a terra lasciando i tre ragazzi in mutande.
I Malandrini subito rimasero shoccati da ciò che era appena successo e Peter, cadde per terra poiché non aveva ancora bene concretizzato la cosa, ed era inciampato nei pantaloni ormai caduti.
Sui volti di James e Sirius nacquero due identici ghigni e si girarono verso i sei Serpeverde.
-Beh, ora che avete fatto un favore a buona parte della popolazione femminile di Hogwarts, avete intenzione di farci andare?- disse Sirius ammiccando verso alcune ragazze che passavano di lì.
-Perché, anche se ovviamente tutti amano questa fantastica vista- e qui James si indicò interamente- non credo che i professori la amerebbero così tanto-.
I sei ragazzini sghignazzarono e uno di loro scattò ai Grifondoro una foto.
-Portatevi una cintura la prossima volta- disse uno dei ragazzi.
-Seguiremo il tuo consiglio Rosier- sibilò Sirius.
I serpeverde li fissarono dall’alto in basso e se ne andarono.
I tre Grifondoro, invece, rimasero ancora un attimo fermi lì, osservando con aria di sfida i compagni che se ne stavano andando.
-Black, hai i pantaloni abbassati- fece notare Dorcas che stava passando di lì.
Sirius inarcò un sopracciglio e squadrò la ragazza- Perché trovi che questo…- e qui assunse una posa provocante- ti distragga?-.
Dorcas rise e lo guardò maliziosa- Black, devo ammetterlo, quello mi distrae molto-.
Black ghignò nuovamente e si tolse completamente i pantaloni- Allora Meadows, ti va un giretto nel castello?-.
-Con te? Ovvio!- rispose lei prendendo il braccio di Sirius.
I due ragazzi fecero due sorrisi maliziosi identici e si avviarono “a fare un giro del castello”
Potter guardò indignato l’amico-Sirius mi abbandoni così per un po’ di….-.
-James!- lo fermò Peter prima che potesse finire la frase.
-Oh andiamo Pete, non iniziare a comportarti come Remus!- si lamentò il ragazzo.
-Scusa James- disse Minus.
-Fa niente Coda, basta che non lo fai più- lo perdono James.
I due Grifondoro, rimasti ormai soli, si ritirarono su i pantaloni e continuarono a camminare senza una meta.
Intanto James si lamentava di tutte le sventure che stavano accadendo quel giorno.
Verso le dieci suonò la campanella e James e Peter si diressero verso Trasfigurazione, dove trovarono tutti gli altri, meno Sirius e Dorcas che arrivarono giusto due secondi prima della professoressa.
-Sirius, te li sei rimessi i pantaloni!- esclamò James.
-Ho pensato che la professoressa non avrebbe apprezzato- spiegò Sirius.
-Perché non avevi i pantaloni?- chiese ignaro Remus, che ormai era asciutto.
-Lunga storia- rispose Sirius.
-Te la racconto io- disse James- Tre eroi si apprestavano a raggiungere l’aula di Trasfigurazione in anticipo, per evitare di perderne anche un secondo, ma improvvisamente vennero attaccati da un esercito oscuro.
I tre purtroppo si trovarono in svantaggio numerico, subito presero le loro bacchette e provarono a fronteggiare l’esercito nemico.
Ma erano troppo deboli, i nemici li privarono dei loro pantaloni lasciandoli in mutande, davanti a un gruppo di ragazze affascinate da quei bellissimi eroi, i tre allora si ripresero e iniziarono a duellare facendo scappare il nemico.
E per immortalare la loro sconfitta, i nemici scattarono una foto dei loro avversari in mutande e probabilmente le appenderanno per tutta la scuola in modo da ricordare la forza dei tre eroici Grifondoro.
Alla fine, per concludere la sua eroica impresa, il cavalier Sirius andò a fare cose poco cavalleresche con la gentil donzella qui presente-.
Remus guardò dubbioso l’amico- Perché non avevi i pantaloni?- richiese rivolgendosi a Sirius e Peter.
-Stavamo girovagando per i corridoi quando ci hanno attaccato sei serpi che ci hanno fatto cadere i pantaloni e ci hanno fatto una foto. Intanto sono passate di lì delle ragazze, tra cui la Meadows- disse semplicemente Sirius.
