Fanfic su attori > Robert Downey Jr
Ricorda la storia  |       
Autore: RoxyDowney    22/06/2014    2 recensioni
"Essere a Parigi per la premiere di questo film è un sogno. Un sogno che “sogno” oramai da troppo tempo. Mancano poche ore e lui arriverà, questo cielo coperto di nuvole non potrà influenzare il mio stato d’animo perché lui illuminerà con la sua energia questo posto e dentro di me sarà come se splendesse il sole." ... "E’ il mio compleanno tra qualche mese, vista la precarietà in cui vivo, visto che nessun regalo potrebbe essere più grande di questa giornata (in cui lo vedrò), ho deciso di regalarmi la possibilità di sorridergli, scattare qualche foto e farmi autografare la raccolta delle mie fan fiction da colui che mi ha ispirata."
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Essere a Parigi per la premiere di questo film è un sogno. Un sogno che “sogno” oramai da troppo tempo. Mancano poche ore e lui arriverà, questo cielo coperto di nuvole non potrà influenzare il mio stato d’animo perché lui illuminerà con la sua energia questo posto e dentro di me sarà come se splendesse il sole.
E’ da questa mattina alle 7 che sono qui, seduta su questa fioriera transennata in attesa del suo arrivo. Lo so, la premiere non inizierà prima delle 18… lo so. Ma se, anche voi aveste trascorso la notte in quella stanza d’hotel senza aver chiuso occhio per la troppa emozione forse, ora sareste qui sedute. La gente che passa mi guarda e si chiede se sono pazza o cosa, ma a me non importa. Io so. Ricontrollo nella mia borsa a tracolla per l’ennesima volta di aver preso quei fogli che mi hanno tirata fuori dalla crisi più nera che avessi mai vissuto e che mi hanno portata fin qui. Le mie storie su di lui. E’ il mio compleanno tra qualche mese, vista la precarietà in cui vivo, visto che nessun regalo potrebbe essere più grande di questa giornata (in cui lo vedrò), ho deciso di regalarmi la possibilità di sorridergli, scattare qualche foto e farmi autografare la raccolta delle mie fan fiction da colui che mi ha ispirata.
Il teatro sta aprendo e iniziano a fare le pulizie, alcune ragazze in piccoli gruppi stanno arrivando e si  posizionano dove pensano avranno più possibilità di vederlo. Mi sorridono, almeno loro sanno perché sono qui e mi capiscono.

