Anche nella penombra della sera, con le imposte ben chiuse, le tende basse e la porta serrata, gli occhi di Noya brillano. Hanno quella luce che rischiara le iridi castane e gli scalda lo sguardo, un bagliore intimo che sprizza tutta la sua energia così come il resto del corpo. Sono belli gli occhi di Noya, specie quando lo guardano, che quando sono puntati su di lui e lui soltanto, lontano dalla palestra, chiusi nella camera da letto, col pallone abbandonato sotto la scrivania, quando ha il suo sguardo tutto per sè e Noya lo guarda come se fosse un miracolo suo personale, Asahi la timidezza un po’ se la scorda per strada. Sente il petto che si scalda e lo stomaco che s’annoda e il torace che si gonfia d’ossigeno e amore, ed è quasi magico.
Quando Noya intreccia le braccia attorno al suo collo e le sue cosce gli carezzano i fianchi, il cuore di Asahi da vetro si scalda e diventa di carne e sangue, sfarfalla di battiti veloci e mordaci.
-Yuu- sussurra, e piega il capo per baciargli il collo, dal mento giù fino alla spalla, lasciando una scia di piccoli schiocchi umidi, e sente il fisico minuto vibrare tra le sue mani scosso da una risata felice che sfuma in un gemito morbido, caldo, giusto quando la sua bocca scivola verso i pettorali.
Le dita di Noya si ingarbugliano nei suoi capelli. Li tirano, li lasciano andare, vi giocano, vi sprofondano e vi riemergono, in una meravigliosa sincronia con i mutamenti che attraversa il suo corpo ad ogni nuovo bacio, ad ogni nuova scoperta della sua bocca sull’epidermide salata di sudore. Glieli lascia ricadere scomposti sul viso, trattenendo il fiato, quando raggiunge le piccole sporgenze delle anche, le distese e le conche del bacino, il pube punteggiato di sottili crini bruni, e il suo sesso, eretto e turgido sull’addome liscio. Vi posa le labbra, un contatto lieve ed evanescente.
Lo guarda.
Gli occhi di Noya brillando ancora, ma hanno un diverso riverbero. Sono liquidi e torbidi, le pupille gonfie di desiderio, e lo stanno guardando con un’intensità tale che Asahi si sente la bocca secca, il palato arido incapace di farlo anche solo deglutire.
-Po...posso?-
Vorrebbe che la sua voce non suonasse così intimidita, quando osa posargli i palmi della mani sulle cosce per allargargliele appena. Vorrebbe che suonasse sicura, giusto per dargli l’idea di sapere cosa sta facendo, ma è più forte di lui.
Ma Noya non pare non prendersela a male. Noya si lecca le labbra, annuendo con energia e convinzione, il ciuffo schiarito che gli ricade sulla fronte a metà del movimento. Noya trattiene il respiro, sistemandosi tra i cuscini e rilassandosi su di essi e piegando ancora le gambe, lasciandogli l’accesso a un panorama che gli fa girare la testa.
Noya non batte nemmeno le palpebre, quando apre il tubetto del lubrificante.


Note post lettura:
Sì, finisce così. Non ero intenzionata a concretizzare e a farli andare fino in fondo, per stavolta.
Sì, I'm such a teaser <3