La
raccolta partecipa alla challenge
“La
sfida dei duecento prompt”
indetta
da msp17 sul forum del sito.
Nichijō
[10. L'ufficio]
«Sasuke-kun, q-qualcuno potrebbe vederci», mormorò debolmente Sakura prima che le parole le morissero in gola soffocate da un gemito estasiato. Sasuke aveva molteplici e inguaribili difetti, ma aveva un modo di fare l'amore tutto suo, un po' particolare forse, ma assolutamente soddisfacente. Non era eccessivamente romantico – raramente si perdeva in sproloqui, quando era il momento di agire –, ma neppure (troppo) rude, perché metteva una certa delicatezza – si preoccupava, in un certo qual senso – nei suoi movimenti. Quella sera sembrava particolarmente animoso, sicché dopo averla portata a cena fuori (e al solo sentire l'invito di lui il giorno prima, doveva ammetterlo, si era trovata improvvisamente eccitata, desiderosa al punto che avrebbe voluto mangiarselo, ma di baci – e carezze, sospiri) non aveva atteso di fare rientro a casa, ma l'aveva circondata fra le braccia appena usciti dal ristorante, le aveva stretto le natiche in una morsa che era quasi dolorosa (ma maledettamente piacevole) e aveva corso sui tetti fino al più vicino luogo in cui nessuno avrebbe osato disturbarli: il suo ufficio. E lei sapeva quanto quel luogo fosse sacro per lui, tutti i significati che nascondeva al suo interno: era il punto di arrivo di lui, il conseguimento di traguardi che gli erano costati il sangue – e gli affetti. Per questo non si era lamentata quando aveva mugulato un laconico «Mh» sulla pelle scoperta della sua spalla, passandoci la lingua subito dopo, e, tenendola ancora stretta – le mani ancora lì, sul fondoschiena – l'aveva adagiata con poca grazia (sinceramente, si era sentita sciogliere) sulla scrivania e, sollevata appena la gonna e scostate le mutandine, l'aveva penetrata con forza, lasciando una scia di baci umidi che dal collo scendevano al seno e poi tornavano su, sempre più vicini agli occhi. Sakura non aveva chiuso gli occhi – non quella volta –, aveva preferito perdersi nello sguardo di lui e, mentre il piacere le annebbiava la mente, tradurre con il cuore ciò che lui cercava disperatamente di farle capire.
Angolo
dell'autrice.
Ecco
qui, pronta per voi, la prima flash rossa della raccolta. Che dire?
Spero che vi soddisfi; io sono abbastanza contenta del risultato e,
anche se ero rossa come un peperone mentre la scrivevo, non nego che
potrei presto cimentarmi in una sasusaku più grintosa
e di maggiore estensione. Potete vedere questo capito come un seguito
del capitolo quattro (quello con prompt “rossetto”),
oppure come un capitolo a sé stante. Giusto per amor di
informazione, vi comunico che questa è una di quelle flash che
non presentano la voce AU fra le note. Adesso vi lascio andare (?),
ma vi assicuro che ci risentiremo presto.
Come sempre, vi ricordo
che una recensione è graditissima.
Alla
prossima,
egoica
P.S.
Vi lascio la lista dei miei contatti, in caso possa interessarvi
sentirmi al di fuori dell'ambito della raccolta.
Egoica
Efp –
profilo facebook.
portraitofayoundlady
– il mio tumblr.
saripanitram
– per seguirmi su instagram.
Bekah
IC –
se volete chiedermi qualcosa su ask, il nome si giustifica con il
fatto che inizialmente l'ho creato per il gioco di ruolo su TVD a cui
partecipo.
Mi sembra che sia tutto, mi venisse qualcos'altro
in mente vi farò sapere.