-Era più bella come lo detta io- si imbronciò James.
-Certo cavalier Potter- disse Mary colpendogli la testa.
-Ragazzi, fate silenzio- li richiamo la professoressa.
-Ci scusi professoressa- dissero insieme i Grifondoro.
Per fortuna dei sventurati Malandrini non successe niente di strano durante la lezione, anche se fecero perdere alla loro casa 20 punti parlando.
-Ma allora ce l’ha proprio con noi!- esclamò Sirius uscendo dall’aula.
-Io ve l’avevo detto- disse Remus.
-Remus, ammettilo che ti piace dirci “ve l’avevo detto”!- si lamentò James.
Lupin si trovò costretto a sghignazzare e ammise la sua particolare ammirazione verso quella frase-È sempre un piacere dirlo-.
-Comunque la McGranitt ci metterà un po’ prima di perdonarci lo scherzetto di ieri- annuì Peter.
-Già- ammisero anche gli altri.
-Io vado a Babbanologia- li salutò Sirius.
-Ci mancherai molto- gli disse James.
-Muoviti idiota- Remus alzò gli occhi al cielo e trascinò via James.
-Mio grande amore, come farò senza di te! Remus, fammi tornare dal mio grande e unico amore! Tu non puoi separarci- si lamentava James tirando l’amico verso il suo “amato” Felpato.
-Oh James, luce dei miei occhi! Dovrò passare una lunga ora senza la tua vista sublime. Come farò? Ditemi, come farò?- rispose Sirius al degno compare.
Avrebbero continuato così per molto se i quattro non fossero stati colpiti da un ulteriore incantesimo.
-Tarantallegra- aveva detto un corvonero del settimo anno.
-Ancora? Non bastava già il resto?!- si lamentò Sirius.
-Ma è un semplice scherzetto per ravvivarvi la giornata!- disse ironicamente il Corvonero.
I quattro Malandrini gli lanciarono un’occhiataccia, quasi degna di Lily.
-Hai intenzione di continuare per molto Undersee?- chiese Lupin.
Il ragazzo mormoro un lieve finite e i quattro ragazzi smisero di ballare.
-Grazie e ora, se non ti dispiace, io me ne vado- disse Sirius squadrando il ragazzo.
Il Corvonero guardò il Malandrino e annuii insicuro.
Black sbuffò e giro gli occhi, poi si diresse verso l’aula di Babbanologia.
-Oggi vi sta andando davvero male- commentò Lily.
Remus annuii stanco –Dovevamo aspettarcelo, ieri c’erano molte persone arrabbiate con noi. E l’unica punizione è stata una doccia, offerta gentilmente da voi-.
-Che è stata molto sexy- aggiunse James guardando maliziosamente Lily.
-Taci Potter- disse lei squadrandolo male.
-No, Evans, non è quello lo sguardo! Non è quello che fai di solito. Quello che sembra dire “Taci o ti uccido Potter”- si lamentò James.
Lily guardò stranita Potter- Cosa diavolo stai dicendo?-.
-Sto dicendo che quando mi hai guardato male, all’incirca due secondi fa, non hai usato lo sguardo “Taci o ti uccido” che usi di solito- spiegò Ramoso.
-Potter tu sei tutto pazzo- commentò la Evans.
James si finse offeso dall’affermazione della compagna- Io pazzo?! Evans, andiamo, non diciamo cavolate-.
Lily scosse la testa sconsolata-Io vado a fare un giro nel parco, Mel vieni-.
-Okay- disse l’altra ragazza seguendo l’amica.
E così James, Remus e Peter si apprestavano a passare un’ora a far niente in giro per i corridoi, un’altra per James e Peter.
Camminavano tranquilli per i corridoi quando, l’ennesimo compagno che non aveva gradito lo scherzetto del giorno prima, li incontrò.
-Come sta andando la vostra campagna per “colorare il mondo”?- chiese il serpeverde.
-Sta andando bene, perché?- chiese James sarcastico squadrando il ragazzo.
Il ragazzo guardò male i tre Malandrini- Giusto per sapere quanto siete ridicoli-.
James sbuffò e giro gli occhi- Quando tu non sarai ridicolo potrai commentare, ma credo che se vai avanti così non potrai mai dire niente-.