Domani quando sarò a casa, chiudendo gli occhi potrò continuare a rivivere l’emozione di questo giorno che mi accompagnerà per sempre. Non è una cosa che si possa dimenticare facilmente. Quando penso a come hanno reagito le persone che mi sono vicine alla notizia di questo mio viaggio mi rattristo. Per loro, gente comune è solo una pazzia che non dovevo fare. Non riescono a comprendere che per me è davvero importante. Già so che al mio ritorno alcune di queste amicizie si perderanno perché la delusione per il loro mancato appoggio mi sta pesando molto. Basta con questi pensieri. Oggi è il mio regalo. Niente e nessuno deve avere la possibilità di rovinarmi questo sogno che si sta per realizzare.
-1 ora.
La folla attorno a me è opprimente, siamo tutti in piedi e uno attaccato all’altro. In una qualsiasi altra situazione la vicinanza tanto stretta verrebbe ritenuta quasi un atto sessuale ma qui aspettiamo tutti il suo arrivo da quel che capisco. Piccoli gruppi attendono altri attori e su indicazione del personale del teatro si sono posizionati in un'altra zona perché hanno già stabilito dove si debbano fermare gli attori prima di entrare per la premiere.
Le urla che alcuni emettono ogni volta che si ferma una macchina dai vetri oscurati rende sordi per qualche minuto, poi ricomincia il solito vociare che fa intuire che non è nessun personaggio importate e per quel che importa a me non è Lui.
Non vi ho ancora detto chi è questa persona fantastica che è entrata nel mio cuore e nella mia testa oramai parecchie lune fa. Robert. Robert Downey Jr. L’unico, il solo, l’inimitabile, l’eccentrico, il camaleontico… in poche parole il migliore. Il suo essere speciale non è solo dovuto alle sue grandi doti di attore e cantante, ma a mio avviso più per le grandi cose che realizza a favore dei più bisognosi che tanti ignorano. L’altruismo nella sua forma più perfetta. L’anonimato.
Iniziano ad arrivare alcuni membri del cast ed è il caso che mi prepari, non vorrei che appena arriva mi schiaccino contro queste transenne e non mi riesca più recuperare il mio “libro” rilegato con tutti i miei racconti ed il pennarello indelebile.
L’agitazione inizia a farsi sentire, dovrebbe arrivare a minuti e tutti sono schierati pronti per la sua comparsa. Il percorso che dovrà compiere è di una ventina di metri. Io non sapendo da quale lato sarebbe arrivato ho deciso di mettermi proprio di fronte alla grande entrata del teatro. Da qui davanti deve passare per forza!
Sorrido automaticamente quando sento la musica che ho già sentito nel trailer filo diffondersi e allo stesso tempo le ragazze alla mia sinistra iniziano ad urlare così forte che non pensavo possibile ottenere tanti decibel solo con le voci umane. Tutti si sporgono all’esterno della recinzione per vederlo arrivare mentre gli uomini della security si avvicinano pregando la folla che sta dietro di non spingere. Se mi vedesse il mio medico ora mi revocherebbe immediatamente l’autorizzazione alle cure domiciliari e forse gli darei ragione. Ma per mia fortuna lui non è qui. E per quanto ne so non è un patito di cinema quindi non dovrebbe scoprirlo. Vedo la mia immagine riflessa nelle vetrate della grande porta che si sta aprendo, e sono felice che i miei capelli mi stiano così bene. Certo sono ancora molto corti rispetto ai miei standard, ma almeno ora mi piacciono e tutto sommato fanno risaltare i miei occhi azzurri.
Riesco a percepire la sua presenza, man mano che avanza le voci che urlano e lo chiamano a gran voce si fanno sempre più vicine e questo mi conforta. Ho scelto il posto giusto per riuscire a vederlo.
E' solo a qualche passo da me e a dir la verità inizia a mancarmi l’aria, non so dire se per l’emozione di vederlo o se per la gente che dietro di me si sta accalcando schiacciandomi contro la transenna. Per mia fortuna prima dell’arrivo ho pensato bene di mettere la mia borsa a tracolla e posizionarla davanti creandomi senza rendermene conto un paracolpi di fortuna. Alcune ragazze alla mia destra iniziano a lamentarsi tanto che la security interviene facendo indietreggiare quelle persone dando loro respiro. Ok, Ok, mancano solo un paio di passi e sarà qui. Lo vedo e come sempre sorride gentile a tutti, sono così incantata nel guardarlo mentre è sempre più vicino che mentre firma alcuni autografi vicino a me nemmeno mi rendo conto che mi ha parlato e mi ha chiesto curioso “cos’è?” accennando con gli occhi alla risma di carta rilegata che ho in mano. Rinvengo appena la ragazza al mio fianco felice per aver ottenuto il suo autografo mi dà una gomitata bonaria per farmi riprendere (non la ringrazierò mai a sufficienza!)

-Tutto bene?
-Sì. Ciao. Posso chiederti un autografo?
Dico quasi a scatti mentre mi guarda con il pennarello a mezz’aria.
-Solo se mi dici cos’è!
-E’… sono delle storie tue, cioè mie. Su di te.
-Davvero? Tutti questi fogli?!? Mi prendi in giro?
Prende dalle mie mani il mio cuore e lo sfoglia curioso facendo girare le pagine velocemente come si fa con un mazzo di carte per mischiarle prima di una partita a poker
-Tutto su di me?
Mi richiede mentre me lo porge
-Sì. Scrivo molto.
Ride, ovviamente quello lo doveva aver intuito da solo… che sciocca.
Aspetto con ansia che apponga il suo autografo sulla copertina, ma mi guarda e sembra aspettare anche lui anche se non riesco a capire cosa.
-Cosa vuoi che ti autografi?
Senza parlare faccio cenno alla copertina di quello che tiene in mano.
-Non hai qualcos’altro?
Automaticamente senza pensarci prendo dalla borsa la custodia del suo cd e glie la porgo e lui sorride compiaciuto
-Ho questo.
-Ottima scelta!
Inizia a scrivere sulla custodia mentre tiene sotto braccio il plico.
Io allungo la mano per evitare che gli cada visto che la copertina sembra non andare d’accordo con la sua giacca e lui mi guarda perplesso riprendendolo con la mano
-Posso tenerlo?

