23/06/2014
1 recensioni«Io ti dico il mio se tu mi dici il tuo»
«... inizia tu»
Delicate mani femminili scostarono gentilmente un ciuffo biondo che si era liberato dall'intricata prigione che era quell'acconciatura, così lontana dai suoi canoni ma che l'occasione l'aveva convinta a farsi strapazzare i capelli.
«Sei bellissima»
«Idea tua, inizi tu!»
«Ho scoperto che la storia del matrimonio è più complicata e seccante del previsto»
La donna guardò emozionata la ragazza davanti a sé: da fiera guerriera a nervosa futura sposa.
«Sei bellissima» ripeté, al colmo della commozione.
«L'hai già detto, mamma» rispose divertita e un po' imbarazzata la giovane. Karura rispose con una delicata risata: la sua bambina non era abituata ad essere al centro dell'attenzione per cose non inerenti a guerre, sangue o sbudellamenti. E questo rendeva il momento ancora più bello e dolce.
«E così non vorresti sposarmi!»
«Non ho detto questo, seccatura. Non mettermi in bocca parole non mie»
«Stiamo facendo la cosa giusta?» chiese all'improvviso Temari, lo sguardo insicuro e le mani tremanti.
«Tranquilla tesoro, andrà tutto bene» rispose convinta e con dolcezza la donna bionda.
«Ma lui è un pigro idiota e io sono, beh, mi conosci! Non durerem-»la tirata venne bloccata prontamente dalle mani materne, corse a fermare quel fiume in piena chiudendosi a coppa attorno al volto della figlia. La costrinse a guardarla negli occhi poi senza tanti giri di parole le disse: «Sono sicura che sarete la disperazione dei vicini di casa, ma vi amate e lui ti adora così tanto da volerti tutta per sé nonostante ti conosca così bene!»
«E tu?»
«Cosa?»
«Che sogno era il tuo?»
«...»
Temari rimase stupefatta per il velato insulto della madre, quella donna stravedeva troppo per il suo genero: «Grazie mamma, ora so che se non colgo questa occasione nessuno vorrà mai la terribile Temari del Deserto» ribatté con ironia e Karura rise, abbracciò forte sua figlia e le promise che sarebbe andato tutto bene.
«Ti ho sconfitto sonoramente nella rivincita che mi dovevi da anni e ci ho pure guadagnato pasti gratis per un anno. Ovviamente gentilmente offerti da te!»
«... Bugiarda»
«Non credi sia possibile?»
«Oh sì, anche troppo plausibile, ma non mi freghi!»
Ed infine le porte si aprirono e in fondo all'infinito corridoio centrale c'era lui, l'uomo a cui si stava per legare per sempre. Sorrise a cuore aperto alla madre che si diresse accanto al marito e prese a braccetto i due fratellini, pronti ad accompagnarla all'altare.
«Sei bellissima» dissero quasi all'unisono e lei li strinse a sé un po' di più.
«Allora?»
«Te l'ho detto, fatti tuoi se non ci credi»
Kankuro e Gaara la lasciarono, malvolentieri, nelle mani di un Shikamaru terribilmente elegante, solenne e vagamente annoiato. «Ce ne hai messo di tempo» fu la prima cosa che le disse e prima che lei potesse rispondergli astiosa aggiunse...
«Sei sleale. Vorrà dire che lo chiederò a Kankuro in cambio di-»
«La mamma ci da la sua benedizione»
«...»
«Sei bellissima».
NdA
Buon ShikaTema Day!!!!
Lo so, l'idea di base è stata presa da quel buontempone di Kishimoto e temo che sia stata d'ispirazione a più di un paio di persone x°D (tipo Frà, ma vabbé ormai abbiamo i neuroni collegati quindi...).
Spero sia comprensibile in tutte le sue parti, la mia pigrizia mi ha detto che dovevo lasciare le cose come stavano e sia mai che io la contraddica u.u
