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Autore: Gemini_no_Aki    23/06/2014    1 recensioni
La stanza era silenziosa, vuota, illuminata dall’insegna di un hotel di fronte alla sua finestra.
Chiuse gli occhi, con le mani posate sulle gambe, inspirò, poi espirò lentamente tirando indietro la testa come se stesse buttando fuori il fumo, il pacchetto di sigarette era accartocciato sul tavolo, vuoto, accanto ad un bicchiere ed una bottiglia, vuoti anch’essi.
Portò la testa avanti, premette le mani sugli occhi e li aprì, aveva bisogno di qualcosa.

[La raccolta comprende storie basate sulla serie della BBC e diverse AU, alcuni capitoli potrebbero essere collegati, altri a sè stante e senza un ordine cronologico. In ogni caso saranno tutte MorMor.]
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jim, Moriarty, Sebastian, Moran, Sebastian, Moran
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'King and Tiger'
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Gli Inizi



La stanza era silenziosa, vuota, illuminata dall’insegna di un hotel di fronte alla sua finestra.
Chiuse gli occhi, con le mani posate sulle gambe, inspirò, poi espirò lentamente tirando indietro la testa come se stesse buttando fuori il fumo, il pacchetto di sigarette era accartocciato sul tavolo, vuoto, accanto ad un bicchiere ed una bottiglia, vuoti anch’essi.
Portò la testa avanti, premette le mani sugli occhi e li aprì, aveva bisogno di qualcosa.
Una sigaretta, qualcosa di forte da bere, un po’ di compagnia.
C’era un pub, a qualche isolato da quell’appartamento in cui viveva, non si poteva dire che fosse ben frequentato ma faceva al caso suo ed ormai era un cliente abituale.
Non si curò di cambiarsi, tra qualche ora al massimo i vestiti non avrebbero più avuto importanza.
Era annoiato, quella sera, più delle altre sere, non era stato contattato da nessuno per l’intera settimana, sembrava che a nessuno interessassero più i suoi servigi, ma da qualche parte, in giro per Londra, c’era sicuramente qualcuno che aveva bisogno di lui, doveva solo trovarlo.
Si appoggiò distrattamente al bancone senza dar realmente peso a quel che buttava giù, una giovane donna si avvicinò, iniziò a strusciarsi contro di lui provocante, si chinò a mordicchiargli l’orecchio, lui finì il bicchiere in un sorso e si voltò.
“Non questa sera, Anya.”
Disse alzandosi velocemente e avvicinandosi ad un tavolo lasciando la donna a sbuffare per un attimo prima di adocchiare un nuovo
compagno per la serata.
Era sicuro di non averlo mai visto, oltretutto sembrava fuori posto in quel pub, con quei vestiti costosi addosso, decisamente fuori luogo per un posto in cui i vestiti sarebbero finiti quasi sicuramente sul pavimento del bagno.
“Di solito se qualcuno è interessato a me mi offre qualcosa, o quantomeno si presenta.”
“Oh, non ho dubbi che lo facciano.”
Lo sconosciuto ben vestito sorrise nel vederlo esitare alcuni secondi.
“In ogni caso io non sono un semplice qualcuno, ma sarei comunque interessato a te.”
Si alzò lisciandosi il completo scuro e avvicinandosi, lo afferrò dalla maglia facendolo abbassare al suo livello senza smettere di sorridere.
“Invero sono molto interessato a te.”
Sussurrò al suo orecchio.
C’era qualcosa in quell’uomo che lo metteva in guardia, era indubbiamente affascinante, sotto ogni punto di vista, certo, ma pericoloso.
Leggeva il pericolo nei suoi occhi,lo leggeva nella voce, nel sorriso, lo leggeva in ogni fibra del suo corpo, del suo muoversi.
Ma la sua mente era contorta, ragionava in modo diverso da quella degli altri, era stato un soldato, un colonnello, aveva visto la morte, portato la morte con precisione e maestria, esattamente come avrebbe fatto un direttore d’orchestra, in alcune occasioni aveva sfiorato la morte; quando trovava qualcosa di pericoloso non scappava, non si allontanava, al contrario, lo desiderava.
“E in cosa, Mr Irlandese, saresti interessato di me?”
Domandò senza muoversi mentre l’altro si stava già avviando, elegantemente, verso l’uscita, non aveva troppi problemi a riconoscere gli accenti, come non aveva mai avuto problemi nell’imparare una nuova lingua.
Si voltò sorridendo tenendo aperta la porta del pub con una mano, quel sorriso di chi sa che non verrà rifiutato, sapeva a priori, prima ancora di parlargli, che quell’ex colonnello avrebbe accettato il suo lavoro.
“Voglio che tu sia la mia tigre.”
Un attimo dopo era sparito, a bordo di una macchina nera.
La serata non era andata esattamente come aveva previsto e come credeva sarebbe andata, quella notte non avrebbe avuto nessuna compagnia nel suo letto, ma non aveva importanza.
Infilò le mani nelle tasche, mentre camminava verso l’appartamento, vi tirò fuori in biglietto e lo guardò, una volta entrato nell’atrio, mentre aspettava l’ascensore.

Jim Moriarty
Consulting Criminal

E un numero di telefono, non un indirizzo, non altro, solo un numero di telefono ed un nome.
Non era così che veniva contattato di solito, ma come aveva detto, lui non era un semplice qualcuno.

“Hai pensato alla mia proposta, Tigre?”
Come avesse avuto il suo numero era un mistero, mistero che presto avrebbe risolto, aveva deciso.
“Accetto.”




Angolo dell'Autrice: secoli e secoli dopo l'ultima (Ah, che ricordi la mia ultima storia su loro due... =w= ) sono tornata di nuovo, per vostra grande, immensa gioia (sicura?!!).
Ora, non so se questa sarà una One-shot o qualcosa a più capitoli, non ho ancora deciso, qualunque cosa si riveli spero vi sia piaciuta.
Ho diverse versioni in mente di come Jim possa aver trovato Seb, questa è venuta spontaneamente, parola dopo parola,  e tutto sommato non mi dispiace.
Spero nemmeno a voi ;)

Bye Bye~
Aki
   
 
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