Io accenno ad un sì mimato con la testa e mi porge la custodia del cd e il pennarello attendendo con il libro tra le mani.
-Ora tocca a te. Autografo per favore!
Sorrido e penso di esser diventata bordeaux ma con la mano tremante recupero il pennarello e lo firmo anche se, un po’ il tremore un po’ le spinte hanno fatto della mia firma una linea ondeggiante.
Sorride e procede lungo le transenne, tengo stretta la custodia del cd mentre lo vedo allontanarsi e accettare doni che alcuni porgono. Lo vedo prendere tutto e un assistente corre in suo aiuto recuperando quelle cose dalle sue mani e si dirige all’interno del teatro. La voce di una ragazza poco distante commenta il gesto con una persona vicino a me “ecco che tutti i nostri doni finiscono nella spazzatura del teatro”.
Ci rimango malissimo. Il solo pensiero mi fa mancare l’aria. Sarà vero? Probabilmente sì. Ripensandoci mi pare inverosimile che Robert si porti a casa tutte quelle cianfrusaglie, ma non nascondo che sono immensamente dispiaciuta che il mio libro sia finito nella spazzatura. Cerco di non pensarci troppo e mentre Robert saluta tutti prima di entrare nel teatro prendo la custodia del cd e la guardo fatico un po’ con la traduzione ma alla fine riesco a dare un senso a quelle linee: “Cantare e suonare queste canzoni è stato per me come scrivere per te. Un emozione da condividere! Buona fortuna occhi blu :) “.
Rileggo quella dedica più volte. Poi appena la gente dietro di me inizia a diradarsi metto gli auricolari e mi avvio lentamente verso la fermata della metropolitana. Ascolto quelle canzoni e ora ogni singolo suono, ogni parola assume significati differenti.
Raggiungo la stazione del treno cambiando un paio di autobus. Salgo subito sulla carrozza in cui è prenotato il mio posto e mi siedo riponendo sotto al sedile la mia borsa. Tra quattro ore sarò a casa. Marsiglia. La mia città sul mare. Parigi è bellissima ma non cambierei mai la mia città per nessun’altra. Mi sento davvero molto stanca così all’arrivo anziché camminare per una mezzora e poi prendere un bus decido di prendere un taxi. Questo mi porta in una ventina di minuti fuori dal mio appartamento. Apro casa e mi sdraio sul letto senza nemmeno togliermi le scarpe. Ripenso al mio libro e domani quando finirò a casa passerò in tipografia a ristamparne una copia. Chiudo gli occhi e ripenso a quanto siano stati meravigliosi quei pochi minuti in cui lui era lì a pochi passi da me.
=======================================================================================
Girare l’Europa per promuovere questo film è stato davvero entusiasmante. Avevo perso l’interesse per questi tour tanti anni fa, ma stavolta è tutto diverso. Forse perché questo film lo sento mio ed anche il pubblico sembra averlo capito. Domani ci aspetta la premiere qui a L.A., poi potrò concedermi una pausa mentre gli altri che non sono venuti in Europa partiranno per la seconda parte della promozione.
Tornare a casa è sempre bello e anche se può sembrare strano tutta quella gente che mi aspettava in ogni città mi manca.
-Boss dove lascio queste cose?
Sorrido al mio assistente che, con un altro paio di ragazzi sta scaricando i bagagli e le scatole con i souvenir.
-Lasciali qui, grazie!
-Niente affatto Mr. Downey niente cianfrusaglie nel mio salotto… Può lasciarli in garage.
-Pensa Consuelo io credevo questa fosse ancora casa mia!
La mia dolcissima vecchia governante “intransigente” non si lascerà mai convincere, ma non voglio che le mie cose finiscano in garage.
-Compromesso Consuelo… Non li terrò in soggiorno, ma posso metterli
-Ma non ci provi! Non possono stare nemmeno nello studio!
Rido non riuscirò ad ottenere neanche di portarli in camera mia. Sfodero lo sguardo più amorevole che so fare, lei inizia a ridere e mentre mima un no con la testa ma già so che riuscirò a spuntarla questa volta. Devo esserle mancato parecchio in questi mesi.
-Consuelo, che ne pensi della camera degli ospiti? Tanto non ci viene nessuno a dormire qui!
-Sala cinema e non tenti nemmeno di farmi cambiare idea perché altrimenti torniamo al garage!
-Sala del cinema sia! Ragazzi l’avete sentita, la padrona di casa ha deciso!
Mi avvicino e la abbraccio baciandole la fronte, lei mi lascia fare e ride. Adoro questa donna.
Seguo i ragazzi che portano le scatole e appena se ne vanno mi siedo sulla mia poltrona apro la scatola più vicina a me. Quelle persone sono davvero speciali. Osservo con attenzione ogni pupazzetto, ogni disegno e penso dove potrò sistemarlo. Vado nel mio studio a recuperare l’album che Susan mi ha regalato prima che partissi per questo tour e torno a sedermi. Recupero tutti i disegni e bigliettini e li sistemo nell’album. Ci perdo un po’ di tempo ma adoro queste cose.
-Downey non penserai davvero di trovare posto a tutti quei pupazzi!
Susan dalla porta osserva preoccupata il divano, butto l’occhio e vedo che i pupazzetti che ho tolto dalle scatole sono davvero molti. Le sorrido, lo sa come sono fatto. Fosse per me li terrei tutti.
-Sono regali…
Si avvicina e siede sulle mie gambe mentre mi abbraccia e mi bacia sulla guancia
-Ben tornato. Andato bene il volo? Non sei stanco?
-Grazie. Tutto bene. No, sarà per il jet lag, ma per ora sto bene così, poi ho ancora un paio di scatole da svuotare.
-Non li potrai tenere tutti… ma penso che la casa famiglia di Martin e il reparto pediatrico della clinica per i poveri saranno molto felici di riceverli.
Come sempre ha ragione e con il suo aiuto li mettiamo nelle scatole che avevo svuotate recuperandone altri dalle scatole ancora chiuse. Ne conservo un paio perché mi piacciono troppo sono fatti a mano e ci somigliano davvero
-Sherlock Holmes e John Watson però, restano con me.

