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Autore: tsarita    22/06/2014    9 recensioni
[...]“Sansa”, dice Catelyn, mentre la culla tra le braccia – un fagotto tremante, piccolo ma grazioso, fin troppo quieto. E’ la solennità del nord che scorre nelle sue vene, pensa Ned e acconsente, perché’ non c’è stata una Sansa a Grande Inverno da generazioni. [...]
Quando nasce Arya, rossa in viso, urlante e percotente, con gli occhi grigi e lo sguardo penetrante –come Brandon e Lyanna erano stati a loro tempo-, Ned non prova altro se non silenzioso panico. [...]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Arya Stark, Eddard Stark, Jon Snow, Lyanna Stark, Sansa Stark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Principessa del Nord! Principessa del Nord!!”


Sono tutti lì, riuniti della sala grande e il vino scorre a volontà, i cantori suonano e la festa è la più grande che il Nord ha visto da decenni. Ci sono tutti, tutti riuniti a Grande Inverno –Karstark, Flint, Manderly, Glover, Umber…- per festeggiare l’arrivo della Principessa. La nuova signora del nord.
“Sansa”, dice Catelyn, mentre la culla tra le braccia – un fagotto tremante, piccolo ma grazioso, fin troppo quieto. E’ la solennità del nord che scorre nelle sue vene, pensa Ned e acconsente, perché’ non c’è stata una Sansa a Grande Inverno da generazioni.

“E’ un nome principesco. E Sansa fu un principessa. Principessa del Nord.”


Non ci sono più le principesse del Nord, pensa Ned, ma accontenta sua moglie lo stesso, perché’ dopotutto la sua incertezza è solo figlia della paura, una paura infondata. Così viene annunciato: Sansa Stark, Lady di Grande Inverno, onorando così il desiderio di sua moglie ed il ricordo dei suoi stessi antenati. Non c’è ragione di temere, si ripete, perché Sansa è la sua perfetta principessa, connubio perfetto tra la sua solennità del Nord e la grazia del Sud della madre.
Ciononostante, è lo stesso tonante esulto che si alza dalla folla radunata nel salone, quando viene presentata.

“Principessa del Nord! Principessa del Nord!!!”

La mente di Ned torna al giorno in cui lo stesso canto venne sollevato nella sala, il giorno della nascita di Lyanna. Allora era stato Brandon a guidare i cori. E i portabandiera avevano iniziato ad azzuffarsi per vincere la sua mano, ciascuno esibendo qualche talento particolare che ritenevano degno della nuova principessa, esattamente come stavano facendo in quel momento, di fronte a Sansa.


Ma nessuno, nessuno era degno della sua principessa. Troppo bella e buona e forte anche per il migliore di loro.
“Diventerà Regina un giorno” aveva detto Catelyn e Ned era rabbrividito l’ennesima volta, perché’ le stesse parole aveva detto sua madre Lyarra a Brandon, quando gli aveva messo in braccio Lyanna per la prima volta e Brandon l’aveva stretta e cullata e baciata; l’aveva amata da quel momento più di quanto avesse mai amato nessun altro, forse solo se stesso, forse più di quanto un fratello avrebbe mai dovuto.
Ma Robb è troppo timido e delicato per guidare il marasma.

Sansa nasce e con lei finisce la primavera e arriva l’estate, ed è un segno di pace, di benevolenza degli Dei, l’inizio di un nuovo ciclo, la vita concessa perche’ le vite di Brandon e Lyanna erano state spezzate. E Grande Inverno, finalmente, ha di nuovo la sua principessa.

Ned prega agli Dei perché’ Sansa cresca forte, nobile e coraggiosa, ma sempre dolce ed umile, piena di grazia prima di ogni altra cosa. E Sansa cresce e diventa posata, regale e perfetta, la Principessa che Ned ha sempre voluto. Sansa è tutto ciò che Lyanna e Brandon avrebbero disdegnato e odiato – tutto ciò di cui il Nord aveva bisogno per rigenerarsi.
 

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Quando nasce Arya, rossa in viso, urlante e percotente, con gli occhi grigi e lo sguardo penetrante –come Brandon e Lyanna erano stati a loro tempo-, Ned non prova altro se non silenzioso panico.
E tutto non è altro che un continuo flashback a quando sua madre teneva Lyanna in braccio: la sua gioia, il suo orgoglio più grande. E ricorda anche sua madre dire a Brandon “E’ tua. Amala.” e lui prendere quelle parole tanto a cuore da farne il suo mantra anche mentre cavalca folle e spietato verso Approdo Del Re, per vendicarla.

E’ il sangue del lupo. E’ l’amore incondizionato all’interno del branco. E’ la possessività soffocante di chi vuole e pretende tutto.

Tutto peggiora quando Jon sguscia fuori dal suo letto, di notte, per raggiungere la nursery, quando sa che Catelyn non può vederlo. E non vede Ned nascosto dall’ombra, seduto ad un angolo della stanza. 
Raccoglie Arya tra le sue braccia e Ned immediatamente si prepara agli strilli che la bambina caccerà, perché’ è tutto tranne che socievole. Eppure, con gran sorpresa, rimane quieta e osserva solamente Jon, con quei suoi due occhioni grigi. Arya è felice tra le braccia di Jon, esattamente come Lyanna lo era stata tra quelle di Brandon.

“Sansa sarà la principessa di nostro padre, ma tu sei la mia.” Dice il bambino, cullando la neonata e il cuore di Ned va in mille pezzi, mentre rivede le perfette incarnazioni di Brandon e Lyanna rimettersi di nuovo l’una nelle mani dell’altra in un cerchio senza fine. 
   
 
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