-Sei sicuro Potter? Sicuro che i ridicoli non siate voi? Quelli che sono immortalati in mutande nelle foto appese per i corridoi?- rispose l’altro.
James si stupì della notizia “come diavolo hanno fatto ad essere così veloci?”.
-Beh, di sicuro siamo abbastanza virili da poter mostrare il fondoschiena a tutti senza problemi, e ora andiamo- Remus prese James da un braccio e lo tirò via con Peter al seguito.
I tre ragazzi continuarono a camminare e arrivarono davanti all’aula di Pozioni ancora prima che suonasse la campanella.
-Come hanno fatto ad appendere le foto così veloci?- chiese James staccandone una dal muro.
-Avranno avuto un’ora buca nel mezzo- ipotizzò Peter.
-Almeno te e Felpato siete in una posa decente, sembra fatto apposta. Peccato che la stessa cosa non si può dire per Peter- disse Remus guardando la foto.
-Remus, quando capirai che io e Sirius siamo fatti per essere immortalati nelle foto? E comunque quando Evans vedrà queste foto non potrà che cadermi ai piedi, proprio come Coda nella foto- rispose James.
-Non credo che lo farà James, e sarà meglio se non fai questo commento davanti a lei. Con la ronda del altro giorno un po’ te la sei ingraziata, ma non esagerare- lo ammonì Remus.
James ci pensò su e capì  che l’amico aveva ragione- Devo ammettere che però è un po’ noiosa questa situazione-.
-James, devi lasciarla noiosa. Quando arriverà il momento giusto non lo sarà più, non fare mosse azzardate- disse Remus- come quella di ieri sera, sei stato abbastanza fortunato che non se la sia presa-.
Potter annuì trovandosi nuovamente d’accordo con l’amico- La foto comunque la lascio qua, magari la vede e commenta da sola-.
-Non ci spererei troppo James- disse Mary spuntando in quel momento.
-Mary, non avevi lezione te?- chiese spaventato Lupin.
-No, è già suonata la campanella. Non l’avete sentita?- disse lei.
I tre Malandrini negarono.
-Boh, che strano. Comunque bella la foto- aggiunse Mary togliendola dalle mani di James.
-E dammela Mary, devo appenderla qui- ordinò James cercando di togliergliela a sua volta.
Ma la ragazza non demordeva e non gliela ridava.
-Cosa state facendo?- chiese Lily.
-Niente- risposero i due nascondendo la foto dietro la schiena.
-Ah ah- disse la Evans squadrandoli, con un abile colpo di bacchetta appellò la foto.
-Scusa, è la foto che dei gentili Serpeverde hanno deciso di pubblicare. Sai, per farci pubblicità- commentò Potter  togliendole velocemente la foto dalle mani.
-Tranquillo Potter. Uno: ho visto di meglio, e due: ne è piena la scuola di quelle foto, credi sia la prima che vedo?- gli rispose l’altra entrando nell’aula.
-Evans, cosa intendi per meglio? Voglio dire: cosa c’è di meglio di questo?!- disse Potter indicandosi.
-C’è questo Potter- gli rispose Sirius, che era appena arrivato, indicando se stesso.
-Non essere ridicolo Sir! Questo- e James si indicò nuovamente- e meglio di quello-.
Sirius sbuffò- Ah mio caro, dolce amico, quante cose devi ancora imparare. Io sono immensamente meglio-.
-Guarda che ti sbagli. Io sono meglio- ribatté James.
-Ma non diciamo cavolate!- esclamò Black.
-Appunto, sei tu che le dici. Io dico solo cose vere- disse Potter.
-Qui ci vuole un arbitro! Meadows vieni qua- stabilì Felpato.
-Non vale?! Dorcas è di parte- si lamentò Ramoso.
-Allora, McDonald?- chiese Black.
-No. È troppo facile da convincere- rispose.
Sirius lo guardò dubbioso- Vance?-.
-No, sarebbe troppo indecisa- disse l’altro.
-È rimasta solo Evans. Evans vieni un attimo per favore- urlò Sirius.
-Black ti sento, non urlare. Cosa vuoi?- gli disse la ragazza.
-Chi è meglio fra noi due?-  domandò.
Lily soppesò un attimo la domanda e studiò i due ragazzi- Decisamente Black- dichiarò infine andandosene.