-E questo cos’è?
Susan tiene in mano il libro di Rose, le sorrido e la raggiungo
-Ecco dov’era! Una fan me lo ha regalato, anche se non sono sicuro che me lo volesse dare, forse glie l’ho estorto per un autografo.

-Ma è scritto in “francese”? Tu non sai il francese!
Sorrido sapendo già cosa dirà di me dopo la risposta che le sto per dare
-Per questo l’ho fatto scannerizzare e l’ho mandato a Straker (agenzia di traduzioni) dovrebbero consegnarlo oggi!
-Sei incorreggibile Downey, la tua curiosità…
Ride e io con lei, mi lascia alle mie scatole ed esce dalla stanza mentre risponde al cellulare che le vibra nella mano.
Sì sono curioso. E’ la verità, ma è la mia curiosità che mi ha portato dove sono ora. La voglia di conoscere cose nuove, sperimentare… tanto nella vita privata che nel lavoro. Non credo potrò cambiare mai. Sorrido di me stesso mentre accarezzo quella copertina e ripenso a quella ragazza. A quanto tempo ha lavorato a quelle storie, non ricordo nemmeno il suo viso e la curiosità riparte prepotente con mille domande a cui la mia mente non trova risposta.
E’ Consuelo che mi riporta con i piedi per terra.
-Mr. Downey hanno appena consegnato questo per lei, Mrs. Susan dice che probabilmente lo voleva subito e di portarle anche un caffè
Annuisco e accetto ringraziandola mentre esce dalla stanza.
-Vediamo cosa pensa di me la piccola Rose.

=======================================================================================
   
 
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Robert Downey Jr / Vai alla pagina dell'autore: RoxyDowney