-Cosa?- strillò James.
-Evvai- esultò Black nello stesso momento.
James si imbronciò e si andò a sedere triste triste.
-E dai James, non puoi non accettare la realtà!- esclamò Sirius sedendosi vicino a lui.
-Beh… se la realtà è che alla Evans servono un paio di occhiali, allora concordo- disse James.
-Ma stai zitto! L’apparenza non è tutto idiota!- scherzò Sirius.
-Citazione di colui che andrebbe in giro in mutande solo per farsi vedere- lo prese in giro l’altro.
Black lo guardò e rise in maniera sarcastica- Quanto sei simpatico Jamie-.
-Non chiamarmi così!- disse Potter.
-Come? Jamie?!- chiese Sirius.
-Esatto- rispose Potter.
-Okay, va bene Jamie- commentò Felpato- Non ti chiamerò più Jamie. Jamie-
-Sirius finiscila. O preferisci che io ti chiami Siriuccio puccio puccio?!- ghignò James.
-Non provare a chiamarmi così Jamie. Ti potresti trovare a stretto contatto con la piovra gigante- lo minacciò Black, rabbrividendo al ricordo di una delle sue tante spasimanti che non aveva preso molto bene l’essere mollata da lui.
-Oh scusami Siriuccio puccio puccio, non volevo offenderti- disse James imitando la ragazza.
Black guardò male l’amico  gli saltò addosso in un attacco “mortale”.
I due diedero spettacolo fino a quando non entrò il professore in classe per iniziare una lezione di ripasso “interessantissima”.
Alla fine dell’ora James aveva un occhio nero e un enorme livido sul braccio destro, mentre Sirius ottenne una slogatura del polso e un livido gigante sul polpaccio sinistro.
I tre Malandrini e le ragazze si diressero verso l’aula di Incantesimi tutti insieme.
Quella che successivamente fu ribattezzata: “l’ora più umiliante della storia Malandrina”.
Dovettero passare l’ora con i Serpeverde, i quali, a detta loro, non si erano vendicati abbastanza per lo scherzetto del giorno prima.
Durante l’intera lezione i “prodi” Grifondoro dovettero subire angherie da parte dei compagni.
I Serpeverde continuavano a: prendere in giro i quattro ragazzi per le famose foto che riempivano i corridoi del castello, lanciare pezzi di pergamena addosso ai Malandrini e altre cose simili.
-Basta! Finitela!- esclamò Vitious.
-Ci scusi professore- disse Avery con una voce leggermente strascicata- Ci stavamo congratulando con i nostri compagni Grifondoro per la bellezza delle loro foto-.
-Mio caro Signor Avery, le conviene smetterla se non vuole far perdere dei punti alla sua casa- rispose Vitious.
Avery subito si risedette, ma ormai aveva ottenuto la reazione voluta: i Malandrini erano imbarazzati e molto, molto arrabbiati.
“Cose da fare: vendicarsi su Avery” si annotò mentalmente James facendosi comparire sul viso un sorriso malandrino. Sirius guardò l’espressione dell’amico e capì cosa aveva in mente.
-Qualche idea?- chiese Felpato.
-Ancora no. Però non sarebbe male rispondergli allo stesso modo. Come è che dicono i babbani: rendere pane per pizza?- disse James.
-Rendere pane per focaccia, non pizza- lo corresse Remus.
-È la stessa cosa- rispose James.
-Comunque rendiamogli pizza per grissini e troviamo un modo per vendicarci!- esclamò Sirius.
I quattro  Malandrini, in particolar modo James e Sirius, iniziarono a pensare qualche vendetta contro i compagni.
Ma per ora non li veniva in mente niente.
Dopo altri dieci minuti infernali per i nostri prodi ragazzi, la campanella finalmente suonò.
-Allora Malandrini com’è andata quest’ora?- li prese in giro Dorcas.
I quattro la squadrarono in risposta e lei scoppiò a ridere.
-Basta vi prego, voglio andare a dormire- disse James disperato scuotendo Mary dalle spalle, giusto per dare l’idea della sua disperazione.
Mary, dopo lo shock dovuto alla scossa, annunciò- Io invece andrei a mangiare-.
-Sono d’accordo con te Mary- disse Lily seguendola.
Subito dopo anche gli altri andarono dietro alle due ragazze.
***
-Basta! Io uccido qualcuno oggi. Giuro che lo faccio!- esclamò Sirius buttandosi sul letto. Le lezioni erano appena terminate, per tutto il pomeriggio i compagni hanno continuato a prendere in giro i quattro e a farli scherzi su scherzi.
-E io ti aiuto amico- disse James imitando i gesti dell’amico.
-Dovevamo aspettarcelo- commentò Remus sedendosi a sua volta.
-Già- annuì Peter.
I quattro stettero ancora in silenzio per un po’ finche non entrò Frank nel dormitorio.
-Ehi ragazzi, giornata pesante?- domandò il Grifondoro.
-Tu che dici?!- rispose Potter.
Frank prese i guanti da portiere dal baule e disse- James, ci sarebbero le selezioni da organizzare-.
-No- piagnucolo melodrammaticamente Ramoso- Ti prego no-.
-Capito. Quindi a tutti quelli che mi fermano per i corridoi per sapere quando ci saranno le selezioni di Quidditch cosa dico?- chiese Paciock.
-Uff… digli che saranno la prossima settimana, è ancora da decidere il giorno. Comunque ci manca un cercatore e basta giusto?- disse Potter assumendo un po’ di contegno.
-Sì, però ovviamente ci saranno quelli che vogliono soffiarci il posto- rispose Frank.
-Giusto, ma voi siete i più bravi di tutti. Infatti tu ti sei allenato durante l’estate- commentò James- Ti sei allenato vero?- aggiunse spaventato.
-Emh… in realtà io e Alice abbiamo passato tutta l’estate insieme. Scusa capitano, non ho trovato il tempo- disse Paciock- Ma ora sto andando ciao- e scappò via prima che James potesse iniziare con uno dei suoi discorsi da capitano sull’importanza dell’allenamento.
 -Perfetto, devo organizzare le selezioni e i miei migliori giocatori non si sono allenati durante l’estate!- si rattristò il capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro.
-E dai Ramoso! Magari solo Frank non si è allenato, magari gli altri sì- lo rassicurò Remus.
-Vado a lavarmi- disse James avviandosi verso il bagno.
-Vuoi che venga con te?- chiese Sirius scherzando.
James si girò verso l’amico con molta serietà e si avvicinò a lui, arrivato a pochi centimetri dal suo viso ghignò e disse un solenne- No- per poi tornarsene in bagno.
Black scoppiò subito a ridere con la sua risata simile ad un latrato.
-Io non vi capirò mai completamente, e spero di continuare così- disse Remus scuotendo la testa ma trattenendo comunque un sorriso.
***
-Lily, ehi Lily- chiamò Remus l’amica.
-Ehi Remus, come mai da solo?- chiese lei.
-Gli altri non avevano voglia di farsi vedere per colpa delle foto, perciò hanno mandato me a prendere del cibo visto che io non sono presente negli scatti- spiegò il ragazzo.
Lily rise e scosse la testa. Quei ragazzi erano davvero pazzi.
-Comunque oggi è stata una giornata abbastanza umiliante per noi- commentò Remus.
-Non guardare me- si difese Lily- io non ho fatto assolutamente niente, se non conti ieri sera ovviamente-.
-Però ammettilo, non ti è dispiaciuto vedere James così in imbarazzo- commentò Lupin.
La rossa sorrise e ammise- No, non mi è dispiaciuto per niente-.
“E forse neanche vedere le sue foto in mutande” aggiunse mentalmente sfiorando una foto staccata dal muro e che aveva riposto in tasca.
 
 
*Esce da un angolino* Hola people,
È da quasi un mese che non aggiorno e mi dispiace moltissimo, ma per colpa della scuola non sono riuscita  a fare molto.
E, oltre a quello, mi mancava anche un po’ l’ispirazione. Non sapevo proprio cosa scrivere, e infatti è uscito fuori questo orribile capitolo.
Non ho altro da aggiungere se non chiedervi ancora perdono.
Alla prossima (spero),
_tribute_
P.S. per chi se lo fosse chiesto la battuta che Sirius fa a Dorcas riguardo a cosa sta indossando (per chiarirci quando è in mutande) è chiaramente ispirata a quella di Finnick Odair (amore mio) in Mockingjay.

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _shrader